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Appunti del Corso di:

LEGISLAZIONE E DIRITTO PROCEDURALE IN MATERIA DI FONTI RINNOVABILI

Docente: Avv. F. Farri

Il documento riporta gli appunti presi durante il corso di Legislazione e Diritto procedurale in materia di fonti rinnovabili seguito in occasione del Master REA-ENERGY erogato dal CGT-Università di Siena e centrato sulle fonti rinnovabili ed il risparmio energetico.

Il documento fornisce una panoramica degli strumenti normativi di incentivazione delle fonti rinnovabili, soffermandosi in particolare su:

  • normativa generale di riferimento (DM 10/09/2010, 28/2009/CE, D.lgs. n. 28/2011);
  • forme di incentivazioni di carattere economico (vecchio conto energia per il fv, tariffa omnicomprensiva o incentivante, certificati verdi, certificati bianchi, forme di sostegno comunitarie, conto termico, certificazione energetica degli edifici ed incentivazione dei biocarburanti);
  • procedure autorizzative disponibili per gli impianti alimentati a fonti rinnovabili (Autorizzazione unica, PAS o procedura abilitativa semplificata e CIL o comunicazione di inizio lavori, VIA, VAS, AIA).

Completano il quadro generale dei capitoletti riservati a:

  • TICA - Testo integrato delle condizioni tecniche ed economiche per la connessione alle reti
  • agevolazioni di carattere tributario

Materiale utile da studiare come ripasso generale per la preparazione per la PROVA ORALE dell'ESAME DI STATO per l'abilitazione alla professione di INGEGNERE CIVILE E AMBIENTALE, oltre che per farsi una formazione in materia a scopo universitario, professionale o per semplice interesse personale.

L'Autore declina ogni responsabilità per le eventuali inesattezze ed errori riportati nel presente elaborato, neché per gli accidenti danni che dall'utilizzo dello stesso possono derivare.

Indice degli argomenti trattati

  • INTRODUZIONE
    • DM 10/09/2010 - Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili...
    • Direttiva europea 28/2009/CE - Promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili ...
    • Forme di sostegno (semplificazione processi autorizzativi ed incentivi economici) ...
    • D.lgs. n. 28/2011 - Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili ...
    • Modelli di autorizzazione per impianti che producono energia elettrica da fonte rinnovabile ...
  • VIA, VAS e AIA ...
    • VAS - Valutazione Ambientale Strategica ...
    • VIA - Valutazione d'impatto Ambientale ...
    • AIA - Autorizzazione Integrata Ambientale ...
  • TICA - TESTO INTEGRATO DELLE CONNESSIONI ...
    • Preventivo di connessione ...
    • Prenotazione della capacità di rete ...
  • FORME DI IMMISSIONE DI ENERGIA IN RETE ...
    • AEEG 74/2008 - Scambio sul posto ...
    • Ritiro dedicato ...
  • PROCEDURE AUTORIZZATIVE - DESCRIZIONE ...
    • AUTORIZZAZIONE UNICA ...
      • Chi può presentare istanza di autorizzazione unica e a chi bisogna presentarla ...
      • Requisiti ...
      • Strumenti utilizzabili: conferenza di servizi ...
    • PAS - PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA ...
      • Rapporto con ha DIA (dichiarazione di inizio attività) e SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) ...
      • Chi può chiedere alla PAS? ...
    • CIL - COMUNICAZIONE DI INIZIO LAVORI ...
  • SISTEMI DI INCENTIVAZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI ...
    • COORDINAMENTO TRA SISTEMI DI INCENTIVAZIONE SPECIFICA, NORME TRIBUTARIE E SCAMBIO SUL POSTO ...
    • VECCHIO CONTO ENERGIA DEL FOTOVOLTAICO ...
    • CERTIFICATI VERDI ...
    • TARIFFA ONNICOMPRENSIVA ...
    • REGIMI DI SOSTEGNO DI PROVENIENZA COMUNITARIA e FONDO ROTATIVO DI KYOTO ...
    • CERTIFICATI BIANCHI ...
    • TARIFFA ONNICOMPRENSIVA O INCENTIVANTE ...
    • INCENTIVI ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA ...
      • DM 28 dicembre 2012 - Conto termico ...
      • D.lgs n. 192/2005 - Rendimento energetico nell'edilizia ...
      • DM 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici ...

