Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Cariche e Correnti Elettriche
Detta Δq la carica presente in una determinata superficie ΔS o volume ΔG, si ha: Δq = Δq+ + Δq-
- densità superficiale di carica
σc(P,t) = limΔS→0 (Δq/ΔS) [C/m2] σc = σc⁺ + σc⁻
- densità volumetrica di carica
ρc(P,t) = limΔG→0 (Δq/ΔG) = dq/dτ [C/m3] ρc = ρc⁺ + ρc⁻
Allora, se in un moto di carica Δq, nelle regione d'ipotesi, che attraversa una superficie S, si definisce:
- intensità di corrente elettrica
i(t) = limΔt→0 (Δq/Δt) [C/s] = [A]
- densità di corrente elettrica
J(t) = ρc⁺ vc⁺ + ρc⁻ vc⁻ [C/m2 * s] = [A/m2]
...
Allora i(t) rappresenta il flusso della densità di corrente attraverso una superficie S:
i(t) = ∫ J · n dS = ∫S (3)
- Oltre una superficie chiusa, per le leggi di continuità in forma integrale:
∂int = dqint/dt = -d(qint)/dt = ∫∫∫ div J dτ
...
div J = - ∂p/∂t
Se la densità di carica ρc, int è costante nel tempo, J è solenoidale ⟺ div(J) = 0.
Campo Elettrico e Tensione Elettrica
- Il campo elettrico coulombiano, associato ad ogni punto P di una regione di spazio e indipendente dalla carica di prove Δq si può esprimere in funzione della carica q o densità ρc:
E(P) = 1/(4πε) * q/r2 u = 1/(4πε) ∫S (σc · u/r2) dσ = 1/(4πε) ∫G (ρc/r2) dτ
...
Fenomeni di Conduzione e Resistori
Un corpo conduttore, per effetto del campo elettrico Ec e quindi della densità di corrente J da lui attraversato, presenta una certa resistenza elettrica (o conduce tense elettrica):
R = V/I G = 1/R ⟹ V = RI I = GV
Componente per cui istante per istante si può scrivere v(t)=R i(t) sono detti resistori.
È resistenza (dimensione di collegare le resistenze elettriche) di alla lunghezza del tratto di resistore:
R = ρ l/S [R]=[Ω·m]
Si è Ec il campo columbiano che produce una corrente stazionaria in un conduttore tra resistenza:
∮κκ Ec·d->s => V
La potenza dissipata per effetto Joule è: Pot=RI2
In termini infinitesimi:
dPot=dRI2 = J d->s
d->s·d->s = po
dPotd=ρJ2, dove I = ∫S J·d->s
Pot2=RI2 = {V/R=I) VI = G = V2/R
La potenza dissipata Pot = lim dS/dt della potenza Pot fornita dal generatore elettrico.
Generatori Elettrici
Una rete elettrica non può essere mantenuta dal solo campos columbiano Ec, da un percorso chiusa non compie lavoro, quindi non può proseguire la potenza dissipa sui resistori: tranne in alcuni tratti il presuppone l'esistenza di un campo elettrico generato EG da forza elettromotrice (f.e.m) e l'integrale di linea di EG su una L eterna o chiusa
E=AB ∫- Ei dF
Un generatore elettrico è caratterizzato da una f.e.m E poi la tensione è noto v=0.
E=c ∫σ dF = Ec
Aperto il generatore è alla di corrente, ovvero il scarico, esso ha una propria resistenza interna t.c:
E - RI ≡ V = Vo - V = RI≠0
Quanti riguarda la potenza elettrica generata + 2
b) da LKC : I4 + I2 = 0
pon S1 = I2, ma allora I1(R1 + R2) = V1 - V2
ed è positivo, mentre S1 < 0 quindi in realtà il bipolo composto è un generatore di forza elettromotrice E = V2 e non utilizza, il quale assorbe potenza.
