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Il principio dell'estoppel nel diritto
Il principio dell'estoppel consente al soggetto agente di contraddire la propria precedente condotta. Tuttavia, se il soggetto agente si comporta in modo tale da far credere agli altri di essere un socio di una società, e queste persone prestano denaro sulla base di tale convinzione, il soggetto agente dovrà assumersi le responsabilità di un vero e proprio socio. In caso contrario, tali soggetti subirebbero un pregiudizio.
L'estoppel che deriva da questa condotta è definito estoppel by representation, o estoppel by conduct. Non è un caso che nello studio dell'estoppel, in tutte le sue possibili derivazioni, si parli anche di promissory estoppel. Il soggetto agente deve comportarsi in modo coerente con la sua condotta e deve agire come se tale promessa fosse vincolante. L'istituto dell'estoppel è entrato nel diritto internazionale ed è una versione più articolata della teoria del legittimo affidamento.
consolidato principio di diritto internazionale. i romani hanno inventato questo principio NEMO POTEST VENIRE CONTRA FACTUM, cuore, l'essenza del concetto dell' ESTOPPEL. L'essenza dell' ESTOPPEL dovrebbe rispettare un criterio di autoresponsabilità pensando alle conseguenze che le loro omissioni possano creare. Nel diritto internazionale non esiste la PRESCRIZIONE, non esistono termini prescrizionali. Quando la CDI. Ha predisposto e ha fatto gli studi per faro la famosa CONVENZIONE DI VIENNA sul diritto dei trattati, ci si interrogò se stabilire un termine prescrizionale, non ci fu accordo, perché non è possibile rilevare un PRINCIPIO GENERALE DI DIRITTO RICONOSCIUTO DALLE NAZIONI CIVILI per la prescrizione. Il cuore è l'adamento. Che cosa tuteli il principio NEMO POTEST VENIRE CONTRA FACTUM PROPRIUM, tutela un adamento. Non ci sono volontà, il comportamento può essere più vario, c'è un comportamento, una.
Condotta che crea l'apparenza di una situazione. L'adempimento è la ducia. Lo possiamo collegare a N istituti, purché siano istituti che non riguardano il negoziogiuridico. NEMO POTEST non è un principio strumentale. Non è stato contemplato dall'art38, NON È UNA FONTE NORMATIVA, è una norma, ma non crea una norma, non è uno strumento di produzione giuridica. Quindi la situazione che viene tutelata è quella della lettera B "IO TUTELO IL LEGITTIMO AFFIDAMENTO". Non è un meccanismo negoziale, non è un'ipotesi di formazione di norme giuridiche, è semplicemente una norma ad hoc che tutela la ducia, ora questo principio è ampiamente riconosciuto dalla giurisprudenza internazionale. LA CIG lo ha ribadito più volte. Nel momento in cui gli stati devono rispettare le promesse fatte, senza del quale la promessa non ha alcun valore diventa una questione del tutto superflua, interrogarsi.La buona fede signi ca che il soggetto comportandosi da buon padre di famiglia.
Un ultimo riferimento lo possiamo dedicare ad una particolare tipologia di atti, gli atti di SOFT LAW, se ricordiamo quando abbiamo parlato delle organizzazioni internazionali mettendo in evidenza la scarsa rilevanza che il fenomeno delle organizzazioni internazionali riveste nell'ordinamento internazionale, il rilievo che assumono non è tale da de nire che la comunità internazionale come organizzata. È e rimane anorganica.
Dette organizzazioni agiscono attraverso l'adozione di atti non vincolanti chiamati raccomandazioni.
Questi soggetti sono invitati ad avere una certa condotta, ma non obbligati ad osservarla, la conseguenza è che non osservando detti comportamenti, i destinatari non commettono alcun illecito internazionale. Tra le cause di esclusione dell'illecito non si contemplano il rispetto delle
raccomandazioni. DICHIARAZIONI DI PRINCIPI ASSEMBLEA GENERALE ONU, ce ne sono tantissimi, una è la DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO, i principi vengono definiti con una precisione tipica dello strumento normativo, anche queste dichiarazioni non sortiscono alcun effetto obbligatorio, normalmente. Queste dichiarazioni vengono definite SOFT LAW, un diritto morbido, che va a contrapporsi ai trattati. Curiosamente il professor Conforti aveva teorizzato un effetto di liceità delle raccomandazioni. Conforti diceva che quando uno stato viola una norma internazionale e non rispetta il contenuto della raccomandazione non avrebbe commesso alcun illecito. Atti di soft LAW, veri tutte quelle norme di tipo esortativo, oppure ci sono delle norme in cui gli stati si impegnano a rispettare un progetto ma mancano degli elementi. Molto spesso la coscienza giuridica internazionale non è pronta a digerire le norme percettive, di questi atti in realtà non se ne fa.menzionenell'art 38 ma in qualche modo si riconducono al principio PACTA sum servanda perché le parti operano in forza di un trattato. Diritto Internazionale 13° Lezione 12/11/2020
In fondo è una specie di via di mezzo tra diritto internazionale generale e il diritto deicodi cazionetrattati è il tema della del diritto internazionale.
