Appunti Corporate Global comunication
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trattabili da un computer.
riduco la numerosita' degli elementi che mi trasmettono la stessa
informazione, ma dato che e' "riassunta" perdo alcuni elementi.
Teconologia e' essenziale, ma il punto e' gestire l'informazione
con costi piu' ridotti (trasformazione dei costi)
digitale: 1 memory card, sviluppo non necessario in quanto
immagini visualizzabili su dispositivi digitali.(materiali meno
costosi della stampa e dello sviluppo della macchiona fotografica
analogica)
[orologio digitale copre la continuitaà dello spazio temporale,
le lancette non scattano ma sono continue]
Codice binario:utilizzato per rappresentare e trasferire
qualunque tipo di informazione: dati, voce, testi, immagini,
suoni(perdo ricchezza dell'informazione non trasmettendo la
continuita').
La comunicazione e' lo scmbio di informazioni per mezzo di segni
tra sistemi, in particolare tra esseri viventi e tra persone.
la digitalizzazione agevola questo scambio, ha quindi conseguenze
sul processo di comunicazione.
Comunicazione digitale:
- comunicazione personalizzata di massa
- comunicazione interattiva: permette glusso informativo di
ritorno, non e' detto che io lo voglia valorizzare.
- push/pull communicazion: comunicazionei spinte dellimpresa al
mercato e comunicazione richieste dal mercato all'impresa.(es:
ricerche su internet, tirata dal mercato ma arriva cio' che
qualcuno ha messo su internet e voleva che qualcuno la ricevesse)
- tempo di comunicazione : riduzione dei tempi di
scmbio/dilatazione
Presuppone dispositivi (cpmuter= che usano un partivolare forma
di linguaggio, il linguaggio digitale, per scambiarsi
informazioni.
CARATTERISTICHE COMUNICAZIONE DIGITALE
- distanza tra emittente e ricevente, sia distanza fisica che
gerarchica
- processo indiretto di comunicazione: dipende dallo strumento
che sto utilizzando
- comunicazone controllabile: ho strumenti per calcolare il
feedback
- costo di funzionamento contenuto
- feedback e feedforward: modificare l'organizzazione dei
supporti utilizzati in itinere.
- messeggio standardizzabile/personalizzabile: personalizzaaione
di offerte che in realtà sono standard
EVOLUZIONE DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE
Comunicazione analogica
- il personale utilizza uffici dove lavore ed archivia
infirmazioni
- lavori svolti da esperti e specialisti
- infirmazioni disponibili in un solo posrto per volta
- necessitaà di tempo per il reperimento delle informazioni
- aggiornamento periodico dei piani
COmunicazione digitale
- informazioni disponibili in contemporanea avunque servano
- specialista sostituiti da esperto generico: funzioni si
despecializzano
- il personale reperisce, gestisce e trasmette informazioni
ovungue si trovi
- reperibilita delle informazioni in tempo reale
- aggiornamento istantaneo dei piani: ho le informazioni in tempo
reale e l'elaborazione avviene con lo svolgimento dell'attività.
COMUNICAZIONE INTEGRATA - PUBBLICI
- interni
perchè si comunica a pubblici interni?
- gestione del consenso interno
- collegamento tra componenti dell'organizzazione, non solo le
persone ma anche le funzioni/aree dell'azienda.
- valorizzazione delle hr (human resources): aiutare dipendenti a
migliorare e svolgere meglio il proprio compito.
ciascun organizzazione gestisce la comunicazione interna secondo
regole proprie
vi è una parte della comunicazione che è FORMALE, assume
l'aspetto della comunicazione in modo evidente, e una INFORMALE,
non che non è voluta dall'azienda.
nell'ambito degli strumenti della comunicazione interna vi sono:
- riunioni, colloqui
- comunicati interni, circolari, bachiechie
- programmi di formazione
- pubblicazioni aziendali permanenti: newsletter, news-organs
- meccanismi di colleegamento: spesso persona a cui viene dato il
compito di mettere in relazione tra loro alcune aree funzionali
(product manager)
nell'ambito della comunicazione interna vi sono diversi modelli
di gestioni del consenso, non ve n'e' uno migliore ma sono adatti
a contesti diversi.
