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PROFILO SOGGETTIVO
Due altri soggetti, che hanno funzione di garanzia circa il pagamento dell’imposta → si affiancano
al soggetto passivo in senso proprio ( soggetto colpito dall’imposta) → si affiancano sempre come
soggetti passivi e rispondono in modo solidale ( l’adempimento solidale libera gli altri soggetti) :
♣ sostituto d’imposta → sostituzione tributaria → sostituto = soggetto che, in forza di una
disposizione di legge, è tenuto ad adempiere al pagamento delle imposte in nome di altri
soggetti, in fatti o situazioni a questi riferibili, anche a titolo di acconto → deve esercitare la
rivalsa, se non diversamente stabilito dalla legge → la legge prevede che, ogni qualvolta vi
sia un rapporto di lavoro dipendente, il datore di lavoro si sostituisce, in parte, al
pagamento delle imposte, anche in titolo di acconto → può avvenire sia a :
titolo di imposta = quando è piena, cioè tutta l’imposta deve essere pagata
dal sostituto → si chiude il rapporto con il versamento del sostituto, tra me e
il fisco non c’è rapporto
a titolo di acconto = il prelievo effettuato dal sostituto d’imposta è un
acconto sull’imposta definitiva
il sostituto, per il principio della capacità contributiva, ha obbligo di risalva, se la legge non
espone espressamente in modo diverso → con riguardo alla somma di ritenuta, ha l’obbligo
di rivalersi nei confronti del sostituito
obbligo di ritenuta = il sostituto trattiene un certo ammontare che deve
essere versato nell’interesse del sostituito al Fisco; io detraggo questa
somma dall’imposta complessiva che devo pagare;
obbligo di rivalsa = non sono ammessi patti contrari da opporre
all’amministrazione finanziaria
Nella pratica coincidono, ma giuridicamente no !
Negli Stati uniti la ritenuta non esiste; negli Stati europei invece si.
Se il sostituto non può adempiere, ovviamente si va direttamente dal sostituito.
TFR, risarcimento di danno del datore di lavoro nei confronti del dipendente… → situazioni
in cui si discute se l’ammontare dato sia reddito o no .
Il sostituto d’imposta risponde in prima persona degli obblighi di sostituirsi al soggetto
passivo.
♣ responsabile d’imposta → colui che è obbligato al pagamento dell’imposta insieme ad
altri, per fatti o situazioni esclusivamente riferibili a questi e ha diritto di rivalsa → ipotesi
di solidarietà paritetica dipendente = il responsabile, al pari del sostituto, risponde per
fatti o situazioni riferibili ad altri → ipotesi di solidarietà= insieme, cioè il Fisco può agire nei
confronti del soggetto passivo o nei confronti di colui che è responsabile d’imposta →
dipendente perché l’obbligazione tributaria del responsabile d’imposta dipende, cioè è
condizionata, subordinata nell’an e nel quantum all’esistenza dell’obbligazione in capo al
soggetto passivo; se cade l’accertamento nei confronti del soggetto passivo, cade anche
nei confronti del responsabile d’imposta → è deciso dalla legge, sono : i notai, in relazione
alle imposte di registro, imposta ipotecaria e imposte di registro ; i cancellieri che
rispondono all’imposta dovuta in relazione alle sentenze ( se la sentenza del giudice
comporta un trasferimento di ricchezze e denaro, il cancelliere lo registra → imposta di
registro ).
Venditore + soggetto che aliena bene + responsabile imposte → se quell’atto non doveva
essere assoggettato a tributo, il notaio deve pagare.
Diritto di rivalsa per il responsabile d’imposta → il sostituto ha l’obbligo invece, non il
diritto, per riequilibrare il principio di capacità contributiva → il diritto di rivalsa invece vuol
dire che nell’ipotesi di responsabilità tributaria, il responsabile potrebbe anche non
rivalersi .
Accollo d’imposta → altre figura → un soggetto si accolla un’obbligazione tributaria di un
altro soggetto → nel campo tributario non libera il soggetto, nel diritto privato si.
( contratto preliminare di vendita → si paga lo 0,50 % dell’imposta che si pagherà a contratto
definitivo )
Sono regolati dall’art. 64 del D.P.R. numero 600 del 1973 → decreto sull’accertamento in materia
delle imposte sui redditi.
IMPOSTE DIRETTE E IMPOSTE INDIRETTE :
classificazione che fa leva sul presupposto dell’imposta
imposte dirette → colpisce le manifestazioni dirette di capacità contributiva, cioè reddito e
patrimonio
imposte indirette → colpiscono manifestazioni indirette di capacità contributiva, cioè
consumi e trasferimento di beni → più consumi, più manifesti capacità contributiva →
spesa = consumi → reddito – spesa, anche se non esiste veramente, è indice di ricchezza
→ la spesa deve essere coerente con la ricchezza ( reddito) dichiarato da parte del
soggetto → indice di investimento nel caso di un acquisto immobiliare, che è
manifestazione indiretta di capacità contributiva.
