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INIBIZIONE
All'altro estremo delle risposte eccitatorie ci sono le risposte inibitorie. Portano il
potenziale di membrana a un valore più negativo e più lontano dal valore soglia. I
fenomeni inibitori sono importanti per scolpire i messaggi nervosi e per controllare le
eccitabilità dei neuroni (un esempio di mancanza di inibizione è l'epilessia). se non c'è
inibizione il segnale da un passaggio all'altro e si amplifica, fino al punto in cui non
Sara più gestibile. invece l'inibizione evita proprio questo, induce una modificazione
del pattern senza amplificazione. L'inibizione più importante dell eccitabilità.
Come si inibisce una cellula? Inibire vuol dire ridurre le cariche positive intracellulari o
aumentare quelle negative. Lo ione che vuole uscire è il potassio. se aumento la sua
conduttanza, si aprono i canali e il potenziale scende, allontanandosi dalla soglia: la
cellula è inibita. Un inibizione si può tenere anche aumentando la conduttanza del
cloruro. Madre natura ha scelto il cloruro.
i neurotrasmettitori inibitori sono:
- GABA
- glicina
Essi producono apertura di canali attraverso i quali passano le cariche positive. Singoli
canali a controllo GABA o glicina permettono l'entrata di ioni cloruro.
Perché è stato scelto il cloruro e non il potassio? il cloruro ha un potenziale di equilibrio
di -70. Si si aprono i recettori del glutammato sia un flusso di cariche positive, sei si
aprono quelli del GABAse ne ha uno di cariche negative. Nel glutammato si arriva ad
un potenziale di 0 mV (attrae il potenziale verso la soglia). GABAtende a far stazionare
la membrana sotto la soglia (non si depolarizza).
Il GABA Apri i canali cloruro e mantiene il potenziale sotto soglia impedendo alla
membrana di depolarizzarsi. I recettori sono:
- GABA A: ionotropico, con 3 regioni funzionali
I: lega GABA con massima affinità
II: lega le benzodiazepine (Valium)
III: lega i barbiturati (anestetici)
- GABA B: metabotropico
- GABA C: ionotropico
SINAPSI CHIMICHE: RILASCIO DEL NEUROTRASMETTITORE
Il rilascio del neurotrasmettitore avviene in presenza di calcio. C'è un continuo
scambio di vescicole dalla membrana pre sinaptica a quella postsinaptica poi verranno
indotte a fondersi nuovamente alla membrana per esocitosi grazie alla presenza di ioni
calcio. Sull assone del calamaro gigante e presente un elemento presinaptico ben
manipolabile, ed è possibile riempire questo elemento presinaptico con una sostanza
come l’equorina (o altre), che quando si Lega agli ioni calcio emette
luminosità.elettrodi misuranti sono presenti nella zona e gigante e nella stessa
terminazione sinaptica e possiamo stimolare con essi: Si vede che se la corrente di
stimolazione abbastanza forte da generare una depolarizzazione pre sinaptica (quindi
indurre un rilascio di neurotrasmettitore che nell elemento post sinaptico provoca un
potenziale eccitatorio)questa è associato ad un incremento di calcio all interno dell
elemento presinaptico quando un elemento presinaptico attiva e rilascia le molecole
di neurotrasmettitore per esocitosi, Vi è un entrata di calcio nel terminale presinaptico.
Perciò, il meccanismo che porta al rilascio di neurotrasmettitori da parte di un
movimento presinaptico prevede la depolarizzazione della membrana presinaptica,
portato ad esempio da potenziali di azione. Essa induce l'apertura dei canali voltaggio
dipendenti: il calcio entra dentro il terminale e stimola l'esocitosi delle vescicole che
contengono il neurotrasmettitore.
Come avviene questa esocitosi? Il terminale pre sinaptico è caratterizzato dalla
presenza di mitocondri e vescicole che contengono il neurotrasmettitore. In realtà
queste vescicole sono disposte in un arrangiamento ben preciso: ci sono delle parti di
citoscheletro sul terminale presinaptico, sui quali si attaccano delle vescicole che
possono essere suddivise in 3 pool:
1. INSIEME DI RISERVA: Consiste invece quelle legate a questi elementi del
citoscheletro tramite elementi di sinapsina (proteine tipicamente
espressa nelle sinapsi). sono vescicole in attesa di essere utilizzate per l
esocitosi. Sono anche se associate a dei filamenti che legano le vescicole
in prossimità della membrana, nella zona in cui sono inclusi i canali del
calcio.
2. INSIEME ANCORATE: Vescicole che sono già ancorate alla membrana che
non aspettano altro di fondare la loro membrana con quella plasmatica.
sono in prossimità dei canali del calcio.
3. INSIEME PROSSIMALE
Man mano che le vescicole si fondono per esocitosi alla membrana plasmatica, essa
aumenta di volume. Diventerebbe enormemente grande se non ci fosse per controllo
un meccanismo di endocitosi: avviene una sottrazione di una certa parte della
membrana plasmatica con cui vengono riformate delle vescicole (ricircolo ). questa è
endocitosi è mediata da delle proteine di membrana chiamate clatrine, che
avvicinandosi alla zona da endocitare, fanno sì che la membrana si rivolga formare
questa vescicola, che ripristina poi il contingente di vescicole di riserva.