- autoritario
- antagonistico
- persuasivo
- manipolativo
- emulativo
MODELLO AUTORITARIO (es: esercito)
organizzazioni in cui vi è un rapporto di dipendenza gerarchica
evidente (è chiaro a tutti in che posizioni sta ciascuno, anche
grazie ad aspetti esteriori)
funziona per grandi organizzazioni, dove è importante che gli
ultimi livelli gerarchici che sono a contatto con il campo
agiscano in fretta.
flussi di comunicazione sono prevalentemente formali, con
caratteristiche riduttive (meno dico piu' l'ordine è immediato,
poche problematiche strettamente connesse alla mansione e
messaggi laconici ossia con pochi o nulli elementi di
sostegno/spiegazione)
strumenti impositivi di premio o punizione.
il sistema ha delle interazioni con l'ambienete esterno molto
vistose.
MODELLO ANTAGONISTICO
caratterizzava imprese italiano nelgi anni 70. vi sono conflitti
di interesse tra interlocutori sociali: da un lato l'azienda che
tende a raggiungere certi risultati e dall'altro un interlocutore
sociale in contrasto (spesso il sindacato)
La comunicazione interna diventa uno strumento competitivo per
gestire questo conflitto. I flussi formali di comunicazioni hanno
contenuti molto aritcolati, frequesnti e con varie direzioni
(strumento competitivo volto a generare confusione) minimo
coinvolgimento personale.
I flussi informali sono elementi di disturbo per i flussi
formali.
contingente a determinate situazioni, ma non permanente in quanto
molto energua è persa nell'azione di governo del conflitto.
MODELLO PERSUASIVO (es: societè di consulenza, con piccoli
numeri)
si fornda sul principio che se qualcuno è convinto dell'ìdea di
fondo parteciperà
si basa cu confronti collaborativi ed anticipativi, quindi si
prende una decisione condivisa e tutti operiamo nella direzione
decisa.
interlocutori si devono percepire sulllo stesso piano, non ha
senso dinamica gerarchica.(non solo in fatto di regole)
la comunicazione tratta molte tematiche in quanto ha scopo
persuasivo e queste tematiche vengono dibattute. (si dedica molto
tempo all'interazione.
c'è una cascata delle persone coinvolgibnili in modo che si operi
tutti per raggiungere una posizione condivisa della direzione di
azione.
Flussi informali sono normalmente piu' numerosi, mentre i flussi
formali sono utilizzati piu' in relazione all'esterno.
(informali>formali-conflitti)
MODELLO MANIPOLATIVO
caratteristico di imprese familiari, si basa su esistenza di
relazioni pre-esistenti tra i due soggetti che si sovrappongono
al rapporto di dipendenza.
la comunicazione interna ha fini elusivi e possono essere
governati in modo molto formalizzato e generico: glussi formali
(rassegne stampa) glussi informali (fughe notizie pilotate) no
flussi ascensionali
MODELLO EMULATIVO
caratteristico dei gruppi d'assalto dell'esercito. quello che
conta è il senso di appartenenza al medesimo gruppo di
riferimento. cultura aziendale condivisa e valorizzata.flussi
formali sono meno importanti, in quanto il trasferimento di
carisma passa da interazioni informali.
FATTORI DETERMINANTI DEL MODELLO
-cultura
-finalità dell'organizzazione
-gradi di responsabilizzazione socio-ambientale, cioè come mi
pongo nell'interazione con il contesto in cui sto operando.
quindi no ricerca di superiorità tecniche di un modello.
la gestione del consenso non è solo un fenomeno interno
(comunicazione integrata)
CULTURA D'IMPRESA
insieme di assunti di base- inventati, scoperti o sviluppati da
un gruppo determinato quando imparar ad affrontare i proprio
problemi di adattaemnto con il mondo esterno e di integrazione al
suo interno
indicato a quanto entrarno nell'organizzazione come il modo
corretto di pensare, percepire e sentire in realzione a qui
problemi. valori di fondo che si traducono in alcuni
comportamenti: valorizzare alcuni comportamenti e punire altri.
ha qualcosa che dipende dalla cultura nazionale, ma vi è
diversità all'interno dello stesso paese. in quanto ciascuno
vince le difficolta con strategie differenti.
