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V-L'ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE IN ITALIA

1. LA FORMA DI GOVERNO ITALIANA: EVOLUZIONE E CARATTERI GENERALI

Il dibattito costituente e la razionalizzazione del parlamentarismo

La forma di governo italiana, delineata dalla Costituzione, è una forma di governo parlamentare a debole razionalizzazione, in cui sono previsti solo limitati interventi del diritto costituzionale per assicurare la stabilità del rapporto di fiducia e la capacità di direzione politica del Governo.

La disciplina del rapporto di fiducia e la maggioranza politica

La razionalizzazione costituzionale del rapporto di fiducia (art.94) è diretta a garantire la stabilità del Governo.

La Costituzione contempla la mozione di sfiducia, che è l'atto con cui il Parlamento interrompe il rapporto di fiducia con il Governo, obbligandolo alle dimissioni. La mozione di sfiducia, al pari di quella iniziale di fiducia, deve essere motivata e votata per appello nominale.

parlamentari sono chiamati uno alla volta ad esprimere il proprio voto), secondo l'art.94.2. Ciò comporta una chiara assunzione di responsabilità politica impedendo il fenomeno dei c.d. franchi tiratori (nel gergo parlamentare si chiamano così i deputati che si nascondono dietro al voto segreto per minare la maggioranza).

Inoltre, secondo l'art.94.5, la mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giornidalla sua presentazione. In questo modo si assicura un periodo di riflessione, prima della votazione della sfiducia e si scoraggiano di colpi di mano (i c.d. assalti alla diligenza).

La Costituzione precisa che il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non comporta obbligo di dimissioni (art.94.4).

L'altro aspetto della disciplina costituzionale del rapporto di fiducia è la previsione secondo cui il Governo,

entro dieci giorni dalla sua formazione, deve presentarsi alle camere per attenuare la fiducia, che viene accordata o respinta sempre con una mozione motivata e votata per appello nominale (art.94.3). Ciò significa che il Governo deve avere una maggioranza che lo sostiene, senza la quale non riuscirebbe a ottenere la fiducia iniziale evoluta dalla Costituzione. Questa è una maggioranza politica, diversa dalla maggioranza aritmetica prevista dall'art. 64.3 Cost., ai fini dell'approvazione delle deliberazioni parlamentari.

Dalla disciplina descritta deriva la ratio costituzionale della questione di fiducia, che può essere posta dal Governo su sua iniziativa: in questo caso il Governo dichiara che, ove la sua proposta non dovesse essere approvata dal Parlamento, trattandosi di una proposta necessaria per l'attuazione dell'indirizzo concordato con la maggioranza, riterrà venuta meno la fiducia di quest'ultima e come conseguenza

Rassegnerà le sue dimissioni. I caratteri della società e del sistema politico.

All'inizio della storia repubblicana, l'ideologia marxista e quella cattolica hanno fornito la base su cui si è costituita l'identità della democrazia italiana: il Partito Comunista e la Democrazia Cristiana. In seguito alla nascita di numerose ideologie politiche ed alla conseguente nascita di numerosi partiti, si delineò un sistema politico a multipartitismo esasperato, caratterizzato dall'elevato numero di partiti e, contraddistinto, da una notevole distanza ideologica tra i partiti stessi. In un sistema con ampie divaricazioni ideologiche, la forma di governo che ha funzionato è stata quella delle maggioranze formate dopo le elezioni attraverso laboriosi accordi tra i partiti. La formazione post-elettorale della maggioranza ha consentito la progressiva attrazione nell'aria della coalizione di governo di partiti collocati alle ali estreme del sistema.

Il sistema politico, quindi, condiziona il funzionamento della forma di governo orientandola verso il parlamentarismo compromissorio. Gli anni '90 hanno visto una profonda modifica del sistema politico: il fatto più significativo è stato rappresentato dalla nascita di nuovi partiti e dalla scomparsa di partiti "storici" della democrazia italiana. Il sistema politico, però, è rimasto notevolmente frammentato, anche più di quanto avveniva nel periodo precedente. La frammentazione politica è espressa in Parlamento dall'elevato numero di gruppi parlamentari. Multipartitismo esasperato e forma di governo - La frammentazione politica non porta ad una democrazia maggioritaria, ma piuttosto ad una democrazia consociativa. - Sono impraticabili sia la dinamica bipolare del sistema politico con la contrapposizione maggioranza-opposizione, sia l'investitura popolare diretta del governo. Poiché vi

Era un conflitto tra partiti politici in quanto avevano diverse ideologie.

Dopo le elezioni si è giunti ad accordi tra i partiti che hanno dato come risultato la forma di un governo sulla base di maggioranza.

Non sono stati ammessi i due poli estremi → di sinistra e di destra, uniti alla Democrazia Cristiana, si sono integrati nella democrazia pluralista. Tutto ciò ha portato al rapimento di Aldo Moro e la formazione di un governo di solidarietà nazionale presieduto da Andreotti, che aveva il sostegno di una maggioranza allargata al 80% delle forze parlamentari compresi i comunisti.

