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MISURE PROCEDURALI

Si elaborano procedure specifiche, che indichino come eseguire le attività di movimentazione manuale in modo da ridurre al minimo il rischio. Nel progettare e predisporre un'attività lavorativa questi fattori vanno sempre tenuti presenti. Esistono alcune posture e movimenti da evitare, di cui uno è senz'altro iniziare il movimento flettendo in avanti il tronco. Va evitato di: - sollevare il carico in maniera brusca, la forza necessaria per sollevare il carico deve essere sviluppata gradualmente - spostare il carico compiendo una torsione del tronco - trasportare un carico mantenendolo con le braccia lontano dal corpo, perché più il baricentro del corpo è lontano tanto maggiore è il sovraccarico a cui vanno incontro soprattutto i dischi intervertebrali - portare il carico al di sopra dell'altezza delle proprie spalle: quando accade di doverlo fare va evitato di cercare di agevolare l'azione inarcando.all'indietro la schiena, perché in questo il carico grava sulle varie parti dei dischi intervertebrali in modo asimmetrico e aumenta i rischio di lesioni- trasportare manualmente un oggetto per lunghi percorsi, bisogna servirsi di ausili meccanici. È possibilmente da evitare anche il trasporto di oggetti pesanti su e giù per delle scale. Esistono quindi delle condizioni che chiamiamo "corrette", in cui è possibile sollevare dei carichi minimizzando quello che è il rischio di sovraccarico, in particolare sul tratto dorsolombare della colonna:- la zona dove l'operatore sarà meno portato ad assumere delle posizioni che aumentino il rischio è quella compresa tra l'altezza delle spalle e l'altezza delle mani chiuse a pugno e distese lungo i fianchi. Per le persone di media statura un oggetto discretamente pesante può essere spostato senza rischi eccessivi ad altezze comprese tra i 50-70cm e 140-150cm- quando

Un oggetto pesante deve essere spostato, la disposizione della postazione di lavoro deve essere tale per cui il piano da cui l'oggetto viene prelevato e quello dove viene depositato siano idealmente alla stessa altezza: l'altezza consigliata del piano è quella tra 70 e 90 cm da terra. Se i due piani di lavoro sono messi ad angolo retto tra di loro o allineati, riusciremo ad evitare del tutto l'azione di sollevamento in quanto l'oggetto pesante potrà essere spostato trascinandolo anziché sollevandolo.

Quando non si può evitare di spostare da terra un oggetto, ci si deve avvicinare ad esso il più possibile fino ad averlo tra i propri arti inferiori. Si dovrà quindi sollevare l'oggetto piegando le ginocchia, mantenendo un piede più avanti e uno più indietro per avere un buon equilibrio, facendo forza con gli arti inferiori anziché con la schiena e limitando la forza da esercitare con le braccia.

Quando si

Devono deporre degli oggetti pesanti sopra degli scaffali è auspicabile salire su uno sgabello o una scaletta, che permetterà di raggiungere il piano di deposito dell'oggetto pesante senza portarlo ad di sopra delle spalle. Bisogna evitare di impilare gli oggetti uno sopra l'altro poiché è facile che la pila di oggetti diventi instabile aumentando il rischio di infortuni dovuti alla loro possibile caduta.

Quando si trasporta un oggetto pesante che abbia un peso tra i 20-30kg, l'azione deve essere eseguita da almeno due persone in modo da suddividere il carico e non superare il peso del carico raccomandato.

Se si devono trasportare carichi posti in un secchio, il peso del secchio non deve superare i 10kg. È auspicabile suddividere il peso in due secchi più piccoli, così da avere quantomeno una distribuzione simmetrica del carico che grava sulle strutture articolari della colonna vertebrale ed evitare di sollecitare.

Eccessivamente le strutture muscolotendinee e articolari di una sola mano. Degli oggetti che sono particolarmente critici da trasportare sono i sacchi: sollevare e trasportare dei sacchi è considerata una delle situazioni a maggior rischio per la colonna vertebrale. Spesso i sacchi sono pesanti e non forniscono una buona presa e per di più il loro contenuto è instabile. Non è consigliabile trasportare i sacchi caricandoli su una spalla, perché in questa maniera il carico è distribuito in maniera asimmetrica. Anche se può sembrare apparentemente di aiuto, comporta lo stesso tipo di rischio appoggiare il sacco sulla parte lombare della schiena: anche in questo caso la distribuzione del carico sulle strutture articolari della colonna è asimmetrica. I sacchi non dovrebbero mai superare i 25kg e in tutte le condizioni in cui è possibile il loro sollevamento manuale va eliminato, ricorrendo a dei sollevatori meccanici. Quando

