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Estratto del documento

CRITICHE

Molte coppie, senza vincoli per i contraccettivi moderni, utilizzano metodi

tradizionali; la transizione demografica in alcuni paesi è avvenuta via

aborto, ma lo schema non si adatta a tutti i paesi.

Non basta l’assenza di vincoli per spiegare le due rivoluzioni

contraccettive; cosa è cambiato nel tempo?

La contraccezione in Italia è intorno al 70%. In cui il resto utilizza spesso il coito interrotto.

Adesso sono più le giovani che non utilizzano i metodi moderni e si trovano spesso nella

condizione di abortire rispetto a prima che avveniva al terzo figlio di una donna matura.

LE POLITICHE DI CONTROLLO DELLE NASCITE NEI PAESI POVERI

La speranza di vita alla nascita è riconosciuta come un valore

fondamentale, a qualsiasi costo e condizione. Se calcoliamo la speranza di

vita alla nascita, si scende di 10 anni (rispetto agli 84) e diventa solo

biologico.

Il numero medio di figli per donna (fecondità) non è riconosciuto

universalmente; è un giudizio finalizzato con due ipotesi:

si devono fare figli o salta il welfare (in Italia);

Non si devono fare figli perché si blocca lo sviluppo.

Le conferenze mondiali si sono occupate di cercare una soluzione comune a

1954 Club di Roma,

questa dinamica: la prima è stata nel con il dove si

sono riuniti molti studiosi per determinare le condizioni di diversi paesi.

1974 c’è un approccio ideologico

I paesi socialisti (Cina, Brasile e URSS) hanno fatto blocco su ogni ipotesi di

limitare la fecondità perché si pensava che fosse un modo per ridurre il

potere potenziale (grande numero = grande esercito). poiché dicevano che lo

sviluppo economico non era correlato alle nascite.

Dopo il 1974 anche i cinesi e sovietici si rendono contro che il numero della

l’approccio ideologico lo dettano i paesi

popolazione grava sull’economia.

capitalisti: non c’è più bisogno di fare politiche specifiche di controllo delle

nascite, qui si parla delle politiche di sviluppo economico e la popolazione è

monitorata mediante l’aumento della contraccezione e la riduzione di figli

per donna.

Rivoluzione del Cairo – 1994

(Ogni paese porta la sua posizione, si arriva al documento finale che viene

pubblicato)

Si passa dai temi della crescita ( riduzione) a quelli della condizione di vita

degli esseri umani, si guarda ora ai diritti, allo sviluppo sociale ed

economico; come obbiettivo vi è il miglioramento della qualità della vita

delle popolazioni.

Vengono così inserite delle nuove politiche: rispettare i diritti riproduttivi;

supportare la scelta volontaria e responsabile; far valere il principio della

scelta informata e incrementare e diversificare i servizi di family planning.

Vengono individuate nuove aree di intervento: come l’istruzione che veicola

la riduzione della fecondità; ridurre la mortalità infantile (il sistema diventa

ordinato ed efficiente e la domanda di figli si riduce, perché si è

consapevoli della loro sopravvivenza); la salute sessuale e riproduttiva

viene definita come uno stato di benessere fisico mentale e sociale, non solo

l’assenza di infermità o la malattia in tutte le questioni relative alla

riproduzione; infine favorire l’accesso ai servizi finalizzati a tale salute.

La principale strategia è stata quello di ricorrere ai contraccettivi.

IL BISOGNO SODDISFATTO E NON DI CONTRACCEZIONE

Il bisogno di contracezione può essere soddisfatto oppure no. Come arrivo a definire che in

Italia c’è il bisogno non soddisfatto del 10%.

il bisogno non soddisfatto di contraccezione -> impedimento alla

contraccezione Non è una statistica amministrativa e si deve fare

un’indagine campionaria. Come faccio a dire in che % una popolazione

esprime questo bisogno?

Se mettessimo in campo delle politiche che riducono il bisogno non

soddisfatto, potremmo ridurre la

popolazione. Il 21% ha un bisogno

soddisfatto, le altre non

soddisfatto.

L’africa ha non solo una fecondità

più alta, ma anche una domanda

che rimane alta, si vuole distribuire

meglio i figli nel corso della vita

riproduttiva.

Quello che ostacola la soddisfazione di questo bisogno (voglio un

l’atteggiamento

contraccettivo per… ma non posso) può essere

oppositivo conoscenza

da parte del partner; la scarsa dei servizi e dei

metodi contraccettivi ( come la lontananza dal servizio) e la

disapprovazione sociale non legata alla religione, ma alla ragione di

scelta.

Se queste ragioni fossero rimosse il numero medio di figli per donna

sarebbe inferiore al 10-25%.

dell’istruzione femminile

L’importanza può favorire alla soddisfazione del

bisogno di contraccezione.

La prevalenza contraccettiva 2000-2010 mostra come sia inferiore al 10%

in nord africa, mentre nei paesi industrializzati si arriva anche a 70%,

(quando si parala di USA e Cina) nel 2050 l’India supererà la Cina grazie

anche alla domanda di figli molto elevata.

Nei paesi meno industrializzati non esiste la sterilizzazione, mentre è molto

alta sia negli stati uniti che nel nord Europa; è molto diffusa la pillola

soprattutto in Europa (perché si bilancia con la sterilizzazione, rispetto

all’Asia che mostra esattamente il contrario). 0-90 contraccettivi

0-40 la domanda di contraccettivi

Il grafico mostra come tutti i paesi siano interessati dalla necessità di avere

contraccettivi INDICE DI SVILUPPO UMANO

indice di sviluppo umano è una misura sintetica, che definisce a seconda del livello che

raggiunge, quanto lo sviluppo umano all’interno di un paese. È uno sviluppo composito, di

3 indicatori: La prima è una vita lunga e sana, la conoscenza e le condizioni di vita

dignitose.

