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Appunti di fisica matematica e trattamento delle osservazioni statistiche
Prof. Tommaso Ruggeri
Facoltà di Architettura e Ingegneria
Laurea Magistrale in Ingegneria civile
Anno 2016-2017
Operatori Matriciali su Vettori
Gli operatori agendo su un vettore, lo trasformano in un altro.
Indicheremo con En lo spazio affine euclideo n-dimensionale reale e con V lo spazio vettoriale ad esso associato.
Indicheremo con {ei} una generica base ortonormale di V, spazio vettoriale, utilizzando nel seguito la convenzione di Einstein sugli indici ripetuti che prevede la soppressione del simbolo di sommatoria lasciando intendere che detta somma venga eseguita rispetto all’indice ripetuto.
Le Prodotto Scalare
Tra due vettori sarà definito da:
a = (a1, …, an)
b = (b1, …, bn)
a ⋅ b = aibi = a2b2 + a2b2 + … + anbn
somma delle componenti omonime
essendo aj, bj (j = 1,2, …, n) le componenti dei vettori a e b rispetto alla base ortonormale {ej}.
Nel caso ∈3 il prodotto vettoriale sarà indicato con
c = a ∧ b
ci = ∑εiemaebm
Simbolo di Levi-Civita
εiem = 0 se i due indici sono uguali
1 se gli indici formano una permutazione pari dei numeri 1, 2, 3
-1 se gli indici formano una permutazione dispari dei numeri 1, 2, 3
perciò
- C1 = εi23aebm = ε123a2b3 + ε132a3b2
- C2 = ε2emaebm = ε231a3b1 + ε213a1b3
- C3 = ε3emaebm = ε312a1b2 + ε321a2b1
Somma di due operatori
A partire dalla definizione di trasformazione lineare di un vettore per mezzo di una operatore quantunque, si definisce immediatamente l'operatore "C" somma di due operatori "A e B" come l'operatore tale che
C
v= A
v+ B
v∀ v
ve si scrive
C= A+B
Si verifica facilmente che un tale operatore sussiste sempre e che fissata una base nella quale si rappresentino gli operatori A, B e C, ed, ognuna componente C
ijdi C è legata alle corrispondenti componenti A
ijdi A e B
ijdi B dalla relazione
C
ij= A
ij+ B
ijProdotto di due operatori
Possiamo anche definire l'operatore C prodotto di due operatori A e B nella maniera seguente
C
v= A (B
v) ∀ v
ve si scrive
C= AB
Fissata una base, l'elemento C
ijdella matrice che rappresenta l'operatore C è definito nella seguente maniera
C
ij= A
ikB
kjdove A
ije B
ijrappresentano le matrici associate agli operatori A e B rispettivamente, nella stessa base in cui si rappresenta "Il C
ij"
È importante osservare che il prodotto tra due operatori non gode della proprietà commutativa
AB ≠ BA
È immediato verificare che per qualunque operatore A commuta con l'operatore identità I cioè
AI= IA
IDENTITÀ NOTEVOLI
(AB)T = BTAT
richiamando la definizione di operatore trasposto A v, w = v, AT w dati due vettori v e w allora
(AB) v, w = v, (AB)T w
(AB) v, w = A (B v), w = B v, AT w = v, BT AT w
confrontando si ricava che (AB)T = BT AT
(AB)-1 = B-1 A-1 con A e B non singolari
Siano v e w due vettori tali che
- w = (AB) v = A (B v)
- V = (AB)-1 w
- B v = A-1 w
- B-1 (B v) = v = B-1 (A-1 w) = B-1 A-1 w
dunque confrontando segue (AB)-1 = B-1 A-1
(AB)C = AC BC
- Data la definizione di operatore coniugato AijC = (-1)i+j det A (ij), si ha
- (AB)ijC = (-1)i+j det (AB)ij
- allo stesso tempo
- (AC BC)ij = AikC BkjC
… (-1)i+k det A(ik) (-1)k+j det B(kj)
… = (-1)i+j+k+k det A(ik) det B(kj)
… (-1)i+j det (ik)B(ij)
dove (-1)2K = 1 ∀ k ∈ N ed è stato applicato il Teorema di Binet.
quindi A(ik) B(kj) = (AB)(ij)
ed è possibile scrivere
(AC BC)ij = (-1)i+j det (AB)ij
Confrontando si riconosce l'identità mostrata sopra
Vettore duale associato ad un operatore antisimmetrico
Poichè nello spazio vettoriale di dimensione n=3 le componenti lagrangiane di un operatore antisimmetrico A fanno parte di ℝ3 (ad esempio [A12, A13, A23]) è possibile associare ad esso un vettore, le cui componenti, nella stessa base cui sono riferite le componenti di A, sono definite come segue
W1 = A32 = -A23
W2 = A13 = -A31
W3 = A21 = -A12
w = A*v = w∧v
A * v = | A12v2 + A13v3 -A12v1 + A23v3 |
| A13v1 - A23v2 |
| W1 W2 W3 |
| V1 |
| V2 |
| V3 |
A12v2 + A13v3 = W2V3 - W3V2
-A12V1 + A23V3 = W3V1 - W1V3
A13V1 - A23V2 = W1V2 - W2V1
Dunque si può scrivere:
A = | 0 -W3 W2 |
| W3 0 -W1 |
| -W2 W1 0 |
Ed è facile verificare che dato un vettore V qualunque vale la relazione
w∧V = A∧V
Che esprime il fatto che l'applicazione dell'operatore antisimmetrico A ad un V arbitrario, vettore V, equivale ad un proiettante vettorialmente il simmetrico del vettore V per il vettore duale w associato all'operatore A.
Av è sempre un vettore ortogonale a V.
L'operatore di prodotto vettoriale si può vedere come l'applicazione di un operatore antisimmetrico su un vettore.
Un vettore duale può essere definito solo in uno spazio tridimensionale.
INVARIANTI PRINCIPALI DI UN OPERATORE
Nel caso degli operatori matriciali n x n è possibile individuare n scalari indipendenti fra loro che sono invarianti rispetto ad una trasformazione di similitudine.
Nel caso n = 3 queste grandezze sono la traccia, la traccia dell'operatore complementare e il determinante.
- I1 = tr A
- I2 = tr AC
- I3 = det A
Naturalmente ogni funzione di questi tre invarianti (che prendono il nome di invarianti principali) è anch'essa una grandezza invariante.
Verifichiamo l'invarianza di I1, I2 e I3 ricordando le proprietà della traccia tra parentesi che tr (ABC) = tr (BCA) = tr (CAB) e le proprietà del determinante.
Invarianza della traccia
I1 = tr A = tr (RTAR) = tr (ARR) = tr (AI) = tr A
Invarianza della traccia dell'operatore complementare
I2 = tr AC = tr (RTAR)C = tr (RTCACRC)
tr (RTACR) = tr (ACRR) = tr (ACI) = tr AC
Invarianza del determinante
I3 = det A1 = det (RTAR) = det R det A det R = det A
AUTOVALORI E AUTOVETTORI DI UN OPERATORE
Assegnato un operatore A e due di ordine n ha un sistema operativo tridimensionale i vettori di un nucleo V (se esiste). Tale che applicando ad essi l'operatore A il vettore che ne risulti sia parallelo al vettore v stesso ovvero i vettori v per i quali sia AV = λV per un qualche λ
Questa espressione può tenere anche riscritta nella formula: