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Ex Diritto canonico interno al canonico matrimonio a 14\16
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anni
Diritto ecclesiatico interno al canonico matrimonio
● →
consigliato alla maggiore età
Omissis 4-10-17
06/10/2017
Editto di milano,313 finisce la persecuzione che parte da nerone.
Cade l’impero romano d’occidente…si apre la scissione tra oriente e
occidente
La scissione si chiude nel 1990 con il codice dei canoni delle chiese
orientali
Concilio vaticano primo
(vedi la lista degli eventi)
Decreto di graziano. Era un monaco dell’università di bologna e nel
1940 si attribuisce a graziano un’opera chiamata concordiam
discordatium canonum
.
Ha voluto mettere ordine nei canoni che erano discordanti.
Usa 1. I testi biblici
2. I testi dei concili che conosceva
3. Canoni dei pontefici in particolare tiene presente la
normativa di gregorio magno
4. Gli scritti dei padri della chiesa, in particolare s.agostino
5. Il diritto romano e le penitenziali, la bozza di diritto penale
canonico dei primi secoli (essendo docente all’università di
Bologna)
Graziano vuole razionalizzare la normativa eliminando le antinomie
e riscoprendo una concordanza logica dei canoni e trovando in ogni
canone lo spirito del precetto. Graziano cerca i precetti e le autorità.
Il decreto è diviso in libri dedicati
1. Fonti del diritto canonico
2. Organizazione,funzione e poteri del clero
3. Procedura nelle cause ecclesiastiche
4. Reati e sanzioni di natura religiosa
5. Disciplina giuridica dei sacramenti
1
Graziano collega le fonti, le commmenta e allega alle diverse
interpretazioni le auctoritates, cioè i commenti della dottrina .
In questo modo capisce quale sia l’interpretazione da preferire e
rende più razionale l’ordinamento.
Graziano razionalizza il deritto tanto che gregorio 9° emana degli
atti normativi, liber extra
, creando un libro in più di quello di
graziano.
L’opera di graziano è privata ma l’autorità pontificia rende valida
l’opera chiamandola decreto
: decretum magistri gratianum.
Successivamente i pontefici accrescono l’opera di graziano e di
gregorio 9° stabilendo l’esclusività del diritto creato fino ad attivare
alla pubblicazione del corpus iuris canonici
La pubblicazione avviene da gregorio 13° nel 1580
Il corpus iuris canonici non offriva comunque al legislatore moderno
una rapidità di accesso come operatore del diritto. Maturano alcune
idee di sviluppare il diritto canonico come quello degli altri stati
europei.
Nel 1869 qualcuno parlò di un codice simile a quello degli stati
moderni.
È un privato, docente non incaricato da nessuno, che insegna all’università di Bologna
1
Il concilio vaticano 1, però, si chiude in modo brusco con la
questione romana
Ma la legislazione canonica deve riformarsi secondo:
1. Brevità
2. Chiarezza
3. Sistemacità
4. Completezza
Omissis
Il diritto canonico è rigorosamente gerarchico
Pio 10° istituisce una commisione per fare un codice
Viene scritta dal suo segretario,gasparri, una lettera alle università
cattoliche in cui dice che serve un codice simile a quello degli stati
europei. Deve essere divisa in parte:
1. Dedicata alle persone
2. Dedicata alle cose
3. Dedicata alle azioni
Successivamente lo specifica così
a) Essere in lingua latina
b) Essere diviso in canoni
c) Ogni canone nella parte dispositiva deve tener conto
- Del corpus iuris canonici
- Degli atti del concilio di Trento (dove si risponde allo
scisma protestante)
- Dagli atti dei pontefici
- Degli atti delle congregazioni della curia
- Della giurisprudenza del tribunale ecclesiastico
Il codice è pronto nel 1916
Il pontefice fa degli importanti provvedimenti:
1. Una costituzione sugli asoetti del diritto canonico
2. Matrimonio
3. Gazzatta ufficiale
Muore il papa. Gli succede Benedetto 15°
- 5 libri
- Suddivisi in titoli
- Divisi in articoli
1° libro – norme generali
2. persone
3. cose
4.processo
5. diritto penale
Il codice porta una collezione unica e autentica.
Il codice del 1917 si riferisce solo alla chiesa latina. Non è fonte
esclusiva nel senso che non riguarda le leggi liturgiche e non va ad
abrogare i concordati stipulati con gli stati esteri.
Si risana il lì rapporto con l’Italia con il vaticano con concordato e
patti lateranensi.
09/10/2017
Siamo arrivati al codice del 1983 (e alla attuale codificazione)
Quando parliamo di codice non parliamo di diritto canonico rivelato
ma di diritto canonico ecclesiastico
Anche nel diritto canonico si parla di legge e distinguiamo tra legge
umana e legge divina e lo colleghiamo al vertice delle fonti del
diritto canonico. La legge umana deve sottostare alla legge divina e
non può contrastarla.
La legge umana non è definita nel codice di diritto canonico. Il
codice affronta le tematiche della produzione, efficacia,
interpretazione della legge ma non ne dà una definizione.
La dottrina ricorre a due definizioni.
