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GRUPPO A

Si immagini che il governo si stia preparando a fronteggiare l'epidemia di un morbo raro che, in mancanza di interventi, ucciderà 600 persone. Sono stati approntati due programmi. Se viene adottato il programma A, si salveranno 200 persone. Se viene adottato il programma B, vi è una probabilità su tre che si salvino 600 persone, e due probabilità su tre che non si salvi nessuno. Quale programma dovrebbe essere adottato? Quando il problema viene strutturato in questo modo, la maggioranza dei soggetti preferisce il programma A al programma B, volendo evitare il rischio che non si salvi nessuno.

GRUPPO B

Si immagini che il governo si stia preparando a fronteggiare l'epidemia di un morbo raro che, in mancanza di interventi, ucciderà 600 persone. Sono stati approntati due programmi. Se viene adottato il programma A, moriranno 400 persone. Se viene adottato il programma B, vi è una probabilità su tre che non muoia nessuno, e

Due probabilità su tre che muoiano 600 persone. Quando il problema viene strutturato in questo modo, la maggior parte delle persone preferisce il programma B, volendo evitare la morte certa di 400 persone. Con il programma A hai la certezza di decidere mentre con il programma B hai una probabilità su tre di salvare. Coloro che conoscono questi effetti, cioè che sanno come presentare un problema, inducono chi lo ascolta a fare una scelta piuttosto che un'altra. Se ti metto in un determinato modo scegli il programma A mentre se te lo metto in un altro modo scegli il programma B. Questo effetto di manipolazione sulle esperienze decisionali e detto organizzazione discorsiva (o psicoretorica) del problema assume un valore importante per coglierne gli elementi significativi, per orientare la propria attenzione, nonché per seguire un certo percorso e impostazione mentale nella sua soluzione. Gli studi sperimentali in genere in psicologia vengono poi utilizzati da altri marketing.

Gli esperti di politica non sempre vengono utilizzati per fini onesti. Esiste infatti una branca di ricerca nota come comunicazione persuasiva tesa a insegnare al soggetto come convincere gli altri della bontà di un progetto, in genere il nostro. Un pensiero critico che tutti dovremmo avere -> quando qualcuno parla metti sempre in dubbio quello che dice così si utilizza la propria capacità di ragionamento. In più, se riconosci questa abilità di mettere le cose in un apparente sequenza logica, allora questo dovrebbe indurti a non lasciarti convincere facilmente, a quello che ci dicono di usare la propria testa, bisogna analizzare il problema e riscriverlo -> io provo a presentarlo, devo mettere i dati a modo mio. Dobbiamo abituarci a riscrivere mentalmente le cose che sentiamo con il nostro stile in modo da capire se quello che ci dice l'altro ci convince. Per decidere bisogna valutare i pro e i contro a modo nostro. I dati non mentono mai, sono quelli.

No momento in cui hai dati di usabilità o di pandemia sonodati, e come me li presenti e come me li interpreti che è differente.Che cosa c’entrano i modi in cui funziona il pensiero umano con il concetto di errore inergonomia?Il pensiero umano sembra più radicato nell’esperienza passata che nella deduzionelogica. (Norman, 1988). Quando combattiamo contro i pregiudizi lo facciamo con lanostra esperienza passata. Il pregiudizio è brutto ma succede perché quando hoincontrato quelle persone con quelle caratteristiche è andata così.Noi passiamo da un’idea all’altra, con sbalzi enormi. Tendiamo a generalizzare leesperienze e ciò che più colpisce la nostra immaginazione. A livello naturale, siamo deipessimi statistici.Cerchiamo soluzioni facili quando i problemi sono complessi, e soluzioni complessequando i problemi sono semplici. Sembra che non ne azzecchiamo mai una giusta!Dovendo lavoraresull'incertezza dobbiamo basarci sulla nostra esperienza. Consenso informato prima era solo medico quando ti dovevi fare operare --> se ti dovevi fare operare ascoltavi il consiglio del medico. Nel creare il consenso informato si è iniziato a scrivere tutto e così più il chirurgo era bravo più era probabile che faceva scappare i clienti. Il chirurgo iniziava ad elencare tutti i rischi possibili, quindi la gente lasciava perdere. Il bravo chirurgo in genere non è molto empatico e conosce tutti i rischi possibili. Bisogna dirgli la probabilità quindi c'è l'1% di rimanere senza corde vocali --> la gente si fissa con quel numero. A rendere ancora più complesso lo scenario vi è il modo in cui funziona la memoria umana: assimiliamo tutti gli eventi simili tra loro in un'unica "classe" e mettiamo in un'altra classe l'evento discrepante o "insolito". Dunque in memoria l'evento discrepante etutti gli eventi che ricadono nello schema assumono uguale rilevanza,sebbene lo "schema" abbia magari una probabilità 1000 volte maggiore di accadere.In altre parole, nella memoria umana tendiamo a mescolare, confondere e fondere tra loro dettagli simili, mentre le situazioni "particolari" tendono ad assumere una rilevanza particolare, una sorta di "pop-out". Fenomeno percettivo a dimostrare che i fenomeni singolari degli eventi e degli oggetti è primaria.Il pop out Uno dei test comportamentali più noto per lo studio delle "caratteristiche primarie" degli oggetti fu allestito dalla Treisman ->viene presentata ai soggetti una serie di segni -> compito: decidere il più in fretta possibile se la serie contiene un bersaglio.ciò che varia di prova in prova è il numero dei non- bersagli-> se il bersaglio è definito da una caratteristica primaria il numero di non- bersagli non ha

