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Il sostituto deve effettuare le ritenute
Il sostituto deve effettuare le ritenute, presentare una documentazione all'amministrazione finanziaria (per il lavoratore o altro sostituto) e versare le ritenute.
Rivalsa è qua un obbligo non un diritto: se non si effettua la rivalsa si va ad incidere il principio di capacità contributiva. La ritenuta è obbligatoria perché altrimenti io datore pago 1000 e pago 100 a titolo di ritenuta.
Se il datore non effettua la ritenuta e non la versa? C'è una solidarietà che nasce.
Se il legislatore ha stabilito che ci siano soggetti passivi c'è una ratio. Translazione economica dell'imposta = possibilità per alcuni soggetti di aumentare il costo di un servizio inserendo anche l'imposta che lui ha pagato. In alcuni casi il legislatore lo vieta o si disinteressa ma dal punto di vista tributario non ci interessa perché è un fenomeno economico.
Es: le imprese sono soggette all'iva dei prodotti che.
acquistanofiRivalsa=No lezionesettimana mortiFine lezioni 22-23 novembre
Attuazione della norma tributaria
Il metodo di attuazione della norma tributaria dipende dalle singole imposte: non abbiamo un codice, non abbiamo una disciplina uniforme.
Abbiamo criteri di determinazione del quantum differenti da imposta a imposta: abbiamo tributi molto semplici con metodi di riscossione istantanea come il tributo di bollo (si applica a determinati atti scritti contenuti nel dpr del tributo di bollo); ci sono tributi per cui si può ricorrere a rilevamento fisico della nascita del presupposto per la sua attuazione (dogana); tributi per cui c'è costante vigilanza degli uffici tributari per verificare il presupposto di imposta (come le accise, per la fabbricazione: esempio l'imposta sulla produzione dei derivati del petrolio ad esempio).
Però per la maggior parte delle imposte è evidente che occorre coinvolgere i contribuenti in una serie di adempimenti forzati
evidenza l'importanza delle dichiarazioni tributarie e dei relativi adempimenti formali nei confronti dell'amministrazione finanziaria. La dichiarazione tributaria è un obbligo imposto al contribuente, che deve collaborare con l'amministrazione finanziaria per verificare l'occorrenza del presupposto e quantificare l'imposta dovuta. Ci sono diverse tipologie di dichiarazioni tributarie, come ad esempio quella dell'IRPEF che deve essere presentata ogni anno, o quella relativa alle successioni che viene presentata solo quando sorge un'obbligazione fiscale. Alcune dichiarazioni servono a determinare l'imposta dovuta, come ad esempio la dichiarazione dei redditi, mentre altre servono a riepilogare i versamenti già effettuati, come nel caso dell'IVA. Oltre alla dichiarazione, ci sono anche numerosi adempimenti formali che devono essere rispettati pena sanzioni significative. Questi adempimenti obbligano il contribuente ad agire prima ancora della produzione di un reddito o della nascita del presupposto impositivo. Ad esempio, nel caso dell'IVA, chi intende avviare un'attività economica deve adempiere a determinati obblighi prima ancora di iniziare a produrre reddito.essere un'attività soggetta ad IVA come un lavoro autonomo deve richiedere il numero di partita IVA che qualifica un soggetto come un operatore IVA. Altro esempio: nelle accise ci sono delle volte delle richieste di autorizzazione. Quando parliamo di dichiarazione parliamo di quella più complessa e che interessa la maggior parte delle persone, ossia la dichiarazione dei redditi. Anche perché non interessa solo le persone che producono reddito, ma talvolta anche soggetti che non producono reddito: infatti coloro che sono tenuti alle scritture contabili devono presentare la dichiarazione a prescindere dalla produzione del reddito e quindi a prescindere dalla presenza del presupposto impositivo.Dichiarazione dei redditi
Che natura ha la dichiarazione? - Th1 (sostenuta in passato): confessione stragiudiziale, rettificabilità della dichiarazione - Th2: dichiarazione di scienza - Δ non è sempre su fatti al soggetto sfavorevoli (come invece dovrebbe essere la)confessione stragiudiziale). Questo perché possono esserci nella dichiarazione delle deduzioni (spese personali: ad esempio nella misura del 19% le spese mediche generaliste, le spese di iscrizione all'università etc...). Esempio: nel caso di un lavoratore dipendente il datore fa delle ritenute in acconto progressive e quindi se non ci fossero altri redditi il contribuente si troverebbe, nel momento della dichiarazione dei redditi, ad avere un'imposta da pagare uguale alle ritenute d'acconto (caso speciale di sostituzione a titolo d'acconto che è anche di imposta perché non c'è rapporto tra sostituito e amministrazione finanziaria). Tuttavia, se il soggetto ha avuto altre spese come la ristrutturazione della casa si troverebbe in credito d'imposta, quindi in questo caso la dichiarazione è su fatti a sé favorevoli. La confessione stragiudiziale è rettificabile solo per errore o violenza (quindi nel caso di...
