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LA FORMULA REPUBBLICANA DELLO STATO che
dire tutto il complesso di valori che si legano alla tradizione e all’ideologia repubblicana (la
libertà, la democrazia, la separazione dei poteri ecc).
Lo spirito repubblicano è quello spirito che deriva dalla rivoluzione francese, uguaglianza,
fedeltà alle istituzioni, che sono la rappresentatività democratica delle istituzioni, cose che non
stanno nei diritti, ma stanno nella strutturazione statale, sempre al servizio della tutela dei
diritti. non del cittadino, vuol dire che mentre
La repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo,
la condizione di cittadino riguarda la sua appartenenza ad uno stato.
E la condizione di uomo riguardano la sua appartenenza al genere umano. I diritti non sono
garantiti ai cittadini dello stato ma sono garantiti all’uomo in quanto tale.
La dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1956, le carte moderne quelle
internazionali non fanno più queste distinzioni.
La carte del 1950 della CEU e quella di NIZZA, che riguardano i diritti di tutti quesgli uomini che
fanno parte di quell’ordinamento.
Nela nostra costituzione ha L’ITALIA E LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE
l’ART- 10
“L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale
generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei
trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche
garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le
condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.”
Nel primo comma con la dicitura “L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del
i padri costituenti vollero intendere che le
diritto internazionale generalmente riconosciute”
norme internazionali che LA COSTITUZIONE ITALIANA COMMENTATA 5 hanno una portata generale
(norme consuetudinarie) valgono automaticamente all’interno dell’ordinamento giuridico
italiano.
Con questa norma costituzionale, inoltre, lo stato italiano si impegna a non adottare leggi di
contrasto con le norme del diritto internazionale, a considerare incostituzionali quelle leggi che
non rispettassero tale principio e a ratificare i trattati internazionali.
Nel secondo comma viene determinata la condizione giuridica dello straniero che è regolata
dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Nel nostro ordinamento
esistono attualmente due categorie di stranieri: i cittadini dell'Unione europea che godono di
una tutela e di garanzie simili a quelle del cittadino italiano; i cittadini extracomunitari, non
appartenenti all'Unione europea, che possono essere soggetti a restrizioni per quanto riguarda
l'ingresso e la permanenza nel nostro paese. Non esiste una legge specifica per la questione
degli stranieri ma l’unica che stabilisce diritti e doveri dello straniero è la Legge Bossi-Fini del
2002.
Essa prevede che l'espulsione, emessa in via amministrativa dal Prefetto della Provincia dove
viene rintracciato lo straniero clandestino, sia immediatamente eseguita con
l'accompagnamento alla frontiera da parte della forza pubblica.
Gli immigrati clandestini, privi di validi documenti di identità, vengono portati in centri di
permanenza temporanea, istituiti dalla Legge Turco Napolitano, al fine di essere identificati.
La legge prevede il rilascio del permesso di soggiorno, della residenza e cittadinanza italiana
alle persone che dimostrino di avere un lavoro o un reddito sufficienti per il loro mantenimento
economico.
A questa regola generale si aggiungono i permessi di soggiorno speciali e quelli in applicazione
del diritto di asilo. La norma ammette i respingimenti al Paese di origine in acque
extraterritoriali, in base ad accordi bilaterali fra Italia e Paesi limitrofi, che impegnano le
polizie dei rispettivi Paesi a cooperare per la prevenzione dell'immigrazione clandestina.
Nel terzo e nel quarto comma, la Repubblica italiana garantisce a tutti i cittadini stranieri, ai
quali siano stati negati i diritti e le libertà democratiche nei loro paesi, di poter esercitare tali
diritti nel territorio dello stato italiano, grazie al diritto di asilo.
L'ultimo comma prevede che nel nostro paese non sia ammessa l'estradizione dello straniero per
reati politici.
Lo Stato italiano rifiuta l'estradizione, cioè il rimandare la persona al paese d’origine, di un
cittadino straniero che sia ricercato per reati politici commessi in opposizione a regimi
antidemocratici, nei quali vengono attuate politiche persecutorie nei confronti dei diritti umani.
Viene escluso dal novero dei reati politici il delitto di genocidio, per il quale è prevista
l'estradizione sia per lo straniero che per il cittadino. (v. L. cost. del 21 giugno 1967, n.1 -
Estradizione per i delitti di genocidio).
è lo stesso diritto che uno straniero ha in Italia come l’italiano
DIRITTO DI RECIPROCITA’:
avrebbe se andasse nello stato di quello straniero.
Quindi per quanto riguarda gli immigrati se li abbiamo nel nostro paese dobbiamo dargli i diritti
che gli spettano in base alla nostra costituzione.
I diritti inviolabili dell’uomo ha delle ripercussioni anche gravi spessori ,i fatti che
ART 2 COST.
questi sono degli uomini non dei cittadini ci porta a capire che anche noi abbiamo il dovere nei
confronti dell’uomo anche noi cittadini di garantire queste libertà quando il suo ordinamento di
appartenenza non gliele garantisce.
