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Frank Sinatra - My funny Valentine

Riprendendo l'argomento di ieri sui microfoni e sulle voci, Sinatra era un crooner cioè una persona che sussurra nel microfono. Se la confrontiamo al cantante della canzone "Ol' man river" noteremo la differenza sostanziale, dove l'interprete di quest'ultima ha una voce baritonale e impostata, sicuramente non sussurrata. Nella canzone della Andrews viene utilizzata la tecnica chiamata dell'accumulo: fare un elenco di oggetti, cibi, bevande, un accumulo di cose che poi arriva sul titolo del brano. Altro nome importante è Irving Berlin: lui è l'unico dei cinque che non ha fatto studi e non conosceva nella musica, tanto che si fa aiutare da un trascrittore.

Carmen Mc Rae e Sammy Davis Jr - Cheek to cheek

Irving Berlin - White Christmas

Quest'ultima canzone è probabilmente quella più venduta del XX secolo. Cole Porter, il più giovane

Dei cinque, era anche l'autore dei testi delle sue canzoni. Nella canzone successiva verrà utilizzata la tecnica del paragone ad accumulo.

D07 Frank Sinatra - Night and day

D08 Frank Sinatra - I've got you under my skin

Tony Bennett è un crooner ancora vivo. L'ultimo dei cinque è George Gershwin, che inizia la sua carriera come song plugger, in seguito diventerà compositore e il fratello scriverà i testi delle canzoni. Gershwin vuole diventare un compositore colto, basta pensare ai brani "Rapsodia in blu" o "Un americano a Parigi". Muore molto giovane, intorno ai quarant'anni, e viene riconosciuto come uno dei padri del jazz sinfonico.

D09 Billie Holiday - Summertime

Questa canzone tratta da un'opera scritta dal compositore che prevedeva l'utilizzo di attori di colore, visto che è ambientato in un campo di schiavi.

AT EILEN

D10 Ethel Waters - I got rhythm

Già nella

canzone napoletana abbiamo visto l'uso del ritornello. In una struttura strofa-ritornello, il ritornello è successivo alle strofe ed è la parte che ci fa cantare. A volte, prima del ritornello, si sentono anche due strofe. Con l'andare del tempo, il ritornello occuperà sempre più spazio. La struttura invece delle canzoni che abbiamo ascoltato adesso ha la forma AABA (chorus-A-bridge-B). Chorus non vuol dire ritornello, i brani che abbiamo ascoltato fino adesso non avevano né strofe né ritornelli. In strofa-ritornello spesso sappiamo il ritornello e molto meno invece sappiamo le strofe. Nella tecnica invece chorus-bridge noi sappiamo la prima parte, perché è quella che ci interessa, mentre sapremo meno di tutto il resto. La forma strofa-ritornello viene considerata come additiva, cioè dal non avere ritornelli si vanno mano a mano ad aggiungere. D11 Beatles - The long and winding road
Se pensiamo a una storia la struttura più adatta è quella strofa-ritornello se non addirittura solo quello delle strofe (le ballate infatti usano solo strofe). Il testo è comunque importante nella struttura chorus-bridge ma quello che prevale è una sorta di assonanza melodica nella parte dei chorus. Il primo verso della prima strofa comunque compare solo all'inizio della canzone. La canzone successiva dei Police ha una struttura un po' più complessa, ha due bridge, AABACAABAcoda. Il primo verso della prima strofa anche in questo caso compare solo all'inizio della canzone.
D12 The Police - Every Breath You Take
Il bridge serve per cambiare l'ambientazione e per dare

La possibilità di nuovo alla parte successiva in maniera interessata. Oggi per "verse" intendiamo la strofa, non bisogna fare l'errore di confondere la parola inglese con il termine italiano verso. Negli anni '30 era un'introduzione insieme recitativo, fra il cantato e il parlato, e serviva a introdurre il brano nella trama del musical o dello spettacolo in generale. Questo stratagemma è poi finito in disuso, visto che poi le canzoni venivano incise e quindi questo "verse" non aveva più senso di esistere.

La forma AABA non è stata inventata dai compositori della Tin Pan Alley, c'è ad esempio in alcuni libri di Schubert, ma certamente ne fanno un uso estensivo (ma non esclusivo). È difficile che le loro canzoni abbiano dei ritornelli.

Il blues: struttura, le prime vicende storiche, alcune tra le prime figure

stori-che (W.C.MSTHandy, Ma Raney, Mamie Smith, Bessie Smith, Robert Johnson, Lead Belly – John e AlanMLomax). La nascita del ragtime e del jazz. Il cake-walk. La nascita del rebetiko.

