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STUDENTE DOCENTE DISCIPLINA
La persona
come funziona il cervello: neurolinguistica
• come si mette in moto: psicologia
• com'è organizzato il software per l'acquisizione linguistica: psicolinguistica
•
Ogni persona però ha il proprio stile cognitivo e di apprendimento, ha tempi e ritmi
personali, e viene da esperienze uniche di vita.
→
L'HARWARE il cervello
bi-modalità (due emisferi: destro e sinistro)
• direzionalità (dal globale all'analitico, ovvero da destra verso sinistra)
• →
IL SOFTWARE la lingua
5 ipotesi di Krashen:
1. acquisizione e apprendimento
2. input comprensibile
3. ordine naturale
4. filtro affettivo
5. funzione di monitor
LAD: Language Acquisition Device (Chomsky)
-osservazione
-ipotesi
-fissazione e reimpiego
-riflessione e verifica
LASS: Language Acquisition Support System
L'insegnate fornisce l'input e favorisce il passaggio dall'emisfero destro a quello sinistro.
Acquisizione(lingua materna) Apprendimento(scolastico)
Inconscia Conscio
Rapida da utilizzare Lento e difficile da riutilizzare
Spontanea Strutturato
Si apprende una lingua se l'input è reso comprensibile e collocato dell'ordine naturale
i + 1: dove i è quello che già so, 1 è quello che non so ma che capirò attraverso quello
che so già, e il resto del testo
Ordine naturale: prima si impara il presente poi il passato, prima la forma attiva e poi
quella passiva.
Interlingua: studi tra la conoscenza della mia lingua e quella che voglio imparare.
Condizione essenziale perchè tutto funzioni è che non sia inserito il Filtro affettivo
(situazione di paura, ansia)
perchè tutto funzioni serve l'energia: LA MOTIVAZIONE (dovere, piacere, bisogno)
CREAZIONE DI UN'UNITA' DIDATTICA
le unità didattiche contengono tante unità di apprendimento (che sono le unità minime,
le lezioni)
Unità di apprendimento: episodio unitario, limitato e breve, basato dalla bi-modalità del
cervello e sulla direzionalità. Il nucleo è fatto da tre elementi: globalità, analisi e
sintesi. Immersi in una motivazione costante (varietà di tecniche usate, coinvolgimento
di tutte le modalità; fase iniziale della lezione: presentazione per stimolare la curiosità
ecc)
Globalità: percezione globale dell'evento. Gerarchizzazione delle abilità
abilità primarie: ascoltare, parlare, leggere, scrivere (è anche la sequenza
• naturale per imparare la lingua materna)
abilità integrate: tradurre, prendere appunti, riassumere
•
Tecniche per approccio globale al testo: sfruttamento della ridondanza, far formulare
ipotesi, cercare analogie con eventi noti ecc
Analisi: attirare attenzione su date parti, far ripetere espressioni, reimpiegare i
materiali
Tecniche per analisi: cloze, incastro, dettato, giochi
Sintesi: riflessioni su atti linguistici, aspetti grammaticali, temi culturali
Tecniche adatte: sottolineare, cerchiettare, griglie
Dall'unità di apprendimento a quella didattica
→
Moduli UD flessibili (basata sull'ordine naturale di acquisizione), integrabili
(completate da rinforzo o recupero), concluse da un test.
UD diventa una rete di UA
→ →
Motivazione iniziale G.A.S. (globalità, analisi e sintesi) verifica, rinforzo, recupero
MA A SCUOLA
-ambiente innaturale
-esposizione naturale
-necessità di programmazione
-necessità di valutazione
→
Fondamentali motivazione e controllo
Motivazione: insegnate deve recuperare ciò che già sanno, creare omogeneità nelle
conoscenze del gruppo, dare parole chiave per conoscere un testo
Controllo: verifica e valutazione
(Verifica: dovrebbe essere oggettiva, mentre la valutazione è l'interpretazione dei dati
raccolti studiando la storia dell'alunno ovvero da dove è partito e dove è arrivato)
TECNICHE DIDATTICHE
transcodificazione (racconto una storia e gli alunni riassumono con un disegno)
• procedura cloze (in un testo togliere 1 parola ogni 7)
• completamento (in un testo tolgo determinate categorie di parole es verbi o
• articoli)
accoppiamento lingua immagine
• incastro
• -per capire la lingua straniera, posizionare avverbi di frequenza)
-dialogo tra due persone ma uno dei due non ha le battute in ordine)
-tra fumetti: mettere le battute nei fumetti giusti
-incastro tra paragrafi
-incastro tra testi
Tecniche per la comprensione
domanda aperta
• scelta multipla
• griglia
• transcodificazione
•
Tecniche per la produzione orale e scritta
monologo
• composizione scritta
•
Tecniche per l'interazione
drammatizzazione
• dialogo a catena
• dialogo aperto
• role play
• telefonata
•
Tecniche per trasformare testi
dettato
• stesura appunti
• riassunto
•
Tecniche per acquisire tecniche MORFO-SINTATTICHE
completamento
• tecniche di manipolazione (volgi al passato)
• tecniche di inclusione (da un insieme di parole si deve dividerle in categorie)
• Tecniche di esclusione
• seriazione
• tecniche di natura procedurale
•
Tecniche per acquisizione delle regole fonetiche-fonologiche
ripetizione regressiva
• coppie minime
• ripetizione ritmica
•
Tecniche per l'acquisizione del lessico
accoppiare la memoria verbale con (visiva, cinestetica, musicale)
• creare reti semantiche: diagramma a ragno
•
IL PROBLEMA DELL'INSEGNAMENTO DELLA GRAMMATICA
è meglio INDURRE (metodo induttivo) piuttosto che spiegare le regole grammaticali
(metodo deduttivo) perchè scoprirlo da soli significa fare uno sforzo cognitivo, e poi è si
è sicuri che resti.
