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DSmembramento e Corporazione degli Stati

DSmembramento si verifica quando da uno Stato si creano più entità. Ad esempio, l'Iugoslavia stato originario: ESTINZIONE G HFCorporazione si verifica quando uno Stato si estingue e viene incorporato da un altro. Ad esempio, la Repubblica democratica tedesca.

Vi sono dei trattati detti localizzabili che si trasmettono con il territorio, cioè riguardano l’uso di determinate parti del territorio concluso dal predecessore. In questi trattati rientrano i trattati che istituiscono le servitù attive o passive nei confronti degli stati vicini, la concessione in affitto di parti del territorio, i trattati che prevedono la libera navigazione dei fiumi e simili. La loro successione incontra un limite che è comune a tutte le altre ipotesi in cui il diritto internazionale ammette la trasmissione dei diritti e degli obblighi pattizi. Tale limite consiste nelle non trasmissibilità dei trattati politici. I trattati politici infatti, vanno rinegoziati (ad esempio, A ha...).

acconsentito allostato E di avere una base militare sul suo territorio). Per tutti gli altri trattati, cheprendono il nome di trattati non localizzabili valgono due diverse regole: quelladella tabula rasa (lo stato che subentra non è automaticamente vincolato ma dovràconfermare la sua volontà dell'essere vincolato) o il principio della mobilità dellefrontiere (applicazione del trattato varia con la variabilità del territorio). Laconvenzione di Vienna art. 68 distingue la situazione degli Stati. La tabula rasa è èutilizzabile solamente per gli stati di nuova indipendenza (stati sorti dalle colonie),quindi abbraccia i trattati non localizzabili. Per gli altri stati prevede che ci sia lapresunzione di continuità.-Il principio della tabula rasa si applica innanzitutto nell'ipotesi del distacco di unaparte del territorio di uno Stato. Può darsi che la parte di territorio distaccatasi siaggiunga al territorio di unsono diverse teorie che cercano di spiegare come il diritto internazionale entri a far parte degli ordinamenti interni degli Stati. Una teoria è quella del dualismo, secondo la quale il diritto internazionale e il diritto interno sono due sistemi giuridici separati e indipendenti. Secondo questa teoria, affinché una norma di diritto internazionale diventi parte dell'ordinamento interno di uno Stato, è necessaria un'azione legislativa o un atto di adesione da parte dello Stato stesso. Un'altra teoria è quella del monismo, secondo la quale il diritto internazionale e il diritto interno fanno parte di un unico sistema giuridico. Secondo questa teoria, le norme di diritto internazionale sono automaticamente applicabili all'interno degli Stati senza bisogno di una specifica adozione legislativa. Oggi, la teoria del monismo è quella maggiormente accettata. Gli Stati tendono ad adottare una legislazione nazionale che recepisce e applica le norme di diritto internazionale. Inoltre, le corti nazionali spesso si basano sul diritto internazionale per interpretare e applicare le leggi nazionali. In conclusione, il diritto internazionale entra a far parte degli ordinamenti interni degli Stati attraverso l'adozione di leggi nazionali e l'applicazione delle norme internazionali da parte delle corti nazionali.è da accogliere quella dualista, ossia che i due ordinamenti siano due ordinamenti distinti e che quindi sia necessario un meccanismo previsto all'ordinamento interno per far entrare la norma internazionale. I procedimenti di adattamento sono in generale di due tipi: quello ordinario e speciale/mediante rinvio. In quello ordinario la norma viene riformulata all'interno dell'ordinamento nazionale, ovvero viene adottata una norma nell'ordinamento nazionale che ha lo stesso contenuto della norma internazionale. Nel procedimento mediante rinvio la norma interna rimanda e richiama quella internazionale senza riscriverla. Nel caso in cui la norma viene descritta nel procedimento ordinario la norma viene interpretata dal legislatore. In quello speciale il giudice nazionale. Cosa accade nel nostro ordinamento? Il nostro ordinamento si adatta a livello costituzionale ex. art 10 Cost. Questa norma prevede un procedimento di adattamento speciale o con rinvio. Il costituenteha affermato la sua volontà di adattamento automatico, continuo e completo. Le norme internazionali valgono all'interno dello Stato se e finché vigono nell'ordinamento internazionale. Una legge ordinaria che viola il diritto internazionale sarebbe costituzionalmente illegittima per violazione dell'art.10 cost. Posto che le norme abbiano rango costituzionale, che rapporto le norma internazionali con la costituzione? In concreto, non ci sono molte possibilità di conflitto tra norme internazionali generali e norme costituzionali, perché si ha una differenza di competenze. La Costituzione regola i rapporti tra lo Stato e suoi organi; il diritto consuetudinario internazionale regola i rapporti tra organi stranieri e Stati stranieri. Tuttavia è possibile che si verifichino dei conflitti riguardo la domestic jurisdiction: un esempio può essere fornito dalle immunità giurisdizionali degli agenti diplomatici, degli Stati e delle organizzazioni internazionali.

