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Estratto del documento

V

V

V

F

Lo scopo è modellizzare il linguaggio ordinario.

La matematica è incompleta rispetto alla logica. 13

Filosofia del diritto – appunti

09/03/2017

La definizione varia il significato

vari tipi di defnizioni di signifcato

Si distinguono .

Defnizioni lessicali 

1. definizione che ha lo scopo di

descrivere una abitudine linguistica indica il significato normalmente

attribuito (distingue le abitudini linguistiche)

alla base troviamo un approccio descrittivo

enunciato descrittivo definisce e descrive come sono le cose (sono

apofantici, possono essere veri o falsi)

queste descrizioni possono essere sia vere che false, sia fedeli che infedeli

lo si definisce in baso a se riesca oppure no a rispecchiare il significato

attribuito dagli usi linguistici

ex. Gatto = animale che fa miao \vs\ gatto= pianta

Defnizioni stipulative 

2. non voglio stabilire una abitudine

linguistica ma voglio stabilire come un termine deve essere utilizzato in un

contesto

Seleziona una interpretazione rispetto ad un’altra o cambia il significato di

una parola radicalmente.

Si usano spesso nelle leggi.

ex. Decreto legislativo 221\2002 

definizione di transazione commerciale normalmente significa scambio

 il legislatore definisce e seleziona il significato ( non riferibile tra persone

fisiche e imprese ma solo tra soggetti giuridici)

Defnizione diretta 

3. per definire si usano dei sinonimi

Defnizione indiretta o contestuale 

4. non si

enuncia direttamente ma si fa un “giro di parole” con cui il termine viene

inserito

ex. Solubilità

x è solubile = x si scioglie in acqua

nel linguaggio giuridico si usa la definizione indiretta per definire significati

non spiegabili

ex. Proprietà

x è proprietario = x può disporre… 14

Filosofia del diritto – appunti

Defnizione esplicite

5. si hanno quando un soggetto indica esplicitamente il significato di un

termine. Si definisce esplicitamente magari tra virgolette

Defnizione implicita il

6. soggetto da per scontato quel

significato e lo definisce implicitamente, utilizzandolo

Defnizioni nominali e reali

7. l’attribuzione di significato ha a che fare solo con l’uso del linguaggio.

Taluni sostengono che con l’attività definitoria si colga l’essenza dei

fenomeni che ci circondano. Sono definizioni reali che non riguardano solo

i termini utilizzati ma direttamente le cose a cui ci riferiamo. Gatto invoca

non solo la definizione ma anche le caratteristiche fondamentali dei

soggetti.

la definizione reale assume un preconcetto nella parola. Ex. Immagine di

matrimonio solo tra uomo e donna perché rientra nella definizione stessa

della realtà (la natura stessa del reale) che prescinde dalla convenzione.

altri sostengono che non si possa parlare delle caratteristiche linguistiche e

delle abitudini e non dalla realtà delle cose

Nel linguaggio talvolta si usa il prestito semiotico ( un linguaggio prende spunto da

un altro). Il prestito semiotico del linguaggio giuridico coinvolge spesso la sintassi

poiché il linguaggio grammaticale è l’italiano mentre il linguaggio semantico (di

significato) potrebbe variare rispetto al significato . È un prestito semantico

poiché alla fine i significati non si contrappongono o distnziano poi tanto.

Ai linguggi naturali o ordinari si avvicinano i linguaggi artiiciali (tipo la fisica o il c+

+)

I linguaggi artificiali sono:

creati a tavolino per raggiungere scopi specifici

 esercitano un forte controllo di quello che viene detto tramite questi.

 ex. Se due fisici elaborano due teorie incompatibili il linguaggio fisico ristretto

permette un controllo ed un raffronto tra le due affermazioni.

La loro conoscenza è propria di un gruppo di persone (vi sono degli esperti di

 ogni linguaggio artificiale)

I linguaggi naturali sono:

Nati spontaneamente

 

Hanno un livello di controllo (ex. Grammatica) ma non è così stringente

 si può esprimere qualcosa anche in contraddizione con qualcun altro senza

essere contraddetti

Sono parlati da tutti i membri della comunità con l’esigenza di comunicare

 15

Filosofia del diritto – appunti

Esperanto?

Il linguaggio giuridico assomiglia a quello artificiale per via dei termini tecnici

(peculato, enfiteuta…)

In più alcuni termini assumono significato specifico e tecnico rispetto al linguaggio

ordinario (sono definizioni speculative dell’evoluzione della scienza giuridica)

Ex. Reato penale o multa che hanno significato diverso nel parlato e nella legge.

Il diritto è quindi linguaggio artificiale?

Il giudice o comunque il giurista ha delle indicazioni e dei sistemi di controllo

piuttosto stringente del linguaggio ma non così stretto come i linguaggi artificiali

Infatti gli avvocati che parlano linguaggio giuridico sostengono tesi incompatibili

ma “dicibili” (al contrario del c++)

È un linguaggio non artificiale ma amministrato. Delle autorità hanno amministrato il

linguaggio giuridico. Ci sono autorità che stabiliscono cosa significhino le cose senza

gli enormi vincoli del linguaggio artificiale.