deve essere sollevato o spostato ma non collabora attivamente con gli operatori. - CARICHI E OGGETTI INGOMBRANTI: si riferisce a situazioni in cui è necessario sollevare o spostare oggetti pesanti o ingombranti. - CARICHI SU RUOTE DA SPOSTARE: si riferisce a situazioni in cui è necessario spostare carichi su ruote, come ad esempio sedie a rotelle. - PROBLEMATICHE LEGATE ALL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: si riferisce a situazioni in cui l'organizzazione del lavoro può influire sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori. - CARENZE STRUTTURALI E ATTREZZATURE NON A NORMA: si riferisce a situazioni in cui le strutture e le attrezzature utilizzate non sono conformi alle norme di sicurezza. Il metodo MAPO prevede la valutazione di questi fattori di rischio al fine di identificare eventuali misure di prevenzione e protezione da adottare. METODO RNC Il metodo RNC, sviluppato dal Royal College of Nursing, è un altro metodo utilizzato per la valutazione del rischio nella movimentazione delle persone. Prevede l'analisi di vari fattori, tra cui la forza richiesta per sollevare o spostare una persona, la posizione del corpo durante l'operazione e la frequenza con cui viene eseguita. METODO REBA Il metodo REBA, acronimo di Rapid Entire Body Assessment, è un altro metodo utilizzato per la valutazione del rischio nella movimentazione delle persone. Prevede l'analisi della postura del corpo durante l'operazione, la forza richiesta e la durata dell'operazione stessa. In conclusione, la movimentazione delle persone richiede una valutazione accurata dei rischi e l'adozione di misure di prevenzione e protezione adeguate. L'utilizzo dei metodi MAPO, RNC o REBA può aiutare a identificare i fattori di rischio e adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Non è in grado di utilizzare le sue capacità motorie né con gli arti inferiori né con quelli superiori e che viene sollevato dall'operatore.

Il sollevatore è inadeguato se non risponde alle esigenze del reparto o non elimina completamente le operazioni manuali di trasferimento, insufficiente se il numero di sollevatori non è adeguato (<1/8 pazienti non collaboranti).

Il rapporto tra pazienti parzialmente collaboranti e il numero di operatori presenti sui tre piani moltiplicato per il fattore ausili minori. Per pazienti non autosufficienti si intende dal punto di vista motorio. Vengono suddivisi in totalmente non collaboranti e parzialmente collaboranti, pertanto è importantissimo aver avuto un colloquio preliminare con il caposala.

PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE è il paziente che ha delle residue capacità motorie e viene spostato o semplicemente movimentato dall'operatore.

Gli ausili minori sono attrezzature utilizzabili per

Le operazioni di spostamento del paziente su piani orizzontali e per il sollevamento del paziente parzialmente collaborante possono essere effettuate utilizzando diversi ausili come telo o tavole ad alto scorrimento, rullo, cintura ergonomica, transfer disc e tavole.

Gli ausili per l'igiene consentono di eliminare le operazioni di sollevamento e spostamento del paziente durante le attività di igiene personale.

Un fattore da considerare sono le carrozzine in base al numero, all'adeguatezza e allo stato di manutenzione. Per essere comode, le carrozzine devono avere precisi requisiti ergonomici come buona frenabilità, braccioli estraibili, schienale non ingombrante e larghezza inferiore ai 70cm. Inoltre, è importante che abbiano poggiapiedi, adeguato ingombro in profondità e buono stato.

Un altro fattore da considerare è l'ambiente in base alle porte, agli ingombri e agli spazi liberi di manovra.

Infine, è importante valutare il fattore formazione, ovvero se sia stata effettuata e se sia adeguata. L'indice considera anche la presenza di bagni per l'igiene e bagni con sanitari.

camere di degenza, corridoi e percorsi, rispostigli e locali di servizio. Moltiplicando tra loro i vari fattori ottengo l'indice di esposizione MAPO che classifica tre gradi di rischio: - MEDIO ALTO: >5 - LIEVE/MEDIO: 1,5
  • METODO RNC
  • Scopo del metodo RNC è ridurre il rischio fino al livello in cui i costi di ogni ulteriore misure, in termini tempo, lavoro, denaro, sarebbero sproporzionati rispetto al rischio. La sua filosofia è quella di responsabilizzare direttamente i dirigenti ed i preposti e si basa sulla presenza di corrette procedure di lavoro, rifiutandosi di procedere per formule ed algoritmi.

    Il metodo RNC è una raccolta ragionata di informazioni, fatta attraverso l'uso di check-list che aiutano l'operatore a valutare in autonomia. Tiene in considerazione il compito, l'individuo, il carico di lavoro e l'ambiente.

    Può essere:

    • PATIENT BASED se fa parte integrante del piano individuale di assistenza domiciliare e prevede una valutazione del rischio per ogni assistito. Si predispongono degli schemi tipo con riguardo ai trasferimenti letto-sedia-wc, storie di caduta,

    assistenza al bagno, caratteristiche dei pavimenti, difficoltà o mancanza di spazio, trasferimenti in/da auto e trasporto di materiale.

    CORSIA/REPARTO se tiene conto soprattutto dei fattori organizzativi e strutturali, è da rivedersi periodicamente ogni anno. L'indagine va condotta sul posto e coinvolge direttamente i capisala, lo staff, RLS e gli uffici tecnici. L'accertamento e le misure di controllo riguardano il carico, la postura, la modalità di lavoro, l'ambiente di lavoro e l'organizzazione del lavoro.

    STRUTTURA: combina entrambe

    METODO REBA è simile nei principi e nelle metodiche al metodo RULA, basato sull'osservazione dettagliata di oltre 600 combinazioni posturali. Analizza separatamente le posture assunte dal GRUPPO A (collo, tronco e gambe) e dal GRUPPO B (arti superiori): ad ogni tipo di postura viene attribuito un punteggio e dal calcolo si ricava il punteggio finale. Otterremo quindi 5 livelli di rischio, da 0 a 4:

    RISCHIO TRASCURABILE (1): non ne
    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2020-2021
    63 pagine
    SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mimidantoni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ergonomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Dellabianca Antonio.