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I protisti comprendono eucarioti unicellulari, eterotrofi e autotrofi, e alcune alghe pluricellulari.
I protozoi, che appartengono ai protisti, sono solitamente eterotrofi unicellulari e si riproducono per
scissione. I protozoi sono:
- i mastigofori, come il Trypanosoma, cioè degli organismi che sono aiutati a muoversi grazie alla
loro struttura;
- i sarcodini, che non hanno forma;
- i ciliati, che sono caratterizzati dalla loro pelosità;
- gli opalinidi, che hanno ciglia e sono parassiti del tratto digerente di anfibi;
- i sporozoi, che non hanno né ciglia né flagelli e un esempio è il Plasmodium.
I funghi mucillaginosi somigliano alle amebe e vivono sul legno marcescente. Le muffe d’acqua
somigliano ai funghi ma hanno cellule riproduttive con flagelli. Anch’esse vivono su organismi morti
e alcuni sono parassiti della vite e della patata.
Le alghe sono eucarioti fotosintetici, unicellulari o pluricellulari. Le alghe unicellulari vivono vicino
alla superficie dell’acqua e, insieme a piccoli animali, formano il plancton. Le alghe pluricellulari
vivono in acque saline poco profonde o lungo le coste, si ancorano al fondo e sono divise in base
al pigmenti che hanno e quindi in alghe rosse, alghe brune e alghe verdi.
La maggior parte dei funghi è pluricellulare, tranne i lieviti. I funghi sono eterotrofi e decompongono
la materia. L’ifa è il filamento fungino, mentre il micelio è l’intreccio delle ife che formano la struttura
riproduttiva. Il regno dei funghi è composto da:
- gli zigomiceti, che sono funghi saprofiti e simbionti;
- i saccaromiceti, che sono i lieviti;
- gli ascomiceti;
- i basidiomiceti.
Dai funghi è possibile estrarre la penicillina. Alcune specie fungine vivono in simbiosi con altri
organismi, formando associazioni note come:
- i licheni, ovvero la combinazione (o simbiosi) fra un fungo e un’alga verde e sono ottimi
bioindicatori, cioè appartengono a quegli organismi sensibili all’inquinamento e, quando sono
presenti, vuol dire che l’ambiente è sano;
- le micorrize, cioè l’associazione simbiotica tra funghi e radici di piante superiori.
Le piante sono organismi fotosintetici pluricellulari che, a differenza delle alghe, si sono adattate a
condizioni di vita sulla terraferma. Molto tempo dopo la conquista delle terre emerse, le piante si
sono separate in due linee evolutive:
1. le briofite, cioè muschi, epatiche e antocerote; 3
2. le tracheofite, cioè piante vascolari.
Le piante vascolari hanno sviluppato sistemi di conduzione dell’acqua e delle sostanze nutritive.
Esse hanno radici e foglie. Tutte le tracheofite comprendono un’enorme varietà di forme vegetali
suddivise in due gruppi:
1. le crittogame, cioè piante senza semi come le felci, che vivono in ambienti umidi;
2. le spermatofite, cioè piante con semi, che possono essere suddivise in gimnosperme, tra cui le
conifere, e angiosperme, ossia le piante con i fiori.
Le felci vivono a tutte le latitudini costituendo gran parte della vegetazione del sottobosco,
presentano vasi conduttori per l’acqua e le sostanze nutritive e dipendono dalla presenza di acqua
per la fecondazione.
Le attuali gimnosperme sono tutte piante con semi e comprendono quattro gruppi, il più noto dei
quali è quello delle conifere. Tra le conifere vi sono pini, abeti, larici, cedri del Libano, cipressi,
ginepri e sequoie giganti.
Le angiosperme sono oggi le piante più diffuse sul nostro pianeta perché occupano più del 90%
della superficie terrestre in cui sono presenti forme vegetali e comprendono tutti gli alberi a foglie
larghe (latifoglie), le erbe dei prati e la maggior parte delle piante coltivate. Il grande successo delle
angiosperme è dovuto allo sviluppo di due organi speciali: il fiore e il frutto. Il loro seme è protetto
all’interno del frutto. Le radici ancorano la pianta al terreno e assorbono l’acqua, il fusto sostiene le
foglie per esporle alla luce ed è il canale attraverso cui sono trasportate le sostanze all’interno
della pianta. Le foglie, infine, sono la sede della fotosintesi clorofilliana. I fiori hanno una funzione
di richiamo per gli animali impollinatori: nei fiori avviene la riproduzione sessuata, da cui si formano
i semi e si sviluppano i frutti. I frutti hanno la funzione di disperdere il seme a una certa distanza
dalla pianta d’origine, dove di solito è più facile trovare spazio aperto e luce solare. Le piante si
distinguono in base alla loro longevità, infatti esistono:
- piante annuali, che hanno un ciclo vitale di massimo un anno;
- piante biennali, che hanno un ciclo vitale di massimo due anni;
- piante perenni, che hanno un ciclo vitale più lungo di due anni;
- piante sempreverdi, come le conifere che non perdono le foglie;
- piante decidue, cioè tutte le piante che perdono le foglie.