ci sono quindi vari tipi di vescicole che si dispongono in zona della membrana ben
precise. ma come fanno praticamente a fare esocitosi? Che cosa c'entrano gli ioni
calcio con l’esocitosi? Le proteine espresse, un po sulla membrana della vescicola un
po sulla membrana plasmatica, possono associarsi tra di loro a formare dei complessi
molecolari, guidando così le tappe del trasporto per la fusione della membrana
vescicolare con quella plasmatica. Questi complessi portano la vescicola ad interagire
con altre proteine espresse sulla membrana plasmatica. Ad un certo punto questi
complessi si rendono pronti per spingere all esocitosi. A questo punto c'è il
coinvolgimento di certe proteine espresse sia dalla membrana delle vescicole che di
quella plasmatica, che in presenza di altri attivatori formano ulteriori complessi finché
la vescicola non si appiccica alla membrana plasmatica, tramite un complesso (tipo un
ancora che Lega da una parte la vescicola e dall'altra la membrana plasmatica). nel
calcio serve per far cambiare conformazione a questo complesso, così che le 2
membrane siano spinte a fondersi (esocitosi).
in tutte queste trasformazioni c'è un punto centrale: nel complesso SNARE,
indispensabile per la fusione delle membrane. è una tappa obbligata. È una lunga
espressione (acronimo ) che indica un complesso formato da più proteine. Le tossine
tetaniche e botuliniche sono tossine che bloccano il rilascio del neurotrasmettitore a
livello delle sinapsi neuromuscolari, proprio perché hanno un'attività proteasica
specifica per SNARE (Lo distruggono). se il complesso non si forma, non può esserci
esocitosi E quindi non può esser ci nemmeno attivazione delle sinapsi. il complesso
SNARE per assemblarsi ha bisogno di ATP ed è composto da 3 proteine:
- VAMP: Espresso sulla membrana della vescicola (e detta anche
sinaptobrevina)
- SINTAXINA: espressa sulla membrana plasmatica
- SNAP25:espressa sulla membrana plasmatica
quando arrivano gli ioni calcio (per effetto dell apertura dei canali voltaggio
dipendenti), il calcio si Lega ad una proteina del complesso SNARE, portando ad una
modificazione conformazionale di questo complesso e alla fusione della membrana
vescicolare con quella plasmatica. Nel complesso SNARE, oltre le proteine citate
contiene anche altre proteine com'è la sinaptotagmina che Lega gli ioni calcio. Già un
canale del calcio può partecipare alla formazione di un omeodominio, cioè la zona
dentro la quale gli ioni calcio diffondono ad una concentrazione tale da poter legare la
sinaptotagmina di un complesso SNARE e determinare il cambiamento di
conformazione. L’ATP Serve a fornire l'energia necessaria alla formazione di un
complesso proteico, che serve ad ancorare la vescicola la membrana plasmatica.
Quanto neurotrasmettitore ci sta in una vescicola? Di quanto neurotrasmettitore hanno
bisogno le sinapsi? se prendiamo ad esempio una sinapsi neuromuscolare, sappiamo
che i muscoli possono essere contratte con gradazioni diverse (volontariamente ). i
muscoli si contraggono a seconda dell'input che ricevano dal motoneurone (tanta o
poca acetilcolina per contrazione forte o debole ) e questo dipende dal segnale della
mia corteccia motoria. (Se voglio stringere la mia mano , il messaggio dalla corteccia
motoria indica di rilasciare tante vescicole contenenti acetilcolina) quindi dovrei
conoscere quanta acetilcolina c'è in ogni vescicola per sapere quante vescicole
rilasciare, oppure se dovrebbero contenere la stessa quantità di acetilcolina. Facciamo
un esempio: un certo stimolo genera una certa quantità di potenziale d'azione che
arriva al terminale da una depolarizzazione tale per cui una vescicola viene rilasciata
nella membrana plasmatica. Nel caso in cui le vescicole contengono tutte la stessa
quantità di acetilcolina, però che questo tipo di stimolazione sarà sempre codificata
dalla stessa quantità di neurotrasmettitore rilasciato. Se invece una terminazione
sinaptica contiene vescicole con quantità variabili di neurotrasmettitore, ci sta che
questa stessa stimolazione mi dia un rilascio di neurotrasmettitore maggiore. Nel
primo caso, questo stimolo sarà codificato dal target che riceve questo Messaggero ,
mentre nel secondo caso sarà codificato da una risposta di intensità più alta . se lo
stimolo raddoppia, verrà rilasciata un'altra vescicola, e se tutte contengono la stessa
quantità di neurotrasmettitore sarà 4 +4 uguale 8, mentre nell'altro caso una
stimolazione doppia farà rilasciare un altra vescicola con intensità anche diversa.
Raddoppiando lo stimolo dovrà raddoppiare anche la risposta (non avrò una risposta
specifica ma una risposta a caso perché non è possibile codificare l'intensità della
risposta ). quindi la risposta alle domande che ci siamo posti prima è che le vescicole
devono contenere tutte la stessa quantità di neurotrasmettitore (così al raddoppiare
dello stimolo raddoppia anche la risposta).si dice che il rilascio del neurotrasmettitore
ha una natura QUANTICA significa punto che ogni volta che viene rilasciata una
vescicola si rilascia sempre lo stesso pacchetto di molecole di neurotrasmettitore. Si
può anche dire che è una vescicola contiene un QUANTO di neurotrasmettitore.
C'è qualche esperimento che lo dimostra? Sì, ci sono delle osservazioni che lo
dimostrano e si tratta sempre nella sinapsi neuromuscolare. Quando un motoneurone
viene stimolato per agire su una fibra muscolare, la sua attività è piuttosto intensa.
Quando il mu