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La pianificazione del product placement
Nella pianificazione del product placement è necessario considerare:
- Le modalità di presentazione del prodotto;
- La chiarezza dell'inserimento;
- Il livello di connessione;
- La prominenza.
Gli ultimi due sono i fondamentali, perché determinano il processo di apprendimento dell'individuo, a seconda di come si combinano connessione e prominenza il cervello dell'individuo reagirà in un certo modo agli stimoli.
- Le modalità di presentazione
Si può realizzare una presenza:
- (screen placement) - Solo visiva che mostra un prodotto, un marchio, un logotipo o qualche altro elemento di identificazione visiva della marca, senza alcun messaggio verbale rilevante o suono riguardante il prodotto.
- (script placement) - Solo uditiva che comporta la citazione verbale da parte di un personaggio o di una voce fuori campo del nome della marca e eventualmente delle sue caratteristiche.
- Audiovisiva, che mostra una
marca e allo stesso tempo ne cita il nome oprevede un messaggio uditivo che la riguarda. Non c'è un placement migliore, di solito se non è molto visibile magari non ce ne accorgiamo. L'uditivo, non siamo abituati al fatto che un personaggio cita una marca all'interno di un film, quindi quando accade ha più impatto, mentre di solito vediamo marche ovunque, quindi lo notiamo più difficilmente.
La chiarezza dell'inserimento è definita da:
- La presentazione della marca con il proprio nome e con il proprio marchio.
- La nitidezza percettiva della marca, ossia il fatto che il nome della marca risulti leggibile nel modo più naturale possibile, nel caso di un inserimento visivo o perfettamente udibile, nel caso in un inserimento verbale.
In alcuni casi il prodotto è riconoscibile con poco, per esempio Coca-Cola, in altri casino. Acqua San Benedetto non si legge, ma è riconoscibile.
percezione totale della marca da un punto di vista visivo o uditivo- L'inserimento della marca all'interno di una scena in modo dinamico invece che statico- La presenza della marca nella scena in modo esclusivo, senza cioè che debba condividere l'attenzione dello spettatore con altre marche
3. Il livello di connessione
Il livello di connessione della marca all'interno del contesto di intrattenimento è rappresentato dal grado con il quale l'inserimento della marca risulta nell'intreccio narrativo all'interno del contenuto di intrattenimento proposto dal mezzo di comunicazione. Devo chiedermi cosa c'entra con la storia, se non c'entra magari possiamo capire che è un product placement, se con un altro prodotto quella scena non avrebbe coerenza allora potrebbe non essere un product placement.
Questa connessione può essere con l'intero programma, film. Oppure, la connessione può essere con una scena, con un
momento di senso compiutoTraditional product placementConsiste nell'inserimento di un prodotto di marca in un contesto di intrattenimento in qualità di arredo scenico e può essere realizzato con tre modalità differenti: - L'inserimento del marchio, del logotipo o di qualsiasi altro segno distintivo della marca nel contesto con il solo compito di arredare la scena, così da conferire realismo (il latte all'inizio della giornata, non è connesso con la storia, serve per arredare la scena). - Il collocamento nel contesto di intrattenimento di un pannello pubblicitario o di un'insegna con la rappresentazione visiva del nome della marca o del logotipo (advertisement placement). - L'esibizione del prodotto o dei segni distintivi della marca in associazione con un attore, un conduttore o un ospite televisivo durante uno spettacolo o un evento (celebrity product placement), in modo da far apparire la scelta del prodotto come il frutto di unapreferenza personale. Pensiamo agli influencer advertising, gli influencer diventano dei mezzi di comunicazione. Si caratterizza per i seguenti aspetti:- Un basso livello di integrazione nella trama.
- Un elevato grado di secondarietà del messaggio rispetto alla struttura narrativa principale del contenuto di intrattenimento.
- Un basso grado di controllo da parte dell'impresa (costa poco), a causa della scarsa valenza che può assumere il messaggio veicolato attraverso il placement.
- Una modalità di realizzazione prevalentemente visiva.
- Un'alta percezione da parte del pubblico della natura a pagamento dell'inserimento.
alternativamente. La marca gode di un inserimento di tipo sia visivo che uditivo, convogliando su di sé una maggiore attenzione da parte degli spettatori. L'impresa esercita un maggiore controllo sulle modalità di inserimento della marca e sostiene un investimento più rilevante (paga di più). Pensiamo ad "Un passo dal cielo 3", scena dove mangia i Loacker e dice addirittura "buono". Oppure in "Destini Incrociati", dove il protagonista pronuncia la marca "Heineken", con gli sguardi rivolti verso la bottiglia. Caldaia Ariston integrata nella narrazione, probabilmente troppo prominente. Product integration Si verifica quando il prodotto diventa parte integrante - e talvolta persino determinante - della trama del film o del programma televisivo e viene utilizzato estensivamente nell'ambito dello stesso (apparendo, per esempio, numerose scene di un medesimo film o in più di un episodio di un)
L’impresa esercita un elevato controllo sulle modalità di presentazione della marca.
