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CAP IT ALE N ET T O
9.8 Ratei e Risconti
Ratei: l’evento economico anticipa quello finanziario – pagamento posticipato.
9.8.1 Ratei passivi
I costi o quote di costi, di competenza dell’esercizio, ma di futura manifestazione
numeraria sono costi o quote di costi caratterizzati da un mero sfasamento tra
il periodo in cui hanno competenza economica e il periodo in cui si manifestano
numericamente o finanziariamente con un’uscita di denaro o un debito (costi re-
lativi a servizi erogati all’azienda in toto o in parte nel periodo amministrativo
di chiusura, ma che si manifestano finanziariamente nel periodo amministrativo
successivo/i). Poiché di tali servizi l’azienda usufruisce nel periodo di chiusura
il costo diviene di competenza dello stesso: la correlata variazione finanziaria
passiva si denomina rateo passivo (l’eventuale quota di costo totale di compe-
tenza dell’esercizio di chiusura è determinata in modo proporzionale alla durata
del periodo durante il quale si usufruisce del servizio stesso).
9.8.2 Ratei attivi
Sono i ricavi o quote di ricavi caratterizzati da un mero sfasamento tra il periodo
in cui hanno competenza economica e il periodo in cui si manifestano numeri-
camente o finanziariamente con un’entrata in denaro o un credito. Il ricavo
a essi riferito diviene di competenza dell’esercizio e la correlata manifestazio-
ne finanziaria troverà compimento nel periodo amministrativo amministrativo
successivo/i.
Risconti: l’evento finanziario anticipa quello economico – pagamento antici-
pato. 58
Rateo - l’evento Risconto - l’even-
economico precede to economico segue
quello finanziario quello finanziario
Evento relativo a Rateo Attivo Risconto Passivo
un Ricavo di cui
l’impresa bene-
ficerà (rateo) o
ha già beneficiato
(risconto)
Evento relativo a Rateo Passivo Risconto Attivo
un Costo che l’im-
presa sosterrà (ra-
teo) o ha già soste-
nuto (risconto)
Esempio pagamento interessi canone di affitto
9.9 I conti e le regole di registrazione degli incrementi
• Per ogni singola transazione l’importo registrato in dare (addebito) è sem-
pre pari a quello registrato in avere (accredito). Per la totalità dei conti,
il valore del totale dei saldi in dare è sempre uguale a quello dei saldi in
avere.
• Gli incrementi delle attività e dei costi sono registrati in dare del conto
corrispondente. Gli incrementi delle passività, del capitale netto e dei
ricavi sono registrati in avere.
• I conti dei ricavi e dei costi sono conti temporanei poiché alla fine di ogni
periodo contabile vengono azzerati utilizzando come contropartita il conto
“Riserve di utili”. I ricavi e i costi di un periodo sono riportati nel Conto
eco-nomico e la differenza tra i primi e i secondi è il reddito del perio-
do, ovvero l’incremento delle Riserve di utili derivante dalle operazioni di
gestione compiute nel periodo.
• I conti delle attività, delle passività e del capitale netto sono conti perma-
nenti i cui saldi sono trasferiti da un periodo contabile a quello successivo.
59
10 Conto Economico
Il Conto Economico sintetizza i risultati della gestione di un certo periodo; è
quindi un rendiconto di flusso. Illustra come il reddito si è formato (a seguito di
quali ricavi e di quali costi). Il reddito è la differenza tra ricavi e costi (esprime
cosa l’azienda ottiene da quello che ha).
10.1 Suddivisione
• Le voci precedute da numeri arabi possono essere ulteriormente suddivise,
oppure raggruppate, ma solo se non viene meno la chiarezza; il dettaglio
deve essere indicato nella Nota integrativa.
• Tutti i valori sono al netto di quelli rettificati (es. i ricavi sono al netto di
resi da clienti, abbuoni passivi e sconti). Tutte le rettifiche possono, però,
essere scritte come dettaglio in detrazione delle singole voci.
• Il codice civile impone che debbano essere aggiunte altre voci necessarie
se quelle indicate non sono sufficienti data l’attività esercitata.
• I componenti di reddito possono essere classificati in quattro aree:
1. area caratteristica: classi A e B)
2. area finanziaria: classi C) e D)
3. area straordinaria: classe E)
4. area tributi: voce 22)
• I componenti di reddito delle classi A) e B) sono relativi alla gestione
caratteristica o ordinaria, intesa come gestione tipica o corrente. La diffe-
renza (A-B) tra i totali dei valori dell’area caratteristica è particolarmente
significativa, ma a essa non è stata attribuita dal legislatore alcuna de-
nominazione. In prima approssimazione e in termini molto generali, tale
differenza potrebbe assumere il significato di risultato operativo caratte-
−
ristico secondo lo schema: +valore produzione costo della produzione
−
= risultato operativo corrente componenti straordinari
= risultato della gestione caratteristica
10.2 La periodicità della misurazione e le relazioni tra
reddito e capitale
• La contabilità misura il risultato derivante dallo svolgimento di attività
economiche in uno specifico intervallo (normalmente della durata di un
anno che, per la maggior parte delle aziende, coincide con l’anno solare.