La dichiarazione sarebbe solo errore perché la violenza non avrebbe senso). La dichiarazione dei redditi, lo dice anche la Cassazione, non è un negozio giuridico ma una dichiarazione di scienza nella quale possono esistere delle manifestazioni di volontà. Ad esempio: 5 x 1000; in caso di credito d'imposta il soggetto può chiedere che il credito gli venga liquidato o che questo credito sia "messo a nuovo" ossia sia tenuto in conto per le imposte dell'anno successivo.
Oltre alla conseguenza per l'IRPEF (conseguenza ovvia del pagamento delle imposte), la dichiarazione ha conseguenze rilevanti:
- Per la modalità di accertamento: cambia il metodo di accertamento se siamo in presenza di una dichiarazione (l'accertamento sarà in rettifica ossia si parte da ciò che emerge dalla dichiarazione) o se manca la dichiarazione (l'accertamento sarà d'ufficio).
- È titolo per la riscossione: normalmente il
credito viene liquidato dal contribuente ma nel caso questo non versi l'amministrazione non dovrà fare attività di accertamento ma provvederà ad emanare un titolo di riscossione.
È titolo per rimborso: se si è a credito e nella dichiarazione si barra la casella di rimborso è già la dichiarazione strumento per il rimborso (altrimenti si può scegliere di "mettere a nuovo" il credito).
Il tema della natura della dichiarazione è stato così dibattuto perché da ciò dipende la rettificazione.
Cosa succede se mi sbaglio nella dichiarazione? Fino a qualche tempo fa c'era differenza per la rettificazione a seconda che la rettifica fosse a favore o a sfavore del contribuente: quella che poteva essere rettificata con più agio era ovviamente quella a sfavore del contribuente (ossia quando il contribuente si accorgeva di aver pagato meno del dovuto). In ogni caso c'è una
Dichiarazione integrativa ma oggi abbiamo un sistema coerente che prevede che:
Prima dei 3 mesi: se me ne accorgo posso presentare una dichiarazione-rettifica (integrativa) e non importa che sia a sfavore o a favore. Ovviamente è sempre possibile procedere alla rettifica se il rapporto non si è esaurito ossia fino al momento in cui è stato notificato un atto di accertamento: a quel punto non è più dalla dichiarazione che emerge il dovuto ma dall'atto di accertamento e l'amministrazione ha un tempo abbastanza lungo per l'accertamento dai 5 ai 7 anni (dipendentemente se c'era una dichiarazione o non c'era una).
C'è comunque una sanzione di 285 euro fissa (quindi non parametrata sull'imposta evasa).
Dopo i 3 mesi e dichiarazione a sfavore del contribuente, c'è l'istituto del ravvedimento operoso (introdotto nel 2009): dopo i tre mesi e se l'errore è ai danni dell'amministrazione.
(dovevo pagare150 e ho pagato 100) più è vicino il momento in cui ho presentato la dichiarazione (dopo i tre mesi però) più ridotta è la sanzione che vado a pagare (ovviamente oltre a quello che eventualmente non avevo pagato, nel caso 50). La sanzione è collegata al tributo evaso: so che prima io pongo tutte le condizioni per correggere l'errore minore sarà la sanzione, l'idea è di spingere il contribuente a correggere la dichiarazione il prima possibile. Dopo i 3 mesi e dichiarazione a favore del contribuente: se me ne accorgo entro il termine per la dichiarazione dell'anno successivo allora nella dichiarazione dell'anno successivo posso utilizzare il credito che emergeva nella dichiarazione precedente; se invece me ne accorgo dopo la dichiarazione dell'anno successivo posso chiedere solo il rimborso. La dichiarazione dei redditi è una dichiarazione periodica e contiene altre dichiarazioni: unSoggetto obbligato anche alla dichiarazione IVA presenta una dichiarazione unica (si chiama modello unico infatti). La presentazione è solo telematica e avviene in modo autonomo oppure attraverso intermediari (CAF, professionisti abilitati, Camera del lavoro, etc.). Le ipotesi cartacee sono rarissime: solo per i residenti all'estero con reddito in Italia e pochi altri casi. È possibile che associazioni come Confindustria abbiano nei loro uffici dei CAF. Ci sono delle responsabilità per colui che trasmette la dichiarazione. Si accetta la dichiarazione fino al 30 settembre (termine ufficiale) ma non si considera come omessa anche se è presentata entro il mese successivo allo scadere del termine (30 ottobre). Ovviamente la dichiarazione si riferisce all'anno precedente. Il fatto che la dichiarazione si riferisca all'anno solare precedente non penalizza l'erario perché sulla base del reddito dichiarato l'anno precedente io devo versare.
A giugno e a novembre il 98% dell'imposta dovuta (ovviamente quantificata rispetto all'anno precedente); di conseguenza quando vado a fare la dichiarazione del reddito vado solo a saldare o a incassare l'eventuale surplus pagato.
Se io so che il reddito di un anno è molto diverso da quello dell'anno precedente e quindi andrei a pagare di più o di meno?
Se io so di dover pagare meno dell'anno precedente posso fare a novembre una dichiarazione per provare di dover pagare di meno: è una possibilità che presenta svantaggi perché nel caso in cui io mi sbagli (cioè dovevo effettivamente pagare la stessa somma dell'anno precedente o addirittura di più) incorrerò in sanzioni!
Se io so di dover pagare di più non posso usufruire della stessa possibilità e dovrò aspettare la dichiarazione.