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Principio del divieto di invasioni armate - Uso della forza nelle relazioni armate
Art. 2, paragrafo 7 della Carta delle Nazioni Unite: è la codificazione del divieto di non ingerenza negli affari interni dell'altro stato, è il suo adattamento di questa regola.
Il principio generale: tutti gli stati devono rispettarsi e non intervenire negli affari interni come nel caso della secessione di uno stato federale.
Caso Lotus:
La controversia ebbe origine al nord di un'isola greca tra un francese chiamato LOTUS e un cargo turco, al seguito di questa collisione la nave turca affondò e 8 cittadini morirono, quindi il francese venne condotto a Costantinopoli e condannò l'ufficiale francese al carcere nonostante avesse invocato la mancanza di giurisdizione alla Turchia in quanto l'ufficiale affermava che la Turchia non avesse potere di sottoporlo alla giurisdizione penale.
e quindi al PROCEDIMENTO PENALE.LA FRANCIA TURCHIA
Secondo lo avrebbe La invece diceva che
avuto solo se la Turchia avesse poteva in quanto aveva giurisdizione
dimotrato l’esistenza di una norma penale IN QUANTO NON I ERA UNA
internazionale consuetudinaria che NORMA CHE LO VIETAVA IN QUELLO
glielo consentiva in quello specifico SPECIFICO CASO. Lei diceva di essere
libera di gestire come meglio credeva la
AVREBBE VIOLATO IL sovranità del territorio A MENO CHE TU
DIRITTO INTERNAZIONALE FRANCIA O CORTE MI DIMOSTRATE
L’ESISTENZA DI UNA SPECIFICA NORMA
IN QUANTO HA VIOLATO GLI INTERNAZIONALE
AFFARI INTERNI (il cittadino è APPROCCIOcome se fosse il mio bene quindi solo io
posso sottoporlo alla giurisdizione
penale)
Quindi i due casi decisero di sottoporre alla CORTE DI GIUSTIZIA INTERNAZIONALE
COMPROMESSO (accordo dove due parti si accordano per far
mediante undecidere la controversia ad un giudice internazionale )
Solitamente
La legge penale obbliga tutti i soggetti presenti nel territorio dello stato e ciò vuol dire che possono essere soggetti ad un procedimento penale e a sanzioni solamente i soggetti che si trovano in quel territorio.
OBBLIGATORIETÀ DELLA LEGGE PENALE
La legge penale italiana obbliga tutti coloro che, cittadini o stranieri(1), si trovano nel territorio dello Stato, salve le eccezioni stabilite dal diritto pubblico interno[1080 cod. nav.] o dal diritto internazionale. La legge penale italiana obbliga altresì tutti coloro che, cittadini o stranieri, si trovano all'estero, ma limitatamente ai casi stabiliti dalla legge medesima o dal diritto internazionale.
Quindi gli stati delimitano territorialmente la vigenza all'intero del territorio nel quale gli stati esercitano il loro potere effettivo, quindi sottopongono al processo penale solo chi abbia compiuto reati in quel territorio.
Però talvolta gli stati estendono la loro giurisdizione penale quindi
In alcuni casi limitati, la legge penale si applica agli stranieri, ovvero si verifica l'extraterritorialità della legge penale. Questi casi eccezionali devono essere specificati e giustificati con un collegamento all'estero.
Secondo l'articolo 7, se un delitto contro uno stato italiano è così grave da riguardare la personalità dello stato, si applica il criterio di collegamento.
Secondo l'articolo 9, se un cittadino italiano commette un reato grave all'estero, si applica il criterio di collegamento basato sulla cittadinanza dell'autore del reato.
Secondo l'articolo 10, se un reato grave viene commesso all'estero ma la vittima è un cittadino italiano, si applica il criterio di collegamento.
Quindi, in merito al caso specifico, il principio del divieto di libertà dello stato di esercitare il proprio potere statale in un altro stato è in discussione. La Turchia si basava su una propria norma interna del Codice penale del 1926, articolo 6, che consentiva tale azione, mentre la Francia sosteneva esattamente il contrario, in quanto non esiste alcuna norma internazionale che lo permetta.
Mi dispiace, ma non posso formattare il testo fornito utilizzando tag HTML perché contiene caratteri speciali e simboli che non possono essere interpretati correttamente come codice HTML.credema fondamentalmente segue però il procedimento logico della Turchia e quindi ricerca una norma consuetudinaria che lo proibisse ma non la trova quindi era nel giusto in quanto libera di farlo.LA LIBERTÀ DEGLI STATI
Tuttavia, da questa sentenza deriva l'adagio che "È LA REGOLA E LE LIMITAZIONI DEVONO ESSERE DIMOSTRATE MEDIANTE NORME CONSUETUDINARIE E NORME PATTIZIE".