• I manager possono predisporre rendiconti infrannuali o bilanci infrannuali
riferiti a periodi più brevi (semestre, trimestre o anche un mese)
• La contabilità per competenza misura i ricavi ed i costi riferiti ad un
certo periodo amministrativo, nonché la loro differenza, cioè il reddito del
periodo. La contabilità per competenza è più complessa, ma anche più
utile della contabilità per cassa, che rileva solo gli esborsi e gli incassi del
periodo. 60
• L’utile non corrisponde all’aumento di cassa. Il reddito di un periodo
corrisponde a una variazione delle riserve di utili (non c’è alcun legame
causale, in un certo periodo, tra il reddito e la variazione di casa). Un
aumento del capitale netto, infatti, è un aumento dei diritti vantati dalla
proprietà sulle attività aziendali e non è un aumento di cassa.
10.3 I costi di competenza
Cosı̀ come i ricavi di competenza di un periodo non coincidono necessariamente
con i relativi incassi del periodo, parimenti i costi di competenza di un periodo
non coincidono con i relativi esborsi del periodo. Per individuare i costi di
competenza di un certo periodo occorre prima determinare i ricavi realizzati in
quel periodo e individuare quindi i costi a essi correlati: sono i costi, infatti, ad
essere correlati ai ricavi, non viceversa.
Esistono tre categorie di costi di competenza di un periodo:
1. La prima categoria di costi di competenza è quelli dei costi associati ai
beni consegnati nel periodo (costo del venduto), correlati pertanto ai ricavi
realizzati nel periodo.
2. La seconda categoria è quella dei costi associati ad operazioni di gestione
svolte nel periodo (costi di periodo). Questi costi sono di competenza
anche se non riconducibili a specifici ricavi del periodo. Sono tali ad
esempio i costi relativi alle attività amministrative, di ricerca e sviluppo,
di marketing e di vendita.
3. L’ultima categoria è quella delle perdite di competenza del periodo. Esse
ipotizzano decrementi possibili di valore delle attività dovuti a incendio,
furto o altri accadimenti, oppure incrementi possibili delle passività a se-
guito di eventi verificatisi nel periodo, come ad esempio una citazione a
giudizio.
10.3.1 Attenzione ai termini
Il costo in senso generico (cost) è la misura monetaria dell’ammontare di una
risorsa utilizzata per un qualche scopo (ad esempio, acquisto di merce, paga-
mento di salari, acquisto di un impianto, ecc.).
Una spesa (expenditure) è una riduzione di cassa (o l’aumento di una passività)
associata all’acquisto di un’attività. Se un’azienda acquista merce per 60.000,
allora sostiene una spesa di 60.000 e, qualora paghi in contanti, un corrispon-
dente esborso, altrimenti l’aumento di una passività (il debito vs. fornitori).
Alla spesa di un determinato periodo amministrativo può corrispondere alla fi-
ne del periodo un’attività (ad esempio nel caso della merce acquistata e non
venduta) oppure un costo di competenza (expence) se la merce è stata venduta
nel periodo. Pertanto, un’attività genera una spesa nel momento in cui viene
acquistata e un costo quando viene consumata.
Un esborso (disbursement) è un’uscita di cassa. Una “spesa per cassa” è un
esborso, ma è un esborso anche un qualunque pagamento per cassa, come il
pagamento di un fornitore o il pagamento di una rata di mutuo o il pagamento
di un dividendo (che non è una spesa).
61
10.4 Spese, attività e costi
Lungo l’intera vita di un’impresa quasi tutte le spese divengono costi di compe-
tenza (ad esclusione delle attività che vengono liquidate quando l’impresa cessa
la propria attività). Con riferimento, però, a periodi più brevi non c’è corri-
spondenza necessaria tra le spese di un periodo e i costi di competenza di quel
periodo (si vede l’esempio del combustibile).
Per distinguere tra i costi di competenza di un periodo e le spese sostenute in
connessione con questi costi occorre considerare 4 tipi di transazioni:
1. Spese del periodo che sono anche costi di competenza del periodo
2. Spese sostenute in periodo precedenti che diventano costi di competenza
nel periodo (merci, costi anticipati, immobilizzazioni tecniche)
3. Spese del periodo che diventeranno costi di competenza in periodi futuri
4. Costi di competenza (non rilevati) da pagare in periodi futuri
10.5 Distinguere tra spese e costi di competenza
• Spese del periodo che sono anche costi di competenza→ è il caso più
comune. Se un item viene acquistato e consumato (produce i benefici
attesi) in un periodo, allora spesa e costo sono entrambi del periodo. Ad
es., materie prime convertite in prodotti finiti che non sono venduti nel
periodo non sono un costo di competenza.
• Spese sostenute in periodi precedenti che diventano costi di competenza
nel periodo (attività iniziali)→ le attività sono risorse che produrranno
benefici in futuro. Le attività presenti nello Stato Patrimoniale iniziale si
riferiscono pertanto a spese sostenute in precedenza. Queste spese furono
registrate come attività (e non come costi di competenza) perché in occa-
sione del bilancio di fine periodo si è riconosciuta a esse una futura utilità.
Durante il periodo parte (o tutta) di questa utilità viene “rilasciata” dal-
le attività che diventano cosı̀ nella stessa misura costi di competenza del
periodo.
• Spese del periodo che diverranno costi di competenza in periodi futuri→
ad es. l’acquisto di immobilizzazioni materiali, ma anche le spese connesse
all&rs