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CONTROLLI AUTOMATICI Anno accademico 2018/2019
Esempio: Controllo della temperatura
Questi esempi sono in catena aperta o in retroazione? Il tiro del basket in retroazione:
controllo istante per istante la distanza
della palla con il canestro (no) quindi è
in catena aperta.
Guidare è in controllo in catena chiusa
L’automobile senza conducente è in
catena chiusa.
Lo spintore è in catena aperta
Esempio 1: Sistemi meccanici Possibili problemi di controllo: muovere
il sistema meccanico a una velocità
desiderata; portare il sistema meccanico
a una posizione desiderata entro un
tempo desiderato
Esempio 2: Controllo del livello di un serbatoio
Possibili problemi di controllo: Portare il fluido nel serbatoio a un
livello desiderato entro un tempo desiderato; Mantenere il livello
del serbatoio entro una soglia desiderata in presenza di utenze
3
CONTROLLI AUTOMATICI Anno accademico 2018/2019
Esempio 3: Sistemi economici Gestione delle risorse.
Possibili problemi di controllo:
mantenere le risorse al di sopra di una
certa soglia; Portare le risorse a una
quantità desiderata
Elementi fondamentali per il progetto di un sistema di controllo
1. Costruire un modello del sistema (in generale un impianto o una macchina)
2. Definire i segnali corrispondenti alle grandezze fisiche interessate dal controllo
3. Definire le specifiche di progetto per il sistema controllato
4. Progettare un algoritmo di controllo basato sul modello del sistema, sui segnali disponibili e sulle
specifiche
a. Gli algoritmi di controllo che si imparano a progettare nei corsi di Controllo automatici sono,
in realtà, il modello del sistema di controllo vero da costruire
5. Verificarne il comportamento mediante tecniche di simulazione
6. Realizzare il sistema fisico che implementa il controllo
a. Corso di Controlli digitali
Concettualizzazione del sistema da controllare 4
CONTROLLI AUTOMATICI Anno accademico 2018/2019
Sistema a blocchi di un sistema di controllo
Terminologia
- Sistema: insieme costituito da più parti (sottosistemi) tra loro interagenti di cui si vuole indagare il
comportamento
- Sistema fisico: insieme complesso costituito da elementi materiali (Es. circuito elettrico, macchina
meccanica, impianto chimico, macino idrico, azienda, corpo umano, …)
- Sistema astratto: insieme complesso costituito da elementi immateriali (Es. sistema giuridico, sistema
universitario, sistema sociale, …)
- Fenomeno (Fisico): Manifestazioni delle interazioni tra le parti di un sistema
Esempi di sistemi: →
Automobile sportiva sottosistemi: motore, sospensioni, freni, ….
→
Magazzino sottosistemi: merce, scaffali, AGV, …
I sottosistemi sono a loro volta sistemi: dipende dal livello di dettaglio dell’analisi svolta
I sistemi reali sono in genere collegati con il resto del mondo
Gli ingressi e le uscite sono il modo con cui il sistema interagisce con il mondo esterno
Ingressi: azioni che il resto del mondo effettua sul sistema. In generale sono in grado di modificarne il
comportamento e possono essere ingressi di controllo (su cui agiamo) oppure ingressi di disturbo (su cui non
possiamo o non vogliamo agire)
Uscite: risultati esterni (effetti) delle azioni e dell’evoluzione temporale del sistema dovuta a condizioni
iniziali.
In molti casi l’attribuzione a un collegamento della natura di ingresso o di uscita è arbitrariamente fatta dal
progettista per sua convenienza o scelta
Qual è l’ingresso? Qual è l’uscita? Dipende dalla scelta del progettista, entrambe le
variabili possono giocare entrambe i ruoli
La coppia erogata dal motore è un ingresso o un’uscita?
Per l’intero veicolo è un ingresso, per il sottosistema motore è un’uscita
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CONTROLLI AUTOMATICI Anno accademico 2018/2019
Ingressi di controllo e ingressi di disturbo
Esempio: riscaldamento dell’aula
→
Ingresso di controllo potenza termica immessa dai radiatori
→
Uscita temperatura della stanza
→
Ingressi di disturbo temperatura esterna, irraggiamento solare e potenza
termica generata dalle persone
Sistemi e controllo
I sistemi autonomi non possiedono ingressi, la loro evoluzione temporale non dipende dal resto del mondo
e non si possono controllare
Il controllo è l’azione su un sistema per imporgli comportamenti desiderati. ATTENZIONE! Talora in italiano
il termine “Controllo” è usato per indicare un’attività di semplice osservazione (in termine tecnico:
monitoraggio)
Il controllo automatico è l’azione di controllo esplicata automaticamente da una macchina
Modelli
Modello: Rappresentazione (fisica o astratta) approssimata di un sistema costruita per uno scopo. Per un
sistema esistono infiniti modelli e il modello rappresenta solo i comportamenti e le proprietà che interessano
Modello matematico: descrizione della struttura e dell’evoluzione di un sistema mediante simboli
matematici. Le grandezze caratteristiche di un modello sono classificate come:
• Variabili: descrivono il variare di una grandezza del sistema. Es. corrente elettrica, posizione o velocità di
un corpo, quantità di materia, …
• Parametri: descrivono la struttura del sistema e solitamente sono costanti. Es. valore di una resistenza,
valore della massa, …
Progetto di un sistema di controllo. Passi principali
1. Definizione delle specifiche
a. Obiettivi da conseguire
b. Qualità del controllo
c. Costo
2. Modellazione del sistema
a. Scelta del dettaglio
b. Definizione degli ingressi
c. Definizione delle uscite
d. Tipologia di rappresentazione
e. “Costruzione” del modello
f. Validazione mediante simulazione
3. Analisi del sistema
a. Studio delle proprietà
b. Verifica di fattibilità delle specifiche di controllo
4. Sintesi della legge di controllo
a. Basata sul modello
b. Verifica delle proprietà del sistema controllato
c. Valutazione della complessità e stima del carico computazionale
5. Simulazione del sistema controllato
a. Condizioni ideali
b. Condizioni realistiche
c. Modello impianto più complesso
d. Quantizzazione delle grandezze, ritardi di calcolo, disturbi di misura
6. Introduzione degli elementi tecnologici
a. Sensori, attuatori 6
CONTROLLI AUTOMATICI Anno accademico 2018/2019
b. Catena di acquisizione e attuazione
c. Dispositivo di elaborazione
7. Sperimentazione
a. Prototipazione rapida
b. Verifica delle specifiche
c. Stima del costo
d. Costruzione di un prototipo definitivo
e. Ingegnerizzazione
f. Produzione in serie
Perché controllare?