- esterni
- co-makers
16.10
intermediazione immonbiliare - franchising
(benetton primo a mettere in uso sistema di franchising per
l'abbigliamento, primi anni 80)
comunicazione tra affiliante e affiliati
know-how: insieme di tecniche, conoscenze e metodologie ideate,
messe a punto e sperimentate dall'affiliante per la
commercializzazione del bene. estremamante vincolanti se riguarda
relazioni con la clientela.
Riguarda:
- marchio
- immagine omogenea di marca (insegna, vetrina, arredamento)
- tecniche di vendita, promotion, merchandising
- organizzazione commerciale, amministrativa
e' relazioni di comakership, riesco a passare degli elementi come
se il franchisee fosse un dipendente.
esiste un manuale di presentazione del sistema, un manuale di
architettura(arredamento punto vendita), manuale di pubblicitaà,
programmi di assistenza(tecniche rifornimento merci, allestimento
punto vendita, supporti continui di assistenza( strumenti
redazionali, contatti telefonici, visite del personale, corsi di
formazione, assistenza di rete, meeting/seminari.
il manuale è lo strumento con cui trasferisco delle policies ai
franchisee. non posso imporgli piu di cio che è stato deciso dal
contratto.
21.10
DIFFERENZIAZIONE
prodotti della memoria: il vintage (fiat abarth, spot superball
2012 in lingua italiana)
packaging: spirit of africa, elementi di differenziazione non
legati a contenuti specifici del prodotto.
EVOLUZIONE DEI CONSUMI
era dell'incertezza: iperprotezione e crisi di fiducia (primo
elemento su cui costruire una relazione commerciale), no
rassicurazione nel contesto ambientale e sociale.
Indice di confidenza dei consumatori, anche in fase di ripresa
puo' essere negativo, marca deve dare segnali per spingere verso
i consumi (mercedes)
crisi cambia percezione del valore: value for moneym longevità e
affidabilità e low cost sono i fattori a cui i consumatori sono
più attenti.
cunsumatori sono più individualisti, offerte aziendali legate a
fornire autonomia, empowerment (cpacità di intervento del
consumatore)
TREND GLOBALI CHE CARATTERIZZANO CAMBIAMENTO CONSUMATORI
opportunità
sostenibilità: vogliamo che siano le marche a renderci senza
colpa nel consumo, deve sollevarci dall'onere del rispettare
l'ambiente.
relazione: figli di un mondo globale, con nuove forme di
partecipazione comunitaria.
esperienza: è merce di scambio al pari delle materie prime
incremento del pil non corrisponde ad incremento benessere del
consumatore. (indice di benessere e soddisfazione personale)
IL "NUOVO" CONSUMATORE
femminilizzazione della società
riconoscimento dell'uomo padre, che si occupa della casa
living apart togheter: consumi da single e abitudini sociali da
coppia
famiglie multigenerazionali
animali come sostituti dei figli
active aging: generazione attiva, che ha voglia di spendere, con
bisogni specifici.
gli amici diventano famigliari
sheconomy: 83% delle decisioni di acquisiti negli stati uniti è
fatto dalle donne. donne più attive sui social medie.
23.10 CONUMICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
si interfaccia con il sistema delle relazioni di impresa
stakeholders [esempio hotel](portatori di interessi).
profittabilità (costi, ricavi) crescente è legata alla dimensione
(fattore quantitativo) e alla scelta di come ho investito i soldi
(qualitativa). la dimensione finanza è cio che permette crescita
in contesto ipercompetitivo.
[Italia da anni 70 scelta del "piccolo e bello", no necessità
sistema finanziario. Nella fase di ricostruzione dopo il secondo
dopoguerra, fino anni 60(crescita motorizzazione privata,
costruizione Autostrada del Sole), vi sono molti imprenditori
senza soldi. Presidente cassa di risparmio province lombarde
[Intesa San Paolo, evoluzione della Cariplo] promette di
finanziare la crescita dei piccoli imprenditori italiani.
