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ONG
Le organizzazione Non Governative si attivano per aiutare la Guardia Costiera Italiana nel
salvataggio dei migranti. MOAS, Seawatch, SOS Mediterranee, Sea eye, MSF, Proactiva oper arms,
Life Boat, Jugend rettet, Boat refugee, Save the children: insieme hanno soccorso 46796 persone
nel 2016.
Missione Triton
Triton sostituisce Mare Nostrum: promossa da Frontex, vede la collaborazione fra 29 stati UE
nell’impiego di personale e mezzi tecnici. Finanziata dall’Unione Europea, l’obiettivo di Triton non
è il soccorso, ma il pattugliamento della frontiera, che si limita a 30 miglia dalle coste italiane.
Spesa mensile: 3 milioni di euro.
Eunav for Med-Operation Sophia
Sophia è un’operazione navale nel Mediterraneo centrale avviata dall’UE in seguito al ribaltamento
di un peschereccio con a bordo 800 migranti nel mese di aprile. L’obiettivo primario è stato quello
di studiare il modus operandi dei trafficanti, individuare i sospettati e neutralizzare le imbarcazioni
e le strumentazioni. Il programma continua con l’addestramento della Guardia Costiera Libica.
Gli Hotspot
L’Hotspot è un hub, un potenziamento dei centri di primissima accoglienza già operativi lungo le
coste italiane e greche, proposto dalla Commissione Europea. Attività:
- Cure mediche;
- Identificazione;
- Raccolta di informazioni su rotte, trafficanti;
- Intervista.
Perché sei venuto in Italia?
Cerco lavoro: migrante economico espulsione;
Scappo da guerra e discriminazioni CARA.
Centri identificazione ed espulsione
Nel 4 CIE vengono detenuti gli stranieri extracomunitari privi del permesso di soggiorno inviati dal
giudice di pace. Sono gestiti da aziende private, scelte con una gara d’appalto, e sono presidiati
all’esterno da agenti di polizia che possono intervenire solo su richiesta dei gestori. La libertà
personale degli stranieri è molto limitata, perché non possono uscire né ricever visite.
I centri di accoglienza richiedenti asilo
I CDA sono strutture fisse per gestire i primi arrivi via mare in cui gli stranieri irregolari sul
territorio vengono identificati e viene accertato il motivo d’arrivo.
Nei CARA sostano tra i 20 e i 30 giorni gli stranieri che vogliono richiedere la protezione
internazionalmente. I CARA presenti in Italia sono 8 da 170 posti circa ognuno. Dopo lo scadere dei
30 giorni il richiedente asilo riceve un permesso di soggiorno della durata di tre mesi, rinnovabile
fino all’esito della richiesta di asilo.
I centri di accoglienza straordinari
I CAS ospitano il 77% dei profughi sul territorio, anche più dell’effettiva capienza. Nascono per
sopperire alla mancanza di posti negli altri centri individuati dalle prefetture e dati in convenzione a
cooperative e strutture alberghiere, in accordo con l’ente locale. Il problema è che spesso sono
istituiti senza avvertire i cittadini o senza pianificarli con i sindaci.
Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati
I 652 progetti SPRAR sono sparsi per tutta Italia, possono ospitare 50 posti ognuno e si trovano
nelle città per favorire l’integrazione dei rifugiati. Lo Stato collabora con gli enti gestori per attuare
progetti e costi.
- 2,50 euro al giorno a migrante (pocket money);
- 35 euro al giorno per ospite allo SPRAR (vitto, alloggio, pulizie, gestione).
Il costo e i dati dell’accoglienza
- 3,32 miliardi di euro nel 2016 (1, 06 mld provengono da fondi europei);
- 19,4 miliardi di euro per la spesa militare italiana;
- 123 miliardi euro: gli stranieri che lavorano in Italia producono l’8,8% del PIL;
- 2,7 milioni di lavoratori immigrati hanno versato nel 2014 10,29 miliardi di contributi;
- 5, 4 milioni di stranieri residenti.
Questi dati variano continuamente in quanto vi è sempre un continua evoluzione di questo
fenomeno è dunque è difficile capire il meccanismo che c’è alla base.
I rifugi informali
Comunità di immigrati insediati in modo illegale in alcuni spazi della città, aiutati da volontari e
cooperative. Qui si rifugia chi non è entrato nei programmi di accoglienza o ha ricevuto l’ordine di
espulsione. Si mantengono facendo lavoretti saltuari, spesso nella rete nel caporalato. Il 56% delle
aziende agricole italiane sfrutta dei lavoratori in nero o parzialmente irregolari, provocando tra il 3,3
e il 3,6 miliardi di euro di danno economico.
Lezione 8
1989, Dieci storie per attraversare i muri
La penna di dieci grandi scrittori (Barcelò, Boll, Camilleri, Daeninckx, Frisch, Kratochivil,
Petrusevskaja, Schulze, Tokarczuk, Vamòs) e la matita di un altrettanto grande illustratore (H.
Webenbreth) per un ideale ed enorme graffito contro l’intolleranza: si tratta di dieci racconti ricchi
di fantasia e colorate suggestioni, contro il tetro grigiore dei muri.
L’obiettivo è quello di trovare gli spunti migliori e necessari sul tema al fine di raccoglierli in un
fascicolo, per poi lavorare di conseguenza su tali contenuti attraverso anche alcuni interventi nelle
scuole. Lettura in classe: “Dal muro alle stelle” di Elia Barcelò (traduzione di Chiara Bolognese).
