Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 16
Appunti delle lezioni di Psicologia Generale Pag. 1 Appunti delle lezioni di Psicologia Generale Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Psicologia Generale Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Psicologia Generale Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti delle lezioni di Psicologia Generale Pag. 16
1 su 16
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

I piani di rinforzo devono essere stabiliti in base al rapporto educando educatore

Imprinting: Cognitivismo. Bandura

Domande d’esame: Psicologia del senso comune, psicologia scientifica, gestal,

arco rifleso, tempi di reazione, comportamentismo, ipotesi di ricerca, teoria

scientifica, esperimenti e metodi, disegno tra i soggetti e per i soggetti, tecniche

di self report, sensazione, stimolo condizionato, soglia differenziale.

Lezione 19.04.18

II III Paragrafo(IV NO) Capitolo 7 Memoria

Ritenzione e recupero

Ritenzione: Per quanto riguarda il processo di recupero delle informazioni è

composto da una serie di operazioni mentali diverse come il riconoscimento e

riapprendimento. Per quanto corcerne quest’ultimo questo costituisce una

tecnica nella misura in cui il materiale appreso in precedenza viene ri appreso

una seconda volta dopo un certo intervallo di tempo. Se il secondo

apprendimento raggiunge lo stesso criterio del primo in un tempo minore o con

un numero di prove minori allora si può concludere che c’era un ricordo del

primo apprendimento. Poniamo di chiedere ad un soggetto di imparare a

memoria una poesia, ponendo come criterio un'unica ripetizione senza errori. Il

soggetto per raggiungere il criterio impiega 50 minuti. Quando invece è più tardi

possiamo chiedere al soggetto se ricorda quella poesia, e riceviamo una risposta

negativa. Possiamo allora invitare a ristudiare e misurare il tempo impiegato

per poterla ripetere senza errori. Tanto più il valore del ri apprendimentom è

piccolo,tanto più cioè più rapido è stato, tanto più è elevata sarà la differenza e

quindi si otterrà un maggior ricordo. Lo studente che ad un esame cerca di

quanto sa dell’argomento, oppure il soggetto che risponde all’invito

ricordare

dello sperimentatore”Ora dimmi tutto quello che ricordi del materiale che ti ho

presentato prima”. Sono impegnati in una situazione di rievocazione libera. Il

termine rievocazione(recall) indica tutte quelle situazioni in cui il soggetto

ricorda verbalmente. Una situazione simmetrica alla situazione è costituita dalla

riproduzione, tecnica usata quando il materiale è singolare, si richiede al

soggetto di riprodurlo gratuitamente. La rievocazione si distingue in:

rievocazione libera, rievocazione geriale, e rievocazione guidata. Nella

rievocazione libera(quella di cui abbiamo parlato precedentemente in altri

tempi), il soggetto può ricordare come li viene spontaneo di fare, senza dover

rispettare. Quando la rievocazione è limitata ad una sola prova, si parla di

rievocazione libera a prova unica; nel caso in cui sono richieste più prove, la

procedura viene definita rievocazione libera a più prove. In un test di

rievocazione la misura della prestazione in memoria può essere data da

assumere di item e dal numero di errori. Sono item correttamente rievocati

quelli che erano stati presentati e che compaiono nel protocollo di rievocazione,

cioè in foglio su cui il soggetto mostra ciò che ricorda, o la registrazione delle sue

parole nel caso in cui gli viene chiesto di dire ciò che ricorda. Vengono

considerati come corretti gli item che sono ricordati al plurale anche se erano

stati presentati al singolare. Lo stesso vale per il sesso. L’errore diffuso è quello

causato dalle omissioni, cioè item che erano stati presentati che non compaiono

nel procollo di rievocazione. Nella rievocazione seriale viene chiesto di

rispettare l’ordine di presentazione: il materiale deve perciò essere ricordato

nella stessa sequenza in cui è stato presentato. In questo il numero di items

rievocati correttamente è dato da quelli rievocati nella stessa relazione d’ordine

presentata. Agli errori della rievocazione libera si aggiungono in questo caso

anche gli item giusti ma rievocati in posizione variata. Di solito la rievocazione

guidata offre maggiori prestazioni

Domande d’esame: Concetto di apprendimento, Pavlov(cibo stimolo

condizionato, risposta salivazione, stimolo condizionato cibo), rinforzatori

skinneriani.

Lezione 26/03/2018 Capitolo 9 Comunicazione e linguaggio

La comunicazione permette di svolgere diverse funzioni mentali, ossia: cognitive,

relazionali, espressive.

Cognitive: E’ collegata con il nostro pensiero, con il nostro ragionamenti

Relazionali: Mediante la comunicazione siamo in contatto con altre persone, tanto

che l’essere umano è definito un’animale sociale

Espressiva: Con la comunicazione esprimiamo noi stessi, e si trova attraverso le varie

forme artistiche, letterarie, uditive.

