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CASI PARTICOLARI

1) ossitoni secondari: – parole originariamente accentate sulla penultima, divenute tronche per apocope o sincope (es. illíc

2) enclisi: – le enclitiche non seguono la legge della penultima, ma accentate sulla sillaba che le precede (Es. -que, –ve, –ne, –nam, –ce, –met ...: v. ad es. Armăque. Se seguissi la legge della penultima dovrei leggerlo diversamente.

3) epectasi: – Es. útinam, ítaque sono divenute autonome e seguono le regole normali dell'accento. Due parole che originariamente erano un composto tra una particella e un enclitica.

Si ritorna ad utilizzare la legge della penultima, si è persa la consapevolezza che ci fosse un enclitica. Laddove il nesso si consolida e nasce una parola nuova. Altri fenomeni fonetici: - Apofonia latina - Apofonia indoeuropea - Apocope - Fenomeni consonantici: - Rotacismo - Apofonia L'apofonia è un cambiamento del suono vocalico che può riguardare: - la QUANTITÀ delle vocali. Es. vĕnit egli viene / vēnit egli venne - la QUALITÀ delle vocali. Es. făcit egli fa / fēcit egli fece facio / perficio Lingua Latina 13 Febbraio Traduzione: (5) Ii rogandi omnes sunt diligenter et ad eos adlegandum est persuadendumque est iis nos semper cum optimatibus de re publica sensisse, minime popularis fuisse; […] (5) Occorre (serie di gerundivi – gerundio, nome verbale, gerundivo, aggettivo verbale – gerundio,con cui abbiamo una grande influenza o almeno non un avversario.che avevano un grandissimo potere (il più potente di tutti – plurimum posset). Adlegandum è un termine tecnico che rimanda alla pratica dell'adlegatio, che consiste nel perorare una causa non direttamente ma tramite un intermediario, normalmente un amico comune, per assicurarsi l'appoggio di questi personaggi. Meccanismo consolidato. Ricevere un adlegatio è simbolo di prestigio. In conclusione del primo paragrafo, NOS indica Cicerone ma anche Quinto che si identifica con il fratello. Riferimento a obligantes e populares. Sensisse – professare opinioni o idee politiche di un determinato modo. Abbiamo sempre professato le stesse idee degli obtimates. Obtimates - homines boni – accezioni che hanno sia connotazione etica (non quelli che hanno buone caratteristiche, ma coloro che hanno buona posizione sociale). Non erano veri e propri partiti, ma fazioni anche a volte non così nettamente distinte. In sostanza difendevano le autorità nel senato.

Nei confronti delle altre componenti della società romana, i populares invece difendevano gli interessi di tutte le altre classi rispetto al potere del senato. I populares comunque nella storia della tarda repubblica ci dice che molti sfociano nella demagogia e negli eccessi. Quinto sta quindi raccomandando a Marco Tullio di far vedere da che parte sta, quindi deve cercare di garantirsi il sostegno degli optimates. I suoi due principali avversari (Catilina e Antonio Ibrida) invece avevano il sostegno dei populares. Fase politica in cui Cicerone si presenta come difensore dello status quo, diventa quasi più rigido nella difesa dei diritti degli optimates di quanto non lo fossero gli optimates stessi. Pensiero politico di Cicerone che successivamente a questa fase capisce di dover assicurare la pace tra i due ordini. Quinto dice che se hanno fatto qualche discorso in favore dei populares, è stato solamente per ingraziarsi Pompeo.

Pro lege Manilia: Orazione di Cicerone del 65 a.C.

inoltre sforzati di avere (dalla tua parte) i giovani nobili, o almeno sforzati sempre di conservare favorevoli quelli che già hai dalla tua parte; ti porteranno molti prestigi. Ne hai già molti, fai in modo che essi sappiano quanto tu ritenga che vi sia in essi (quanta importanza ritieni che vi sia in loro). Se avrai fatto in modo che coloro che desiderino (sottointeso – sostenere la tua causa), coloro che non vogliono (coloro che non ti sonocontrari o ostili) essi ti gioveranno molto (tisaranno di grandissimo aiuto).Passaggio brachilogico. Non vogliono non votarti ma questo non vuol dire chevogliano votarti.I giovani, grazie alla loro nobilitas e al loro entusiasmo erano molto utili, ancheperché non avevano pregresse ostilità.Adesso quinto passa ad elencare le qualità spregiudicate degli avversari, chenon erano adatti.Catilina e Marco Antonio Ibrida pericolosi.

