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Dare_Riserva di Rivalutazione € 50 Avere_Riserva Utili a Nuovo € 50 31.12.2012
Ammortamento € 150 Fondo Amm.to € 150 31.12.2013
Dare_Riserva di Rivalutazione € 50 Avere_Riserva Utili a Nuovo € 50 31.12.2013
Ammortamento € 150 Fondo Amm.to € 150 31.12.2014
Dare_Riserva di Rivalutazione € 50 Avere_Riserva Utili a Nuovo € 50 31.12.2014
Valore acquisto 2004 1000 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 dic-14
NBV 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0
Ammto (100) (100) (100) (100) (100) (100) (100) (100) (100) (100)
Riv./NBV new 900 750 600 450 300 150 0
Ammto new (150) (150) (150) (150) (150) (150)
Riserva di rivalutazione 300 250 200 150 100 50 0
(50) (50) (50) (50) (50) (50)
Riserva utili a nuovo 50 100 150 200 250 300
Ias 10
Fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell’esercizio
È una fattispecie che nella vita reale accade spesso. Es. Società quotata italiana – mediamente il cda è
verso la seconda metà di marzio con una prevista pubblicazione di relazione finanziaria annuale verso
fine aprile. È facile che può accadere che dal 1° gennaio 2016 e il 20° marzo 2016 è altamente
probabile che ci sono dei fatti tali per cui ci si deve chiedere se inficiano il bilancio che sto andando a
pubblicare.
La parte iniziale identifica le finalità e l’ambito di applicazione. La finalità del presente Principio è di
prescrivere:
a) Quando l’entità dovrebbe rettificare il proprio bilancio a seguito di fatti intervenuti dopo la data di
riferimento del bilancio; b) L’informativa che un’entità dovrebbe fornire circa la data in cui il bilancio
è stato autorizzato alla pubblicazione e in relazione ai fatti intervenuti dopo la data di riferimento del
bilancio; 18
Il presente Principio deve essere applicato nella contabilizzazione di fatti intervenuti dopo la data di
riferimento del bilancio. Stiamo parlando della possibile rettifica del bilancio.
Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio: fatti, favorevoli o sfavorevoli, che si
verificano tra la data di riferimento del bilancio (31.12) e la data in cui viene autorizzata la
pubblicazione del bilancio.
Esistono due tipologie:
1) Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio e che comportano una rettifica;
2) Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio e che non comportano una rettifica
I fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio includono tutti i fatti fino alla data in cui il
bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione anche se tali fatti si verificano dopo la comunicazione
al pubblico di informazioni economico finanziarie. Cosa vuol dire questo statement? Che è un fatto
significativo. Il 1° momento è il 31.12, il 2° momento potrebbe essere tipo a fine gennaio, dove danno
in modo sintetico informazioni alla stampa, 3° momento pubblicazione dell’Intero bilancio. Se a
gennaio hai fatto una pubblicazione sul mercato, es. EBITDA, ricavi, PFN, non interessa. Il principio
interessa 2 dati: il 31.12 e la pubblicazione del bilancio. Se hai comunicato che hai un EBIDTA di X mio
e succede che per fatti intervenuti dopo va a ridurre l’EBITDA vado a fare una rettifica della
pubblicazione. Tutti fatti tra le due date ci interessano. La data in cui viene pubblicato il bilancio è
importante. Entro 21 gg dell’assemblea deve essere comunicato agli azionisti. Se tra cda e la data di
assemblea decorrono 30 gg, pochi gg dopo viene pubblicato il bilancio. Le grosse società pubblicano
molto vicino alla data del cda, perché il mercato vuole avere subito le informazioni. Una delle prima
aziende che pubblica il bilancio è quello della Fiat. Dopo che il cda approva il bilancio può essere
pubblicato, prima che il bilancio va in assemblea. Se l’assemblea non approva il bilancio torna al cda.
Questi fatti non hanno nulla a che fare dallo IAS 10. Lo Ias 10 tratta eventi che dal punto di vista
temporale si ferma al giorno della pubblicazione del bilancio.
Vediamo ora i fatti che comportano una rettifica ai numeri di bilancio: Fatti intervenuto dopo la
chiusura di riferimento che comportano una rettifica:
a) Conclusione di una causa legale che conferma che l’entità aveva un’obbligazione attuale alla data
di riferimento del bilancio. L’entità rettifica qualsiasi accantonamento precedentemente rilevato
secondo quanto previsto dallo IAS 37, non si limita a fornire l’informativa in quanto la sua
conclusione fornisce ulteriori elementi da considerare ai sensi del §16 dello IAS 37. Cosa stiamo
dicendo? Facciamo un esempio: Ho una causa in corso il 31.12 con un cliente e questa causa è
rilettivi e prodotti difettosi venduti (es. Samsung Galaxy Note 7). Questa causa si conclude il 20
febbraio, il 31 gennaio non ho stanziato nessun fondo, perché il mio legale mi diceva che è remota la
possibilità che perdo la causa legale. Questi € in quale bilancio devono essere contabilizzati? Nel
31/12, cioè il bilancio ancora non pubblicato. Se invece il prodotto fosse stato venduto il 02 gennaio
successivo quando lo contabilizzo? Nel 31/12 ancora non avevo quella passività potenziale, così non
centra niente con il bilancio non ancora pubblicato. Deve essere una obbligazione attuale alla data di
riferimento del bilancio.
