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Checks and balances nel sistema politico degli Stati Uniti
Francia, Inghilterra e Germania, il potere di fare una proposta di legge, ma deve chiedere ad un parlamentare di sottoscriverla e di presentarla.
Checks and balances -> Il Congresso deve finanziare ma lo stesso Presidente ha un potere di veto nei confronti delle leggi approvate dal Congresso, veto che il Congresso può superare in alcuni casi (tranne che nel pocket veto).
Altro contrappeso al potere presidenziale è il sistema giudiziario e le agenzie federali, dotate di forti autonomie. Il Presidente nomina i direttori delle agenzie, essi, come tutte le nomine del Presidente, devono essere ratificate dal Senato attraverso una serie di audizioni e di esami a cui i nominati vengono sottoposti. Una volta nominati, i direttori delle agenzie godono di uno statuto di forte autonomia, infatti non possono subire l'influenze presidenziali e perciò questo sistema costituisce un altro freno alle politiche presidenziali. Questo statuto autonomo è quello che in
Europaprima e in Italia poi abbiamo mutuato per le autorità amministrative indipendenti (BCE, Banca d’Italia, CONSOB, l’Antitrust).
Un altro limite è la procedura di impeachment, non è una mozione di sfiducia, ma è un atto di messa in stato di accusa. Presupposto è una grave scorrettezza costituzionale, anche se il voto è chiaramente politico. L’impeachment è stato usato poche volte, ma è sempre un deterrente.
L’ultimo contrappeso al potere è la Corte suprema, composta da 9 giudici, la cui indipendenza è assicurata dalla caratteristica vitalizia della carica. I giudici della Corte suprema sono nominati dal Presidente quando uno dei precedenti giudici si dimette o muore. La Corte è un organo potentissimo, il Presidente non ha nessun condizionamento su quest’organo.
Forma di governo semipresidenziale. Solo ad alcuni elementi del presidenzialismo nordamericano si è ispirata la Francia.
assieme ad altri paesi (es. Polonia, Romania) quando è caduto il muro di Berlino. La storia costituzionale francese è una storia tormentata, perché si sono affermati dopo la rivoluzione, una serie di principi, il principale dei quali è quello della sovranità popolare che si è riversata nella sovranità parlamentare. La III (tra 800 e 900) e la IV repubblica sono caratterizzate dalla centralità del Parlamento, rientrano nel novero delle repubbliche parlamentari, ma di tipo assembleare: in cui centro del sistema è il Parlamento, con una frammentazione politica e una grande instabilità dei governi. Peraltro è un paese, nel '900, in tumultuoso sviluppo: la Francia è la capitale mondiale della cultura (i grandi pittori del '900, gli scrittori vivono a Parigi); si registra un imponente sviluppo industriale (la tour Eiffel destinata ad essere smontata dopo l'Expo diventa un simbolo della capacità).tecnica progettuale). Questa contraddizione, istituzioni fragili e paese in grande fermento, esploderà durante la vita della IV repubblica perché sono anni in cui la Francia, e i grandi paesi colonialisti, devono fare i conti con la liquidazione delle colonie, che determina una serie di problemi con i quali ancora oggi la Francia si scontra (immigrazione, integrazione, tensioni sociali) e che determinarono, dopo la seconda guerra mondiale, una grave crisi politica, che sembrò degenerare a seguito della vicenda dell'Algeria. L'Algeria era una delle colonie più importanti per la Francia, e il processo di liberazione dell'Algeria ha assunto i caratteri di una vera e propria guerra civile, determinando, negli anni '50, la battaglia di Algeri, in cui le operazioni militari si legarono a movimenti politici di estrema destra nella madrepatria. Tanto da far temere che ci fosse in Francia un colpo di Stato.
alcune forze politiche si affidarono all'carisma del generale De Gaulle, che era stato il comandante delle truppe francesi in Africa durante la seconda guerra mondiale, e mentre in Francia si instaurava la repubblica di Vichy con a capo Petain, De Gaulle, in Africa, non seguì il governo fantoccio, ma si collegò alle truppe inglesi e a quelle americane contro i nazisti. La costituzione fu profondamente modificata in due tappe, dando vita a una forma inedita: la semipresidenziale, inaugurando la V repubblica. Si disse, e in effetti fu così, che quelle riforme costituzionali furono fatte a immagine del generale De Gaulle, perché il semipresidenzialismo mantiene un governo che deve avere la fiducia del Parlamento e quindi da questo punto di vista siamo nella tradizione del parlamentarismo, però è sovrastato dalla figura del Presidente della Repubblica che non è un organo di garanzia ma un incisivo organo politico e di governo, perché vieneEletto direttamente dal popolo perché è lui e non il Presidente del Consiglio dei ministri a convocare il governo e a presiedere le riunioni del Consiglio dei ministri. Egli viene ossimoricamente definito il monarca repubblicano.
La riforma della V repubblica prevedeva originariamente la durata di 7 anni della carica del Presidente della repubblica, che poteva essere rieletto per altri 7 anni: un periodo lunghissimo in cui egli è inamovibile.
