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CITOLOGIA

Il potere di risoluzione dipende dalla lunghezza d'onda della radiazione incidente.

Miscroscopio elettronico: è possibile visualizzare l'ultrastruttura, viene utilizzato un fascio di elettroni. Ci saranno strutture elettron trasparenti e elettron dense.

Miscroscopio elettronico a trasmissione: considera elettroni che attraversano il preparato (interno).

Miscroscopio elettronico a scansione: considera elettroni deviati dal preparato (esterno).

Basofilia: affinità per coloranti basici, la parte che si lega al tessuto è portatrice di cariche positive (nucleo, cromatina).

Acidofilia: affinità per coloranti acidi, la parte che si lega al tessuto è portatrice di cariche negative (proteine).

Colorazione Ematossilina-Eosina: il primo basico (blu, violetto) evidenziano i nuclei, il secondo acido (rosa, arancio) evidenziano il plasma.

Reazione P.A.S: colorazione cito-istochimica, l'acido periodico (ossidazione periodica degli ossidrili con

formazione di gruppi aldeidici) e reattivo di Schiff (fuxina basica) colora dimagenta, mette in evidenza gli zuccheri. In particolare vengono evidenziati polisaccaridi qualiglicogeno o glicoproteine, questo poiché durante l’inclusione e la fissazione la maggior partedei monosaccaridi e disaccaridi vengono disciolti. (Per distinguere i due tipi di polisaccaridi sieffettua il test di specificità di Brachet)

Acido Sialico: conferisce carica negativa al glicocalice

Globuli rossi: presentano uno spesso strato di glicocalice, dunque una densa carica negativa.

Ciò gli permette di viaggiare distanziati a causa della repulsione tra cariche.

Fagocitosi: può essere aspecifica e specifica, mediata da recettori ed effettuata da macrofagie granulociti neutrofili. Pseudopodi circondano l’organismo da fagocitare.

Endocitosi mediata da clatrina: sono coinvolti recettori di membrana (selettività), sulplasmalemma sono presenti recettori, proteine transmembrana.

i quali legano il proprioligando (complesso lingando-recettore), grazie alla fluidità della membrana questi siriuniscono in un'unica zona. Nella porzione intramembrana si associano le clatrine (legate alrecettore per mezzo della adattina), che interagiscono con elementi del citoscheletro andandoprogressivamente a creare una vescicola rivestita da clatrina (reticolo). Queste poi incontranogli endosomi precoci, vescicole vuote con sulla membrana permeasi per ioni idrogeno, chepermettono l'ingresso di ioni idrogeno, i quali rendono il pH più acido (6,0), dalla fusione siorigina il CURL, ciò determina il distacco dei ligandi dai loro recettori, con la formazione di duevescicole distinte, di cui quella che presenta i recettori si dirige verso la superficie in modoche questi possano essere esposti. Il CURL poi si fonde con un endosoma tardivo, nel quale ilpH è ancora più acido (5,5). Dall'apparato del Golgi giungono vescicole contenenti

enzimi(idrolasi acide) che in presenza di acqua e ambiente acido si attivano, sono in grado didegradare tutte le molecole biologiche (proteasi, lipasi, nucleasi, glicosidasi), dalla fusione conl'endosoma tardivo si ha la formazione del lisosoma, il pH diventa ancora più acido (4,7).

Endocitosi mediata da caveolina: Avviene soprattutto in cellule endoteliali, muscolari lisce,adipociti, fibroblasti. Caveolina legandosi al plasmalemma, soprattutto dove in presenza dicolesterolo, porta alla deformazione della membrana (caveola), si può formare una vescicolarivestita da caveolina, che si derige o al Golgi o al RER, rilasciandone al loro interno ilcontenuto che verrà poi modificato e non degradato come con la clatrina.

Ialoplasma: è sede di molte reazioni metaboliche (glicolisi, glicogeno sintesi, B-ossidazione).È presente una rete microtrabecolare che ha il ruolo di sostenere gli organuli, inoltrepermette di raccogliere tutti gli enzimi utili per far

avvenire una determinata reazione.

