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Il principio della protezione doganale
I dazi sono le uniche misure con le quali difendere i mercati nazionali (ogni altra misura va tendenzialmente eliminata o - se indispensabile - sostituita da misure tariffarie). I dazi quindi sono un modo di difendere i mercati nazionali, ma un altro strumento possono essere le barriere normative, il tasso di cambio, restrizioni quantitative. Sono comunque preferiti i dazi, perché sono manifesti, espressamente indicati, quindi possono essere valutati gli impatti sul mercato. Gli altri invece diverso, ad esempio le restrizioni quantitative annullano completamente gli scambi. Oppure la protezione normativa è sfuggente, non si può valutare né contrastare.
Il divieto delle restrizioni quantitative
Riguarda sia le importazioni che sulle esportazioni. Mentre il GATT consente ai membri dell'OMC l'utilizzo dei dazi come strumenti di protezione dell'economia interna, con modalità tali da non
pregiudicare eccessivamente la liberalizzazione degli scambi, vieta le restrizioni quantitative.
1. Nessuna Parte contraente
Art. XI Abolizione generale delle restrizioni quantitative - istituirà, o manterrà, sull'importazione di un prodotto originario del territorio di un'altra Parte contraente, la esportazione, o la vendita a scopo d'esportazione, di un prodotto destinato al territorio di un'altra Parte, dei divieti o delle restrizioni diversi dai dazi doganali, tasse o altre imposizioni, ancorché attuati sotto forma di contingenti, licenze d'importazione o d'esportazione o in qualunque altra maniera.
Le restrizioni quantitative sono barriere non tariffarie. Possono assumere molteplici forme: nell'art. XI del GATT si citano contingentamenti e licenze di importazione, ma talvolta è difficile capire se una misura è una restrizione quantitativa o una regolamentazione interna (la prima vietata, la seconda soggetta solo
alla regola del divieto di discriminazione). L'Agreement on Licensing Procedure regola il ricorso a queste misure per evitare che siano usate a fini protezionistici. Non si tratta di un divieto assoluto. Le principali eccezioni sono:
- Art. XI.2 GATT, restrizioni all'esportazione permesse per fare fronte a scarsità di generi alimentari/prodotti essenziali o restrizioni alle importazioni come risposta a un eccesso di prodotti agricoli o della pesca
- Art. XII GATT, restrizioni volte ad evitare squilibri nella bilancia dei pagamenti
- Art. XIX GATT, quote all'importazione come misure di salvaguardia
Tutte queste eccezioni, quando consentite, devono essere applicate in modo non discriminatorio (Art. XIII GATT)
Il divieto dell'art. XI si applica anche alle restrizioni all'esportazione. Due casi recenti: -China-Raw Materials (AB, 2012) - China-Rare Earths (AB, 2014).
Completano il sistema:
- un complesso di deroghe
- regole accessorie su determinazione del valore
delle merci in dogana; regole di origine, libertà di transito delle merci…
39- regole che limitano il ricorso a sovvenzioni e a pratiche di dumping - Regole sulla risoluzione delle controversie - La disciplina del GATT è integrata da quella degli altri accordi multilaterali e delle dichiarazioni interpretative contenute nell'Allegato 1.A all'Atto istitutivo dell'OMC (es. Accordo SPS, Accordo SCM, Accordo Antidumping…)
DEROGHE ED ECCEZIONI NEL GATT
Che cosa si intende per "deroga"? La presenza di una norma giuridica speciale che, ricorrendone le condizioni di applicabilità, consente di disapplicare la norma giuridica di carattere generale che disciplinerebbe la fattispecie. Es.: è vietato imporre restrizioni quantitative agli scambi (art XI GATT). Ma: restrizioni quantitative possono essere imposte per mantenere in equilibrio la bilancia dei pagamenti (art. XII).