2
Una di Tommaso d’Acquinio (13° secolo) la legge è una
→
disposizione della ragione diretta al bene comune e promulgata da
chi ha la responsabilità della collettività.
È una definizione che risponde ad un criterio di ragionevolezza. La
ragionevolezza si intendeva come ‘rispetto del diritto divino.
Tommaso d'Aquino (Roccasecca, 1225 – Fossanova, 7 marzo 1274) è stato un frate
2
domenicano, teologo e filosofo italiano esponente della Scolastica
Già nel 13 secolo si pensa al fatto che la legge debba essere
emanata in modo che sia conosciuta e fa riferimento alla autorità:
coloro che hanno responsabilità della collettività. Non si parla di una
autorità che ha il potere e basta ma che si fa carico della
responsabilità.
L’altra definizione si aggiunge la definizione di Suarez nel 16 secolo
(morto 1617).
In questo periodo la spagna è uno dei grandi stati nazionali.
Suarez vive in una situazione in cui il potere è accentrato nelle mani
dei sovrani e la capitale è proprio al centro della spagna (Madrid).
Si parla del comando della legittima autorità posto per il bene dei
sudditi e tale comando deve essere comune, perpetuo e
sufficientemente promulgato .
Il comando è della legittima autorità cioè coloro che nella chiesa
hanno il potere di legiferare. E, se da una parte si parla del bene di
chi riceve il comando, dall’altra parte si parla di sudditi.
Sparisce l’idea di comunità e suarez vede tutto il popolo di dio, tutti
i cristae fideles, come sudditi al pare dei suditi del sovrano ma ci
offre anche l’elencazione delle caratteristiche che una legge deve
avere.
La legge deve:
- Riguardare tutti i sudditi
- Essere perpetua deve rimnere in vigore fino a che
→
non sia abrogata
- Sufficientemente promulgata bisogna fare di tutto
→
affinché la legge possa essere conosciuta da tutti i
sudditi.
I canoni del diritto canonico che riguardano la legge sono:
libro 1,le norme generali
canone 7
Can. 7 - La legge è istituita quando è promulgata.
Le leggi universali devono essere inseriti negli acta apostolici
sevis ed entrano in vigore di solito 3 mesi dopo la promulgazione
mentre le leggi particolari sono promulgate nel modo deciso
dal legislatore e generalmente entrano in vigore 1 mese dopo la
pubblicazione.
Bisogna distinguere tra chiesa universale e chiesa particlare .
La chiesa universale è costituita da porzioni di popolo di dio che per
ragioni storico-culturali formano e chiese particolari non in
contrasto con la chiesa universale. Ex. Chiesa cattolica italiana . È
una porzione del popolo di dio che raccoglie tutti i fedeli italiani
(intesi come tutti quelli che condividono una cultura comune, storia
comune…). Le chiese particolari si basano sul concetto di nazione.
Esse sono rappresentate da conferenze episcopali che emanano
diritto particolare.
Non necessariamente si basa sui confini nazionali (ex. La
conferenza episcopale di Belgio olanda e Lussemburgo – Benelux –
è unica)
In tutto questo non c’entra nulla lo stato città del vaticano che ha il
diritto canonico tra le sue fonti ma ha anche e soprattutto delle
leggi proprie.
Il diritto universale umano proviene in primo luogo dal pontefice. Le
leggi universali emanate dal pontefice possono avere difìversi nomi.
Il nome non incide sulla forza della legge, tutte devono essere
considerate leggi universali. Si ricordano
- Le bolle pontifice
- I brevia pontificia lettere apostoliche o encicliche
→
- Motu proprio, norme di iniziativa del pontefice
- I chirografa, atti normativi personalemnte scritti o
sottoscritti dal pontefice
il pontefice non fa tutto da solo ma ha i suoi personali
collaboratori tra cui spicca il collegio cardinalizio.
la differenza tra motu proprio e chirografa è che il
motu proprio è proprio scritto dal pontefice mentre i
chirografa è come se fossero stati commissionati degli
atti e poi sottoscritti.
La piena autorià è solo nelle mani del pontenfice, anche
se ci sono degli aiuti non c’è democrazia, l’ultima
parola è del pontefice.
Il pontefice è:
Capo supremo della chiesa cattolica
● Capo della città del vaticano
● Proprietario dei beni di città del vaticano
● Patriarca e vescovo di Roma
●
Se siamo di fronte ad una lettera apostolica abbiamo un documento
di grande importanza
Se abbiamo una enciclica ci riferiamo al mondo o all’intera regione
Ecc. ma la forma non incide sullaforza. Sono tutti al vertice della
gerarchiadelle fonti.
Salvo diversa disposizione vale l’irretroattività
Can. 9 - Le leggi riguardano le cose future, non le cose
passate, a meno che non si disponga nominatamente in
esse delle cose passate.
Sono tenuti al rispetto delle leggi universali tutti, ovunque si
trovino, mentre sono tenuti al rispetto delle leggi particolari solo
coloro che siano in un territorio o vi risiedono.
Ex. Rito romano e rito ambrosiano
Can. 12 –
§1. Alle leggi universali sono tenuti dovunque tutti coloro per i qu