Era un sistema che avrebbe potuto determinare dei gravi conflitti quando la maggioranza parlamentare fosse stata di colore politico diversa rispetto al colore politico del Presidente. Nei primi tempi ciò non si avvertì perché De Gaulle costituì il partito gaullista. I problemi esplodono quando, dopo alcuni anni dalla sua elezione, Mitterrand, leader del partito socialista francese, viene eletto dalla maggioranza parlamentare, ma a un rinnovo del Parlamento temporalmente non coincidente con l'elezione.
del Presidente della repubblica successe che la maggioranza parlamentare è di centro destra e Mitterrand è di centro sinistra, ovviamente ci fu uno stallo.
L'elezione del Presidente della repubblica francese è un elezione in cui vengono esposti i programmi politici e non le qualità morali.
Il semipresidenzialismo, come il presidenzialismo nordamericano, funziona solo in Francia, è una forma ibrida che ha degli elementi del parlamentarismo e del presidenzialismo.
Si richiama all'esperienza di Weimar: un governo con una legittimazione parlamentare e un Presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo e come tale ha una sua forte legittimazione politica. Duverger si riferirà al Presidente come "monarca repubblicano", perché eletto dal popolo e perché ha poteri di governo effettivi: presiede il Consiglio dei ministri, stabilisce l'ordine del giorno, è insindacabile e inamovibile, non può essere sfiduciato.
inoltre il Presidente della Repubblica francese può sciogliere le Camere. De Gaulle definiva il primo ministro in Francia il nostromo del Presidente, infatti pochi sanno chi è il primo ministro in Francia, dato che primeggia il Presidente de la Republique. Primeggia anche in base al sistema elettorale poiché il Presidente viene eletto con elezione diretta dai cittadini a doppio turno. La riforma della costituzione francese del '62 prevedeva un mandato presidenziale lungo 7 anni con la possibilità di rielezione, mentre il Parlamento dura in carica 5 anni per cui non c'era nessuna garanzia sull'omogeneità politica tra Presidente e Parlamento, infatti, per tre volte in Francia si è verificato il caso di una coabitazione tra Presidente di un colore politico e il governo di un altro. I costituzionalisti francesi temevano questa situazione, ma la Francia ha dimostrato di saper funzionare anche in questa situazione, perché ilIl semipresidenzialismo si è dimostrato abbastanza duttile. Si possono avere tre ipotesi diverse: il Presidente della repubblica è anche leader del partito di maggioranza, è il modello gaullista (c.d. presidenzialismo assoluto) che si avvicina sia al modello americano sia a quello inglese. A quello americano perché il Presidente spadroneggia nel partito, nella maggioranza parlamentare e il governo spetta a lui. Alla figura del premier inglese perché egli non è un parlamentare fra gli altri, ma è il leader del partito di maggioranza e nel cabinet non è un primus inter pares, ma è primus sine pares perché gli altri ministri hanno un peso politico diverso. Un caso intermedio in cui il Presidente della Repubblica è espressione di un partito della coalizione vincente, non è una maggioranza monocolore ma una maggioranza determinata dalla coalizione di più partiti (fu il caso di Valerie Giscard D’Estaing).
Si parla di un presidenzialismo relativo poiché deve contrattare con la maggioranza politica, che gli è favorevole ma che non domina. Infine vi è il caso della coabitazione, in cui il Presidente e il Parlamento sono di colori politici diversi. Si dice che il Presidente della Repubblica è, in un certo senso, il capo dell'opposizione parlamentare. I Presidenti della coabitazione hanno utilizzato i loro poteri con moderazione, avvicinando la forma di governo francese a un modello tipicamente parlamentare. Questo problema della coabitazione è stato risolto attraverso la riforma costituzionale fra il 2000-2001 sfruttando la coincidenza della scadenza del mandato del Presidente Chirac in concomitanza con il mandato della Camera dei deputati. Si è modificata la costituzione riducendo la durata del mandato presidenziale da 7 a 5 anni, il che determina che si è votato, a partire dal 2007, prima per il Presidente della Repubblica e poi dopo 1 mese e.mezzo-due mesi, per il Parlamento, confidando su un fenomeno verificatosi in tutti e tre gli appuntamenti elettorali successivi: il successo elettorale del Presidente si è tirato dietro il successo elettorale del suo partito alle elezioni politiche.
La Francia adotta un sistema elettorale a doppio turno, viene eletto Presidente chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti, altrimenti si passa al secondo turno e viene eletto chi ha più voti. Questo meccanismo mette in moto una serie di processi politici notevolissimi perché si registrano delle alleanze politiche.
Oltre la Francia, vi sono altri paesi in cui il Presidente della repubblica è eletto direttamente dal popolo (Polonia, Romania e repubblica russa), ma in realtà non basta che il Presidente sia eletto direttamente dal popolo, perché si sia nell'ambito del semipresidenzialismo è necessario che il Presidente abbia poteri politici, ma non è sempre così per gli altri paesi.
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