Principali strumenti di assetto della forma di governo:

  • Il sistema politico orientava la forma di governo verso il parlamentarismo compromissorio.
  • Il sistema elettorale è proporzionale per le elezioni del Parlamento → ed ha operato in Italia fino alla riforma elettorale del 1993.
  • Vi erano accordi parlamentari della maggioranza e minoranze.

assenza di strumenti del Governo

Nei iniziali contrapposizioni ideologiche furono superate ma la società era divenuta più complessa poiché vi erano una molteplicità di interessi

Le cause della rottura dell'equilibrio furono:

  1. la crisi delle ideologie
  2. La laicizzazione della società
  3. una certa rigidità di bilancio imposta dal trattato con l'Europa

Tutto questo ha portato ad abbandonare la democrazia consociativa a favore di una democrazia maggioritaria e un nuovo assetto della forma di governo. Tutto questo ha il risultato nel referendum elettorale del 18 aprile 1993 che ha raggiunto una soglia di sì molto alta, cioè 80%, e andava ad abrogare il sistema elettorale proporzionale con un sistema maggioritario.

Da un sistema politico multipolare ad un sistema a tendenza bipolare: breve storia di una lunga crisi

Si apre una lunga fase di ristrutturazione del sistema politico. Le forze politiche hanno avviato una

forte competizione per ottenere il consenso degli elettori che votano valutando quello che ciascun partito ha fatto e si propone di fare per il futuro. Gli anni 90 hanno visto una modificazione del sistema politico: - Nascono nuovi partiti - Scompaiono partiti storici della democrazia italiana - Frammentazione politica che è espressa in Parlamento dall'elevato numero di gruppi parlamentari In questo periodo inoltre vi è un partito che è centrale e costituisce il pilastro di ogni maggioranza a causa della sua capacità di stringere alleanze: - Non vi è più una forte contrapposizione ideologica - Non ci sono forze politiche di una certa consistenza che siano stabilmente escluse dall'area di governo Esiste la condizione che va a consentire il funzionamento bipolare del sistema politico. Le elezioni politiche del 1994, 1996, 2001, 2006, 2008 hanno visto la contrapposizione di due coalizioni di Parti tra loro alternative.bipolarizzazione del sistema politico italiano si è rafforzata nel periodo 2008-2009 con la fondazione del Partito Democratico → che comprendeva DS e laMargherita del Popolo della Libertà → che comprendeva Forza Italia e AN
  • Nelle elezioni del 2008 si è eliminata dal Parlamento la sinistra post comunista e i verdi così vi è la scomparsa del partito che faceva riferimento all'ideologia del 900
Nel 2011 vi è una crisi della finanza pubblica italiana
  • vi sono tensioni tra i pezzi più deboli dell'eurozona
  • per affrontare questa emergenza il governo Berlusconi si è dimesso
  • si ha un governo tecnico guidato da Mario Monti con maggioranza in cui vierano le forze politiche come Il PD PDL e UDC
Entra così in crisi il bipolarismo
  • Nelle elezioni del 2013 vi è la frammentazione del sistema è impossibile è la dinamica bipolare
Si conclude il tutto con la formazione incui confluivano i due partiti maggiori della coalizione alternative PD e PDL oltre alla lista civica e UCD. ○ La nomina di un governo con presidente del consiglio Enrico Letta. La formazione della coalizione. La formazione di una maggioranza politica, per effetto della disciplina posta dall'art.94 Cost., costituisce una necessità istituzionale. In un sistema pluripartitico, come quello italiano, in cui nessuna forza politica ha la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari, la maggioranza sarà necessariamente formata attraverso l'accordo tra più partiti e prende il nome di coalizione. Pertanto il Governo viene chiamato Governo di coalizione, per differenziarlo dai Governi monocolore. Le modalità seguite per la formazione della coalizione possono essere diverse. In particolare, vanno distinte le coalizioni annunciate davanti al corpo elettorale dalle coalizioni formate in sede parlamentare dopo le elezioni. Nel primo caso il corpo elettorale puòscegliere tra coalizione alternative e quella che vince le elezioni diventa la maggioranza che esprime il Governo. Di regola, il leader che guida la coalizione nella competizione elettorale è il candidato alla carica di Primo ministro e sarà nominato in caso di vittoria elettorale. I partiti si impegnano con il corpo elettorale a realizzare il programma contenuto negli accordi di coalizione e la maggioranza presenta perciò un grado elevato di stabilità. Pertanto, la forma di governo si assesta secondo i moduli funzionali del parlamentarismo maggioritario, con una netta differenza di ruoli tra maggioranza e opposizione. Viceversa, le coalizioni di secondo tipo nascono da accordi tra i partiti conclusi dopo le elezioni. In questo caso ciascun partito lotta per la conquista del maggior numero di seggi parlamentari. Solamente dopo le elezioni iniziano le negoziazioni: sul tavolo del negoziato ciascun partito potrà f
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
155 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lili.imbimbo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi del Molise o del prof Della Morte Michele.