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REGISTRAZIONE

Giuseppe Lombardo Radice

Ideale di scuola serena

Società che vive in un processo di conformazione

La religione cattolica nelle scuole si poteva insegnare su richiesta ed era stato sostituito dal 1887 dai diritti e

doveri del cittadino.

A partire dalla riforma del '23 ne viene reintegrato l'insegnamento.

Militanti di sinistra: votano SI perché seguono la decisione di Togliatti.

Fascismo visto per lungo tempo come una parentesi della storia italiana, oggi non è più accettabile. Momento

di inabissamento del paese - questa ipotesi avanzata da Croce è stata funzionale perché le forze di

opposizione tornano, nascono e hanno bisogno per legittimarsi. Serviva a tenere insieme tradizioni anche

molto differenti. Nel fascismo precipitano conflitti tipici della società italiana che hanno radici antiche. La

dimensione totalizzante è il compimento di un intero ciclo storico drammatico. Il divenire storico è

processuale, non ci sono dei gradi 0 nella storia - le date spartiacque vengono assunte come gradi 0, ma

bisogna tenerne conto quando ci si misura con il problema.

Negli anni di Giolitti si è tentato di risolvere ii conflitti, ma in Italia il fascismo porta a compimento processi

che hanno radici più lunghe. Dal punto di vista culturale e educativo questa autarchia è importante. Nel

dopoguerra vi sarà la corsa a condannare Gentile, perché ci si rende conto di ciò che succedeva nel mondo.

ATTIVISMO: nome emblematico, sottolinea la dimensione esperienziale, sono anni in cui le scienze stanno

facendo progressi enormi. Francia, Inghilterra, USA, anche in Italia nei primi anni del '900 e nascono

esperienza pedagogiche che risentono del modello dell'attivismo: il bambino viene portato al centro della

riflessione.

Montessori in Italia: concepisce gli ambienti educativi in modo radicalmente nuovo. ! 38

20/11

Vedi Dewey manuale

approfondimento spaccati storici novecenteschi: sono in atto processi di trasformazione sociale e muta il

rapporto tra cittadino e istituzione, nasce e si consolida l'idea di cittadinanza.

Grande sfida dell'educazione e politica tra 8-900: necessità di formare un cittadino, si passa dal suddito al

cittadino.

Centralità di Dewey, quando tramonta negli USA la sua popolarità in Europa sarà ancora alta.

Ruolo di cittadinanza che si va a costruire. Problema economico, conflitto tra capitale e lavoro. Crescono e si

sviluppano movimenti che pongono al centro questo problema.Tentativi di andare oltre le derive che hanno

accompagnato i conflitti mondiali, nel '900 si assiste alla necessità di ricostruire un tessuto di democrazia. Il

'900 vede l'affermazione di nuove forme di partecipazione nella democrazia - nasce lo stato sociale o

Welfare. Ruolo decisivo degli USA. Lo stato si assume la responsabilità di tutelare con forme nuove i

cittadini che diventano tali in quanto vengono riconosciuti dei diritti (pensione, scolarizzazione...). La nascita

dello stato sociale nasce e si sviluppa in relazione ad un compromesso, complesso lavoro di mediazione.

Affermazione dei movimenti democratici: fanno prendere coscienza alle masse del loro ruolo sociale -

pressione che il lavoro esercita sugli stati. Gli stati nazionali a fronte delle richieste pressanti sono costretti a

scendere a patti con questi movimenti. Il Welfare nasce in relazione a questa necessità, è figlio di questa

mediazione. Da una parte vi sono rivendicazioni avanzate che mettono in crisi gli stati, dall'altra vi è la

consapevolezza che non è possibile non intervenire: accade quindi che gli stati affermano che non si possono

soddisfare tutte le richieste che vengono avanzate, ma si può costruire uno stato sociale che venga incontro

almeno in parte a questi diritti richiesti - compromesso assodato, ma oggi obliato e rimosso.

Oggi vi è la diffusa tendenza a mostrare molte delle conquiste compiute nel '900 come un lusso che non ci si

può più permettere, il sistema non è più in grado di reggerle -> paradigma odierno neoliberale. Elargizione

dei diritti che però oggi non sono più tutelati. La rimozione messa in atto è il fatto che il Welfare

storicamente nasce da un compromesso, è già figlio di una mediazione. Si adotta una lettura tipicamente

ottocentesca, nell'ottocento i modelli dominanti erano di tipo paternalistico, i diritti apparivano come

elargizioni. Il Welfare nasce dalla ricerca di un punto di mediazione, rimuovere il fatto che sia un

compromesso è oggi frutto di una precisa intenzione politica: rimuovere il fato storico innegabile del

compromesso. Questo processo è legittimato come fatto necessario. La funzione della scuola cambia e molto

si lega a questi problemi e questi processi.

Socializzazione scolastica: costruire un tessuto di confronto tra i bambini che guardi a un modello di

convivenza democratica da estendere a tutta la società - modello di Dewey. Questo modello entra in crisi

perché lo stanno entrando anche i processi sociali ed economici. Il '900 è una lunga contingenza storica nella

quale si assiste alla radicalizzazione della natura dialettica.