Il GATT '47 è stato molto criticato per la presenza
di troppe deroghe e soprattutto di deroghe alle quali era troppo facile ricorrere. Da questa eccessiva flessibilità si è voluto desumere il carattere non prescrittivo dell'Accordo. Il GATT '94 ha risposto a queste critiche irrigidendo il sistema delle deroghe, rendendone più difficile il ricorso attraverso l'aggiunta di dichiarazioni interpretative e intese che ne specificano le condizioni di applicabilità. Questo permette di rendere più rigide le regole generali. Il sistema di deroghe del GATT si può suddividere in: - deroghe oggettive, o orizzontali, utilizzabili da tutti gli Stati membri dell'OMC, qualora se ne presentino le condizioni; - deroghe soggettive, riservate soltanto a quegli Stati membri che presentino alcune caratteristiche soggettive particolari. LE DEROGHE OGGETTIVE Si tratta di deroghe applicabili a tutti gli Stati membri dell'OMC: L'art. XI (divieto di restrizioni quantitative) già prevede.danno grave all'industria nazionale, è possibile adottare misure di salvaguardia. Queste misure possono consistere in restrizioni quantitative o nell'applicazione di dazi doganali aggiuntivi. Tuttavia, tali misure devono essere temporanee e non possono essere adottate in modo discriminatorio nei confronti di un particolare paese o gruppo di paesi. Inoltre, è necessario notificare tali misure al Comitato per il commercio dell'OMC e fornire una giustificazione adeguata per la loro adozione. Le deroghe nel settore agricolo sono disciplinate dall'Accordo sull'agricoltura dell'OMC. Questo accordo prevede una serie di misure speciali che consentono ai paesi membri di adottare politiche di sostegno all'agricoltura, come ad esempio sussidi ai produttori agricoli o restrizioni quantitative alle importazioni di prodotti agricoli. Tuttavia, queste misure devono essere conformi agli impegni presi dai paesi membri nell'ambito dell'OMC e non devono creare distorsioni eccessive nel commercio agricolo internazionale. In conclusione, le deroghe nel commercio internazionale sono previste per motivi economici, come la tutela della bilancia dei pagamenti o la salvaguardia dell'industria nazionale. Tuttavia, queste deroghe devono essere adottate in modo temporaneo, non discriminatorio e in conformità agli impegni presi nell'ambito dell'OMC. Nel settore agricolo, sono previste misure speciali che consentono ai paesi membri di adottare politiche di sostegno all'agricoltura, ma queste misure devono essere conformi agli impegni presi nell'ambito dell'OMC e non devono creare distorsioni eccessive nel commercio agricolo internazionale.grave pregiudizio all'industria interna, lo Stato può sospendere totalmente o in parte un obbligo nascente dal GATT. Il testo dell'art. XIX è molto vago: - obbligo di notifica preventiva alla Conferenza dei Ministri; misura limitata nel tempo e nell'entità a quanto necessario a prevenire o eliminare il pregiudizio. Intesa del 1994 sulle misure di salvaguardia: - impegno ad eliminare le misure in essere; - per nuove misure necessità di dare prova del danno grave secondo i parametri fissati; - proporzionalità; durata massima di 4 anni (200 gg. nel caso di misure provvisorie urgenti) Le misure non devono essere discriminatorie (interessare il prodotto, indipendentemente da dove sia importato). ECCEZIONI DETTATE DA MOTIVI DI SICUREZZA (art.XXI) È la deroga che consente di dare esecuzione a eventuali risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU che dispongano un embargo (Così anche l'art. 103 Carta ONU). Nel 1982: l'UEL'invoca per giustificare embargo nei cfr. Argentina (conflitto per le isole Falkland/Malvinas) e il Consiglio generale introduce obbligo di notifica ma conferma l'indiscutibilità, salva la possibilità di attivare la procedura di risoluzione delle controversie. È la giustificazione data dall'Amministrazione Trump per l'introduzione di dazi (del 10 e del 25%) sull'importazione di alluminio e acciaio circa due anni fa e riproposta sulle nuove misure annunciate il 20 gennaio 2020.
