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TURISTI COMBATTUTI

Hanno un basso interesse sia ai legami sociali che all'importanza dell'attività di consumo. Si mutano spesso in perdite perché fanno solamente un tentativo. Oppure si possono trasformare in combattuti.

Le principali funzioni della comunità virtuale di consumo per l'impresa sono le seguenti:

  • Aggregazione della domanda su scala globale: le CV permettono di superare le esigenze di globalizzazione e di personalizzazione dei prodotti attraverso la possibilità di auto-segmentazione da parte della domanda. I gruppi riescono ad avere un'influenza sull'impresa nel soddisfarli.
  • Analisi di mercato: le CV permettono di ottenere in tempo reale informazioni particolarmente rilevanti per sviluppare servizi coerenti con le esigenze dei consumatori.
esigenze della collettività, modificare il proprio sistema di offerta, le proprie interazioni, i propri canali comunicativi e i contenuti stessi. Ridefinizione ed intensificazione dei flussi di comunicazione con e tra i consumatori: le CV permettono di gestire le comunicazioni non in maniera unidirezionale bensì bidirezionali su un piano paritetico. Anche perché i partecipanti alla comunità virtuale sono quelli che hanno già sviluppato una certa fiducia nei confronti dell'impresa e non hanno freni nell'esprimere i loro pareri e i loro giudizi. Catalisi dei processi di innovazione: le CV rendono sempre più dinamici, continui e sistematici i processi di innovazione delle imprese, aiutando sia la generazione sia la selezione di nuove idee. Tipologie di comunità virtuali di consumo Le comunità virtuali di consumo possono essere suddivise in due grandi classi: le comunità virtuali informative, dipendenti dalle competenze degli

utenti e dalla presenza di esperti per ogni singolo tema(es. Brico Io); e le comunità virtuali partecipative, la cui finalità è di incentivare il dialogo e la dimensionepersonale ed emotiva dei partecipanti (es. Chiara Ferragni).

Comunità virtuali informative:

Comunità virtuali a supporto della transazione: nascono per semplificare il processo di acquistoonline degli utenti. Servono per consultarsi prima di fare un acquisto oppure aggregarsi al fine diacquisti cumulati per avere condizioni migliori (gruppi di acquisto). Es. Vinix genera un processo discontistica crescente a seconda del livello di aggregazione di acquisto dal portale stesso.

Comunità virtuali di interesse: finalizzate ad approfondire tematiche specifiche per acquisireinformazioni ed una maggiore conoscenza a supporto delle attività offline. Sono uno strumento moltoimportante per le aziende per definire meglio le esigenze di specifici target di mercato, per il lancio diun

nuovo prodotto, per adattare quel prodotto alle esigenze in continua evoluzione di un consumatore. Es. Tesla Motors Club, ha sviluppato un processo di raccolta dati comprando i dati da Facebook.

Comunità virtuali partecipative: Comunità virtuali di fantasia: finalizzate a creare nuovi ambienti e storie, dove i partecipanti assumono un'identità virtuale e la mantengono nel tempo. Pur essendo indirizzate all'area "intrattenimento", queste comunità possono essere molto importanti per l'azienda per conoscere meglio i comportamenti e la personalità dei consumatori. Es. Con Second Life non è l'utente a pagare per crearsi l'avatar, ma l'azienda così da poter accedere alle informazioni.

Comunità virtuali di relazione: finalizzate ad enfatizzare scambi sociali e basate sull'identità reale (non fantastica) dell'individuo. L'obiettivo è quello di creare opportunità

d'incontro tramite la condivisione di esperienze personali. L'azienda può utilizzare queste comunità per attrarre utenti ed accrescere le interazioni con e tra loro (es. Facebook).

Le comunità virtuali possono permettere di superare il modello di innovazione completamente generato dall'impresa (Manifacturing Active Paradigm - MAP) e di perseguire il modello basato sulla logica di collaborazione e di partecipazione (Consumer Active Paradigm - CAP), vale a dire dare in outsourcing parte dell'attività innovativa dei prodotti, anche per risparmiare costi sull'innovazione. Ciò avviene quando le comunità virtuali diventano strumento autonomo di apprendimento con una propria capacità creativa. È importante quindi la presenza di questi elementi:

  • Regole di partecipazione
  • Adesione spontanea e attiva dei membri
  • Coordinamento
  • Codici e linguaggi condivisi
  • Incentivi alla partecipazione (prova di un prodotto,

visitare l'azienda, regalare gadget…).

Strumenti per creare la comunità virtuale (sia old che new economy)

Asincroni

  • la comunicazione tra i membri non avviene in tempo reale:
  • Chat: strumento di comunicazione che utilizza
  • Guest book: spazi a disposizione dei visitatori

per lasciare commenti per altri entranti (es. registrazione (es. Skype, Msn)

Tripadvisor, recensioni in tempo reale, Q&A).

  • Instant Messaging (Whatsapp, Telegram):
  • Mailing list: registrazione spontanea a temi di l'utente tramite mobile può scambiare messaggi,
  • discussione ed aggiornamento attraverso la file, video e altro materiale multimediale anche
  • posta elettronica messo a disposizione dell'azienda.