Le organizzazioni internazionali godono di immunità giurisdizionale civile. Questa immunità impedisce di citare in giudizio le persone o le entità che ne beneficiano, limitando così la tutela giudiziaria dei diritti sanciti dall'articolo 24 della Costituzione (tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi). La soluzione a questo problema è data dalla possibilità dei giudici di non applicare la norma internazionale che contrasti con i principi fondamentali garantiti dalla Costituzione.

PER I TRATTATI

Il principio "pacta sunt servanda" non è sufficiente per far sì che i trattati entrino nel nostro ordinamento giuridico in base all'articolo 10 della Costituzione. Per i trattati è necessaria una specifica adattamento che può avvenire tramite il procedimento ordinario o, più frequentemente, tramite il procedimento di rinvio che prevede l'ordine di esecuzione. L'ordine di esecuzione è un atto in cui si stabilisce che il trattato xy deve essere eseguito integralmente.

e si aggiunge una traduzione in lingua italiana. Questo procedimento mediante rinvio è esattamente il procedimento più adatto e utile per consentire di volta in volta all'interprete per verificare gli obblighi dello stato. Nelle materia previste dall'art. 80 per le quali sussiste l'obbligo di legge alla ratifica molto spesso si indica già che una volta ratificato, quel trattato entrerà già in vigore.

CHE TIPO DI RANGO HA LA NORMA DI DIRITTO PATTIZIO ENTRATA NEL NOSTRO ORDINAMENTO?

La corte cost. del 2007 348/349 ha interpretato art. 117 Cost. secondo cui la potestà legislativa dello stato e delle regione. I trattati non sono allo stesso livello della costituzione ma nemmeno di legge ordinaria ma sono interposte, stanno a metà.

LE FONTI NELLA STORIA

Le fonti del diritto internazionale nel secondo dopo guerra: aumento della produzione pattizia. Aumentano infatti le tematiche rilevanti per la vita internazionale e si modifica dei

rapporti tra gli stati da una prospettiva di coesistenza e di cooperazione. Iniziai anche una codificazione in quanto si avverte la necessità di mettere per scritto le consuetudini non scritte con portata generale. In questo periodo inizia una rottura dell'omogeneità dei valori eurocentrici e questo si traduce in una contrapposizione tra blocco nord e sud, ossia quelli di nuova indipendenza e quelli che li hanno colonizzati. Questi stati hanno fortemente voluto la codificazione del diritto consuetudinario perché "noi non abbiamo partecipato alla formazione, rivendichiamo la possibilità di dire la nostra sulle consuetudini". Bobbio: "Quando il problema delle fonti acquista onori di riflessioni e dibattiti (...) è segno che il mondo giuridico sta attraversando una fase di trasformazione e non ha ancora trovato il suo assestamento". Dalla fine della guerra fredda ai nostri giorni, possiamo parlare di un equilibrio tra le fonti.

quanto non viene più messo in discussione il significato della consuetudine, sicuramente è rinnovata la fiducia alla formazione della consuetudine, alla quale partecipano tutti gli stati del mondo. Sicuramente aumenta la formazione dei trattati e sempre più si individuano temi per i quali lo sforzo degli stati deve essere condiviso. Sono obblighi erga omnes, cioè vincoli che riguardano ciascuno stato verso la comunità internazionale.

