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FARMACI Con antagonisti selettivi
Non agiscono in maniera casuale delle 5 sottoclassi ma solo su specifiche.
Beta bloccanti. Bloccano il recettore beta. Il recettore beta1. Azione reversibile. Dura per il tempo in cui troviamo concentrazioni adeguate del farmaco. Quando viene metabolizzato, effetto finisce e il sistema funziona come prima.
I beta1 sono più densi, maggiormente presenti nel miocardio. Contribuiscono alla frequenza e forza di contrazione cardiaca. I beta1 cardiaci determinano un aumento di contrattilità, se antagonizzati smettono nel ritmo e forza cardiaca.
Attenuo il contributo cardiaco alla composizione della pressione arteriosa. Meccanismo prevalente.
Effetti accessori: inibiscono la secrezione di renina. Minima riduzione di renina quindi minore attività di angiotensina 2 e aldosterone.
Classe di farmaci numerosa. Li accomuna il meccanismo di azione. Ci sono però sfumature diverse perché se identici sarebbe un solo prodotto. Sfumature diverse a
ogni paziente.Ololo suffisso del beta bloccante. In alcuni casi alolo.
Atenololo
Metoprololo
Pindololo
Propranololo
Li caratterizza che sono attivi per via orale. È un vantaggio per terapie croniche perché endovena al giorno è complicato. Efficaci su tutti? No. So sottopopolazioni di pazienti sensibili. Gli africani di meno rispetto al caucasico. L'effetto si manifesta dopo alcune settimane. L'effetto non è immediato perché vanno ad agire su un sistema finemente regolato in maniera autonoma. La pressione è quella e basta nonostante stimoli esterni che possono cambiare. Se fuori è caldo non ho una caduta pressoria anche se ho vasodilatazione. Meccanismi di controregolazione fini. L'iperteso ha la sua pressione regolata dall'organismo a 150/100 e non 130/70. Tutti i meccanismi reagiscono al valore sbagliato e vuole mantenerlo. Per forzare il sistema io devo mettere in atto un braccio di ferro. Non tutto in una volta devo.
spingere per lungo tempo finchenon vizio il sistema. Competizione di adrenalina con il nostro farmaco. Ci vuole qualche settimana.
Riduzione portata cardiaca
Diminuzione di secrezione di renina
Modesta riduzione delle efferenze simpatiche
Blocco presinaptico alcuni che inibisce la liberazione di catecolamine
Riduzione delle resistenze vascolari periferiche
Gli ultimi tre non dipendono dai beta 1.
La 5 i beta non hanno effetto diretto sulle resistenze vascolari ma la vasocostrizione e ad operadegli alfa 1. Alcuni farmaci beta bloccanti come nebivololo, hanno attività mista. Prevalentemente beta ma anche per recettori per alfa 1. Contribuisce all’effetto antipertensivo.
La 4 il rilascio è del recettore alfa 2 che controlla. Alcuni non piena selettività del beta1 ma anche su alfa2.
La 3 alcuni farmaci hanno struttura che consente di attraversare la BEE. Preferiamo farmaci che agiscono in periferia e incapaci di andare nel SNC. Alcuni però anche liposolubili e
agiscono surecettori del SNC provocando effetto contrario a cocaina. Attività depressiva. Se ho depressionedel simpatico ho attenuazione delle stimolazioni al cuore. Effetto negativo in genere ma in alcunipuò essere utile.I beta bloccanti possono produrre un incremento della fatica. Se un soggetto un po’ allenato nonse ne accorge se sedentari osi stanca di più. In certi casi possiamo avere una persona che si stancaper i farmaci.Se noi riduciamo la capacità del simpatico di stimolare i recettori e il miocardio alterato. Se faccioattività il cuore aumenta attività, con il farmaco non me lo segue, perché proteggo il cuore madall’altro un male. Se faccio uno sforzo massimale non arriva a 100 e 120. Se utilizzo il target dellepulsazioni per minuto per controllare l’intensità la trovo sfalsata.Gli atleti usano il beta bloccante perché se sforzo eccessivo il cuore risponde in maniera eccessivae nella resa delcuore l'incremento è lineare fino a un certo punto poi l'efficienza del motore scende. Il ciclista prende beta bloccante perché la HR non sarebbe andata oltre quindi la tiene bassa. Se gli dai il beta bloccante gli fai un problema perché è già bradicardico. Se lo prendi in gara la tiene bassa lo stesso. Nella persona non allenata è un ostacolo. La lettura per il dispendio energetico non può prendere il bpm come marcatore perché falsato e in un allenamento progressivo difficilmente il cuore segue la richiesta energetica. Riduzione della contrattilità delle arteriole. Cosa determina la differenza farmacologica tra i vari beta? Liposolubilità, ovvero capacità di andare nel SNC che è effetto sedativo e la durata del farmaco. Cardioselettività che ci dice quanto un farmaco agisce nei comparti extra cardiaci. Gli ultimi sempre più cardioselettivi. Significa avere un grado diaffinità massimo per i recettori beta1. Attività simpatico mimetica intrinseca. Contraddizione. Stimola il recettore beta se lo voglio bloccare. Non sono beta bloccanti in realtà, agonisti parziali. Molecola che fa lo stesso lavoro dell'adrenalina ma molto di meno. Meno efficienti. Io regolo il sistema, lo abbasso, si sostituisce alla nora ma i recettori sono in stato di potenziale eccitabilità. Se ne arriva di più di nora però potranno rispondere meglio all'incremento. Il significato è che hanno attività più blanda ma più fisiologica. Se salgo le scale con questi la frequenza la registro è 90 con antagonista puro 75. Si è adattato meglio il primo. Effetto rimbalzo, rebound, se smetto di colpo di prendere il farmaco non arriva a 150 rischia 160 finché i recettori non tornano a effetto normale. Ancora di più se l'organismo è sotto stress. Beta selettivi Sono utili quando si
preferenze ridurre il tenore di alcune interazioni. Quelle dovute al superamento della BEE, perché l'interazione con sistema monoaminergico porta a sonnolenza, il che non è per tutti gradevole. Per le capacità motorie con questi farmaci si rischia di anticipare la sensazione di fatica al contrario delle metanfetamine. Producono incremento della sensazione di fatica. Problema nel valutare le capacità fisiche del soggetto. Altra interazione è che alcuni farmaci bloccanti non hanno selettività piena per beta 1 ma per beta 2. Il 2 è responsabile della broncodilatazione. Se agiamo con beta bloccante che interagisce con beta 2 inibendoli il rischio è che in terapia antipertensiva per soggetti che hanno crisi asmatiche peggiorano la situazione. Può portare al fiato che si manifesta precocemente e problematiche precoci sotto sforzo. Per questo è importante la selettività. A volte le aziende per risaltare le.Caratteristiche dei nuovi farmaci che lichiamano cardio selettivi. Nessun farmaco è cardio selettivo, tutti interagiscono anche con gli extracardiaci quindi questo concetto di cardioselettività non si traduce pienamente nella realtà.