effetto sul temporichiesto per trovarlo perché fi fenomenicamente il bersaglio sembra balzar fuori (pop-out) dalla serie fi se io ti metto 1 dritto e 10 curvi, 100 curvi e 2 dritti, 500 curi e 1dritto il tuo tempo di risposta è sempre uguale, l’orientamento si parla di ricercainparallelo. E la caratteristica non è primaria allora io devo rispondere una per una, mase la caratteristica è primaria balza fuori hindi non varia il tempo di risposta.

Questo test consente di mettere in evidenza (a) quali sono le caratteristiche primariedegli oggetti: orientamento, colore... e (b) quali sono le caratteristiche che si possono“sommare” nel pop out o che, viceversa, interferiscono con esso.

Il fatto che eventi non comuni siano più facilmente ricordabili ha molto a che fare congli errori di pensiero, nel senso che il nostro modo di pensare ed agire è grandementeinfluenzato dalle nostre esperienze passate, immagazzinate appunto

nella memoria.Le opinioni che i progettisti si possono fare sul loro processo. Se noi intervistassimoqualche customer della Vodafone per trovare i problemi di usabilità è molto facile cheloro ci riportino i casi più strani, non solo perché la gente che chiama i customer ecollocata ai poli estremi, quindi o parla bene oppure è arrabbiata. Ma chi ha ascolta olegge il forum tende a raggruppare tutte le cose simili in un'unica categoria e quindinotare gli eventi particolari come categoria assestante che quindi fanno pop out. Ilgiudizio verso il gruppo spesso si sbilancia. Nel momento in cui si tratta di un casostraordinario a noi interessa perché e dovuto a queste cause, coinvolge il 10%, essisono importanti. Quando dobbiamo avere a che fare con la gente dobbiamo tenere inconsiderazione questi spetti.La conoscenza può essere nel mondo, non dobbiamo memorizzar ogni cosa chefacciamo perché il mondo è pieno di promemoria:-

Etichette- Affordances (forniscono opportunità/inviti all’azione)- Vincoli (limitano le azioni possibili)- Mapping (mantiene la corrispondenza naturale/logica/semantica tra le azioni e illoro effetto)- Convenzioni.

Quando non è possibile utilizzare la conoscenza nel mondo si deve far ricorso allamemoria che può essere:

A) Basata su associazioni arbitrarie: richiede un apprendimento sequenziale e non puòessere “estrapolata”

B) Basata su Analogia: l’analogia con qualcosa che già conosciamo rende più facilel’apprendimento e il ricordo. Bisogna ricordare soltanto le relazioni/differenze

C) Basata sulla comprensione, la migliore che consente l’estrapolazione e può essereauto-evidente.

La riflessione di Norman (Norman, 1988) si concentra sull’interfaccia tra persona etecnologia e sulla difficoltà che le persone possono incontrare nel tradurre i propriobiettivi nelle azioni specifiche richieste.

dovrebbe succedere quando lo fanno) sia a livello di feedback (le persone ricevono informazioni chiare e immediate sulle conseguenze delle loro azioni).4) L'interfaccia utente dovrebbe essere progettata in modo da ridurre al minimo i golfi e facilitare l'interazione tra l'utente e il dispositivo. Ciò può essere fatto fornendo istruzioni chiare, feedback immediato, design intuitivo e facilitando la comprensione delle azioni possibili.5) Inoltre, l'interfaccia dovrebbe essere flessibile e adattabile alle diverse esigenze degli utenti, consentendo loro di personalizzare le impostazioni e le preferenze secondo le proprie necessità.6) Infine, l'interfaccia dovrebbe essere piacevole ed esteticamente gradevole, in modo da rendere l'esperienza dell'utente più piacevole e coinvolgente.

è successo) che a livello materiale (le persone possono verificare materialmente e percettivamente che cosa fare e che cosa è successo).

I due golfi si basano sul modello dei sette stadi per descrivere un’azione. Il golfo dell’esecuzione si riferisce alla conoscenza e un buon modo per colmarlo consiste nelle affordance, vincoli, visibilità e di un buon modello mentale. L’interfaccia di Google 10 anni fa non era tanto diversa perché dietro c’era un buon modello mentale.

Il secondo golfo è quello della valutazione e si ha quando non si riesce a rispondere alla domanda “ho avuto successo?”. L’uso di feedback e un buon modello mentale possono colmare il Golfo della Valutazione.

Una questione fondamentale per l’usabilità è che molto spesso la tecnologia impedisce alle persone di compiere le operazioni desiderate. Se si confronta l’uso di un dispositivo interattivo come un telecomando con quello di un

martello o di un’automobile, questo problema diventa
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Publisher
A.A. 2021-2022
67 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ele.osti_98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ergonomia cognitiva e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Actis Grosso Rossana.