Nel caso in cui l'organo di uno stato sia messo a disposizione di un altro stato agisce in nome e per conto dello stato a cui è stato prestato fintanto che agisca con il consenso dello stato che ha ricevuto prestito.

ILLECITO E RESPONSABILITÀ

Illecito è una violazione di una norma internazionale da cui deriva la responsabilità dello stato ovvero un nuovo rapporto giuridico tra lo stato che ha commesso l'illecito e lo stato che lo ha subito. Poiché questo regime si instaura solo se

c’è stato l’illecito, la norma che lo regola si dice norma secondaria, cioè si attiva solo quando è stata violata una norma primaria. Le norme che riguardano la responsabilità internazionale sono state oggetto per lungo tempo di tentativi di codificazione. Nel 1996 c’è stata una prima bozza e un secondo progetto di articoli approvato in seconda lettura nel 2001. Questo progetto elaborato da una commissione di diritto internazionale può essere trasportato in un accordo oppure in una risoluzione. In questo caso l’assemblea generale ha deciso di lasciare aperta l’opzione se trasformarlo in un accordo vincolante oppure mantenerla come una norma di soft law. È comunque considerato un testo autorevole e quindi viene spesso invocato dagli stati quando devono far valere la propria responsabilità internazionale di qualche altro soggetto. Questa situazione indefinita per qualche autore sarebbe particolarmente.

preferibile perché il campo della responsabilità internazionale è molto mutevole. Si percepisce una tensione tra l'assenza di organi centrali e una certa tendenza a istituzionalizzare una risposta alla violazione.

LA CONFIGURAZIONE DELL'ATTO ILLECITO: ELEMENTI COSTITUTIVI

L'ELEMENTO SOGGETTIVO

Bisogna trovare il modo di attribuire una condotta attiva o omissiva da parte di una persona fisica o di un ente ad uno stato. Lo stato è un'entità astratta e le condotte sono commesse da individui.

Vi sono quattro diverse categorie:

  1. ORGANI DELLO STATO
  2. Sono organi de iure per il diritto interno le persone che agiscono in nome e per conto dello stato secondo quanto stabilito dal diritto interno. Per il diritto internazionale è irrilevante il ruolo che l'organo ricopre, perché lo stato è un'entità unica. La qualificazione dell'organo per il diritto interno è l'unico aspetto per cui il

importante per la vita quotidiana dei cittadini di uno Stato. Il diritto interno è l'insieme delle norme giuridiche che regolano i rapporti tra le persone all'interno di un determinato Paese. Queste norme possono riguardare diversi ambiti, come il diritto civile, il diritto penale, il diritto amministrativo, il diritto del lavoro, ecc. Il diritto interno è fondamentale perché stabilisce i diritti e i doveri dei cittadini, definisce le regole per la convivenza sociale e garantisce la tutela dei diritti fondamentali. Grazie al diritto interno, è possibile risolvere controversie, punire i reati, regolare i contratti, proteggere i consumatori, garantire l'accesso alla giustizia e molto altro ancora. Inoltre, il diritto interno si basa sulla Costituzione dello Stato, che rappresenta la legge fondamentale e stabilisce i principi e i valori su cui si fonda l'ordinamento giuridico. La Costituzione definisce i diritti e le libertà dei cittadini, l'organizzazione dello Stato, i poteri e le competenze dei diversi organi, come il Parlamento, il Governo e il sistema giudiziario. In conclusione, il diritto interno è di fondamentale importanza per garantire l'ordine e la giustizia all'interno di uno Stato, proteggere i diritti dei cittadini e regolare la vita quotidiana della società.
Dettagli
A.A. 2019-2020
28 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher totta.braghin97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Poli Ludovica.