Lato negativo: c'è bisogno di molto tempo
Regole: meccanismi attorno ai quali per convenzione c'è un accordo
Competenza linguistica: capacità di usare regole
Comp. Metalinguistica: capacità di descrivere le regole →
Procedura di scoperta delle regole da parte dell' allievo L.A.D.
Addestramento strutturale: pattern drills
→ →
Apprendimento: STIMOLO RISPOSTA CORREZIONE
INSEGNAMENTO DELLA GRAMMATICA RIFLESSIONE SULLA LINGUA
Metodo deduttivo Metodo induttivo
Soggetto: insegnante Soggetto: alunno
Punto di partenza Punto di arrivo
Schema pieno Schema vuoto
Motivazione utilitaristica Motivazione sul piacere di apprendere
Competenza linguistica Competenza comunicativa →
INSEGNARE UNA DISCIPLINA NON LINGUISTICA ATTRAVERSO UNA LINGUA STRANIERA
metodologia CLIL
Lingua veicolare: uso della lingua straniera per insegnare altre discipline; è solo un
mezzo, non spiega la grammatica, contano i contenuti.
CLIL: content and language integrated learning
CLIL MICROLINGUE
Prof di disciplina che insegna in lingua Prof di lingua
Contano i contenuti Conta la lingua
Insegna cose che l'alunno non sa Lavora su cose che già si sanno
Motivazioni glotto-didattiche
incremento di esposizione alla lingua straniera
• maggiore autenticità della lingua
• maggiore autenticità delle attività
• conoscenze extra-linguistiche rendono comprensibile l'input
• spostamento attenzione dalla forma linguistica ai contenuti (ci si butta di più)
•
Cummins distingue due tipi di competenze:
1. BICS (basic interpersonal communicative skills) competenza con interazioni non
→
sofisticate su argomenti comuni e quotidiani insegnamento tradizionale (lingua
della comunicazione)
2. CALP (cognitive academic language proficiency) competenza elaborata e
sofisticata (insegnamento veicolare: lingua dello studio ) B1
Entrambe non sono automatiche neanche per un madrelingua
Quali lingue per fare clil?
Situazione geopolitica e regione dove è situata la scuola
• somiglianza tra lingua materna e straniera (ci sono lingue affini e non affini)
• risorse locali
•
Quali materie/discipline?
Tutte le materie possono essere usate
• alcune puntano sulla comunicazione verbale: filosofia, storia etc
• altre non verbale: ed. fisica, biologia
•
Gli insegnati clil
-lo stesso insegnate con doppia abilitazione
-due diversi
-due in compresenza
-scambio insegnati dall'estero
aree distinte: ProfLs insegna la lingua, studente apprende e impara skills ed a usare la
lingua
prof di disciplina: promuove la lingua, studente usa skills e usa la lingua per apprendere.
Entrambi i docenti:
-selezionano nuclei importanti delle proprie discipline
-stabiliscono obiettivi
-prevedono cambiamenti in itinere
-formulano piano di lavoro comune
-prevedono difficoltà
Materiali:
Non ne esistono di pensati e didattizzati, i testi delle scuola straniere sono pensati per
madrelingua,
Valutazione:
-obiettivi
-sia contenuti sia lingua
-creare una verifica tale che non ci siano dubbi se le carenze sono linguistiche o
riguardano i contenuti.
Cosa prendere in considerazione prima di elaborare un percorso clil:
-classe
-modello clil
-obiettivi
-lessico chiave
-abilità linguistiche attivate
-abilità di studio coinvolte
-processi cognitivi
-metodologia
-materiali
-attività, esercizi
-valutazione
INDICAZIONI PRIMA DELLA LEZIONE
fare una scaletta
• leggerla insieme
• fornire input in maniera ridondante
• illustrare elementi astratti con esempi concreti
• evidenziare i marcatori
• attenzioni didattiche
• far lavorare gli studenti in coppie, gruppi
• alla fine di ogni lezione fare una sintesi
• intervenire sugli errori
•
FORMAZIONE DELLE FIGURE PROFESSIONALI PER INSEGNARE ITALIANO A STRANIERI
1. DOCENTE DI ITA A STRANIERI
2. FACILITATORE LINGUISTICO
3. MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE
1: conosce cultura italiana contemporanea, è leader, manager, guida ecc. gestisce
l'inserimento degli stranieri, ha conoscenze e competenze didattiche e glotto-didattiche
dell'italiano L2. Ha nozioni di base sulla legislazione scolastica e del lavoro
2: supportano insegnanti nella stesura dei piani, personalizzati per lo studente straniero.
Aiuta a passare dalla lingua di base a quella dello studio. Conosce principi
dell'educazione e comunicazione interculturale. Competenze: didattica e glottodidattica
dell'italiano L2. Sa gestire accoglienza e inserimento.
3: sa la lingua dello straniero, crea un ponte affettivo. Spesso non h