Sempre parlando dell’articolo 2, intende come formazione sociale anche la famiglia, e DOVE SI
SVOLGE LA SUA PERSONALITA’: significa anche avere un diritto libero a svolgere la propria
personalità.
Le FORMAZIONI SOCIALI di cui parla sono molto importanti e sono positive solo se fatte come la
costituzione dice.
Riconosce come singolo e come formazione sociale, ma la formazione sociale deve sapere che
l’uomo non si può perdere la propria visibilità, ma bisogna continuare a conservare la piena
disponibilità dei propri diritti inviolabili.
E nelle carte internazionali questo è ancora più chiaro. Si parla del diritto del matrimonio, del
diritto di ricongiungimento famigliare, ecc. tutti diritti che vanno verso la protezione del singolo
e la sua socialità.
Anche gli omosessuali sono protetti dall’ART.2.
SEMPRE L’ARTICOLO 2: RICHIEDE L’ADEMPIMENTO DEI DOVERI INDEROGABILI DI SOLIDARIETÀ
se ci sono dei diritti ci sono anche inevitabilmente dei
POLITICA, ECONOMICA E SOCIALE.»:
doveri. deriva il concetto di EGUALITE’, LIBETE’, FRATENITE’, ma oggi
DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE
non esiste più la fraternita.
LO STATO SOCIALE: ARRIVA dopo che mette in auge più degli altri il terzo requisito della
rivoluzione francese, LA Fraternità LA SOLIDRIETA’,
Quando questa solidarietà è istituzionalizzata come diritto tutelato dalla norma diventa un
dovere Dello stato e della norma.
ART 53 DELLA COSTITUZIONE: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della
loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Tutti devono contribuire alle spese pubbliche pagando i tributi (imposte, tasse, contributi),
secondo i due principi della capacità contributiva (ognuno deve pagare secondo le proprie
possibilità economiche, manifestate dal reddito percepito, dal patrimonio posseduto, dalle
spese effettuate) e della progressività (all’aumentare della capacità contributiva il carico
non aumenta proporzionalmente, ma più che proporzionalmente).
PROGRESSIVITA’’: PRINCIPIO DI
IL PRINCIPIO DI non avrebbe nessuna giustificazione, e il
PROPORZIONALITA’ è incostituzionale applicato in maniera sistematica.
I doveri nascono in base al diritto di solidarietà.
I doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale di cui la costituzione parla,
possono fedeltà alla patria, difendere la patria ecc.
I diritti inviolabili sono quelli che la costituzione ci dice che sono inviabili o ce ne sono
altri?
La corte costituzionale tedesca nel 2009 ha detto che esiste un diritto inviolabile
ALL’INTEGRITA’ DEI PROPRI SISTEMI INFORMATICI.
I diritti inviolabili non è che non si possono aggredire, si possono fare quando entrano in
conflitto con un altro diritto inviolabile.
Normalmente è il legislatore che crea altri diritti. Nella costituzione ci sono solo qelli
fondamentali.
Diritti di crediti diritto di proprietà sono inviolabili.
Il DIRITTO SOGGETTIVO è più ampio. Ed è immediatamente giustiziabile.
l diritto soggettivo è una situazione giuridica soggettiva attiva, attribuita a un soggetto di diritto
nel suo interesse. Solo una definizione così generica è in grado di ricomprendere le varie
accezioni con le quali il termine viene utilizzato.
Il concetto coglie il significato del termine diritto quando viene usato in senso soggettivo, per
denotare un qualcosa che un soggetto ha (ad esempio, quando si dice che Tizio ha il diritto di
proprietà di un bene o la libertà di parola). Il termine "diritto" viene usato anche in senso
oggettivo, per denotare l'insieme delle norme che costituiscono l'ordinamento giuridico (ad
esempio, il diritto italiano, svizzero, canonico, internazionale, ecc.) o una sua parte (ad
esempio, il diritto civile, amministrativo, costituzionale, ecc.); in relazione a questo significato
si parla di diritto oggettivo (norma agendi, in contrapposizione al diritto soggettivo, facultas
agenti). Oltre che in italiano tale duplicità di significato è presente anche nel latino ius, nel
francese droit, nel tedesco recht, nello spagnolo derecho, nel portoghese direito, mentre
l'inglese ha termini distinti per il diritto in senso soggettivo (right) e oggettivo (law).
La tutela dei diritti multilivello
Sia a quello della cedu che dell'Unione europea.
I diritti dell'ordinamento costituzionale italiano.
C'è la convenzione di Nizza che è entrata in vigore nel 2009 come il trattato di Lisbona. L
ordinamento nazionale ha il suo catalogo di libertà. Ognuna di queste carte ha un proprio
giudice a cui si può chiedere di rendere effettivo il diritto che è nella sua carta. Le libertà
costituzionali
Lo stato moderno si forma sullo stato assoluto medioevale e si basa anche sull'evoluzione
del principio di legalità. Il principio di legalità si va ad aggiungere ad altri principi di legalità
che si vanno ad aggi