Creazione di una mostra di H. Wagenbreth e di un video di Andrea Camilleri.
L’antologia “1989, Dieci storie per attraversare i muri” è stata editata in Italia da Orecchio Acerbo,
ma è frutto di una cooperazione tra cinque editori europei.
Progetto didattico: “Attraversare i muri” (istituto: Albe Steiner di Torino)
Punti di partenza: la grafica, la raccolta di dati, i muri, una classe difficile.
Interdisciplinarità del progetto con al centro i temi della guerra fredda ed il muro di Berlino.
L’obiettivo fu quello di mettere insieme la letteratura (riferimento alla raccolta di racconti “1989,
Dieci storie per attraversa i muri”) e l’arte (produzione di tavole da parte degli studenti).
I Muri: dalla retorica alla riflessione
L’obiettivo del progetto fu quello di scardinare la didattica tradizionale. Tre incontri:
Lunedì
: Lupus in tabula, “Dal muro alle stelle” di Elia Barcelò (racconto), riscritture e
punti di vista, visione di District 9 di Neil Blomkamp (film).
Giovedì : dibattito sul film, muri materiali e immagini, ghetti e periferie, Barriera di
Milano, uscita didattica alla scoperta di Barriera di Milano.
Venerdì
: dai personaggi letti e scritti ai personaggi disegnati, realizzazione di tavole.
Punto di partenza: analisi delle preconoscenze (bagaglio che ognuno si porta dietro prima di
affrontare gli argomenti dal punto di vista didattico, idee preconcette). L’attenzione si è focalizzata
principalmente sulla storia del quartiere Barriera di Milano, un quartiere che è stato per anni
considerato di frontiera ed infatti il nome deriva proprio dal fatto che per lungo tempo esso fu
circondato da un muro.
Prima giornata lunedì 24 aprile: l’importanza del punto di vista
Letteratura e cinema: alla ricerca della paura dell’altro.
Lettura e scrittura come strategia di abbattimento dei muri.
Breve introduzione del percorso: il muro di Berlino (funzione di contenimento) e le
funzioni dei muri (ci possono essere casi in cui il muro serve per proteggersi e per non
far entrare nessuno all’interno delle mura).
- Lupus in tabula Obiettivo: mettere in luce le paura e i desideri di esclusione e far
divertire i ragazzi. Lupus in tabula è un gioco di ruolo basato sul fatto che all’interno di una
comunità simulata sono presenti contadini e tale comunità di notte viene insidiata dai lupi
mannari che talvolta uccidono i contadini stessi.
- Lettura del racconto di Elia Barcelò “Dal muro alle stelle” Obiettivo: letteratura come
strumento di comprensione del sé e interrogazione sulla differenza tra la retorica
dell’abbattimento de muri e la diffidenza verso ciò che percepiamo come diverso da noi.
- La riscrittura e il punto di vista Obiettivo: scrivere e leggere come antidoto alla
diffidenza ed imparare ad assumere il punto di vista dell’altro;
- Lavoro a gruppi Obiettivo: adottare un personaggio interno alla storia e riscrivere l’intera
vicenda dal suo punto di vista.
- Visione di District 9 Obiettivo: riflettere, sempre a partire dalla fantascienza, su diverse
strategie politiche di separazione, isolamento e divisione, come la ghettizzazione.
Il film è stato girato in sud Africa (Johannesburg) in un futuro prossimo: è la storia di una
mancata integrazione tra alieni e umani. Parla di un capo della polizia, nonché genero di uno
dei più alti dirigenti della polizia di stato sudafricana, che si trova ad avere la responsabilità
di organizzare lo sgombero di una comunità di alieni, ghettizzata ai margini della città,
chiamata Distretto 9, diventato ricettacolo di mercato nero e prostituzione. Agli alieni era
stato vietato di accedere in città e questo capo della polizia nel momento in cui organizza lo
sgombero viene infettato da essi e si troverà da una parte ad essere umano e quindi avverso
agli alieni e d’altra parte subisce una trasformazione che lo porterà a diventare un alieno.
Seconda giornata Giovedì 27 aprile: i muri attorno a noi
- Riepilogo e dibattito sul film District 9 Obiettivo: riflettere sul concetto di periferia.
- Uscita didattica Obiettivi: acquisire uno sguardo più consapevole e critico sui luoghi di
vita quotidiani, riflettere sul proprio quartiere come luogo emblematico di dinamiche di
inclusione ed esclusione, fotografare scorci in cui ambientare alcuni momenti della
riscrittura, raccontare storie sull’immigrazione (Barriera di Milano: quartiere periferico di
Torino all’interno del quale confluiva quella parte di popolazione che aveva bisogno di
vivere in zone a basso costo e quindi questo quartiere rappresentava perfettamente il
contesto ideale tramite il quale poter raccontare il concetto di contaminazione).
Terza giornata Venerdì 28 aprile: le tavole
- Esercitazione pratica: creazione di tavole.
- Incontro letteratura, arte, fotografia e grafica.
Lezione 9
Olivetti
Società del gruppo Telecom Italia che opera nel settore dell’informatica: è stata una delle aziende
più importanti al mondo nel campo delle macchine per scrivere, da calcolo e dell’elettronica.
È stata una industria italiana manifatturiera nota soprattutto per la modalità in cui si è posta nei
confronti del mercato e dei lavoratori, puntando in particolar modo sull’innovazione tecnologica.
L’industria (che non ha mai raggiunto il livello numerico di dipendenti della Fiat) è riuscita a porre
l’Italia in una posizione strategica e competitiva, anche rispetto ag