CODIFICAZIONE
Certamente è un qualcosa che abbiamo già incontrato, negli ordinamenti giuridici interni è una derivazione completa di una determinata branca del diritto, attraverso cui il legislatore tende a de nire norme di una branca del diritto.
Quindi il legislatore o re una disciplina completa organica di ogni branca del diritto. C’è stata anche una moltiplicazione di questi codici, questo è lo spirito di una regolamentazione generale che chiamano codi cazione, questo si traduce in un vantaggio per l’interprete che consiste nel fatto di poter
rinvenire tutte le norme applicabili quel settore di diritto in un unico documento legislativo IL CODICE. Nel diritto internazionale l'esigenza di una codificazione è nettamente avvertita, nel diritto internazionale si aggiunge una ulteriore esigenza di certezza del diritto, lo spirito della codificazione del diritto internazionale non è soltanto quello di offrire una formazione completa della branca del diritto. Art 13 CARTA ONU attribuisce all'assemblea generale il compito di fare raccomandazioni e promuovere la codificazione e lo sviluppo complessivo del diritto internazionale. Nel diritto internazionale oltre a questa finalità si aggiunge quella di dare forma scritta alle norme non scritte. Dobbiamo subito tener presente due aspetti critici. Negli ordinamenti giuridici interni lo strumento normativo che viene usato dal legislatore è quello della LEGGE ORDINARIA, ora la legge è un provvedimento normativo generale ed astratto. Nel diritto internazionale non.esistono leggi internazionali, l'assemblea generale dell'ONU agisce attraverso la raccomandazione di SOFT LAW siamo molto lontani dalla LEGGE ORDINARIA DEL DIRITTO INTERNO. Se volgiamo lo sguardo all'art 38, ci rendiamo subito conto che le più importanti fonti scritte sono i trattati. Ecco l'aspetto che crea delle perplessità e porta in sé una problematica, l'uso del trattato. Noi sappiamo che sono norme molto importanti, l'aspetto problematico è che il trattato è una norma di diritto speciale, che non avrà mai una portata generale. Allora si prospetta un effetto molto singolare, ovvero che le norme codificate dal punto di vista giuridico formale non avranno mai una valenza generale, non possono creare situazioni giuridiche erga OMNES. Possiamo dire che nel diritto internazionale la codificazione, pur rivestendo un'esigenza di tipo para legislativo, trova uno sbocco di tipo contrattuale. Quindic'è una enorme differenza. Nel momento in cui si procede alla predisposizione alla opera di codificazione. Questo è un enorme limiteciò nonostante, l'opera di codificazione del diritto internazionale è estremamente salutare, perché permette all'interprete di ovviare allo studio del diritto non scritto. LA PRIMAMISSION nel diritto internazionale è quella di tradurre in forma scritta le norme consuetudinarie. Quindi la codificazione rientra negli scopi delle NAZIONI UNITE. Le Nazioni Unite sono chiamate ad intervenire con l'assemblea generale per promuovere la codificazione. E effettivamente nel diritto internazionale moderno, la codificazione ha conosciuto uno sviluppo enorme, c'è una grossa tendenza a provare convenzioni di codificazione, le prime risalgono alla seconda metà dell'800, per esempio pensiamo alle convenzioni dell'AIA sul diritto di guerra, quindi si va verso la codificazione del diritto internazionale.
ma sono interventi sporadici, e specialmente si tratta di codi cazioniparticolari, ad esempio CONVENZIONE DI SAN PIETROBURGO SULLE PALLOTTOLEDUUM DUUM . Quindi ci sono stati questi primi interventi nalizzati a garantire un minimodi tutela. Questa prima fase potremmo de nirla oligarchica , queste opere di codi cazionein realtà venivano promosse sotto l'iniziativa e la spinta delle grandi potenze economico-militari che indicevano queste conferenze per approvare queste convenzioni. Con la società delle nazioni questa organizzazione si era proposta di a rontare una poderosaopera di codi cazione , cioè doveva essere completa, quindi involgere i principali settoridel diritto internazionale. Ma ebbe poca fortuna , la sua opera venne a ondata sotto icolpi della SECONDA GUERRA MONDIALE , la società delle nazioni non ha avuto propriomodo di mettere mano alla codi cazione. Se l