D) Partitore di corrente resistivo
Quando rilasciamo resistori, dati di conduttanza Gk non nulli, avviene:
VF = Vk = Vk
IF = GFVF = G1V1 + G2V2 + ... + GnVn
osservazione: Mentre nel partitore di tensione resistivo le tensioni si concetrano sul resistore con R più grande, nel partitore di corrente resistivo le correnti si concetrano nel resistore con R più piccola.
6) Collegamenti stellati di resistori
- Un gruppo di resistori a triangolo è costituito da 3 lati in ognuno dei questi si trova un resistore.
- Un gruppo di resistori a stella è formato da un centro stellato dal quale partono 3 lati contenenti ciascuno un resistore.
Le formule di trasformazione triangolo-stella sono le seguenti:
Quelle stella-triangolo invece:
Ra = (RBC * RAC) / (RAC * RBC * RAB)
Rb = (RAB * RAC) / (RAC * RBA * RBC)
Rc = (RAC * RBC) / (RAC * RAB * RBC)
5) Formule di Millman
- Il generatore normale di tensione equivalente alla serie di generatori normali di tensione. Siano V1, V2, ... Vm le resistenze degli n generatori e quei di tensione V1, V2, ... Vm
Le tensioni a vuoto: ideali TF = I1 + I2 = I1 + I2 = I1
....
V = Va = V0, X = Yz, Z = 0
V = Vequ - Req Z = Is, dove il generatore ideale di tensione è equivalente devo avere
Veq = Σ Vk
req = Σ Rk
En per ogni h-ésimo nodo, ed essendo questi definiti e numeri di maghi estranei é note le incognite del problema sono M-1, mentre si assegna potenziale 0 per un nodo arbitrario, il nodo di massa.
Scrivendo le (M-1) LKHc linearmente indipendenti (immaginiamo di avere solo generatori di corrente e resistori) queste si possono riscrivere in modo che su ogni lettera K si sia VK = RK con suscettori KK tra un generatore. Sugli i lati le termini K nessuna riconducibile a e.d.p. i VK, EK per (M-1) incognite che possono ancora essere determinate da matrici del sistema e le matrici delle suddivisioni e a termini nei non in posizione K i- dove la somma delle correnti generali che toccano il nodo k, con segno positivo se entranti. Sulle diagonali e sono autoidentificati dei per i, con somma delle conduttanze dei lati che toccano il nodo k in posizione (i;j) c’é la sommatoria delle conduttanze di tutti che commettono i nodi i e j, con le mutue conduttanze.
Nelle matrici delle conduttanze del metodo del reticolo ed i nodi e simmetrica. Infatti: le mutue conduttanze della coppie di nodi i-j sono la stesse delle coppie i-j ↔ aij(=ai j), M simmetrica.
Os.) Se nella rete é presente un generatore ideale di tensione, ma questo e in serie con un resitore, si libera rendendoli come un generatore reale e trasformandoli null = equivalente generatore reale di corrente e riesce comunque a trovare i riferimenti ci e &pi di eros con il metode di potenziale e i nodi.
Os2.) Per une rete in cui e presente un generatore ideale di tensione, ma in serie con un resistore, si accozza ad esso una corrente Ii incognite &si da aggiungere per l’equazione Vt = Etc - Ei dove per Vt e neto. Post n sui mp generatore di tensioni non completibili avia un sistema con (n-1) equazioni in (n-1) incognite di cui n sono le fittizie Iv del generatore di respo V0k.
Metodo delle correnti di anello.
Introduzione
In questo metodo sistematico della grandezze fittizie, le correnti di anello In due si associano agli m-M+n/2 anelli è il permuttors di scrivere le I correnti I come differenze di anze.
Immaginando di avere solo generatori di tensione e resitori, le l(M-M+1) LKT linearmente indipendenti si riscrivono in modo che su ogni lettera k sia Vk = RkIk per isoltis e Vi = Vok per i generatori; se si esprimile I corrente It come differenze di correnti di anello In n &os si ottiene un sistema di m=2-mm equazioni in m incognite;