Un altro esempio è la teologia perché ci possono essere tesi diverse ma espresse con

termini controllati.

Partendo dal rapporto linguaggio ordinario-giuridico bisogna decidere se valorizzare

o penalizzare questo rapporto.

L’interpretazione del linguaggio

Ex. 

Sto INTERPRETANDO questa cosa attività

 

Questa è la mia INTERPRETAZIONE esito finale, prodotto della attività

Nella interpretazione si individua un significato a partire da un testo elaborato da

un ricercatore.

Disposizione vs norma

Disposizione sono le parole scritte

Norma è il significato, l’enunciato, il significato del dovere

L’interpretazione può avvenire usando il significato ordinari in mancanza di un

significato particolare. 16

Filosofia del diritto – appunti

Il doppio signifcato dei termini nel linguaggio

ordinario\giuridico

Cos’è un concetto giuridico?

Cos’è un concetto?

Concetto viene normalmente comparato a significato

Ex. Concetto di gatto significato di gatto

Un concetto è quella dimensione di sicgnificato che si riferisce alla parola senso.

Ex. Venere = stella del mattino \ stella della sera

Si riferiscono sempre a venere pianeta ma ci si riferisce a due elementi diversi (vistsa

al mattino o alla sera)

Il senso è la connessine che do nella realtà.

Ex. Superman e clark kant stessa persona diverso senso

Il senso è il termine che usiamo per riferire il termine ad una entità nel mondo.

Cos’è quindi un concetto giuridico?

I concetti giuridici sono i riferimenti ai termini impiegati nel discorso giuridico (dalla

scienza giuridica)

Possiamo distinguere vari gruppi di termini giuridici tra specifici ed in comune con il

linguaggio comune.

Qual è il problema? Il problema di molti termini che esprimono concetti giuridici è

che sono termini che utilizziamo normalmente.

Gatto o foresta li posso vedere, immaginare posso collocarli in una situazione di

fatto collocata nel miondo. Non posso fare lo s+tesso se indico enfiteusi, diritto,

obbligo ecc. 

Ex. Termine proprietà è il termine che più fa riferire ad un referente empirico (ex.

Questo è mio) 

Questa mela è mia mia proprietà

Ma posso ridurre la proprietà alla mela?

non è riducibile la proprietà ad un oggetto empirico.

Non si può nemmeno ridurlo allo stato delle cose (foto in cui tengo

un microfono ma il microfono potrebbe non essere mio) 17

Filosofia del diritto – appunti

Diritti doveri obblighi e proprietà potrebbero addirittura essere privi di significato

(giusnaturalismo scandinavo)

I termini con significato sono solo i termini riducibili ad un referente empirico.

Questi termini, però, non sono inutili perché regolano i nostri rapporti.

I termini in questione pur mancando di un referente empirico segnano, delineano ed

indicano la condotta da tenere.

Il giusnaturalismo americano sostiene una tesi simile dicendo che i termini in realtà

possono essere ridotti ad un reale stato di cose.

Con lei è il proprietario di questo bene l’avvocato esprime una probabilità espressa

come il giudice probabilmente riconoscerà il suo interesse.

Una delle più importanti tesi dei giusnaturalisti scandinavi è che non possiamo

ridurre ad altri enunciati i termini sopra descritti perché se li riducessimo

tornerebbero in altri modi. Sono ineliminbili e vanno utilizzati anche se connessi solo

debolmente o proprio non connessi alla realtà. 18

Filosofia del diritto – appunti

10/03/2017

Scarpelli – la teoria

Concetti

I concetti si dividono in

a. concetti qualificatori che esplicano il valore di fatti rispetto a delle norme

giuridiche. Un comportamento x È ASSOCIATO ad una norma giuridica

Ex. La vendita è un negozio giuridico

Dei fatti hanno le caratteristiche tali da creare un determinato negozio giuridico, atto

normativo

E in

b. Concetti ………… che indicano una relazione tra comportamenti e norme

Ex. Vietato, concesso ecc.

Creo relazione tra l’azione e le norme.

In questo ambito si hanno anche i concetti di valido – invalido

Una legge è valida se il suo contenuto non è contrastante con la costituzione.

Norma superiore – inferiore

Una norma è invalida se non rispetta i vincoli di una norma superiore.

Per scarpelli i concetti normativi hanno un significato anche se non sono provvisti di

referente empirico. I concetti non hanno significato per via del referente empirico.

Valgono anche se fanno riferimento a delle norme. Il riferimento è alla attribuzione di

significato.

Per i giusnaturalisti è riduzionista - (il termine ha significato SOLO SE HA

referente empirico)

Per scarpelli cambia l’idea di sigbificto e anche le cose non palpabili hanno

significato.

La visione di scarpelli non è empirista e meno restrittiva= il linguaggio è uno

strument oche ci serve per fare cose ma anche per altro quindi i termini non devono

essere legati a referente empirico 19

Filosofia del diritto – appunti

Il concetto di validità entra a far parte del

Le concezioni di diritto

Giuspositivismo giuridico

concetto : il concetto è usato come sinonimo di significato ma in altre aree della

filosofia non ha solo il

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A.A. 2017-2018
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SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher loki95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Rossetti Andrea.