Comunicare significa, o meglio la comunicazione (definizione prof.ssa Monacis)

deriva dal latino: comune-azione, significa agire con qualcuno, qualcosa. La

comunicazione dobbiamo tenerla presente distinta dal comportamento. Tra

comunicazione e comportamento esiste una logica di inclusione: o meglio ogni forma

di comunicazione è un comportamento, ma non è vero il contrario. Ciò avviene

perché può accadere che involontariamente mentre stiamo sull’autobus(ad esempio)

urtiamo contro un individuo, mettiamo in atto un comportamento involontario, ma ciò

non sta a significare che avremmo voluto comunicare. Lo stesso dicasi occorre fare

una distinzione tra comunicazione ed interazione(quando urtiamo qualcuno, non sta a

significare che vogliamo entrare in comunicazione con quest’ultimo), tanto che vale

la logica precedente: ogni forma di comunicazione è un atto di interazione, e non è

vero il contrario. Affinchè ci sia un interazione, un atto comunicativo tra i soggetti è

fondamentale che ci sia una notizia che metta in contatto i due individui. La notizia è

alla base di una comunicazione, per poi procedere ad uno: “scambio comunicativo”

cit. Prof.ssa Monacis. La comunicazione è uno scambio interattivo ed osservabile

tra due o più partecipanti, dotato di un grado di consapevolezza ed

intenzionalità reciproca capace di partecipare, e condividere un certo percorso

di significati, sulla base di sistemi convenzionati in base alla cultura di

riferimento.

Analisi della definizione: I soggetti coinvolti scambiano un percorso di significati; i

sistemi convenzionati sono: la lingua, il linguaggio del corpo, un senso comune

alle cose.

Punti di vista per definire la comunicazione

Modello matematico: Si parte da questo modello in quanto i primi studi avvengono

nel primo 900, precisamente nel 1940 nascono negli Stati Uniti non nei laboratori di

psicologia, ma militari. Tra le varie guerre accade che avevano un obiettivo, quello di

ottimizzare il processo comunicativo tra le varie basi militari. E’ altresì definito

lineare, in quanto c’è un mittente ed un destinatario, tra i due circola una notizia, il

mediante il Pc, telegrafo. L’emittente invia

segnale trasmesso il messaggio attraverso

un mezzo quale: PC, telefono, questo viene codificato, ed infine recepito(codificato)

dal destinatario. Tra mittente e destinatario c’è un passaggio lineare A-------- B, il

fine era quello che il messaggio arrivasse. Negli anni però questo modello era

parziale, poiché non si riusciva a capire se il messaggio fosse stato recepito o meno,

tanto che venne avvalorato con il concetto di: ”feed-back”, ossia riscontro. Il

feedback è una retro-azione, riscontro se questo sia stato recepito o meno

letteralmente dal destinatario. Il modello matematico, assume la connotazione

circolare A-B-A(dove il rapporto B-A è possibile mediante il concetto di feedback).

La funzione feedback, assume la funzione di risposta, la seconda riguarda quella

di stimolo, per ottenere una successiva risposta, la terza quella di rinforzo che

alimenta il modello di scambio. Quando viene introdotto il concetto di feedback si

introduce la teoria dei codici, dov’è fondamentale un codice, che codifica il

messaggio ed il destinatario decodifica il messaggio ricevuto. Il codice è un insieme

di regole di associare in modo univoco gli elementi di un sistema rispetto ad un

E’ fondamentale, ma deve essere avvalorato con le inferenze,

altro sistema.

rispetto a quello che viene comunicato: il messaggio non è un dato numerico,

anche qualcosa che va al di là del dato numerico, ossia leggerlo come un segno.

Semiotica: Scienza che si occupa dei segni, e secondo modello studiato dalla

comunicazione. Il segno è concepito secondo due prospettive: strutturalista(lo

concepisce come un’equivalenza elaborata de Saussure, linguista svizzero. C’è una

corrispondenza tra un’espressione ed un contenuto, che corrispondono alla logica di

identità, ossia entrambi sono uguali. Il segno nella logica dello studioso svizzero è

dato dal rapporto tra: significante e significato. Ex: cane. Can(espressione o

significante all’immagine acustica, al suono quando viene pronunciato il cane); la

prospettiva inferenziale è stata elaborata da Grice, il segno deve essere inteso come

un’inferenza, indizio, o meglio qualcosa che sta per qualcos’altro: ad esempio vedo le

nuvole in cielo intese come presagio di qualcos’altro.

Pragmatico: Studia le relazioni tra testo e contesto: prende in considerazione i

processi impliciti della comunicazione. Con questi processi impliciti possono inferire

dal contesto ciò che il testo dice: possiamo capire il messaggio partendo dal contesto,

E’ fondamentale studiare l’atto comunicato la teoria

ossia la cornice di riferimento.

degli atti linguistici, da Haustin elaborato negli anni 60: “Dire qualcosa, significa fare

qualcosa”: l’atto linguistico può essere: locutorio, illocutorio, perlocutorio.

Locutorio: Sono azioni che corrispondono quando si dice qualcosa: Ciao

Illocutorio: Sono azioni che compiamo tramite il parlare spesso, ad esempio dico

qualcosa ed implica una serie di conseguenze. Ad esempio ciao posso dirlo con il

saluto, con il cenno di capo, allo stesso tempo Ciaooo lo trasmetto come soggetto

annoiato, insoddisfatto, stanco.

Perlocutorio: Atto con il dire qualcosa. Rientra in esso il concetto di persuasione:

ossia dico qualcosa manipolandola.

All’interno della comunicazione ha fondamentale importanza il principio di

cooperazione, spostando l’attenzione al concetto di conversazione, costituita da 4

massime

Quantità: Bisogna dare il proprio contributo nella conversazione adeguatamente,

essere adeguati

Qualità: Cerca di affermare le cose vere, e non quelle false.

Relazione: I contributi devono essere pertinenti all’argomento.

Modo: Cerca di evitare espressioni di ambiguità, brevi e procedi in modo

ordinato.

Per Grece bisogna seguire questa logica, poiché in quella del linguaggio il

significato viene analizzato su

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
16 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mat19924 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Monacis Lucia.