ALTRA DISTINZIONE:
♥ imposte personali → colpiscono il soggetto in quanto tale e dovrebbero tenere presente la
capacità contributiva di un soggetto, depurata dalle spese essenziali che fanno parte del
soggetto → è compito della legge individuare le spese da dedurre dal reddito complessivo
del soggetto → nella sua determinazione si considerano gli elementi di spesa fondamentali
affinché il soggetto possa vivere, per esempio spese per l’istruzione, per l’assicurazione,
mediche, funebri…. → per esempio l’IRPEF
♥ imposte reali → considera la capacità contributiva o la ricchezza in sé, senza considerare
il soggetto che la produce → nel nostro ordinamento l’IRAP è un’imposta reale → si prende
in considerazione quella determinata base imponibile e la si tassa, senza possibilità di
dedurre alcunché .
ALTRA DISTINZIONE :
imposte erariali → imposte proprie dello Stato → IRPEF, IRES…
imposte locali → proprie degli enti locali → le regioni per esempio, come l’IMU, TARES,
ICI….
Imposta propria → questa distinzione va bene se facciamo leva sulla funzione dell’imposta =
soggetto destinatario del gettito di quella determinata imposta → per esempio IRPEF e IRES è
destinatario lo Stato; nelle imposte locali è destinatario l’ente locale .
In senso prettamente giuridico per imposta propria si intende la fonte legale dell’imposta →
IRAP dal punto di vista del gettito è un’imposta locale; dal punto di vista giuridico è un’imposta
propria dello Stato, perché la fonte legata all’imposta risiede in una legge approvata dal
Parlamento ( e non locale), è una legge propria dello Stato, le Regioni non possono derogare, se
non nei termini e limiti stabiliti dalla legge v sono imposte statali → ci sono state varie questioni di
costituzionalità, riguardo al fatto che le Regioni potessero derogare alla legge per dare determinate
agevolazioni, per esempio in Piemonte nel 2006, per le olimpiadi invernali; la Regione aveva
previsto, per tutte le attività ricollegabili alle olimpiadi invernali, aveva previsto esenzioni all’IRAP
(IRAP era emanata dallo Stato però) → inoltre prevedeva esenzione dalla tassa di possesso
dell’autovettura ( bollo ) per le auto elettriche , è un imposta a livello locale, ma viene sollevata la
questione alla corte Costituzionale, la quale dice che non si può fare, perché le esenzioni si
possono fare all’interno della legge, che in questo caso disciplina l’IRAP ( e non esistono queste
esenzioni nella legge) ; solo il parlamento poteva prevedere una norma agevolativa per quel caso,
ma non la Regione (non può modificare una legge statale come l’IRAP).
Per esempio i Comuni prevedono per l’IMU che, se una casa è in corso di ristrutturazione, si paghi
l’IMU al 50 %, in quanto non agibile → ma questo lo prevede la legge statale , per questo i Comuni
possono applicarla.
ALTRA DISTINZIONE → Sovraimposizione → la stessa capacità produttiva può essere
soggetta a tassazione con due imposte, l’imposta principale ( imposta madre) e l’imposta
supplementare (imposta figlia) → l’imposta madre può essere devoluta ad un ente, come lo Stato e
l’imposta figlia ad un altro ente, come Regioni o Comuni :
sovraimposte→ si ha nei casi in cui la medesima base imponibile, considerata
dall’imposta principale, costituisce fondamento di un’ulteriore imposta, che ha una propria
aliquota → questa ulteriore imposta è devoluta ad un altro ente ( ente locale), diverso da
quella principale → l’aliquota dell’imposta ulteriore è inferiore → imposta ulteriore calcolata
sulla stessa base imponibile → nuova aliquota che colpisce la stessa base imponibile
addizionali → è una percentuale dell’imposta madre
Nel caso di sovraimposizione ( entrambi i due casi), si applicano, salvo che la legge disponga
diversamente, gli stessi principi e leggi che disciplinano l’imposta madre.
Il nome dato alle imposte, o meglio alla tematica della sovraimposizione, non vuol dire nulla nella
definizione dell’istituto → il legislatore chiama addizionale una sovraimposta e viceversa → per
esempio esiste un’addizionale comunale dell’IRPEF, e il comune può istituirla o meno, ma deve
rispettare comunque la legge che la istituiva → oggi si discute se escludere certi redditi
dall’addizionale → le aliquote sono previste entro un limite, previsto dalla legge → l’addizionale
regionale o provinciale in realtà è una sovraimposta, perché si applica l’aliquota prevista
dall’addizionale, pur facendo riferimento all’imposta madre ( IRPEF) → in realtà non si paga una
percentuale dell’IRPEF, ma si applica su una stessa base imponibile.
ALTRA DISTINZIONE → si fa riferimento al presupposto dell’imposta :
imposte istantanee → se si realizza in un determinato momento storico → per esempio
l’imposta di bollo, l’imposta di registro..
imposte periodiche → IVA ( il soggetto passivo dell’IVA è il bar in cui prendiamo il caffè →
è lui che versa l’IVA al Fisco → il rapporto con il Fisco lo ha chi svolge l’attività di impresa)
è rapportata a ciò che accade in un arco di tempo ( mese o trimestre, perché il produttore
individua l’ammontare delle operazioni a monte e a valle e vede qu