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Il campo elettrico di un dipolo
Riproponiamo il calcolo del campo elettrico generato da un sistema elettrico formato da due cariche di segno opposto, distanti una dall'altra (dipolo elettrico). Consideriamo il punto in cui vogliamo calcolare il campo elettrico come positivo e la carica generata da essa come negativa; viceversa, consideriamo la carica generata dalla carica opposta come positiva. Per calcolare il campo elettrico totale, sommiamo i campi elettrici generati da entrambe le cariche.
E = E1 + E2
Dunque, il campo elettrico totale è dato dalla somma dei campi elettrici generati dalle due cariche:
E = k * (q1 / r12) + k * (q2 / r22)
Dove k è la costante elettrica, q1 e q2 sono le cariche delle due cariche del dipolo, r1 e r2 sono le distanze delle due cariche dal punto in cui vogliamo calcolare il campo elettrico.
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È molto importante comprendere il concetto di campo elettrico. Un campo elettrico è una regione dello spazio in cui una carica elettrica sperimenta una forza elettrica. Possiamo rappresentare il campo elettrico attraverso le superfici equipotenziali e le linee di forza.
Le superfici equipotenziali sono le superfici in cui il potenziale elettrico è costante. Possiamo immaginare queste superfici come delle "strade" lungo le quali una carica elettrica può muoversi senza subire lavoro da parte del campo elettrico.
Le linee di forza, invece, sono le linee immaginarie che rappresentano la direzione e l'intensità del campo elettrico. Le linee di forza sono sempre perpendicolari alle superfici equipotenziali e più fitte dove il campo elettrico è più intenso.
Per rappresentare il campo elettrico di un dipolo, possiamo disegnare le superfici equipotenziali e le linee di forza. Le superfici equipotenziali saranno concentriche intorno al dipolo, mentre le linee di forza saranno dirette dal polo positivo al polo negativo del dipolo.
È importante notare che le superfici equipotenziali e le linee di forza sono solo rappresentazioni grafiche del campo elettrico. Non sono oggetti fisici reali, ma ci aiutano a comprendere meglio il comportamento del campo elettrico.
alle singole cariche: il contributo del potenziale della seconda carica è minimo, quindi praticamente le linee equipotenziali sono simili a quelle delle cariche isolate (b). Quando disegniamo altre linee equipotenziali (superfici in tre dimensioni), teniamo conto del fatto che il contributo potenziale dovuto all'altra carica si dissenterà principalmente nelle zone esterne, quindi le linee (superfici) saranno + e - estese verso e (c). In questo punto è facile disegnare le linee di forza, che saranno perpendicolari alle linee equipotenziali (d). Risulterà inoltre facile disegnare i vettori campo (tangenti al E in ogni punto delle linee di forza). Il vettore viola in (b) indica il vettore campo elettrico (che, per definizione, ha verso che va dalla carica negativa alla carica positiva)."*,*.4*&"ruW,t eliladl&rW 6rdr,6érl" -,,!,,- ,"§,u"l.ile 14, Artv.-.upk4 r+::h,y,1id>1r.,l\l L--,ilrlka J t*ttVJrfrrba*,p ; r-,,1,t"àZpd,a.rEa"l"ol,lr";a,*,,)fr';^:t.,r,-, h-,"l,"fua "*ll" =-.tbo;&aìrn liot;^ ,(r*.jrtt",.rffirn.^1"*^* *tM,wk ffi9*"im,vv* 9litxltlÀ ona,^v+tttr$;ntu ril -l"/rftfi ;*ffi"W,#:*,iug, =;,^iar$!,*, ,rtJ"dUùru-rrblsil bèun cor'luttore campo elettrico atta superricieortosonate oerf -z=H:rlfrilfir-di fPer dimostrarlo ricordiamoci della legge della campocircuitazione dei elettric, p|--'Fa-' 'campoConsideriamo diuna super{icie dueuetra ilseparazione mezzi, qualeaitraversoalraverso *mezzi, quareIa ir \J __-l-Ldiscontinuità: fW&;,; Etitnsubisce una --II/rl ,r--l-consideriamodr,*h$mk*r#"fu#kF,lmrdn+O -r-I I-lQuindi:. ::1";:""""'"trasòurabiti..
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