La clip di Bake off Italia che contiene il caffè qualità oro di Lavazza che è parte integrante della torta.
Mentre le serie tv è un contenuto di intrattenimento, “Radici” ed altri format, nascono per essere dei contenitori non solo di placement “banale”, ma contenitori in cui di volta in volta, un’azienda o una marca, diventa protagonista di una parte della narrazione, quindi a valore aggiunto.
Clip di Don Matteo particolare, dove non c’è il prodotto, ma l’imprenditore stesso. Placement molto particolare.
L’azienda ha comunicato quello che ha fatto, raccontando la vicenda. Ovviamente nelle varie puntate l’Olio Coricelli viene
rappresentato con un product placement normale, in posizioni quasi sempre centrali o estreme, sempre abbastanza visibile. Inoltre, l'Olio Coricelli ha fatto anche il backstage sul proprio sito. 4. La prominenza La prominenza del placement è definita dal grado con il quale l'inserimento visivo e/o uditivo della marca possiede caratteristiche tali da attrarre l'attenzione dello spettatore. (subtle) Gli inserimenti poco prominenti sono quelli nei quali la marca: - Viene citata in modo fugace e poco enfatizzato. - Viene mostrata in modo poco visibile (per esempio, l'immagine è piccola, la collocazione è sullo sfondo della scena fuori dal campo visivo principale). - La scena viene condivisa con una moltitudine di oggetti e di prodotti. - L'esposizione allo stimolo avviene per un breve periodo di tempo. (on set) Gli inserimenti fortemente prominenti sono quelli nei quali la marca è resa identificabile grazie a: - Una superficie occupata ampia e unadurata dell'inserimento elevata.
Una posizione centrale sullo schermo.
Una citazione verbale ripetuta e/o una forte enfasi sul nome del prodotto (determinata dal tono di voce, dal ruolo del personaggio che la cita e dal particolare momento nel quale ciò avviene, ecc.
Un elevato numero di apparizioni sullo schermo e di scene nelle quali viene inserita la marca.
Clip su Almo Nature, che fa veramente quello che si dice nella serie e Almo Nature che ha fatto una strategia di Content Marketing su questi temi.
OTTAVA LEZIONE
Riprendiamo le tematiche fondanti della nostra prospettiva. Dal racconto delle partnership con manifestazione, fino al product placement, nella realizzazione di eventi (ricorda Scala Milano). Questo progressivo avvicinamento del mondo non media a quello media, si è tradotto nell'adozione di strategie di marketing che hanno una prospettiva di carattere editoriale. Tunnel Studios, contenuti di marketing e qualche realizzazione di marketing dei contenuti.
(produzione magazine, podcast), questo significa fare un passaggio al content marketing vero e proprio, la produzione di un contenuto editoriale, come il podcast, in questo caso, del prodotto editoriale si fa il focus della strategia di marketing. Nella testimonianza di Tunnel, il loro approccio è stato il punto fondamentale, come arrivano al contento, aspetto che è molto cambiato rispetto al passato. Le strategie di editorially led marketing Verso una nuova prospettiva di marketing publishing brand & Dai contenuti di marketing al marketing dei contenuti: entertainment brand. (Barbie è un editor e Barbie stessa è un entertainment brand, ancora prima di essere un altro genere di brand). Entertainment Brand: Harry Potter, LEGO, Red Bull ecc. Studiosi di decenni fa, dissero che tutte le marche sono editori, tutte hanno storie da raccontare, che possono produrre. Le imprese stanno smettendo di acquistare media, spazi e tempi pubblicitari al loro interno, ma stannoDiventando loro stesso i media, dei mezzi di comunicazione all'interno dei quali troviamo storie. Non comprano media, ma diventano media.
Per rendere più impattante la nuova generazione di branded entertainment, non dobbiamo pensare all'intrattenimento brandizzato dalla marca, ma dobbiamo pensare al marketing che diventa intrattenimento di per sé, prospettiva completamente diversa.
Editorially led marketing
L'editorially led marketing è un insieme di funzioni di carattere prettamente editoriale, finalizzate a sostenere la strategia di marketing.
Il branded content diventa un asset di marketing e non tanto (o non solo) di comunicazione.
Perché finanzi dei progetti in cui degli artisti, fotografici, documentano il rapporto con l'ambiente? Quanti clienti ti porti a casa? Quindi si eleva la discussione in un altro contesto, quindi