Forum: spazio che tratta molteplici argomenti, Gruppi sui social network (Facebook): gli utenti

con gruppi di discussione controllati dall'azienda condividono

informazioni ed esperienze con altrio da moderatori ufficiali. Possono essere lanciati membri del gruppo iscritti con il proprio profilo dall'azienda o dagli utenti stessi. personale social. La seconda C - Il contenuto Sviluppo e gestione del contenuto Lo sviluppo e la gestione del contenuto è un elemento fondamentale online perché permette di arricchire, rispetto al mercato tradizionale, il valore percepito attraverso elementi multimediali, editoriali e grafici, ma soprattutto attraverso la personalizzazione dell'apporto informativo. Ad esempio, nel settore enologico è stato notato che nel presentare una pagina web con la fotografia di una bottiglia di vino e il relativo prezzo da un lato, e una pagina più ricca con la stessa bottiglia ad un prezzo un po' più alto, ma raffigurata immersa in un vigneto con delle persone che bevono dall'altro, quest'ultima viene percepita con un valore del 30/50% più elevato. Da qui è

Nato il concetto dello story telling. Infatti, mentre un tempo i siti erano creati da ingegneri, ad oggi sono gli esperti di comunicazione ad occuparsene.

Analisi degli elementi di progettazione definitori di un sito e delle competenze necessarie per implementarli

Le caratteristiche di un sito dipendono da contesto, catalogo e livello di personalizzazione.

Il contesto

Il contesto è costituito a sua volta da:

  • estetica: la piacevolezza complessiva dell'interfaccia,
  • livello di esperienzialità e di immersione che il sito riesce a trasferire;
  • funzionalità: l'efficacia rispetto alle operazioni per cui è stato progettato.

Per generare un'esperienza di flusso (il fatto che si passa tanto tempo sul sito senza rendersene conto) questi due elementi sono i principali strumenti che incidono sull'estetica:

  • cornice: è il colore di fondo che contraddistingue l'ambiente virtuale del sito. Tale colore deve riprendere, in maniera coordinata, il tema e lo stile del sito.
l'immagine proposta dall'azienda per creare continuità tra ambiente offline e online. Intimissimi ha scelto il bianco perché ha preferito basare il sito non sull'estetica, ma sulla funzionalità. Il tema visivo è il tema ricorrente del sito, con il logo dell'azienda e elementi grafici o personaggi virtuali creati ad hoc. Le immagini utilizzate sono ottimizzate per facilitare l'uso del web e i flussi di navigazione, in modo da perseguire la user experience dell'utente. Le immagini possono modificare in modo sostanziale la percezione dell'utente, soprattutto se utilizzate insieme a dei testi efficaci. I principali strumenti che incidono sulla funzionalità sono: - La barra di navigazione, che offre le principali opzioni a disposizione dell'utente e separa le informazioni (previa analisi). - Il motore di ricerca interna, che permette di cercare informazioni tramite una stringa.

e parole chiave di ricercare il contenuto desiderato;

il mobile "responsiveness", capacità dei contenuti di adattarsi ai vari device;

la presenza di call-to-action chiare ed efficaci per guidare l'utente nei giusti step di navigazione;

quantità e qualità del contenuto informativo per facilitare la scelta d'acquisto;

check-out negli e-commerce: progettazione ottimale del flusso che va dall'aggiunta a carrello di un prodotto fino al suo pagamento.

Es. intimissimi nel proprio sito offre una serie di informazioni strettamente funzionali (es. consegna e reso in negozio, "non trovi quello che cerchi?") per permettere all'utente di navigare nel sito con più facilità. Una volta cliccato un prodotto si ha la possibilità di vedere indossato un capo d'abbigliamento, di avere le informazioni su colori, taglie, materiali, lavaggio, ecc.

Il catalogo

Il catalogo è l'elemento fondamentale

Dell'attività di commercializzazione del sito. Se non si ha un catalogo debitamente assortito non si può parlare di attività commerciale, quindi è necessario confrontarlo con quello dei concorrenti. Le decisioni circa il tipo di catalogo da adottare sono:

  • Assortimento orizzontale (ampiezza della gamma): quante tipologie di prodotti differenti offre l'azienda (es. vino + prosciutto + formaggio);
  • Assortimento verticale (profondità): quante varianti della stessa tipologia di prodotto l'azienda propone (es. quante tipologie di Verdicchio metto a disposizione).

Un catalogo ampio offre una maggiore scelta agli utenti, ma aumenta anche la complessità di gestione (data entry, management, stock, spedizioni...). Un catalogo online non può essere ridotto: un'azienda che compete oggi sul web deve avere un catalogo ricco e ben strutturato, affinché possa essere all'altezza dei competitors più importanti.

all'interno del proprio settore. I cataloghi possono essere di diversi tipi a seconda della dimensione verticale ed orizzontale:

  • Cataloghi Specialisti
  • Cataloghi One
Dettagli
A.A. 2021-2022
33 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michiamanogiulia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Internal marketing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Cioppi Marco.