Entrano i scena soggetti nuovi, il '900 mette in crisi il modello antropologico del maschio bianco occidentale,

vi è un allargamento a nuove soggettività: minoranza, ruolo delle donne, ruolo dell'infanzia, disabilità ->

tutte conquiste del '900. Bisognava diffondere una consapevolezza nuova. Una società nella quale il ruolo

degli stati e dell'economia è determinante allo stesso tempo vede anche l'affermazione di modelli pedagogici

in cui il ruolo dell'educazione vede l'affermarsi la sua accezione totalitaria. L'educazione diventa qualcosa

che ha a che fare con pratiche di controllo della soggettività. Le istanza che iniziano nel tardo '800 si

radicalizzano nel '900.

Miglioramento delle condizioni sociali, ma scatto per le forme della produzione - forme nuove di

redistribuzione della ricchezza -> anni '50/60

Profonda trasformazione nella quale si compiono precise scelte, nei paesi occidentali nascono e si

incrementano forme di consumo inedite, attenzione ai beni privati che non ha riscontri e nasce la civiltà dei

consumi. Trasformazione della vita dei soggetti. Trasformazione di tipo antropologico (Pasolini).

Questo accade sullo scenario della guerra fredda, il mondo deve ricostruire il tessuto di democrazia, vi è un

lavoro dal punto di vista di acquisizione di consapevolezza, è una stagione di "pace", lo scenario è però

tutt'altro che pacificato, si vive di profonde tensioni - due blocchi che alimentano conflitti e lotte in giro per il

mondo. Vi è l'eredità del colonialismo con cui fare i conti, diffusione di consumi in termini inediti -> guerre

latenti per il petrolio. La guerra non fa più milioni di morti, ma sono sotterranee.

Strategia della tensione - Italia: si iscrive in questo orizzonte. Gli anni del boom economico non sono solo

spensierati, ma sono anni nei quali la nascente società opulenta presenta un suo lato d'ombra. ! 39

La mutazione antropologica che porta a una trasformazione nella società mette anche in crisi i riferimenti per

il problema educativo, che soggetto si va costruendo? Il mondo si trasforma ed è carico di una crescente

critica - Adorno

Uomo unidimensionale: mette in evidenza rischi connessi allo sviluppo della società dei consumi -

uniformazione di gusti - stili di vita...

Il benessere diffuso si lega a qualcosa di inedito, soprattutto per quel che riguarda i rapporti

intergenerazionali.

La diffusione del benessere nel dopoguerra porta a una generazione di giovani a vivere in condizioni agiate,

coltivare aspettative di trasformazione sociale. Anche i figli degli operai vanno all'università, prima non era

mai successo. Questo si lega ad una serie di problemi e il rapporto tra le generazioni muta.

Società tradizionale: mobilità sociale limitata, i figli riproducevano le orme dei padri, schema che ha

funzionato per lungo tempo, entra in crisi nel secondo '900.

Muta il rapporto tra genitori e figli: se i figli riconoscevano ai genitori i meriti di aver pensato alla loro

formazione poi accadeva che i genitori anziani erano presi in carico dai figli -> compensazione che teneva

insieme la società. Figli indipendenti sul piano economico e affettivo prima. Nel secondo '900 la contingenza

favorevole ha un prezzo da pagare: la prolungata dipendenza dai genitori: sovvertimento rispetto al rapporto

tra genitori e figli e ha messo le nuove generazioni in condizione difficile: garanzia di benessere, ma

prolungata dipendenza economica da altri.

A questo li lega una serie di ambivalenze che ha alimentato nuove forme di conflittualità.

'68: battaglie civili e politiche.

Conflitto che è in atto tra le generazioni che si lega al fatto che le nuove generazioni cercano uno spazio di

legittimazione.

In molti osservano il fatto che la scuola si complice di un modello sociale che è concepito come se fosse in

crisi.

Scuola: formazione, ma anche conformazione sociale

Saggio di Ardussero che esamina il rapporto tra cittadino e istituzioni - sono funzionali a costruire un

determinato modello di individuo.

Pedagogia degli oppressi

Ventaglio di posizioni diverse, crisi e nuove esigenze. Non è più prioritario la forma di socializzazione,

l'attenzione è orientato sul problema dell'apprendimento. Negli anni '80 si fanno nostri modelli già adottati

negli USA prima.

Modello tassonomico, programmi scolastici concepiti in modo rigido e sempre meno spazio per il docente. E'

in atto un processo di riorganizzazione secondo parametri di tipo scientifico.

Modello del bambino intuito fantasia, soppiantato dal bambino della ragione degli anni '80.

Spazio della libertà individuale che comincia a stringersi. Si rende manifesta la necessità di pedagogizzare

tutto

Dialettica educazione visibile, l'estensione dei diritti si lega ad un processo di pedagogizzazione del tessuto

sociale che diventa discutibile, si finisce in molti casi per rappresentare l'umanità come se i soggetti fossero

sempre nel stato di necessità di una balia.

21/11

'900: profonda accelerazione interscambi e fenomeni diversi hanno effetti su realtà molto lontane. Momento

storico: quinquennio del boom economico, avvento di nuovi fenomeni del costume. Avviene un fatto storico

nel '58 - il numero di occupati nel comparto industriale pareggia e poi supera quelli occupati nell'agricoltura.

Nel decennio che va dal '54 al '64 gli occupati nell'agricoltura scendono da 8 a 5 milioni. L'Italia è ancora un

paese agricolo.

Resiste un istituto di origine medievale: la mezzadria che poi viene eliminato successivamente (metà

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A.A. 2017-2018
45 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dudetta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della pedagogia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Calvetto Silvano.