Un vita lunga e sana che si basa sulla ricchezza e sulla salute. La malnutrizione è causa di

una speranza di vita bassa. La seconda dimensione è la conoscenza: ovvero l’indicatore

sociale per eccellenza. La conoscenza interpreta attraverso l’istruzione è divisa in tasso di

alfabetizzazione e il tasso di scolarità lordo ( è lordo perché in considerazione tutti i

giovani che sono a scuola, non dipende l’età). Il terzo sono le condizioni di vita dignitose,

che si misura con il PIL procapite.

Tanto più le persone non sono alfabetizzate, più il paese è in un disagio

sociale.

Il senso di questa conoscenza è la dimensione sociale, mentre la condizione

di vita media ( indica anche la condizione sociale) indica le condizioni di

salute, la condizione di vita sociale.

Lordo/netto.

Quando il tasso è lordo si considerano le persone a scuola

indipendentemente dall’età; può superare il tasso netto.

Netto: quanti bambini sono alle elementari diviso la popolazione che deve

essere lì perché hanno l’età “giusta”. Ho un valore superiore a 100 quando

il numero di quelli che sono a scuola è superiore di quelli che ci dovrebbero

essere, ciò capita quando quelli che frequentano sono bocciati quindi

presenti.

Nei paesi poveri non si arriva al netto e di solito si spara un tasso stimato.

min. 20-25 - max. 85.

Indice di aspettativa di vita

Diventa un indice che va da 0 a 1, e voglio portare gli indicatori tra questi

valori per creare una media, come posso fare a riportare un indicatore che

si esprime in anni in uno compreso tra 0-1 ?

Faccio [il valore effettivo ( 71.4) – il minimo arbitrario ] : [ il massimo

arbitrario – minimo arbitrario]

Ho bisogno di riportare su scale comuni le dimensioni che ho analizzato per

fare una sintesi, più è vicino all’1 più è vicina alla migliore realtà.

Indice dell’istruzione va sullo stesso principio, ho due indici di

alfabetizzazione, l’UNDP decide che vale di più l’indice di alfabetizzazione

degli adulti rispetto che l’indice lorda. Range istruzione 0-100, dove 0 è il

minimo e 100 è totalmente alfabeti.

Opero sull’indice lordo e alfabetizzazione degli adulti.

[Valore effettivo del paese – 0]: [100 – minimo ( 0)] come metto insieme?

L’indice di istruzione vale su 2/3 sul primo più 1/3 sulla scolarità lorda.

Es. [87.4 % è il valore reale – 0 (che è minimo)] : [100-0 ] = 0.874

Faccio la stessa cosa con l’altro indice, applicando le percentuali e arrivo a

0.816.

Per andare sui soldi su usa la scala logaritmica che piega le curve e il

miglioramento non è sostanziale, al posto di mettere il pil effettivo – 100,

metto i log.

La media di questi valori calcolati, non è altro che l’indice di sviluppo

umano: 1/3 della speranza di vita, 1/3 dell’istruzione e 1/3 del pil . Tanto è

più è alto questo valore, tanto più è messo bene qual paese secondo questi

indicatori. l’indice dell’istruzione

Per trovare dobbiamo operare sui ind.

Alfabetizzazione adulti, scolarità lorda.

Altri indice di povertà umana IPU-1

Paesi Poveri

Probabilità alla nascita di non sopravvivere oltre ai 40 anni; la grande

 discriminazione rispetto alla salute è che si muore diversamente rispetto

ai paesi giovani.

Conoscenza tasso di alfabetizzazione degli adulti,

 Condizioni di vita dignitosa si apre in due: (% di popolazione che non

 usa l’acqua potabile e la % di bambini sotto peso rispetto alla nascita.

Valgono ½)

ISU viene calcolato per tutti i paesi del mondo, ma ci sono anche altri

indicatori che raffinano la ricerca per comprendere i vari paesi.

alfa alla meno tre

L’IPU-1. E un 1/3 di queste probabilità elevate ad un

estremizzando la componente della maggiore deprivazione di una

popolazione.

Le dimensioni sono molto diverse a quelle di prima per il MODO DI

CALCOLARLI perché non avrebbe senso utilizzare gli altri indicatori.

IPU—2 paesi OCSE a sviluppo economico avanzato, cercando la

povertà nei paesi ricchi ( cfr prima a

di non sopravvivere

Probabilità alla nascita fino ai 60 anni

 40)

Conoscenza adulti privi di abilità funzionali di lettura e scrittura

 (dimensione sociale degli analfabeti di ritorno: fanno alcuni anni di

scuola, ma non scrivendo e leggendo hanno disimparato) ;

al di sotto della linea di povertà

Persone che vivono (povertà relativa

 non assoluta) ;

Indicatore di esclusione sociale: Tasso di disoccupazione di lungo

 periodo (età centrale, si parla di una popolazione che sarebbe attiva e

dovrebbe essere nel mondo del lavoro e si parla dei 45/50nn che

trascinano con sé il resto del nucleo famigliare) ;

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
44 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-S/04 Demografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher viola235 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Demografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Farina Patrizia.