Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 79
appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 1 appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 79.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 79.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 79.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 79.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 79.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 79.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 79.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 79.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti dell'esame di Economia Monetaria Pag. 41
1 su 79
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

OMA.

Sono le operazioni che operano come canale principale di immissione di liquidità

bancaria tra cui troviamo:

-ORP( operazioni di rifinanziamento principali) di immissione temporanea, cadenza e

scadenza settimanale, decentralizzazione e liquidità assegnata per asta ,a tasso fisso

o variabile, competitiva ad ammontare fisso oppure a piena aggiudicazione

-ORLT( operazioni di rifinanziamento a più lungo termine): di temporanea immissione a

cadenza mensile a tre mesi anche a cadenza irregolare con scadenze fino a 4 anni.

-FINE TUNING: di immissione o assorbimento, sia temporanee che definitive ed in

valuta a procedure d’asta o bilaterali.

-OPERAZIONI STRUTTURALI: di immissione o assorbimento, temporanee e definitive

con emissione di certificati di debito e procedure d’asta e bilaterali.

Aliquota minima sul conto di riserva obbligatoria: fissazione di una aliquota

 applicabile su un aggregato di passività bancarie che determina per ciascuna

banca il livello minimo del saldo medio di fine giornata calcolato su un periodo

di mantenimento.

Misure non convenzionali di politica monetaria condotte a partire dal 2008 in poi

 come il quantitative easing.

Il tasso di rifinanziamento principale è stato di fatto il livello obbiettivo del tasso sul

mercato interbancario fino al 2008, questo è stato il target del mercato interbancario.

Dal 2008 non è più riuscito ad essere il target ovvero mantenerlo nella parte centrale

del corridoio anche se sembra che dal 2012 anche se la BCE non ha annunciato il

tasso è stato lasciato scendere fino al pavimento, infatti dal 2012 ha iniziato il

quantitative easing, con l’acquisto definitivo di titoli che a scadenza saranno

ricomprati ,questo meccanismo fornisce liquidità e ovviamente il tasso interbancario

non può trovare stabilità ma rimane nel pavimento dei tassi.

La tavola 4.2 si divide in parte A e parte B, raccoglie le passività di riserva obbligatoria

dividendole in quelle con aliquota 0 e con l’aliquota è 1%. Queste aliquote

ovviamente possono cambiare.

L’obbligo di riserva, va osservato come media, il rispetto dell’aliquota viene calcolato

alla fine di un certo periodo di mantenimento, e sé ciascuna banca ha rispettato

l’obbligo di riserva, calcolando la media dei saldi di fine giornata dei conti di riserva,

nel grafico si vede l’inizio del periodo di mantenimento e la fine del periodo di

mantenimento. A fine periodo si cerca sempre di alzare la media dei saldi.

La prima nota da fare è che un effetto della riserva obbligatoria è quello di accrescere

il fabbisogno di liquidità delle banche, è possibile anche la situazione in cui la RIS

obbligatoria ha poco effetto sulla LB ovvero quando c’è assenza di obbligo.

Negli usa le banche possono soddisfare la riserva obbligatoria contando il valore delle

banconote in giacenza mente non vale in Europa. Facendo ciò riduce il fabbisogno di

liquidità, e quindi siamo andati spesso vicini al fatto che la riserva obbligatoria non

aggiunge nulla al fabbisogno delle banche.

Perché la BCE è interessata a tenere la riserva maggiore ? Le aliquote sono molto

basse in tutti i paesi sviluppati. Accrescere il fabbisogno delle banche dovrebbe far sì

che la BCE abbia maggior controllo sui tassi di interesse, ovvero effetto di trasmissione

di politica monetaria. Anche se esistono tanti altri modi di trasmissione di politica

monetaria.

Un altro aspetto della riserva obbligatoria è la mobilizzazione della riserva

obbligatoria. Vuol dire che ciascuna banca sa di poter tenere un saldo maggiore o

minore della riserva a secondo della convenienza. A cosa serve la mobilizzazione?

Quali conseguenze porta?

Rende la domanda giornaliera di liquidità bancaria più elastica al tasso interbancario,

se dovessero rispettare la riserva, la domanda di liquidità non sarebbe elastica al

tasso interbancario, e se tuttavia non rispettano la riserva devono pagare la penalità

ovvero 2,5 punti base sopra il tasso delle Operazioni di Rifinanziamento Principale.

Quindi le banche avrebbero elasticità zero, mentre il poter usare la media rende la

domanda più elastica: la logica di una banca è quella per cui se oggi il tasso di

interesse è insolitamente alto allora sfrutto l’opportunità e riduco il saldo ma

recupererò nei giorni successivi con saldi più positivi. Se invece il tasso è basso le

banche prendono a prestito, mentre prestano liquidità quando il tasso è più alto,

ovvero le banche concorrono ad offrire liquidità al mercato.

La volatilità è giornaliera molto pronunciata che è effetto della mobilizzazione della

riserva obbligatoria. Nell’articolo si parla del problema riscontrato dalla BCE, che è un

dettaglio ma utile per approfondire i meccanismi di liquidità bancaria, ovvero

l’esigenza di far coincidere le aste delle ORP con l’inizio di un periodo di

mantenimento: le aspettative hanno un effetto su questo, e sinteticamente l’idea è

che se ho un periodo di mantenimento che si sovrappone con la ORP di 2 settimane e

nel corso di questo finisce ed inizia un periodo di mantenimento questo può mettere in

moto delle aspettative sull’aumento dei tassi, creando degli effetti di underbidding o

overbidding delle ORP.

Ovvero viene chiesta minore o maggiore liquidità di quanto in realtà ne abbiano

bisogno, quindi la soluzione è stata la maggiore brevità delle ORP, e poi far coincidere

inizio e fine di mantenimento con la definizione di ORP.

La remunerazione della liquidità che fa parte della riserva obbligatoria, non ha una

regola, ma tipicamente è maggiore della remunerazione sulle riserve in eccesso, che

invece era pari a zero.

Nel caso dell’Eurosistema la riserva obbligatoria è remunerata al tasso delle ORP o

meglio alla media dei tassi marginali di aggiudicazione delle ORP: è vero che sono a

tasso fisso oggi, ma per un lungo periodo sono a tasso minimo e quindi il tasso

marginale di aggiudicazione è quello più basso a cui ho dato liquidità alle banche. La

banca ultima che riceve liquidità ha un tasso marginale di aggiudicazione che è

prossimo al tasso delle ORP.

Le funzioni della riserva obbligatoria sono

1.accrescere il fabbisogno strutturale di liquidità bancaria a condizione che il

fabbisogno determinato dall’aliquota minima sia superiore a quello in assenza di

obbligo.

2.ridurre la volatilità dei tassi di interesse del mercato interbancario.

Tema su cui c’è troppa confusione, la finalità dell’aliquota non è quella di difendere i

risparmiatori, ne quella di regolare l’ampiezza del moltiplicatore dei depositi.

La riserva obbligatoria non è la tutela dei correntisti. E cambiare l’aliquota della riserva

serve a contrarre la domanda è l’offerta di moneta, ma ciò non rientra nello scopo. Il

tasso interbancario schizza sul soffitto del corridoio e le banche chiedono un

rifinanziamento marginale.

M= mB con

M aggregato depositi

m moltiplicatore dei depositi

B liquidità bancaria

È sbagliato pensare che posso agire sul l’aggregato di depositi agendo su m e su B

ma in realtà è che in base ad M poi dovrò avere B. il volume del credito bancario non è

vincolato dalla base monetaria ovvero dalla liquidità bancaria a disposizione delle

banche ne dall’aliquota di riserva obbligatoria.

Alla luce di quanto abbiamo detto l’effetto di mettere la liquidità di moneta è quello di

far scendere il tasso interbancario al pavimento. In un sistema basato su moneta non

convertibile il volume del credito non dipende dalla disponibilità di riserve ovvero di

liquidità bancaria ma dal costo della stessa liquidità bancaria, ovvero dal costo di

rifinanziamento della banca e poi degli spread del rischio del debitore, il costo degli

accantonamenti nel bilancio della banca a copertura del prestito:

tasso sul prestito concesso da una banca= costo della liquidità bancaria+ spread

dovuto al rischio del debitore+ costo degli accantonamenti a copertura

dell’esposizione al rischio della banca.

Nel momento in cui la banca concede un prestito il fatto che abbia in riserva o che non

c’è la abbia quella liquidità costa uguale.

Il moltiplicatore delle moneta e l’effetto del quantitative easing:le banche centrali

hanno immesso molta liquidità nel sistema e la liquidità è cresciuta in maniera

eccezionale, se dovessimo accettare l’idea che il moltiplicatore dei depositi incrementa

la liquidità bancaria e quindi anche il volume del credito, allora dovremmo registrare

molti più concessione di credito.

Negli usa i quantitative easing sono stati tre 3 i cui la linea rossa sono i conti di ogni

banca preso la federal reserve del proprio distretto.Linea blu è una proxy per il credito,

non c’è esplosione del tasso di crescita ma addirittura situazioni inverse.

Per l’Euro sistema la situazione è diversa, la linea blu è aumentata ma con QE dal

2015 in poi, ciò che era accaduto prima era che le banche del nord non prestavano più

alle banche del sud, è quindi alcune banche accumulavano e le altre dovevano

rifinanziarli presso BC.

Con l’inizio del QE non ha accresciuto il credito: le riserve in eccesso sono cresciute in

maniera eccezionale e senza che ciò corrispondesse ad una crescita del credito

bancario altrettanto eccezionale. La conseguenza di immissione di liquidità bancaria

nel settore bancario al di sopra della domanda di riserve è quella di far diminuire il

tasso interbancario verso il pavimento del corridoio dei tassi ufficiali e non quella di

dare impulso al credito.

Le banche devono finanziare l’acquisto netto di banconote a beneficio dei clienti, e poi

finanziare il saldo del tesoro poiché la liquidità del tesoro viene prima concessa alle

banche che ad esempio Acquistano titoli dal tesoro oppure Pagano le tasse verso il

tesoro.

DISTINZIONE TRA OBIETTIVI FINALI E OBIETTIVI OPERATIVI

La scelta strategica di politica monetaria della BC sono finalizzate al perseguimento

degli obiettivi finali fissati dal proprio statuto: ad esempio la BCE ha come obiettivo

finale la stabilità dei prezzi e come obiettivi secondari la piena occupazione e la

crescita economica equilibrata, mentre la Fed ha come obiettivi principali la massima

occupazione, i prezzi stabili e i tassi di lungo termine moderati. Generalmente le

banche centrali fanno riferimento al tasso interbancario come obiettivo operativo. Le

variazioni al tasso interbancario si trasmettono al resto del mercato monetar

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
79 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martyrossy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia monetaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Terzi Andrea.