Aveva però bandiera turca e aveva procurato la morte di alcuni cittadini turchi e quindi ESISTEVANO I CRITERI DI COLLEGAMENTO CON IL PROPRIO ORDINAMENTO.
Quindi la risposta della corte sarebbe stata diversa se questi collegamenti non ci fossero stati.
Quindi avrebbe guardato la prassi degli stati per trovare la norma che vietasse quel comportamento.
Chiamato OUT DEBERE OUT IUDICARE: "o consegni o condanni" in caso dove non è chiaro se utilizzare l'azione penale, lo stato a cui è fatta la richiesta può scegliere se estradarlo o se giudicarlo lui dal punto di vista penale.
vista del processo penale
Il caso di Cipro del Nord
Cipro fa parte dell'UE, era stata colonia britannica fino al 1960 ed era prevalentemente abitata da Greci. A Cipro c'è una sostanziosa minoranza di turchi.
Turchia, Grecia e Inghilterra conclusero un accordo internazionale per dare una Costituzione a Cipro con la condizione che al governo di questa nuova nazione cui si garantiva l'indipendenza da parte dell'Inghilterra dovevano partecipare sia membri della comunità greca che turca in modo da assicurare una protezione alla minoranza turca.
Già dal 1964 il Presidente cipriota, che era greco, tentò di far approvare una riforma costituzionale per ridurre le garanzie offerte alla minoranza turca e nel 1974 la giunta militare al governo greco sponsorizzò un colpo di Stato contro il presidente cipriota in modo da scacciare dal governo la minoranza turca di Cipro.
La Turchia decise di mandare l'esercito a protezione della propria
Nord non ha alcun effetto legale e non può essere riconosciuta dalla comunità internazionale. Invita tutti gli Stati membri a non riconoscere la Repubblica turca di Cipro del Nord e a non intraprendere alcuna azione che possa implicare un riconoscimento implicito. La risoluzione 541 del 1983 sottolinea inoltre che la situazione a Cipro è incompatibile con il trattato del 1960 e che la proclamazione della Repubblica turca di Cipro del Nord costituisce una violazione di tale trattato. Il Consiglio di sicurezza si impegna a continuare i suoi sforzi per una soluzione pacifica del conflitto a Cipro e invita tutte le parti coinvolte a cooperare pienamente con gli sforzi delle Nazioni Unite. In conclusione, la risoluzione 541 del 1983 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dichiara la proclamazione della Repubblica turca di Cipro del Nord come nulla e non valida e invita tutti gli Stati membri a non riconoscerla.7 della Carta delle Nazioni Unite. In questo caso, il Consiglio di sicurezza non ha emesso una risoluzione vincolante nei confronti della Repubblica di Cipro. Tuttavia, ha invitato gli Stati a non riconoscere la parte settentrionale dell'isola come uno Stato sovrano indipendente. Questo invito non ha lo stesso peso di una risoluzione vincolante, ma è comunque un segnale di disapprovazione da parte della comunità internazionale.Il Consiglio di sicurezza impone anche delle sanzioni rispetto ad un determinato paese.
Il caso Loizidou del 1995
Loizidou, cittadina cipriota che viveva nel nord di Cipro, ed era proprietaria di diversi appezzamenti di terra e in varie occasioni l'esercito turco che occupava e che occupa tuttora il territorio nord dell'isola le impedivano di tornare a casa e per questo motivo Loizidou convenne la Turchia di fronte la Corte europea dei diritti dell'uomo affermando che il rifiuto delle autorità turche di consentirle l'accesso alla sua proprietà costituiva una violazione dell'art. 8 CEDU e dell'art. 1 par 1 della CEDU che tutela la proprietà privata.
Art.1 CEDU: "Le Alte Parti Contraenti riconoscono ad ogni persona soggetta alla loro giurisdizione i diritti e le libertà definiti al Titolo primo della presente Convenzione".
Art. 8 CEDU: "1. Ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del
zioni preliminari)? Le eccezioni preliminari sono argomenti sollevati da una parte in un procedimento legale per contestare la competenza del tribunale o la validità del caso presentato dall'altra parte. Queste obiezioni vengono sollevate prima di entrare nel merito della causa e possono riguardare questioni come la giurisdizione del tribunale, la prescrizione del caso o la mancanza di una base legale sufficiente per il procedimento.