Garantire che l’uscita del sistema segua il comportamento desiderato a fronte di condizioni operative
nominali e anche nel caso ci siano variazioni nelle condizioni operative nominali (disturbo, imprecisioni di
modello, ecc… )
Esempio: Controllo della temperatura di una stanza
Perché controllare? Condizioni operative variabili: temperatura esterna, irraggiamento solare, numero di
persone; Specifiche variabili: temperatura interna desiderata che varia in funzione della presenza in casa.
Strategia 1: Ottimizzazione dell’impianto
È basata sul modello. Costruzione della casa in modo da minimizzare gli effetti delle condizioni operative
variabili (spessore delle pareti, rivestimento delle pareti, esposizione delle stanze, forma e dimensione delle
finestre); politica di gestione (abbigliamento dei proprietari, chiusura dei vetri d’inverno, chiusura delle
persiane durante il giorno d’estate, apertura delle finestre durante la notte)
Strategia 2: Controllo in catena aperta
È basata su un modello ed una stima delle condizioni operative
Costruzione della casa in modo da minimizzare gli effetti delle condizioni operative variabili (come caso
precedente, in aggiunta, predisposizione di camini e stufe); Politica di gestione (abbigliamento dei proprietari
e gestione delle finestre d’estate); Azione di controllo (accensione dei camini e delle stufe d’inverno,
immissione di una quantità predefinita di energia)
Strategia 3: Controllo in retroazione
È basata su un modello, sulla misura dell’obiettivo (temperatura interna) e delle condizioni operative
Costruzione della casa in modo da minimizzare le condizioni operative variabili (come caso precedente, ma
meno curata più in aggiunta la predisposizione di impianto di riscaldamento e condizionamento); Politica di
gestione (abbigliamento dei proprietari ma meno attento); Azione di controllo (accensione dell’impianto e
predisposizione della centralina, immissione di una quantità di energia funzione della temperatura interna ed
esterna e delle specifiche)
Esempio: Sospensione dell’automobile
Perché controllare? Condizioni operative variabili: numero di persone, rettilineo/curva, tipo di tracciato e
asfalto; Specifiche variabili: corsa su pista, rally, guida in città, guida confortevole in autostrada.
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CONTROLLI AUTOMATICI Anno accademico 2018/2019
Sospensione tradizionale (senza controllo)
Elementi in gioco
→
M Massa del veicolo
v →
M Massa della ruota
r
→
S Sospensione
→
A Ammortizzatore
Obiettivo: Garantire la tenuta in strada e il comfort. h costante mediante la scelta
(taratura) di M , S e A. Problemi: Specifiche di contrasto e condizioni operative variabili (passeggeri, tipo di
r
strada)
Si arriva a una soluzione di compromesso valida in condizioni nominali
Sospensione tradizionale (con controllo)
Elementi in gioco:
→
M Massa del veicolo
v →
M Massa della ruota
r
→
S Sospensione
→
A Ammortizzatore
→
At Attuatore
Obiettivo: Garantire la tenuta di strada e il comfort. h costante mediante
azione intelligente e continua, At scambiatore di energia con serbatoio. →
Questo ha vantaggi: cambiamento della strategia di azione nelle diverse condizioni operative soluzione
ottimizzata in tutte le condizioni di guida. Uno svantaggio che possiamo notare è un aumento dei costi.
Motivazione del controllo
È indispensabile garantire che il sistema da controllare sia, di per sé, funzionante al meglio anche senza il
controllo: non si costruisce una Panda per correre in F1.
Il controllo deve principalmente garantire le prestazioni al variare delle specifiche (Programmazione
giornaliera/settimanale, tipo di guida); al variare delle condizioni operative dell’impianto (parametri)
(Numero di persone presenti nella stanza o di passeggeri); al variare di agenti esterni (disturbi) (Temperatura
esterna, irraggiamento, salita/discesa, vento, stato dell’asfalto)
Il punto di partenza per il progetto di un sistema di c