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Sistema di Misure

Sistema internazionale

Ampere, Candela, Secondo, Mole, Kelvin, Kilogrammo, Metro.

Per le Unità di Misura si ricorre ad una definizione sperimentale

che ci permetta di effettuare una Misura al limite ribasso.

Poiché si ricorrono con l’evolversi alle tecnologie ci permettono di

effettuare Misurazioni più precise.

Es. Definizione di Metro: spazio percorso da una luce in

(1 / 299 792 458 ) S. Quindi

la velocità della luce (c) viene per definizione fissata a 299 792 458

m.s. Se lo

riusciamo a misurare meglio, ci atteniamo una miglior misurazione del metro

anche a sua volta legata alla definizione del secondo.

Analisi Dimensionale

M

qh

Voglio conoscere T. Misure in gioco: [T] = h

[M] = m

[q] = m0/s2 = [L][T]-2

quindi [T]-1[M]α[L]β[T-2γ

Affinché l’equazione sia omogenea in ciascun membro ha senso mi avvalgo del

{α + 0 = 0

β = 0

-2γ = -1

α = -1/2

β = 0

γ = 1/2

=>

[T] α [L]1/2[g]1/2-1

Infatti si dimostra che in questo caso T = [2h]

N.B. Una misura senza unità di misurazione non è significativa. Ad esempio

±1m è diverso da 1,000 = 0,001 m.

Ci sono 3 tipi di movimenti nello spazio:

  • Traslazione: si muove e percorre una traiettoria → punto materiale
  • Rotazione: si muove e rimane al capo di cui dunque ruota ma non disloca → corpo rigido
  • Oscillazione: il corpo oscilla periodicamente

Cinematica: si occupa delle caratteristiche dei moti senza preoccuparsi delle cause

  • Traiettoria: tutti i punti percorsi dal corpo
  • Legge oraria: legge matematica che lo descrive in riferimento al tempo

Ossia un sistema di riferimento. Se il moto è rettilineo può bastare una retta e un'origine.

x = x(t) (legge oraria)

Si misura un numero finito di posizioni in riferimento all'origine O e al tempo ti. Posso così riportare le relazioni spazio-tempo su un grafico.

v = x2 - x1t2 - t1 = ΔxΔt

Le misurazioni più accurate per Δt → 0

ΔxΔt → 0 vistantanea = d x(t)dt derivata della legge oraria

v2 = vx2 ix + v2y jy

a2 = ax2 ix + a2y jy

Nomino la parametralizzazione due componenti

aT e aN Docce però effettuare questa decomposizione

su una traiettoria y = f(t)

a(t) = aT iu + aT iu (ragioniamo in 2-D su superfici).

Il sist di riferimento sistimato dalle diuisioni normarle e tangenziali è intrinsico è non

assolutamente isticolto.

Ove sappiamo eu la vescelita le diuisione taquery dunque.

v(t) = d2(t)/dt2 , v(t) iT + O iN (con le comparment in aius nonrmale)

Si considerà un ristrow curiulineo su cui si muore in puntos e giuppiamento l'axiana curvilinea

Avendo unbostro tu grado di liberta posisì

Conosce la traiettoria (s) possa acquiscia il moto

con une sole variabit Bastao il vattor v(t)

per conosce le lugo orosio non oscora sqeu

le positioni del E indiucto delle traiettoria al

si consco. Dunque

v(t) = v(t)itiu + O iN

a(t) = d c'è una FORZA.

Se un sistema inerziale si muove a velocità costante, rispetto ad un altro di riferimento inerziale, quel moto è inerziale.

2° PRINCIPIO: in un sistema di riferimento inerziale, esiste una proporzionalità diretta tra forze e accelerazioni.

F = ma

[F] = Kg·m/s2 = N (Newton)

FORZA D'ATTRITO

Approccio sperimentale:

Il corpo non si muove a causa delle forza d'attrito.

Esistono due equazioni di equilibrio ovvero un sistema di attrazioni:

  • FO - FATT = 0
  • N - mg = 0

Quando FO = FATTMAX supera le forze d'attrito massima e il corpo comincia a muoversi. Sperimentalmente ad FATTMAX è proporzionale alla reazione vincolare.

FO = FATTMAX = μsN

μ = coeff. di attrito stastico

mente FERMA se FO ≤ FATTMAX = μsN

μs dipende da:

  • MATERIALE
  • SUPERFICIE DI CONTATTO

Se FO ≥ mg l'attrito continua ad agire e le forze d'attrito continua ad avere un valore COSTANTE. Si ha una forza al ATTRITO DINAMICO.

FATT.DIN = μoN = μomg => μo < μs

ATTRITO => insieme di microcontatti tra oggetto

A livello microscopico c'è un interzazione tra diversi tipi di legame intemolecolare che poi si manifesta come un attrito macros. Se siamo in movimento è più difficile generare interazioni => μo < μs.

Si parla di ATTRITO RADENTE perché parallelo al piano d'appoggio. E ciampa ANTIPARALLELO al moto.

Il moto armonico

Ogni volta che vi sia una forza di richiamo attorno a cui facciamo un piccolo spostamento (forza elastica). Essa opera in modo lineare rispetto alla posizione di equilibrio.

Molla

Fel

Compressione

(ℓ-ℓo)>0 F<0

Dilatazione

(ℓ-ℓo)<0 F>0

F = -kx

x>0 F<0 x<0 F>0 forza contraria allo spostamento

Qualsiasi forza di richiamo non lineare può essere linearizzata in un intorno. Quindi possiamo dire in particolari casi che essa è una forza di tipo elastico.

F(x)

-kx

x

m

F = m⋅a

-kx = m d2x/dt2

d2x/dt2 + k/m x = 0

x(t) = A cos(ωt) + B sin(ωt) = A' cos(ωt + φ)

Dettagli
A.A. 2013-2014
297 pagine
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SSD Scienze fisiche FIS/01 Fisica sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuseppe-rizzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Biagioni Paolo.