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Scelta ottimale della durata della protezione brevettuale
T Midove:(x, T) rappresenta il flusso di profitti dell'innovatore per ciascun periodo (area A)
MπR è il fattore di sconto
L'innovatore per un dato valore di T (scelto dall'ufficio brevetti) sceglierà un intensità di ReS x*(T) valore netto della ReS:che massimizzare il V (x, T) – r(x)i
Per scegliere in modo ottimale T, l'ufficio brevetti sceglierà una durata che massimizza l'aumento di surplus sociale, dati livelli di ricerca scelti dalle imprese
Indicando con ss (x , T) l'aumento di surplus sociale per ciascun periodo generato dall'innovazione una volta che è diventata liberamente accessibile, rispetto ai surplus in assenza di innovazione (area A + B), il SS(x, T) = R / 1 – R SS(x, T)T surplus sociale netto totale
L'ufficio brevetti sceglierà allora un T* che massimizza il derivante dall'innovazione (tenendo conto anche dei
costi):NS [ X*(T), T] = V [ X *(T), T] + SS [X* (T), T] – r [X* (T)]idunque la durata ottimale di un brevetto è finita->Se T = 0 allora i profitti dell’innovatore = 0 poiché ci sarà immediatamente imitazione, nessun investimento in ReS e nessuna variazione del surplus socialeSe T > 0 allora ci sono investimenti in ReS, varia il surplus sociale-> T tende ad infinito, si verifica la perdita del surplus dell’area B -> ovvero oltre un certo livello di T,->il surplus sociale netto diminuisce pur avendo maggiore ReS e quindi maggiore riduzione dei costidi produzione2 FORZE limitano il valore di T (ovvero lo rendono finito): > 0->Rendimenti decrescenti derivanti dall’attività di ReS d r(x) /dx : con l’aumentare di T diventa2 2sempre più costoso abbassare i costi di produzioneAttualizzazione: se T è troppo grande, allora il valore attuale del surplus indicato dall’area B->sarebbe esigua2.
Ampiezza del brevetto
Si tratta di stabilire, per un'innovazione, un livello minimo di differenziazione rispetto a un prodotto già esistente. Non esiste una misura universale per l'ampiezza.
Problema principale: (a differenza del tempo per la durata)
Nella legge americana si trova una definizione di ampiezza: il brevetto copre ogni prodotto controprodotti che "fanno lo stesso lavoro, sostanzialmente nello stesso modo, per raggiungere sostanzialmente lo stesso risultato" -> questo principio però non vale in tutti i paesi.
Nella legge sui brevetti italiana, i requisiti perché un prodotto sia brevettabile sono 4:
- Novità
- Originalità
- Industrialità
- Liceità
Ma vi è molta discrezione riguardo al tipo di procedimento da utilizzare in ogni caso: mancanza di precisione nel definire l'ampiezza ottimale di un brevetto.
Ricerca, sviluppo e innovazione
L'idea ora prevalente è che le imprese
diventano leader dell'industria portando avanti la ricerca e sviluppo (R&S) finalizzata all'innovazione delle tecnologie produttive o dei prodotti che esse forniscono. Porter scrisse che qualsiasi teoria del successo concorrenziale "deve premessa che la concorrenza è dinamica e in evoluzione. La concorrenza è un paesaggio in continuo mutamento nel quale emergono nuovi prodotti, nuovi modi di commercializzare, nuovi processi produttivi e segmenti di mercato interamente nuovi. La teoria economica deve fare del miglioramento e dell'innovazione nei metodi e nella tecnologia un elemento centrale" Joseph Shumpeter-> questa citazione di Porter potrebbe essere desunta dall'opera classica descritta 50 anni prima; egli era un economista e storico
IPOTESI SHUMPETERIANE
- La crescita economica è generata dalla distruzione creativa
Dal momento che l'introduzione di nuovi prodotti o processi inevitabilmente implica
Investimenti in R&S sono effettuati principalmente da grandi imprese: i benefici di un'economia composta in gran parte da mercati concorrenziali popolati da piccole imprese riflettevano i guadagni modesti derivanti dalla distribuzione efficiente delle risorse fra un dato gruppo di beni e servizi prodotti con date tecnologie - mercati dominati da grosse imprese con considerevole potere di mercato, i benefici derivano dai guadagni connessi alla maggiore efficienza dinamica dello sviluppo di nuovi prodotti e nuove tecnologie.
Le imprese di dimensioni maggiori compiono maggiore R&S?