Ribosomi: nel microscopio ad ingrandimento appaiono come tante piccole sfere, tuttavia sonoformati da due subunità (minore e maggiore), che non sono perfettamente rotondeggianti,queste si associano soltanto nel momento della traduzione. Per stabilirne la dimensione vienesottoposto a centrifugazione a gradiente di densità. La dimensione del ribosoma per interorisulta minore rispetto alla somma delle singole subunità, a causa dell’influenza dell’attritodurante la centrifugazione, la zona di contatto non contribuisce all’attrito e quindi aumenta lavelocità. Sono organuli non membranosi, formati da rRNA e proteine. Se l’ mRNA presenta unasequenza segnale definita, allora il ribosoma trasloca al RER, dal ribosoma fuoriesce lasequenza segnale che viene riconosciuta dalla SRP, la quale blocca momentaneamente latraduzione, riprende solo nel momento del distacco.

Basofilia citoplasmatica: dovuta alla presenza

di ribosomi (rRNA), caratteristica propria di cellule ad alta attività metabolica.

Reticolo endoplasmatico rugoso: organulo membranoso, differisce da quello liscio per la presenza dei ribosomi associati sulla sua membrana (lato esterno). Formato da tubuli, vescicole e in particolare da cisterne con i lumi comunicanti. Mentre quello liscio è formato principalmente da tubuli. Sulla membrana è presente un recettore SRP, un recettore del ribosoma e una proteina traslocatrice, che si apre e accoglie il ribosoma. Dopo il distacco della SRP, si può avere il rilascio della proteina all'interno del lume, dopo che la peptidasi ha eliminato la sequenza segnale.

Se è presente una sequenza idrofobica, questa si inserisce nella membrana del RER.

Glicosidazione di proteine: prevede l'aggiunta di sequenze saccaridiche, avviene nel RER e prosegue nel Golgi.

Apparato di Golgi: la scoperta è avvenuta tramite impregnazione argentica si formavano reticolati, la cui

estensione variava a seconda dell'attività metabolica della cellula. È formato dal dittiosoma, formato da una serie di cisterne appiattite, ricurve, impilate le une sulle altre, che presentano i margini dilatati. Attorno si muovono una serie di vescicole di dimensioni variabili (microvescicole, di trasporto; macrovescicole, di condensazione). Si trova in posizione paranucleare, il compartimento cis (RER), è la prima cisterna e viene denominata fenestrata, compartimento trans (plasmalemma), è l'ultima cisterna ed è costituita praticamente da tubuli uniti a formare un reticolato, prende il nome di Trans Golgi Network. Funziona in continuità con il RER: - Modello trasporto vescicolare (vecchia teoria): per gemmazione alcune vescicole si staccano dal RER e si fondono con il Cis Golgi Network, le proteine possono rimanere legate alla membrana, dove alcuni enzimi operano modificazioni post traduzionali, successivamente si dirigono verso leestremità della cisterna, fuoriescono per gemmazione e si dirigono verso la cisterna successiva (si dirigono soltanto nelle cisterne contenenti enzimi utili alla maturazione). Il processo viene ripetuto fino a completa maturazione (o parziale maturazione). - Modello della maturazione delle cisterne: le vescicole che derivano dal RER vanno a fondersi insieme, andando a formare la Cis Golgi Network, la quale matura con il suo contenuto divenendo una cisterna cis e poi intermedia, questo processo si ripete fino al Trans Golgi Network, il quale è destinato a degradarsi, andando a formare alcune vescicole contenenti il prodotto di maturazione e altre vescicole contenenti enzimi tipici che per via retrograda si vanno a fondere con la cisterna intermedia, portandola a maturazione a trans, il processo di formazione di enzimi tipici avviene anche tra la cisterna intermedia e quella cis e tra cis e Cis Golgi Network. - Variante con tubuli di comunicazione: fungono da vie di collegamento perle proteine che necessitano di una maturazione più veloce. Funzioni: Le proteine possono essere secrete per gemmazione, possono associarsi alla membrana diventando proteine estrinseche del versante extracellulare, possono formarsi vescicole vuote, contenenti le proteine associate al plasmalemma, che vanno poi a formare proteine intrinseche (turnover del plasmalemma), in modo da ripristinare la dimensione del plasmalemma (neuroni). Le proteine vengono riconosciute grazie all'acido sialico, smistate in un'unica vescicola e condotte a formare le proteine di membrana, oppure possono formarsi anche vescicole contenenti idrolasi acide, che vengono riconosciute tramite le proteine contenenti Mannosio in posizione 6. I vacuoli di condensazione, presentano al loro interno tanta acqua oltre al secreto, che permette un minor accumulo, viene condensato il secreto eliminando acqua, andando a formare granuli di secreto. Reticolo endoplasmatico liscio: organulo membranoso, le membrane hanno