Il regno animale
Gli animali sono organismi molto diversi tra di loro, ma che hanno caratteristiche in comune. Gli
animali sono eterotrotrofi e pluricellulari. Si sono evoluti presumibilmente dai protisti e di solito si
riproducono per via sessuata. Hanno poi cellule specializzate. Gli animali moderni sono classificati
in circa 30 phyla. Per classificarli si possono usare i seguenti criteri:
il numero di strati di tessuto in cui si organizzano le cellule che può essere parazoa, come nel
• caso delle spugne in cui non ci sono veri tessuti e organi, mesozoa, che sono parassiti di animali
marini, e eumetazoa, che sono animali con veri tessuti e organi;
la struttura di base del corpo e l’organizzazione delle varie parti, che può essere radiale o
• bilaterale;
la presenza e il numero di cavità corporee, cioè acelomati, che non hanno il celoma ovvero una
• cavità interna che via via si riduce o scompare, pseudocelomati, che non hanno un vero e
proprio celoma, e celomati. Il celoma ha funzione idrostatica, cioè sostiene l’animale;
il modello di sviluppo dell’embrione, che può essere a livello di protostomi, in cui la bocca
• compare in coincidenza o nelle vicinanze della prima apertura che si forma nell’embrione in via di
sviluppo, o di deuterostomi, in cui l’ano compare dalla parte opposta rispetto all’apertura boccale.
I poriferi, o spugne, sono di dimensioni molto variabili (da 1 cm a 2 m) e sono prevalentemente
marine. Non sono organizzate in veri tessuti e organi ma cellule separate tendono a riformare la
struttura di partenza. Si nutrono per filtrazione: una spugna di 10 cm filtra 20 l di acqua al giorno. I
poriferi hanno il corpo a forma di sacco organizzato in due strati di cellule, alcune differenziate in:
coanociti, che sono flagellati e servono per il nutrimento;
• cellule epiteliali, che rivestono l’animale e alcune di esse hanno fibre contrattili;
• ameboidi, che filtrano le particelle alimentari, portano le spicole e i gameti sia maschili sia
• femminili.
I poriferi si riproducono per via asessuata (per germinazione, cioè un pezzo si stacca ed aderisce
al substrato) o asessuata con la formazione di una larva natante che poi si fissa al substrato 4
(spesso sono ermafroditi). Le spugne vengono classificate in base alla composizione chimica delle
spicole:
silicee;
• calcaree;
• spongina, che è una struttura morbida e non dura come il silice.
•
Gli ecnidari hanno una struttura più complessa rispetto a quella dei poriferi e hanno dei veri tessuti.
Inoltre presentano una simmetria radiale nel corpo. Gli ecnidari comprendono animali acquatici con
simmetria raggiata, a forma di vaso (come i polipi, che sono animali sessili) o di campana (come le
meduse, che sono animali mobili). Un polipo è lo stadio sessile di un ecnidario, mentre il polpo è
l’animale che si mangia. Occorre stare attenti a non confondere il termine polipo, la forma sessile
degli cnidari (che sono animali relativamente semplici e primitivi), con il polpo che, insieme alle
seppie e ai calamari, fa parte dei cefalopodi, animali molto più evoluti che appartengono al phylum
dei molluschi. I cnidociti sono cellule specializzate per pungere. Al loro interno c’è la capsula
urticante, nematocisti, con un tubo avvolto a spirale. Gli ecnidari sono carnivori. Gli ecnidari:
si riproducono sia per via sessuata che asessuata;
• hanno un sistema nervoso primitivo formato da una rete di neuroni;
• hanno due organi di senso: statocisti (per orientarsi in risposta alla gravità) e macchie oculari
• (recettori primitivi per la luce).
I platelminti comprendono sia specie a vita libera come la planaria sia parassite come la tenia. Più
complessi degli ecnidari, questi vermi piatti hanno simmetria bilaterale, con testa e coda, superficie
dorsale e ventrale. Hanno una sorta di cefalizzazione, cioè organi di senso e cellule nervose. Nei
platelminti non c’è ano ma ci sono organi escretori e non c’è lo stomaco. I platelminti sono
ermafroditi e si riproducono per via asessuata (detta scissione nelle planarie) o sessuata (detta
fecondazione incrociata e autofecondazione).
I molluschi sono animali che hanno il corpo molle e hanno grandissima varietà di forme e
simmetria bilaterale. Il corpo molle è protetto dalla conchiglia, altri l’hanno persa e in altri ancora è
ridotta. Possono essere filtratori, cibarsi di altri animali o essere erbivori. Sono animali acquatici ma
anche terrestri. La conchiglia serve per protezione e per difesa. I bivalvi sono cozze, vongole,
ostriche e tutti quei molluschi che hanno due parti che si chiudono a guscio. Essi stanno in acqua
dolce o corrente. I gasteropodi hanno perso la simmetria bilaterale e, quando camminano, l’ano
viene portato fino alla parte anteriore del corpo per consentirgli il movimento. Il terzo grande
gruppo dei molluschi sono i cefalopodi: essi sono seppie, polpi e il nautilus. I cefalopodi sono il
gruppo più evoluto nella categoria dei molluschi, tra i quali il polpo. Il polpo è capace di utilizzare
degli strumenti, come le conchiglie per nascondersi. I loro occhi hanno le stesse capacità degli
occhi umani. Il polpo, come la seppia, si mimetizza grazie a delle cellule speciali, i cromatofori,
perché, sia il polpo che la seppia, hanno una stessa componente cromatica, una stessa
componente tessiturale, stesse componenti posturali e gli stessi componenti display. I polpi non
vengono considerati degli animali sociali perché non si muovo a gruppi. Il corpo dei molluschi può
essere suddiviso in:
piede, che contiene organi sensoriali e motori. Il piede certe volte si è trasformato in sifone, utile
• a spostarsi e a spruzzare inchiostro;
massa viscerale, con i sistemi digerente, escretore e riproduttore; nei gasteropodi è avvolta a
• spirale e ruotata di 180º. Bocca, ano e polmone sono in avanti e quindi