Una struttura di mercato concentrata (piuttosto che una concorrenziale) fornisce un migliore contesto per lo sviluppo di innovazioni, infatti come si può notare le 10 società che nel 2006 hanno ottenuto il numero maggiore di brevetti dall'US. Patents and Trademark Office USPTO sono tutte imprese di grandi dimensioni, la maggior parte opera in mercati oligopolistici con pochi grandi concorrenti; inoltre le
loro posizioni nella classifica sono molto stabili. le imprese di-> con questi dati si è tentato di dare ragione a Shumpeter che sosteneva che grandi dimensioni che operano in mercati concentrati sono più innovative ma bisogna stare attenti in quanto questi risultati, invece che implicare che le grandi imprese facciano maggiore R&S, potrebbero implicare che le imprese che fanno maggiore R&S diventano di grandi dimensioni.
Da un lato si vedrà nel capitolo come le info riguardanti una determinata innovazione rappresentino un bene pubblico per cui, una volta che tali info sono state prodotte, l'efficienza impone che l'accesso ad esse (alle nuove tecniche di produzione e ai nuovi prodotti) non sia limitato, per evitare che nascano dei monopoli.
Dall'altro, se lo Stato non proteggesse gli innovatori dall'imitazione, potrebbero esserci pochi incentivi a effettuare il duro lavoro che porterebbe all'invenzione stessa.
Il sistema dei brevetti
è stato ideato per incentivare l'attività innovativa e affrontare questo problema: brevetti e diritti d'autore conferiscono il diritto di proprietà sulle nuove invenzioni, sui nuovi progetti e sulle nuove opere d'ingegno -> a loro volta questi diritti di proprietà consentono agli innovatori di limitare l'utilizzo delle loro idee. Il detentore del brevetto può agire come un monopolista in merito alla propria scoperta e di conseguenza ottenere un profitto di monopolio -> ma se tale profitto può creare un incentivo a effettuare R&S, il monopolio che genera il profitto riduce il surplus totale portandolo a un valore inferiore a quello che sarebbe potuto essere grazie all'innovazione. Ad un certo punto, la politica deve passare dal compito di proteggere gli innovatori dall'imitazione a quello di consentire l'utilizzo dell'innovazione su una scala quanto più ampia possibile. Si vedrà chela questione del livello di estensione dei diritti brevettuali si sviluppa su 2 dimensioni: 1. Durata del brevetto: per quanto tempo dovrebbero valere 2. Ampiezza del brevetto: a quale gamma di prodotti dovrebbe applicarsi Dunque: 1. Tassonomia delle innovazioni R&S sono composte da 3 ATTIVITÀ: - Ricerca di base: nella quale rientrano studi che sono finalizzati a migliorare le conoscenze di base in modo da potere successivamente tornare utili in svariate attività (es. derivazione e convalida della teoria della tecnologia laser) - Ricerca applicata: implica un considerevole input di ingegneria ed è finalizzata a un uso più pratico e specifico rispetto alla ricerca di base (es. creazione del primo trapano laser per uso dentistico) - Sviluppo della R&S: l'obiettivo è il passaggio da un prototipo a un prodotto che sia utilizzabile da parte dei consumatori e che si presti alla produzione di massa (es. trasformazione del prototipo in un prodotto commerciale)trapanolaser in un prodotto piccolo e maneggiabile, accessibile e utilizzabile da molti dentisti)
Nel considerare i risultati della R&S si distinguono 2 TIPOLOGIE:
Innovazioni di processo che sono la scoperta di nuovi metodi, di solito più economici, per produrre beni già esistenti
Innovazioni di prodotto sono la creazione di nuovi beni
1. Innovazioni di processo possono essere suddivise in:
innovazioni drastiche o principali
innovazioni non drastiche o minori
innovazioni drastiche
Le sono quelle che riducono il costo unitario (c) di un'impresa in modo tale che, qualora faccia pagare il prezzo di monopolio che massimizza i profitti associati a quel basso costo, farà sempre pagare un prezzo inferiore a quello degli altri concorrenti -> dunque essa crea un monopolista libero dal timore dell'entrata o della concorrenza dei prezzi, almeno per un certo periodo -> Pm (c') < c
non drastica
Un'impresa che realizza
un’innovazione può ottenere un qualche vantaggio di costo rispetto ai propri rivali, ma non abbastanza elevato da consentirle di praticare prezzi da monopolista senza il timore della concorrenza -> Pm (c’) > c1. Struttura di mercato e incentivo a innovazione P = 120 – Q e ciascun produttore ha un c= 80 e un c’ = 60 Se siamo in un mercato concorrenziale con molti produttori p = c = 80 MODELLO DI KENNETH ARROW 1962 HP alla base del modello: -Una sola impresa ha successo e adotta un’innovazione, acquisendo il diritto esclusivo sull’innovazione -Innovazione porta da c a c’ -Innovazione protetta da un brevetto infinito -Conoscenza è un bene pubblico ed esogena (diversa la concezione di Shumpeter secondo il quale la conoscenza è pri