b) La conoscenza di informazioni che indicano che un’attività aveva subito una riduzione di valore o
che l’importo di una perdita per riduzione di valore di un’attività precedentemente rilevata deve
essere rettificata:
Il fallimento di un cliente che si verifica dopo la data di riferimento del bilancio che conferma
la perdita di realizzo di un credito commerciale esistente già alla data di riferimento del
bilancio; 19
La vendita di rimanenze dopo la data di riferimento del bilancio può fornire evidenza del loro
valore netto di realizzo;
Fatti intervenuto dopo la chiusura di riferimento che non comportano una rettifica:
a) Flessione del valore di mercato di una attività tra la data di riferimento del bilancio e la data in
cui è autorizzato alla pubblicazione. In quanto riflettono circostanze che si sono verificate
successivamente. Di conseguenza un’entità non rettifica il valore delle attività alla data di
riferimento del bilancio;
b) Dividendi: se l’entità delibera l’assegnazione di dividendi dopo la data di riferimento del bilancio
la stessa non deve rilevare tali dividendi come una passività alla data di riferimento del bilancio;
al 31.12 la distribuzione non c’era ancora. È un debito nel momento in cui la delibera è stata
presa.
c) Se gli stessi sono deliberati tra la data di riferimento e la data di pubblicazione si fornisce solo
una indicazione nelle note come previsto dallo IAS 1. La distribuzione dei dividendi non va a
rettificare le poste in bilancio ma fa parte delle Nota Illustrativa.
Continuità azienda: L’entità non deve preparare il bilancio secondo i criteri di un’azienda in
funzionamento se la direzione aziendale decide dopo la data di riferimento di porre l’entità in
liquidazione o di cessare l’attività o che non ha altra realistica alternativa che fare ciò. Il fatto che
l’azienda redige il bilancio secondo la continuità mi fa utilizzare i principi di continuità. Se vengono
meno i criteri di funzionamento, tutta la classificazione non avrebbe senso e si dovrebbe utilizzare
l’IFRS 5.
Il peggioramento dei risultati operativi e della situazione patrimoniale finanziaria dopo la data di
riferimento del bilancio può essere indicativo della necessità di considerare se il presupposto della
continuità aziendale risulti ancora appropriato. Se il presupposto non è più appropriato l’effetto è
così pervasivo che si richiede una modifica fondamentale dei principi contabili di riferimento.
Lo IAS 1 specifica che è richiesta informativa se:
a) Il bilancio non è redatto secondo il presupposto della continuità aziendale;
b) La direzione è a conoscenza di rilevanti incertezze connesse a fatti che possono mettere in dubbio
la capacità dell’entità di operare nella prospettiva della continuazione dell’attività. Gli eventi che
richiedono tale informativa possono sorgere dopo la data di riferimento del bilancio.
Cosa dobbiamo indicare nelle informazioni integrative?
Data di autorizzazione alla pubblicazione: è importante conoscere per gli utilizzatori del
bilancio tale informazione in quanto il bilancio non riflette fatti intervenuti successivamente
a tale data;
Aggiornamento delle informazioni per fatti intervenuti successivamente alla data di
riferimento del bilancio. Esempio: informazioni su passività potenziali già esistenti alla data di
riferimento del bilancio;
Fatti intervenuti successivamente alla data di riferimento che non comportano rettifiche al
bilancio. L’entità deve indicare:
Natura del fatto;
o Una stima dei connessi effetti sul bilancio.
o
Esempi di eventi intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio che non comportano rettifica: 20
Un’importante aggregazione aziendale il trasferimento di un’importante controllata;
Comunicazione di un programma che prevede la cessazione di un componente;
Classificazioni di attività possedute per la vendita in conformità all’IFRS 5;
Distruzione dovuta ad un incendio di un importante impianto produttivo dopo la data di
riferimento;
Inizio attuazione di un’importante ristrutturazione (IAS 37);
Lo Ias 10 è un principio molto teorico, ma si collega bene allo Ias 37 e ci dovrebbero essere degli
esempi teorici. IFRS 2
Pagamenti basati su azioni
L’ambito di applicazione è molto ampio. La applicazione più frequentemente che si vive nella realtà è
la contabilizzazione dei stock-option. L’ambito applicativo è un po’ più ampio. Il principio si applica
alle operazioni di acquisto di beni e servizi da terzi, che non agiscono quali titolari di azioni, il cui
prezzo è basato su azioni dell’entità acquirente o di altra entità del gruppo. Non necessariamente ci
deve essere una consegna di azioni o strumenti rappresentativi di capitale. La differenza tra opzione
(diritto di esercitare un’opzione) a azione (è già patrimonio netto) è chiaro. I piani di stock option
sono preferibilmente applicate alle società quotate, perché le azioni sono più facili da liquidare. Non
necessariamente questo principio regola la consegna di azioni o strumenti rappresentativi di capitale.
Quando si dice che sono pagamenti basati su azioni è perché anche nella stock option