Per tutte le forme di produzione d'energia da fonti rinnovabili, poi, devono essere considerate le fonti normative di livello locale, variabili da Regione a Regione ma comunque accomunate dal necessario rispetto del quadro (peraltro già piuttosto dettagliato) tracciato dalla normativa nazionale.

Le procedure amministrative si possono distinguere sulla base del tipo di energia che si vuole ricavare dalla fonte rinnovabile (quindi termica, elettrica e meccanica - cioè quella dei biocarburanti). Per la prima stiamo messi bene; per la seconda non c’è una disciplina ben organizzata per livelli ma ci sono molti buchi. La tabella che stabilisce le soglie oltre la quale bisogna ricorrere a un tipo di autorizzazione piuttosto che ad un’altra è sempre stabilito in un allegato del 387/2003.

Modelli di autorizzazione per impianti che producono energia elettrica da fonte rinnovabile

Riferendosi alla produzione dell’energia di tipo elettrico, gli schemi procedurali di riferimento che il legislatore statale italiano ha predisposto per consentire un legittima installazione dell’impianto sono:

  1. Autorizzazione unica, disciplinata dall’art.5 del 28/2011, dall’art.12 del 387/2003 e dai paragrafi 13-15 delle Linee Guida; è di competenza delle regioni e, da queste, delegabile alle province; ad esempio sappiamo che in provincia di Arezzo è presente una delega alle province per l’autorizzazione unica;
  2. Procedura autorizzativa semplificata (PAS), è di competenza comunale e disciplinata dall’art.6 del D.lgs 28/2011; in precedenza si chiamava DIA (Dichiarazione Inizio Attività) e prevedeva l’inizio dei lavori trascorsi dopo 30 giorni dalla presentazione della stessa; è stata in ultimo sostituita dalla SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) che prevede la contestuale possibilità di iniziare l’opera salvo poi controlli successivi; questa nuova PAS, però, è più simile alla vecchia DIA con un tempo di attesa di 30 giorni;
  3. Comunicazione di inizio lavori (CIL), è disciplinata sempre ai sensi dell’art. 6 del d.lgs. n. 28/2011, dei paragrafi. 11 e 12 delle Linee Guida e dell’art. 12 del d.lgs. n. 387/2010 e comporta il massimo grado di liberalizzazione dell’attività in esame. Proprio sulla comunicazione inizio lavori è intervenuta una norma del governo renzi del 2014 che prevede delle norme in materia di questa comunicazione. Verrà a costituire, questa norma, l’articolo 7 bis del 28/2011.

Casi in cui si applica una procedura piuttosto che un’altra. Ci sono casi puntuali in cui si applica la 3), altri casi puntuali in cui si applica la 2) e poi tutti i casi residuali in cui si applica l’autorizzazione unica. La 1) è anche più economicamente onerosa delle altre due. Lo stato può variare con provvedimenti ministeriali le soglie per cadere in una procedura piuttosto che nell’altra; attualmente nella Tabella A allegata al d.lgs. n. 387/2003, si individuano le specifiche caratteristiche degli impianti che permettano l’esperimento di procedure semplificate rispetto a quella dell’autorizzazione unica.

Casi in cui è permessa la comunicazione di inizio lavori

(salvo emanazione di decreto che dica diversamente); sono 5 casi:

  1. Impianti solari fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti d’edifici esistenti, con medesima inclinazione e orientamento della falda del tetto, sempre che i componenti dei predetti impianti non modifichino la sagoma dell’edificio e non superino la superficie del tetto su cui vengono installati, e sempre che l’intervento non ricada nel campo d’applicazione del codice dei beni culturali e del paesaggio comportando una inaccettabile alterazione di carattere o aspetti artistici e culturali (art. 3, c. 3, lett. a del d.lgs. n. 192/2005); il tutto a prescindere (secondo la lettura preferibile) dalla capacità di generazione dell’impianto (cfr. art. 11, comma 3 del d.lgs. n 115/2008 e par. 12.1, lett. a delle Linee Guida);
  2. Pannelli solari fotovoltaici a servizio degli edifici, cioè realizzati su edifici esistenti o relative pertinenze; devono essere rispettate due condizioni: l’edificio o pertinenza di cui si discute deve cadere al di fuori della zona A
Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
35 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marina Roma di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Farro Antimo Luigi.