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Meccanismo di silenzio assenso e interessi sensibili

3. → Tale comma ci dice che l'attuazione del meccanismo di silenzio assenso si applica anche ai casi in cui gli assensi/concerto/nulla osta per quanto riguarda le materie di interesse sensibili (tutela ambientale, paesaggistico territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini). Qui c'è una sorta di contraddizione rispetto agli articoli 16 e 17 in cui viene trattato questo argomento degli interessi sensibili. Anche in questo caso le amministrazioni devono comunicare l'assenso/concerto/nulla osta entro 90 giorni dalla richiesta dopo di che, se sono trascorsi senza che uno di questi sia comunicato, allora si innesca il meccanismo di silenzio assenso.

4. → Le disposizioni di questo articolo non si applicano se vi sono delle disposizioni a livello Europeo, quindi prevale il diritto dell'Unione europea. Quindi non potrà operare il meccanismo di silenzio assenso quando la disciplina Europea richiede

L'adozione di un provvedimento espresso.

Art. 18. (Autocertificazione)

  1. Viene ribadito che entro 6 mesi dall'entrata in vigore di questa legge 241/1900, le varie amministrazioni devono adottare tutte misure organizzative per applicare le disposizioni in materia di autocertificazione e di presentazione di atti e documenti da parte dei cittadini alle pubbliche amministrazioni. Questo articolo si riallaccia al 27 perché la P.A deve comunicare con la Commissione.
  2. Se la P.A ha già il possesso di documenti che attestano atti, fatti, qualità e stati soggettivi, non deve più richiedere tali documenti al soggetto a cui essi si riferiscono/ad altre amministrazioni. Questo articolo spesso non viene rispettato, viene violato perché se ci pensiamo moltissime volte capita che una stessa amministrazione ci chieda più volte alcuni documenti: quante volte una stessa amministrazione ci ha richiesto la carta d'identità?

→ In merito atti, fatti, qualitá e stati soggettivi che la stessa P.A deve certificare, allora il responsabile del procedimento sa che questi atti, fatti, qualitá e stati soggettivi sono accertati d'ufficio, ovvero dovrà lui stesso recarsi presso l'ufficio dell'amministrazione che li aveva certificati e, d'ufficio, accettarli.

3-bis. → NON FATTO

Art. 18-bis. (Presentazione di istanze, segnalazioni o comunicazioni)

1. → Quando un cittadino presenta una istanza, segnalazione, comunicazione deve essere rilasciata una ricevuta che attesta l'avvenuta presentazione di una di queste 3 e soprattutto indica i termini entro cui l'amministrazione é tenuta a rispondere, perció passati quei termini il silenzio/mancata risposta dell'amministrazione equivale ad un assenso.

Se la ricevuta contiene le stesse informazioni trattate nell'articolo 8 (che ci dice quale deve essere in contenuto della comunicazione)

dell'avvio al procedimento) allora la ricevuta è da considerare come una comunicazione di avvio.

L'istanza, comunicazione, segnalazione che viene presentata ad un ufficio viene sempre protocollata, cioè vengono indicati numeri e lettere di protocollo. La data del protocollo non può essere diversa dalla data di presentazione dell'istanza, segnalazione, comunicazione.

Se la ricevuta non è rilasciata le 3 categorie producono lo stesso effetti però l'amministrazione che non l'ha rilasciata ne ha la responsabilità disciplinare.

2. → Nel caso in cui il soggetto che vuole presentare l'istanza, comunicazione, segnalazione sbagli ufficio per presentare uno di questi 3, allora i termini che riguardano il meccanismo del silenzio assenso e il meccanismo della SCIA decorreranno effettivamente da quando l'ufficio veramente corretto/competente riceverà l'istanza, comunicazione, segnalazione.

Art. 19. (Segnalazione

certificata di inizio attività - SCIA)
Prima si chiamava DIA = dichiarazione di inizio attività. La DIA oggi c'è ancora in materia di edilizia. SCIA e DIA sono dichiarazioni/atti del soggetto privato.
La SCIA è una dichiarazione che proviene dal soggetto privato ed è destinata a sostituire tutta una serie di atti/provvedimenti pubblici (= che quindi dovrebbero essere emanati dalla P.A).
La SCIA si fonda su un meccanismo di sostituzione di una serie di atti amministrativi con una segnalazione che proviene dal privato.
Caratteristica fondamentale della SCIA: l'attività di semplificazione della SCIA è prevista perché riguarda attività (sono attività imprenditoriali, artigianali, commerciali) per il cui svolgimento è necessario avere quei presupposti e requisiti di legge.
1. → La segnalazione abbiamo detto che è un atto che sostituisce provvedimenti amministrativi che sono adottati dalla P.A. Qui

La norma fa l'elenco degli atti amministrativi che possono essere sostituiti dalla segnalazione del privato:

  • autorizzazione
  • licenza
  • concessione non costitutiva
  • permesso o nulla osta comunque denominato
  • le domande per le iscrizioni in albi o ruoli richieste per l'esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale.

Queste categorie appena citate possono essere sostituite dalle SCIA nel caso in cui si tratta di atti di natura autorizzatoria per il cui rilascio bisogna solo verificare che si abbiano i requisiti e presupposti stabiliti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale.