Un altro tipo di interazione voluta è che ci sono beta bloccanti con tendenza a inibire gli alfa 1. Gli alfa 1 sono recettori maggiormente rappresentati negli organi profondi cutaneo e arteriole. Se in queste arteriole si costringono aumentano la pressione arteriosa e viceversa vasodilatazione, porta a caduta pressoria.
Ci sono beta bloccanti che hanno anche capacità vasodilatatoria, oltre ai beta1 che riduce attività del miocardio determina anche rilassamento della muscolatura liscia. Un esempio è il nevibololo. Attività mista. Attività anche sugli alfa1. Miglioramento dell'attività antipertensiva.
Gli alfa bloccanti non sono più utilizzati o molto poco perché meglio di loro
agonisti del recettore alfa2. Bloccano il recettore alfa 1. Questo blocco provoca pieno rilassamento della muscolatura liscia delle arteriole degli organi profondi e cute. Forte caduta pressoria. Per crisi ipertensive. Nella gestione quotidiana questo effetto non viene utilizzato. Nelle crisi ipertensive. Uso della clonidina e degli alfa 2 agonisti. Tutti i recettori a livello periferico vengono inattivati, con caduta pressoria e minor battito cardiaco perché non vengono stimolati recettori della muscolatura liscia. Questo effetto che va ad allentare e rilassare la muscolatura liscia vascolare, usato nella terapia di urgenza. La crisi ipertensiva è la pressione che cresce in maniera spropositata. In condizione di non emergenza si usano diuretici importanti scaricando liquidi. Diuretici ed effetto dei farmaci che allentano la muscolatura liscia, formano una serie di effetti. ASI agonisti parziali del beta uno. Attività simpaticomimetica intrinseca. Serve per una minor bradicardia,
minor broncospasmo, minor riduzione della perfusione periferica. Minor alterazione dell'effetto lipidico.
I vantaggi dei beta bloccanti, l'effetto pieno della terapia richiede una quantità di tempo lungo prima di stabilizzarsi e dare luogo a una pressione stabile. La pressione non migliora dopo le prime dosi.
ACE inibitori
Farmaci che intervengono nel sistema renina angiotensina. Il rene rappresenta un determinante della pressione arteriosa. Il contributo del rene è legato all'esigenza di assicurare un alto flusso ematico per il funzionamento e garantirsi un elevato afflusso all'interno della capsula e tubuli per adempiere alla funzione escretoria. Contempla per nutrirsi per il suo alto consumo energetico e tanto sangue che deve essere filtrato. Il rene deve almeno aumentare la pressione arteriosa generale quando questa non sembra sufficiente per garantire una elevata ultrafiltrazione.
Influenza direttamente la pressione arteriosa. Migliore di
- Ultrafiltrazione a livello glomerulare.
- Il rene interviene perché la pressione deve essere sufficiente. Li ripristina verso l'alto. Rilascia la renina la quale determina la conversione angiotensinogeno e lo converte in angiotensina. Viene prodotta per effetto della renina.
- L'angiotensinogeno si converte in angiotensina 1 che converte in matura ovvero la 2 che determina vasocostrizione.
- Angiotensina ha una azione su recettore membranario per poi continuare il suo percorso che la porta alla formazione di angiotensina 1719 che ha funzione cardioprotettiva e antiinfiammatoria.
- L'effetto della 2 sui recettori membranari della liscia che determina la vasocostrizione. La renina ha contributo stabile alla pressione arteriosa nell'iperteso. Se interveniamo su quella parte della pressione derivante da renina possiamo abbassarla.
- I primi farmaci sono ace inibitori. Non agiscono sul sistema della renina ma sul sistema che converte angiotensina 1 in 2. Lasciano funzionare la
renina ma evitano la conversione da 1 a 2.Meccanismo intermedio indiretto.Cactopril endenapril. Tutti in pril. Non stimoliamo la muscolatura liscia vascolare.