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I MERCATI CROLLANO E VANNO NEL PANICO

E poi la corsa ai ripari e La Lagarde è costretta a ritornare sulle sue parole...Il capo economista della BCE (Philip Lane) rassicura: primo pacchetto di interventi (linee di credito, Q.E. e riduzione dei requisiti patrimoniali). E soprattutto il "whatever it necessary" della presidente della Commissione Europea Von der Leyen, che garantisce massima flessibilità:

  • Sugli aiuti di stato per sostenere servizi e imprese
  • Sull'utilizzo dei fondi strutturali EU (37 miliardi da investire nell'emergenza)

Lezione 6 - 19 marzo

Aggiornamento: dato la risposta negativa del mercato alle manovre della BCE (spread in salita) è stato deciso di entrare con più forza nell'acquisto di titoli pubblici e privati per un totale di 750 miliardi di dollari.

BCE, tra politica monetaria e vigilanza

La BCE nel difficile equilibrio tra l'esercizio delle funzioni di politica monetaria e di vigilanza. Dal 2014 alla

BCE è stato affidato l'ulteriore compito di politica di Vigilanza al vertice del nuovo sistema della cosiddetta Banking Union, sempre come risposta alla crisi finanziaria che si era creata negli scorsi anni; Compito già difficilmente svolto alle autorità bancarie tradizionali seppur queste avevano a che fare con un unico governo politico e una serie di istituti appartenenti al proprio stato (es. Banca Italia->governo italiano e banche italiane). Quando la BCE si è trovata a ricoprire questo ruolo, invece, ha dovuto sommare duplicità di funzioni molto diverse tra loro con soprattutto una duplicità di interlocutori molto diversi spesso tra loro (malgrado la Banking Union). Cerchiamo di capire come siamo arrivati ad attribuire alla BCE anche le funzioni di vigilanza sul sistema bancario dell'eurozona: Vigilanza->punto dopo crisi del 2008-2009. La crisi finanziaria sovranazionale ha messo a dura prova la tensione tra la libertànel mercato e il potere di regolamentazione e di vigilanza esercitato dalle autorità pubbliche del sistema; ricordiamo il sistema di vigilanza prudenziale vigente da anni. Per questo, sono state necessarie misure di riforma degli assetti organizzativi che, a livello di Unione europea, hanno il compito di sorvegliare la stabilità finanziaria superando i localismi e la frammentazione dei sistemi nazionali di vigilanza (e delle correlate misure di protezione dei mercati finanziari). In particolare: La "vigilanza multilaterale è risultata insufficiente; le strutture per prevenire, gestire e risolvere le crisi sono apparse inadeguate", segnalandosi un eccesso di "micro vigilanza prudenziale delle singole istituzioni finanziarie e un'insufficiente attenzione ai rischi macro sistemici di shock contagiosi, correlati e orizzontali". Questo ha messo in luce che prima della crisi mancasse un buon sistema di vigilanza per prevenire, gestire e risolvere le crisi.che i sistemi adottati dai singoli stati al loro interno erano inefficienti. Dispensa a cura di Alberto Proverbio 23 Stati come l'Austria, il Belgio, la Danimarca, la Finlandia, la Germania, la Gran Bretagna e la Svezia, hanno optato per il sistema dell'integrazione, in cui cioè un'unica autorità è tenuta a vigilare in modo trasversale su tutte le attività finanziarie; Noi, invece, abbiamo un organo per ogni attività finanziaria: - Bancaria: Banca d'Italia - Mobiliare: Consob - Assicurativa: Ivass Nel 2009 in Europa si contavano 52 autorità statali di vigilanza finanziaria (quasi 2 per ogni membro); questo ha contribuito a provocare quel fenomeno di parcellizzazione nell'esercizio della funzione di vigilanza; anche negli USA si parla di 115, pari circa a 2,3 per stato. Questo ha permesso che ogni stato rendesse perlopiù conto a se stesso guardando in piccolo e spesso il dialogo era anche difficile (accade già

spesso tra autorità nazionali quindi non è difficile capire quanto riportato tra più stati diventi difficile). Il punto di svolta in questa situazione arriva con la crisi che ha messo in luce tutte le debolezze del sistema, evidenziando inoltre la necessità di operare una riforma che doveva tendere:

  1. Evitare l'insorgere di incentivi distorti nei mercati finanziari;
  2. Prevedere una regolamentazione estesa a tutte le istituzioni e a tutti gli strumenti finanziari (es. i derivati negoziati nei mercati OTC senza particolari regole) di rilevanza sistemica.

L'attenzione viene focalizzata soprattutto su una particolare categoria di istituzioni finanziarie: quelle più grandi; questo perché si ritiene che con la loro attività e in particolare in caso di default possano portare con sé e irradiare effetti sui relativi sistemi finanziari di appartenenza e estendersi più in largo. Nasce attenzione presso quelli che verranno definiti

partire da quel momento si è iniziato a lavorare per creare una nuova Vigilanza Europea. Questo è stato reso possibile grazie all'adozione del pacchetto di riforme legislative noto come "Vigilanza Bancaria Unica" nel 2014. Il rapporto "de Larosière" del 2009 ha evidenziato diverse lacune nella vigilanza macroprudenziale, che si occupa di monitorare e limitare i rischi sistemici nel sistema finanziario. In particolare, si è notato che si stava dando troppa importanza alla vigilanza delle singole imprese, a discapito di una visione più ampia dell'intero settore economico. Inoltre, mancavano meccanismi efficaci di allarme preventiva e di cooperazione tra le autorità di vigilanza nazionali. Si è anche riscontrata una mancanza di omogeneità nei poteri delle diverse autorità di vigilanza nazionali. Per affrontare queste problematiche, è stato creato il Sistema Europeo di Vigilanza Finanziaria (SEVF), che comprende la Banca Centrale Europea (BCE) e le autorità di vigilanza nazionali. Questo sistema si occupa di monitorare e regolare le banche e le istituzioni finanziarie nell'Unione Europea, al fine di garantire la stabilità finanziaria e proteggere l'economia in generale. La creazione della Vigilanza Bancaria Unica ha permesso di superare le lacune individuate nel rapporto "de Larosière" e di garantire una maggiore cooperazione e coordinamento tra le autorità di vigilanza nazionali. Questo è un passo importante verso una maggiore stabilità finanziaria e una migliore protezione dell'economia europea.