Attraverso lo sconto cambiali (trasformo cambiali in contanti per
una piccola percentuale, forma di finanziamento) e il castelletto
di credito (affidamento di credito proporzionato alla dimensione
dell'impresa, castelletto aumenta con l'ingrandirsli
dell'impresa)
Esternalizzazione dall'impresa della funzione finanziria, ti
indebitavi progressvamente con il sistema bancario. Non permette
la creazione di multinazionali, ma fondamentale per la ripresa
economica del paese ma crolla con il mercato globale.
Ferrero cresce grazie all'autofinanziamento: reinvestendo tutti i
profitti nella crescita.
Senza finanziamento non si partecipa alla crescita mondiale e non
si riesce ad ottenere la profittabilità.]
CONDIZIONI DI MANTENIMENTO DEL SUCCESSO AZIENDALE
se non si mette in sistema la comunicazione finanziare con quella
reddituale non si riesce a mantere il successo aziendale
- percezione attsa degli stakeholders
- consapevolezza risorse e capiacità dinamicamente disponibili
(condizioni di crescita, es: Kodak)
- conoscenza delle variabili e fattori esterni influenti su
attività e risultati (qualità fotografia analogica è migliore,
perchè dovrebbe soccombere a quella digitale)
[esempio fiat chrysler e il piantone collassabile]
-orinetamento dei comportamenti gestionali su logiche di
efficacia-efficienza
- veicolazione di messaggi per conoscere il grado di
soddisfacimento delle attese (effettivo e prospettico)
- capacitaà di istutire rapporti fiduciare e di gestione del
consenso esterno.
come interviene su queste condizioni di mantenimento del successo
aziendale il fenomeno della crescente importanza della
comunicazione economico-finanziaria.
i messaggi a contenuto economico-finanziario rappresentano una
sintesi delle modalità di creazione di ricchezza attesa ed
effettiva.
nella comunicazione economico finanziaria abbiamo:
INFORMATIVA OBBLIATORIA
vincoli normativia a tutela dei terzi e a garanzia informativa
per gli stakeholders, imposti dalla legge.
- comunicazione finalizzata al fittizio sostenimento della
crescita di valro dell'impresa emittente.
- contenuti economico-finanaziari orientati alla legittimanzione
di rusultati idonei a garantire il maggiore vantaggio fiscale.
trova al suo interno organismi di gananzia dei terzi:
-sviluppo quantitativo delle informazioni
-riduzione dei tempi di riferimento. (tempo massimo obbligatorio
tra azione e reazione)
PUNTO DI FORZA: superamento dei limiti di storicità delle
rendicontazioni annuali. (bilancio)
PUNTI DI DEBOLEZZA: orientamento a breve periodo(con la
tecnologia oggi esistente diventa un punto di forza) e contrasto
con durabilità e sviluppo nel tempo.
differenze tra normative di trasparenza delle informative
obbligatorie di differenti paesi. (philips è società di diritto
olandese, con sede legale nelle antille. chrysler è quotata in
usa ma è società di diritto olandese in quanto prevede che nel
consiglio di amministrazone possano sedere dei parenti. in
america è vietato per un evidente conflitto di interesse nei
confronti dei terzi che sono meno rappresentati)
INFORMATIVA VOLONTARIA
proposta da ciascun impresa a completamento e integrazione
dell'infrmativa obbligatoria. lasciata alla discrezionalità
dell'impresa.
prossimità si scontra con il problema dell'efficacia della
comunicazione economico finanziaria.
tanto più comunicazione è trasparente tanto meglio i sistemi
informativi (SI) hanno svolto il loro ruolo (sia per informativa
volontaria che obbligatoria)
su questa affermazione si innsesta la teoria dell'opacità,
opporta alla trasparenza. un network globale raggiunge il massimo
di efficacia quante meno informazioni dà.
CRISIS COMMUNICATION
mossa dai competitors, che hanno interessi specifici.
crisis: situazione che minaccia l'immagine di un'azioneda
(patrimonio intangibile più grosso per l'azienda, non trova forma
nel bilancio dell'azienda; esempio del crollo delle vendite di
omogeneizzati a seguito di un aricolo sul corriere della sera); a
tale situazione si accompagna frequentemente a un'attenzione
negativa o accesa dei media. (essendo un competitor i media
alimentano questa operazione)
per superare una specifica situazione di crisi, la comunicazione
(continente ed episodica) non può ammettere:
- parzialità (esaustiva)
- lentezze
- inesattezze
MERCATI GLOBALI, NETWORK E COMUNICAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
Anni 1980-2020
1980-1990 Product globalization: prodotti globali con
comunicazione economico-finanziaria orientata agli
shareholders(azionisti), chiedendo fondi per interesse. Misurato
sulla performance di prodotto.