Il reticolo endoplasmatico è una struttura presente nelle cellule eucariotiche, principalmente forma di tubuli. In ogni tipo cellulare ha una funzione diversa, in generale ha la funzione di fornire membrana sulla quale poter inserire batterie enzimatiche che vanno a catalizzare una certa via metabolica.

- Detossificazione: elimina sostanze nocive presenti nel sangue (REL Epatociti), sono presenti enzimi atti a compiere ossido-riduzione (citocromo P450, proteine enzimatiche che contengono un gruppo prostetico EME) oppure enzimi che catalizzano una serie di reazioni che rende le sostanze tossiche più solubili in acqua e quindi più facilmente eliminabili tramite le urine (fegato, encefalopatia epatica, arriva al cervello alcol che si trasforma in acetaldeide tossica per le cellule nervose e per quelle epatiche, che generano infiammazione con conseguenti cicatrici per compensare il tessuto perso  cirrosi epatica)

- Glicogenolisi: lontano dai pasti si ha la mobilitazione del glicogeno fino ad ottenere glucosio, in particolare sulla membrana del REL degli

Epatociti: è presente la glucosio-6-fosfatasi.

Sintesi lipidica: avviene in cooperazione con i mitocondri a formare colesterolo.

Accumulo di Ca2+: lo ione calcio è un importante secondo messaggero (il primo è l'ormone), la sua concentrazione nell'organismo influenza varie vie metaboliche diverse, solitamente è mantenuto a concentrazioni molto basse e alla minima variazione si instaurano una serie di segnalazioni. Permeasi sulla membrana permettono il passaggio del calcio dal citoplasma al REL. Nelle cellule muscolari il REL ha una forma diversa, calsequestrina lega il calcio nel reticolo sarcoplasmatico e rende bassa la concentrazione dello ione Ca2+ nel citoplasma.

Lisosomi: organuli deputati alla lisi di ciò che non serve alla cellula. I corpi litici contengono enzimi litici, chiamati idrolasi acide, glicoproteine che presentano mannosio-6-fosfato. Le proteasi si distinguono in endopeptidasi e esopeptidasi, le nucleasi in DNAasi e RNAasi, poi

essere utile utilizzare i seguenti tag HTML per formattare il testo: - `` per evidenziare le parole in grassetto: `glicosidasi`, `lipasi`, `solfatasi`, `fosfatasi acida`. - `` per inserire il testo in apice: `ò`. - `` per inserire il testo in pedice: `lisosomi`. - `` per evidenziare le parole in corsivo: `può`. - `
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`. Ecco come potrebbe apparire il testo formattato: ci sono le glicosidasi, le lipasi, le solfatasi e la fosfatasi acida (presente solo nei lisosomi), può essere utile utilizzare i seguenti tag HTML per formattare il testo.
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Publisher
A.A. 2020-2021
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JMili di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia ed embriologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Nistri Silvia.