Eccezione: non è prevista la sostituzione se c'è un contingentamento (= un limite stabilito per un'attività) oppure non vale se c'è da tutelare alcuni interessi sensibili cioè: interessi ambientali, paesaggistici o culturali e degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza.

all'immigrazione, all'asilo, alla cittadinanza, all'amministrazione della giustizia ecc.. Questa segnalazione deve essere appunto certificata cioè corredata/accompagnata dalle autocertificazioni che possono essere: dichiarazioni sostitutive di certificazioni, atti di notorietà, o attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati. Queste ultime 3 servono per far sì che la P.A possa capire che si abbiano veramente i requisiti e presupposti per poter svolgere quell'attività. L'importante è quindi che si tratti di atti di natura autorizzatoria per il cui rilascio bisogna solo verificare che si abbiano i requisiti e presupposti stabiliti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale. La segnalazione, corredata delle dichiarazioni, attestazioni e asseverazioni nonché dei relativi elaborati tecnici, può essere presentata per mezzo della raccomandata con avviso di ricevimento.​2. → Una volta presentata lasegnalazione può essere iniziata l'attività oggetto disegnalazione → qui si vede proprio l'utilità della SCIA cioè il fatto che si accelerano di granlunga i tempi.​3. → Ci dice che l'amministrazione competente nel caso in cui abbia accertato che non cisono i requisiti e presupposti che bisognava avere per poter presentare la SCIA, ha adisposizione 60 giorni* da quanto ha ricevuto la SCIA per adottare dei provvedimenti. Iprovvedimenti sono: il divieto di proseguire l'attività o l'ordine di rimuovere gli effettidannosi causati dall'attività che si è svolta fino ad ora.Se invece è possibile che il soggetto privato riesca a mettere in regola i requisiti e presuppostiche erano necessari, la P.A lascia che il privato provveda da solo purché lo faccia entro unmassimo 30 giorni. Se sono superati questi termini e non è successo nulla, l'attività è daconsiderarsi

vietata. In più, nel tempo che l'amministrazione dà al privato per poter adottare quelle misure che gli servono per mettersi in regola, l'attività viene sospesa. È necessario che l'attività venga sospesa quando ci sono attestazioni non veritiere o c'è un pericolo per la tutela degli interessi sensibili. La sospensione interrompe questi 60 giorni* che sono i giorni entro i quali la P.A può prendere dei provvedimenti.

Decorso il termine entro cui si possono prendere dei provvedimenti come: divieto di proseguire l'attività, l'ordine di rimuovere gli effetti dannosi causati dall'attività che si è svolta fino ad ora o la prescrizione delle misure per rendere l'attività conforme ai requisiti e presupposti stabiliti dalla legge, la P.A ha la possibilità di adottare dei provvedimenti di autotutela.

I provvedimenti di autotutela prevedono l'annullamento

d'ufficio o revoca del provvedimento amministrativo. Di norma i provvedimenti di autotutela riguardano provvedimenti adottabili dalla P.A ma relativi a provvedimenti già adottati dalla P.A. Qui invece c'è un provvedimento del soggetto privato che sostituisce tutta una serie di provvedimenti di competenza dell'autorità amministrativa; perciò i provvedimenti di autotutela (dato che in questo caso il provvedimento non c'è stato) in questo caso prevedono che la P.A potrà agire in via di autotutela andando ad annullare d'ufficio dei provvedimenti/atti che possono essere adottati a seguito dell'attività iniziata dalla P.A a seguito, a sua volta, della SCIA. Quando detto perché non può la P.A revocare la SCIA che è un atto del privato, può solo revocare suoi atti.

4-bis. → NON È DA FARE

6. → Qualora nelle dichiarazioni, attestazioni o osservazioni sono riportati da chiunque

deve fare. Se la P.A. non adempie a tali verifiche, allora potrò agire per far sì che la P.A. adempia ai suoi doveri. 7. → La SCIA e la DIA sono due diverse modalità di comunicazione all'amministrazione pubblica di un'attività o di un intervento edilizio. La SCIA è utilizzata per attività o interventi di minore entità, mentre la DIA è utilizzata per attività o interventi di maggiore entità. 8. → La SCIA e la DIA sono strumenti che permettono di semplificare le procedure burocratiche legate all'edilizia, consentendo ai privati di avviare le proprie attività o interventi senza dover richiedere un'autorizzazione preventiva. 9. → La SCIA e la DIA sono soggette a verifiche e controlli da parte dell'amministrazione pubblica competente, al fine di accertare la conformità dell'attività o dell'intervento alle norme vigenti. 10. → Nel caso in cui vengano riscontrate irregolarità o violazioni delle norme durante le verifiche o i controlli, l'amministrazione pubblica può adottare provvedimenti sanzionatori, quali la revoca della SCIA o della DIA e l'adozione di misure correttive. 11. → La SCIA e la DIA possono essere impugnate davanti al giudice amministrativo qualora si ritenga che l'amministrazione pubblica abbia adottato provvedimenti illegittimi o non abbia adempiuto ai propri obblighi di controllo. 12. → La SCIA e la DIA sono strumenti che favoriscono lo sviluppo economico e la semplificazione amministrativa, ma è fondamentale che vengano rispettate le norme e che l'amministrazione pubblica svolga adeguati controlli per garantire la sicurezza e la correttezza delle attività e degli interventi edilizi.

È obbligata a fare.Art. 19-bis. (C

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
29 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gloria.S. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Giurisprudenza Prof..