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TRASFORMATA DI LAPLACE
- Definizione (accenno sui complessi)
Così i testi definiscono una variabile complessa:
s = σ + jω, j = √-1, σ, ω ∈ R
Considero il caso di funzioni di variabile complessa e vanno composti polinomi fratti
Per definizione è il rapporto fra due polinomi nei nostro caso poi considereremo n ≥ m ovvero deg(DEN) ≥ deg(NUM) e questo corrisponde a qualcosa di fisicamente realizzabile
Questa è la forma polinomiale di G(s)
Si considera la forma fattrorizzata (si fattorizza nelle radici)
Dette z1...zm le radici del num e p1...pw allora G(s) può essere fattorizzato come segue:
per tenere conto dei coeff. moltiplicativiG(s) = k (s - z1) ... (s - zm) / (s - p1) ... (s - pw)Sure, here is the transcription:In particolare
in questo caso k ∈ ℂ → ℜe
Per definizione z1, ..., zm sono gli zeri di G(s)
Per definizione p1, ..., pn sono i poli di G(s)
Trasformata di Laplace
(parente con Fourier)
- Da dove nasce il concetto di trasformata?
- Da trasformare il problema
- Aboliamo un problema → problema opposto
es. Risolvere un'eq. diff. lineare a coef. cost.
Problema oggetto
Risolvere eq.
ẏ + y = et
metodi di risoluzione