distanza di un anno vengono adottati i primi regolamenti e viene creato il Sistema Europeo di Vigilanza Finanziaria (SEVIF). Dispensa a cura di Alberto Proverbio 24

Regolamenti:

  • Vigilanza Macroprudenziale
  • Vigilanza Microprudenziale

Istituzione:

  • Autorità Europea degli strumenti finanziari e dei mercati (AESFEM o meglio conosciuta ESMA) reg. 1095;
  • Autorità Europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (AEAP) reg. 1094
  • Autorità Bancaria Europea (ABE) reg. 1093

Il CERS per ora ha avuto poca rilevanza, a differenza dell'ABE. Che compiti svolge questo organo?

Quando nel 2010 è stato costituito il SEVIF è stato un primo passo di riforma ma la quale non ha attribuito dei poteri diretti. È un organo di competenza tecnica costituito da tecnici dove confluiscono le autorità di vigilanza nazionali nella quale sede vengono elaborati progetti di norme.

Tecniche di regolamentazione e progetti di norme tecniche di attuazione, da sottoporre all'approvazione della Commissione europea; queste poi diventano per esempio quei regolamenti o direttive che poi costituiscono diritto vigente per il settore.

Deve poi adottare orientamenti e formulare raccomandazioni indirizzati alle Autorità nazionali o alle istituzioni finanziarie, finalizzati a istituire prassi di vigilanza uniformi, efficienti ed efficaci e per assicurare l'applicazione comune, uniforme e coerente del diritto dell'Unione.

In casi eccezionali, inoltre, può adottare atti in sostituzione delle Autorità nazionali in caso di violazione del diritto dell'Unione, in situazioni di emergenza e per risolvere controversie fra Autorità competenti in situazioni transfrontaliere (anche in caso di ritardo nell'adozione di norme).

All'ESMA, fin dal 2010, è stato attribuito il compito di vigilare su organismi transnazionali (agenzie di rating).

mentre il legislatore europeo si limita ad attribuire alle tre Agenzie componenti il SEVIF compiti di regulation e di coordinamento delle Autorità nazionali, lasciando invece a queste ultime l'esercizio della vigilanza diretta sugli intermediari.

Banking Union

Questa scelta intrapresa nel 2010 viene però presto superata da un nuovo passo, dovuto anche alla trasformazione della crisi.

L'ulteriore svolta si ha tra il 2013 e il 2014 con quella che è l'Unione Bancaria (o Banking Union).

Questo sistema poggia su 3 pilastri

  1. Il meccanismo di vigilanza unico (Single Supervisory Mechanism SSM) al cui vertice abbiamo la BCE;
  2. Il meccanismo di risoluzione unico (Single Resolution Mechanism SRM), pacchetto di misure volte a gestire un sistema coordinato e di tipo europeo per gestire la crisi dell'ente bancario;
  3. Il fondo garanzia dei depositi → ancora non realizzato in modo completo, si tratterebbe di mettere in comune risorse.
modo che garantire un fondo in caso di crisi. Quale è stato il primo atto che ha inaugurato questo sistema? Il comprehensive assessment del 2014; primo atto con cui la BCE è entrata in possesso delle sue funzioni. Con questo ha lanciato una verifica della situazione patrimoniale delle banche dell'UE, ovviamente nei riguardi di quelle considerate "Enti Significant". Finalità: 1) Verificare la trasparenza dei bilanci bancari (migliorare la qualità delle informazioni disponibili); 2) Individuare e intraprendere le azioni correttive necessarie; 3) Rafforzare la fiducia nella stabilità del sistema bancario. Quali sono stati i risultati di questa manovra? Questo processo venne attuato prendendo i bilanci delle banche considerate e ponendoli sotto test sia in caso di quella definita condizione normale sia in situazione di stress con condizioni economiche complesse. E dopo questo 25 banche non sono passate per carenza di capitale a fine del 2013; 9 dicui eranoItaliane (Mps, Carige, Bpm, la Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banco Popolare, CreditoValtellinese, Popolare di Sondrio, Popolare dell'Emilia-Romagna) e presentavano una carenza 9,7miliardi di €.In realtà nel corso del 2014 7 di esse avevano provveduto a sistemare la loro posizione mentrerimangono fuori MPS e BC (buchi patrimoniali rispettivamente di 2,11 miliardi e 810 milioni).Articolo di Approfondimentohttps://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-02-05/la-tela-penelope-bce-070317.shtml?uuid=ABBa6lpC "La Tela di Penelope" –di Donato Masciandaro sole 24 oreViene sottolineato il dubbio sul duplice ruolo che con la politica monetaria vuole riportare unasituazione di normalità mentre con la politica di vigilanza sabota questo processo.Ad oggi pare che questa condizione l'abbia capita e voglia abbassare i requisiti di capitale e non diun rafforzamento.Analisi del primo pilastro: Il Meccanismo di vigilanza unico (SSM) è stato introdotto nel 2014 con l'obiettivo di garantire una vigilanza bancaria efficace ed efficiente in tutta l'area dell'euro.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
65 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alberto95x di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Legislazione Bancaria e Finanziaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Mattasoglio Francesca.