OTEIl crooner canta con un’orchestra e per lui, non avendo un supporto come quello di unCcantante lirico, devono inevitabilmente utilizzare un mezzo come microfono. Frank SinatraNfu il primo fenomeno di massa sulla gioventù femminile, a cui seguiranno Elvis e i Beatles.

ODal momento in cui si inizia a lavorare con la sua incisione, il disco non è più un mezzo diNriproduzione sonora ma di produzione sonora. Abbiamo anche parlato nel quartiere Tin PanAlley, dove si era stabilita l’editoria newyorkese. Sull’esempio di questo quartiere, anchein altri paesi dell’Occidente si svilupperanno quartieri similari, come Parigi o a Roma o aMilano. Oggi tratteremo gli argomenti che vanno dal fine dell’Ottocento ai primi del 900.In un periodo piuttosto lungo e le

Le origini reali non sono identificabili: il blues, come il tango e il flamenco, affonda le sue radici nel folklore, come la canzone napoletana. Le radici del blues possono essere fatte risalire agli anni '80 dell'800, non esiste una data precisa. Il termine si attesta negli anni '10 del '900 e i musicisti del periodo raccontavano di suonare quel genere di musica già da 20 o 30 anni. È frequente che un genere musicale esista prima ancora di acquisire il suo nome. Il blues nasce come genere vocale, suonato da ex schiavi afroamericani, quindi il periodo è quello prima della guerra di secessione ovvero 1865. Blues deriva da un modo di dire inglese del periodo elisabettiano (1500) "to have the blue devils" che significa essere tristi. Da quel momento, il blu diventa il colore della tristezza, della malinconia. Quindi il blues nasce come forma di musica del lamento, di esposizione di un malessere, in fasce della popolazione povere e magari anche limiti.

della legalità (è un po' quello che abbiamo visto con il fado e con il flamenco, che nascono in contesti poveri). Il primo bluesman che si afferma nell'industria musicale ha poco a che fare con il blues delle origini (ciò avviene quasi sempre con ogni genere musicale). W. C. Handy è colui che porta il blues a Tin Pan Alley e si definisce il padre del blues. Le sue musiche hanno la caratteristica di essere arrangiate per grossi complessi come le band. Il successo fu tale che il termine blues fu utilizzato anche in maniera impropria per definire certi brani al fine ultimo commerciale, per vendere di più. E01 W. C. Handy – Snakey blues È un po' lontano rispetto all'idea che oggi abbiamo del blues, anche se in fondo un elemento strutturale c'è. S.E02 W. C. Handy – St. Louis blues OAT E Qua c'erano dei ritmi ripresi dal tango e dall'habanera. Questi blues sono strumentali e Handy le aveva adattati.per la sua struttura armonica semplice e ripetitiva, basata su un accordo di base che viene ripetuto durante tutto il brano. Questo conferisce al blues un'atmosfera malinconica e struggente. Inoltre, il blues è caratterizzato dall'uso dell'improvvisazione, dove il musicista può esprimere liberamente le proprie emozioni attraverso il proprio strumento. Questo genere musicale ha avuto un grande impatto sulla musica contemporanea, influenzando molti altri generi come il rock, il jazz e il soul.

in come sono strutturate queste strofe: di solito c'è un primo verso che viene ripetuto e poi altri versi, con una struttura in forma AAB (schema principale ma non esclusivo all'interno della strofa) in 12 battute suddivise in tre gruppi da quattro battute l'una su tre accordi. Non si può parlare di ritornello nel blues, la ripetizione è troppo breve. Nella musica colta europea di solito si procede per potenze di due, e su questo concetto lavorano anche quelli della Tin Pan Alley, mentre il blues lavora su 12 e tutto ciò perché la radice può essere ripescata nella messa protestante, ovvero nella pratica del botta e risposta (officiante dice una cosa, il pubblico risponde, l'officiante poi chiude). Naturalmente il blues non c'entra niente con la musica sacra dal punto di vista tematico, era la musica non sacra della popolazione afroamericana che dedicavano l'ambito sacro allo spiritual e al gospel. Negli anni 20 si

incominciano a incidere i dischi di blues cantato e le prime star sono donne(il blues è un genere unisex, oltre che trattare gli argomenti profani e per questo verrà costata alla musica del diavolo): Bessie Smith, Ma Rainey, Mamie Smith (le stesse cantanti vengono elencate fra le prime cantanti jazz). Il jazz prende moltissimi elementi dal blues, non è una sua ramificazione ma sono "cugini".
  1. 19E03 Ma Rainey – Stormy sea blues
  2. E04 Mamie Smith – Crazy blues
Nel blues certe frasette tornano costantemente, e le ritroveremo nei pezzi blues anche contemporanei, fanno parte del linguaggio e non hanno un autore.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
68 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Renactor di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Popular music e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Conti Jacopo.