1990-2000 Firm globalisation. Stakeholders (portatori di
interesse) e dominio della trasparenza/firm performance.
2000-2020 Financial globalisation. Shareowners(dipendenti con
azioni): hanno quote azionarie. Network performance/Opacity.
STRUMENTI COMUNICAZIONE INTEGRATA
1 personali
2 non personali
3 personalizzati di massa
Ciascuno di qesti si declina in strumenti analogici e digitali.
Negli anni 70-80 la comunicazione telematice era la categoria
utilizzata come antenato della comnuicazione digitale riguardave
l'intervento di supporto telematici da macchina a macchina.
(informatizzazione punti vendita benetton)
1. STRUMENTI PERSONALI ANALOGICI (es:lezione universitaria)
- fonte e ricevente condividono stesso tempo e stesso spazio
fisico
- elevati csoti di investimnto iniziale, funzionamento,
implementazione
- messaggio molto personalizzabile
- elevata interattività
- feedback e feedforward immediato
STRUMENTI PERSONALI DIGITALE (es: chiamata skype)
- fonte e ricevente condividono stesso tempo e spazzio vertuale
- elevati costi di investimento iniziale
- elevata personalizzazione messaggio
- elevata interattività (feedback e feedforward)
- ridotti costi di funzionamento e implementazione
2. STRUMENTI NON PERSONALI ANALOGICI (gran parte della
comunicazione aziendale, pubblicità televisiva)
l'audience è chi guarda il programma, tipologia di persone.
L'azienda paga lo spazio-tempo pubblicitario in base al numero
degli spettatori e all'audience che sta cercando. Si verifica
spersonalizzazione, in quanto gli strumenti non personali parlano
a masse di persone poco distinte.
- fonte e ricenvete condividno "spazio fisico": ricevente deve
comprare il giornale o sintonizzarsi su un determinato canale per
ricevere la pubblicita
- standardizzazione messaggio: consente controllo totale del
messaggio trasmesso. evita rischi degli strumenti personali, in
cui non sono sicuro di esprimere il messaggio in modo specifico,
studiato in tutti i dettagli. alcuni aspetti dell'interazione
personale possono essere casuali.
- assenza di interattività
- feedback differito
- elevati costi di investimento iniziale(ideare e realizzare lo
spot) e funzionamento (mandare in onda lo spot pubblicitario).
- ridotto costo per contatto ma non è detto che anche costo per
contatto utile.
costo per contatto = costo della comunicazione / numero soggetti
raggiunta dalla comunicazione
costo per contatto utlie = costo / numero di soggetti raggiunti
che appartengono al target
STRUMENTI NON PERSONALI DIGITALI
- fonte e ricevente condividono stesso spazio vistuale
- standardizzazione del messaggio
- elevata interattività
- feedback potenzialmente immediato (cookies)
- ridotti costi di investimento iniziale, funzionamento,
impolementazione
3. STRUMENTI PERSONALIZZATI DI MASSA
- analogici: messaggio di posta unione con stampa, intestazione
personalizzata dn un messaggio standardizzato. richiede una serie
di informazioni maggiore rispetto a comunicazione non personale
DESCRIZIONE APPUNTO
In breve alcun argomenti trattati nel corso e ripresi negli appunti:
- processo di comunicazione
- analisi costi/benefici
- ottimizzazione scelte management
- verifica risultati
- costi di comunicazione nelle diverse forme di mercato
- network comunication (joint venture, equity e non equity alliances)
- comunicazione integrata d'impresa e strumenti (sales promotion etc)
- comunicazione digitale
- modelli di gestione comunicazione interna
- cultura d'impresa
- differenziazione
- evoluzione consumi e consumatori
- crisis communication
- mercati globali e comunicazione economico finanziaria
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher max.titze di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Corporate global communication e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Milano Bicocca - Unimib o del prof Corniani Margherita.
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