Nomina anche due candidati che sono di alto rango ma non sonoassolutamente temibili.(7) Ac multum etiam novitatem tuam adiuvat quod eius modi nobiles tecumpetunt ut nemo sit qui audeat dicere plus illis nobilitatem quam tibi virtutemprodesse oportere. Nam P. Galbam et L. Cassium summo loco natos quis estqui petere consulatum putet?

Domanda retorica e abbastanza sprezzante.(7) è inoltre di grande aiuto alla tua condizione di uomo nuovo, anche il fattoche aspirino al consolato insieme a te nobili di tal genere che non vi sianessuno che

Puoi affermare che sia opportuno che la nobiltà giovi a quelli più che il valore giovi a te. Infatti, chi è che riterrebbe (potrebbe ritenere) che aspirino al consolato Publio Galba e Lucio Cassio, uomini di nobilissimo lignaggio (stirpe – natos summo loco) ?[…] Vides igitur amplissimis ex familiis homines, quod sine nervis sint, tibi paris non esse.[…] Vedi dunque che non possano essere pari a te uomini che provengono da famiglie nobilissime, dal momento che sono privi di nerbo, vigore, forza. Questi due personaggi hanno la dignitas che deriva dalla loro stirpe ma non hanno qualità personali. Non ha nessun timore che questi due personaggi possano prevalere su Marco Tullio. Virtus – caratteristica che l’uomo nuovo ha da contrapporre alla nobilitas. UT – subordinata consecutiva. Nobili di tal genere CHE AUDEAT – Verbo semideponente. I deponenti hanno forma passiva ma significato attivo. Galba – appartenente ai patrizi.

Primo ad uscire allo scoperto per le candidature del 64, ma si bruciò la possibilità di essere eletto, forse troppo giovane.

Cassio – famiglia ragguardevole, molto stupido e grasso, senza vigore e forza – non ha molta stima, non sappiamo però se sia vero.

La loro colpa è essere SINE NERVIS – ‘PARIS’ – sta per PARES: questione della terza declinazione.

Due temi distinti, uno in -e e uno in -i, spesso si conserva il tema in -i.

Grammatica

Apofonia Latina

Indebolimento che caratterizza le vocali brevi che originariamente si trovavano a fine o inizio parola e si trovano adesso in corpo di parola.

Mutamento del timbro vocalico che si verifica allorché una sillaba iniziale o finale di parola, con vocale breve viene a trovarsi in sillaba interna (declinazione, composizione)

Es. con+facio => con-fĭcio; milet+is => mili-tis

Passaggio da timbri più chiari (a / e) a quelli più scuri (i / u) – indebolimento

Non è una legge, ma una tendenza molto accentuata (quasi sempre) che ha operato in età preletteraria, da quando abbiamo le fonti l'abbiamo già, prima del III a.C.). Eccezioni:

  1. termini di formazione più recente (apofonia non più attiva): per-ăgo
  2. giustapposti e non di composti (prima parte avverbiale, e non preposizione): bene-facio; cale-facio

a) vocale breve in sillaba aperta (-a/e- > -i- oppure [più rar.] -u-)

Esito normale, se partiamo da una a breve o e breve in sillaba aperta l'esito è io raramente u

b) vocale breve in sillaba chiusa (a/e > e [l'evoluzione verso -i- è arrestata dalla consonante di chiusura). Indebolimento non totale. Il dittongo (vocale + semiconsonante o semivocale) si comporta come sillaba chiusa

Riguardo spiegazioni tabelle Apofonia Indoeuropea

Variazione del timbro vocalico nell'elemento radicale, cui corrisponde un cambiamento di funzione (es.

verbo/sostantivo) e di significato (es.presente / perfetto) della parola. Le alternanze possono essere di tipo:
  • qualitativo (timbro medio [e] vs. forte [o])
  • quantitativo (grado normale / allungato), con possibilità di riduzione
In greco si sono conservate serie triadiche (e/o/zero) del tipo: λείπω, λείπα, λιπώ / γενώ, γεγόνα, γίγνομαι In latino è un fenomeno residuale. Si vedano gli esempi:
  • ĕ/ŏ tĕgo copro / tŏga toga
  • ĕ-zero gĕn-ui generai / gi-gn-o genero
  • ĕ/ē vĕn
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
78 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cateprati26 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Pirovano Luigi.