ECCEZIONI GENERALI (art. XX) Sempre che l'applicazione non sia fatta in maniera da essere un mezzo di discriminazione arbitraria, o ingiustificata, tra i Paesi che sono nelle medesime condizioni, né da essere una larvata restrizione al commercio internazionale, nessuna disposizione del presente accordo sarà interpretata come divieto a una Parte contraente qualsiasi di istituire o d'applicare delle misure:
a. necessarie alla
tutela della morale pubblica;
necessarie alla protezione della sanità e della vita delle persone e degli animali e alla conservazione dei vegetali;
attenenti all’importazione o all’esportazione dell’oro o dell’argento;
necessarie ad assicurare l’applicazione delle leggi e dei regolamenti che siano compatibili con le disposizioni del presente accordo, quali, ad esempio, le leggi e i regolamenti che attengono all’applicazione delle misure doganali, all’esercizio di monopoli in conformità del numero 4 dell’articolo II, o dell’articolo XVII, alla protezione dei brevetti, marchi di fabbrica e diritti d’autore e di riproduzione e alle misure intese a impedire delle pratiche che possano trarre in errore;
attinenti a merci fabbricate nelle prigioni; (…)
attinenti alla conservazione di risorse naturali esauribili, qualora siano applicate insieme con delle restrizioni sulla produzione o il consumo
Nel contesto dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), le deroghe sono strumenti che consentono ai membri di adottare misure che potrebbero altrimenti violare le regole del GATT (Accordo Generale sulle Tariffe e il Commercio).
Le deroghe possono essere di diversi tipi:
- La deroga generale (Articolo XX del GATT) consente ai membri di adottare misure che violano le regole del GATT, ma solo se queste misure sono necessarie per proteggere la salute, la sicurezza o l'ambiente, o per proteggere valori morali o culturali importanti. Tuttavia, queste misure non devono essere applicate in modo discriminatorio o come un mezzo per proteggere l'industria nazionale.
- La deroga per circostanze eccezionali (Articolo XXI del GATT) consente a una maggioranza di membri dell'OMC di concedere una deroga a un membro per motivi eccezionali non contemplati da altre norme del GATT. Un esempio di deroga concessa è stata quella all'Unione europea nel 1994 per mantenere un regime di importazione delle banane da alcuni Paesi ACP non in linea con l'articolo I del GATT.
- Le deroghe soggettive sono previste in favore degli Stati appartenenti ad una zona di integrazione economica (Articolo XXIV del GATT) e in favore dei Paesi in via di sviluppo e dei Paesi meno sviluppati (Parte IV del GATT e clausola di abilitazione). Queste deroghe operano come eccezioni strutturali alla clausola della nazione più favorita.
Le zone di integrazione economica sono accordi tra paesi che mirano a promuovere il commercio e l'integrazione economica tra di loro. Questi accordi possono prevedere deroghe alle regole del GATT per facilitare il commercio tra i membri della zona.
ECONOMICA
Nel secondo dopoguerra si sviluppa il fenomeno dell'integrazione economica a livello regionale: Stati geograficamente limitrofi stipulano accordi volti a realizzare un livello di liberalizzazione degli scambi ancora maggiore di quello previsto dal GATT '47 nei loro reciproci rapporti.
GATT, art. XXIV, 4: "Le Parti contraenti convengono che sia desiderabile accrescere la libertà del commercio, promovendo, con accordi conseguiti liberamente, una più compiuta integrazione delle economie dei Paesi che a tali accordi partecipano. Del pari, esse convengono che l'istituzione di un'unione doganale, o di un'area di libero scambio, debba tendere ad agevolare il commercio tra territori che ne sono parte, non a porre inciampi al commercio di altre Parti rispetto a simili territori."
Da un punto di vista giuridico: contrasto con art. I (clausola della nazione più favorita) necessità di prevedere una deroga: