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OMA.
Sono le operazioni che operano come canale principale di immissione di liquidità
bancaria tra cui troviamo:
-ORP( operazioni di rifinanziamento principali) di immissione temporanea, cadenza e
scadenza settimanale, decentralizzazione e liquidità assegnata per asta ,a tasso fisso
o variabile, competitiva ad ammontare fisso oppure a piena aggiudicazione
-ORLT( operazioni di rifinanziamento a più lungo termine): di temporanea immissione a
cadenza mensile a tre mesi anche a cadenza irregolare con scadenze fino a 4 anni.
-FINE TUNING: di immissione o assorbimento, sia temporanee che definitive ed in
valuta a procedure d’asta o bilaterali.
-OPERAZIONI STRUTTURALI: di immissione o assorbimento, temporanee e definitive
con emissione di certificati di debito e procedure d’asta e bilaterali.
Aliquota minima sul conto di riserva obbligatoria: fissazione di una aliquota
applicabile su un aggregato di passività bancarie che determina per ciascuna
banca il livello minimo del saldo medio di fine giornata calcolato su un periodo
di mantenimento.
Misure non convenzionali di politica monetaria condotte a partire dal 2008 in poi
come il quantitative easing.
Il tasso di rifinanziamento principale è stato di fatto il livello obbiettivo del tasso sul
mercato interbancario fino al 2008, questo è stato il target del mercato interbancario.
Dal 2008 non è più riuscito ad essere il target ovvero mantenerlo nella parte centrale
del corridoio anche se sembra che dal 2012 anche se la BCE non ha annunciato il
tasso è stato lasciato scendere fino al pavimento, infatti dal 2012 ha iniziato il
quantitative easing, con l’acquisto definitivo di titoli che a scadenza saranno
ricomprati ,questo meccanismo fornisce liquidità e ovviamente il tasso interbancario
non può trovare stabilità ma rimane nel pavimento dei tassi.
La tavola 4.2 si divide in parte A e parte B, raccoglie le passività di riserva obbligatoria
dividendole in quelle con aliquota 0 e con l’aliquota è 1%. Queste aliquote
ovviamente possono cambiare.
L’obbligo di riserva, va osservato come media, il rispetto dell’aliquota viene calcolato
alla fine di un certo periodo di mantenimento, e sé ciascuna banca ha rispettato
l’obbligo di riserva, calcolando la media dei saldi di fine giornata dei conti di riserva,
nel grafico si vede l’inizio del periodo di mantenimento e la fine del periodo di
mantenimento. A fine periodo si cerca sempre di alzare la media dei saldi.
La prima nota da fare è che un effetto della riserva obbligatoria è quello di accrescere
il fabbisogno di liquidità delle banche, è possibile anche la situazione in cui la RIS
obbligatoria ha poco effetto sulla LB ovvero quando c’è assenza di obbligo.
Negli usa le banche possono soddisfare la riserva obbligatoria contando il valore delle
banconote in giacenza mente non vale in Europa. Facendo ciò riduce il fabbisogno di
liquidità, e quindi siamo andati spesso vicini al fatto che la riserva obbligatoria non
aggiunge nulla al fabbisogno delle banche.
Perché la BCE è interessata a tenere la riserva maggiore ? Le aliquote sono molto
basse in tutti i paesi sviluppati. Accrescere il fabbisogno delle banche dovrebbe far sì
che la BCE abbia maggior controllo sui tassi di interesse, ovvero effetto di trasmissione
di politica monetaria. Anche se esistono tanti altri modi di trasmissione di politica
monetaria.
Un altro aspetto della riserva obbligatoria è la mobilizzazione della riserva
obbligatoria. Vuol dire che ciascuna banca sa di poter tenere un saldo maggiore o
minore della riserva a secondo della convenienza. A cosa serve la mobilizzazione?
Quali conseguenze porta?
Rende la domanda giornaliera di liquidità bancaria più elastica al tasso interbancario,
se dovessero rispettare la riserva, la domanda di liquidità non sarebbe elastica al
tasso interbancario, e se tuttavia non rispettano la riserva devono pagare la penalità
ovvero 2,5 punti base sopra il tasso delle Operazioni di Rifinanziamento Principale.
Quindi le banche avrebbero elasticità zero, mentre il poter usare la media rende la
domanda più elastica: la logica di una banca è quella per cui se oggi il tasso di
interesse è insolitamente alto allora sfrutto l’opportunità e riduco il saldo ma
recupererò nei giorni successivi con saldi più positivi. Se invece il tasso è basso le
banche prendono a prestito, mentre prestano liquidità quando il tasso è più alto,
ovvero le banche concorrono ad offrire liquidità al mercato.
La volatilità è giornaliera molto pronunciata che è effetto della mobilizzazione della
riserva obbligatoria. Nell’articolo si parla del problema riscontrato dalla BCE, che è un
dettaglio ma utile per approfondire i meccanismi di liquidità bancaria, ovvero
l’esigenza di far coincidere le aste delle ORP con l’inizio di un periodo di
mantenimento: le aspettative hanno un effetto su questo, e sinteticamente l’idea è
che se ho un periodo di mantenimento che si sovrappone con la ORP di 2 settimane e
nel corso di questo finisce ed inizia un periodo di mantenimento questo può mettere in
moto delle aspettative sull’aumento dei tassi, creando degli effetti di underbidding o
overbidding delle ORP.
Ovvero viene chiesta minore o maggiore liquidità di quanto in realtà ne abbiano
bisogno, quindi la soluzione è stata la maggiore brevità delle ORP, e poi far coincidere
inizio e fine di mantenimento con la definizione di ORP.
La remunerazione della liquidità che fa parte della riserva obbligatoria, non ha una
regola, ma tipicamente è maggiore della remunerazione sulle riserve in eccesso, che
invece era pari a zero.
Nel caso dell’Eurosistema la riserva obbligatoria è remunerata al tasso delle ORP o
meglio alla media dei tassi marginali di aggiudicazione delle ORP: è vero che sono a
tasso fisso oggi, ma per un lungo periodo sono a tasso minimo e quindi il tasso
marginale di aggiudicazione è quello più basso a cui ho dato liquidità alle banche. La
banca ultima che riceve liquidità ha un tasso marginale di aggiudicazione che è
prossimo al tasso delle ORP.
Le funzioni della riserva obbligatoria sono
1.accrescere il fabbisogno strutturale di liquidità bancaria a condizione che il
fabbisogno determinato dall’aliquota minima sia superiore a quello in assenza di
obbligo.
2.ridurre la volatilità dei tassi di interesse del mercato interbancario.
Tema su cui c’è troppa confusione, la finalità dell’aliquota non è quella di difendere i
risparmiatori, ne quella di regolare l’ampiezza del moltiplicatore dei depositi.
La riserva obbligatoria non è la tutela dei correntisti. E cambiare l’aliquota della riserva
serve a contrarre la domanda è l’offerta di moneta, ma ciò non rientra nello scopo. Il
tasso interbancario schizza sul soffitto del corridoio e le banche chiedono un
rifinanziamento marginale.
M= mB con
M aggregato depositi
m moltiplicatore dei depositi
B liquidità bancaria
È sbagliato pensare che posso agire sul l’aggregato di depositi agendo su m e su B
ma in realtà è che in base ad M poi dovrò avere B. il volume del credito bancario non è
vincolato dalla base monetaria ovvero dalla liquidità bancaria a disposizione delle
banche ne dall’aliquota di riserva obbligatoria.
Alla luce di quanto abbiamo detto l’effetto di mettere la liquidità di moneta è quello di
far scendere il tasso interbancario al pavimento. In un sistema basato su moneta non
convertibile il volume del credito non dipende dalla disponibilità di riserve ovvero di
liquidità bancaria ma dal costo della stessa liquidità bancaria, ovvero dal costo di
rifinanziamento della banca e poi degli spread del rischio del debitore, il costo degli
accantonamenti nel bilancio della banca a copertura del prestito:
tasso sul prestito concesso da una banca= costo della liquidità bancaria+ spread
dovuto al rischio del debitore+ costo degli accantonamenti a copertura
dell’esposizione al rischio della banca.
Nel momento in cui la banca concede un prestito il fatto che abbia in riserva o che non
c’è la abbia quella liquidità costa uguale.
Il moltiplicatore delle moneta e l’effetto del quantitative easing:le banche centrali
hanno immesso molta liquidità nel sistema e la liquidità è cresciuta in maniera
eccezionale, se dovessimo accettare l’idea che il moltiplicatore dei depositi incrementa
la liquidità bancaria e quindi anche il volume del credito, allora dovremmo registrare
molti più concessione di credito.
Negli usa i quantitative easing sono stati tre 3 i cui la linea rossa sono i conti di ogni
banca preso la federal reserve del proprio distretto.Linea blu è una proxy per il credito,
non c’è esplosione del tasso di crescita ma addirittura situazioni inverse.
Per l’Euro sistema la situazione è diversa, la linea blu è aumentata ma con QE dal
2015 in poi, ciò che era accaduto prima era che le banche del nord non prestavano più
alle banche del sud, è quindi alcune banche accumulavano e le altre dovevano
rifinanziarli presso BC.
Con l’inizio del QE non ha accresciuto il credito: le riserve in eccesso sono cresciute in
maniera eccezionale e senza che ciò corrispondesse ad una crescita del credito
bancario altrettanto eccezionale. La conseguenza di immissione di liquidità bancaria
nel settore bancario al di sopra della domanda di riserve è quella di far diminuire il
tasso interbancario verso il pavimento del corridoio dei tassi ufficiali e non quella di
dare impulso al credito.
Le banche devono finanziare l’acquisto netto di banconote a beneficio dei clienti, e poi
finanziare il saldo del tesoro poiché la liquidità del tesoro viene prima concessa alle
banche che ad esempio Acquistano titoli dal tesoro oppure Pagano le tasse verso il
tesoro.
DISTINZIONE TRA OBIETTIVI FINALI E OBIETTIVI OPERATIVI
La scelta strategica di politica monetaria della BC sono finalizzate al perseguimento
degli obiettivi finali fissati dal proprio statuto: ad esempio la BCE ha come obiettivo
finale la stabilità dei prezzi e come obiettivi secondari la piena occupazione e la
crescita economica equilibrata, mentre la Fed ha come obiettivi principali la massima
occupazione, i prezzi stabili e i tassi di lungo termine moderati. Generalmente le
banche centrali fanno riferimento al tasso interbancario come obiettivo operativo. Le
variazioni al tasso interbancario si trasmettono al resto del mercato monetar