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Semplificazione di un nesso finale facoltativo
La semplificazione di un nesso finale facoltativo è una regola grammaticale che stabilisce che una consonante può essere cancellata quando segue un'altra consona e si trova al termine di un morfema. Questa regola permette l'esistenza di parole come "han'" e "hand", "pos'" e "post", "han'ful" e "handful", "pos'office" e "post office", eccetera.
Tuttavia, la notazione non può riflettere il fatto che in alcune varietà linguistiche questa regola è molto più frequente rispetto ad altre. In altre parole, la regola è valida sia per l'inglese britannico standard che per la lingua dei contadini dell'Inghilterra settentrionale, senza differenze.
Fino ad ora, le scale di implicazione e le regole variabili sembrano essere le costruzioni teoriche più promettenti per incorporare la variabilità in un modello grammaticale.
Alcuni linguisti hanno comunque posto obiezioni perplessità, in primis il fatto che i due modelli sembrino incompatibili l'uno con l'altro, con la conseguenza che qualunque rilevante generalizzazione linguistica una di esse raggiunga, verrà tutto sommato scartata dall'altra. Infatti, le scale di implicazione trascurano di spiegare il fatto che le varietà linguistiche possono essere dissimili non solo nella combinazione delle variabili che le integrano ma anche nella frequenza con cui alcune di esse occorrono. Le regole variabili, d'altro canto, catturano ovviamente la realtà della frequenza e rappresentano pure, benché forse indirettamente, la combinazione delle variabili in una determinata varietà grazie all'insieme delle regole variabili in una determinata varietà, ma purtroppo non incorporano la nozione che la presenza di una certa variabile implica la presenza di qualche altra variabile, che èl'essenza delle scale di implicazione.X. La diffusione sociolinguistica e lessicale
La diffusione, lo studio dello sviluppo delle innovazioni linguistiche, è chiaramente un argomento di interesse basilare per i dialettologi. La diffusione lessicale afferma che il morfema è il principale veicolo almeno per il cambiamento fonetico.
Lo studio del modo di diffondersi di una innovazione linguistica è necessariamente comparativo, per cui la base documentaria deve includere dati per la stessa popolazione, o una popolazione comparabile, in almeno due momenti diversi nel tempo. Lo studio può procedere per:
- tempo reale: da un punto di vista ideale, i risultati di un'indagine tesa a registrare una particolare variabile in un momento specifico andrebbero confrontati con quelli di una replica della stessa indagine dedicata alla medesima popolazione dopo un intervallo di parecchi anni. Questo risulta impraticabile: alcuni membri del gruppo scelto come campione
Risultano facilmente confrontabili elementi come la metodologia, la trascrizione e l'analisi.
Non ci sono limitazioni dei dati, in quanto il ricercatore può semplicemente tornare a ricavarne altri, se è necessario.
CONTRO:
- La validità di un tale lavoro dipende dall'ipotesi che il linguaggio dei quarantenni, ad es., rifletta oggi direttamente quello dei ventenni di venti anni fa e sia pertanto comparabile, ai fini dello studio della diffusione, a quello dei ventenni di oggi. Le divergenze nel modo di parlare sono ascrivibili all'avanzamento di una innovazione linguistica durante i venti anni che separano i due gruppi. Un segno della complessità di questa relazione è dato dallo studio di Labov sui figli di alcuni suoi informatori a New York City, che ha rivelato che il modo di parlare dei ragazzi ha subito un continuo processo di acculturazione, per cui i ragazzi più grandi si avvicinano di più al modo di parlare dei loro.
Il gruppo etnico e la provenienza geografica. Molto spesso parecchie variabili indipendenti si combinano per identificare il gruppo innovatore, ma ogni tanto, di solito in interessanti circostanze sociali, una delle variabili ha la netta priorità su tutte le altre ed è possibile riconoscere gli innovatori come, ad es., le donne (a prescindere dall'età, dalla classe sociale, ecc.) o i giovani (a prescindere dal sesso, dalla classe sociale, ecc.). Negli studi di dialettologia urbana condotti finora la classe sociale è apparsa la variabile indipendente più propensa a correlarsi con l'innovazione linguistica. Alto proletariato e piccola borghesia tendono ad essere i più attivamente coinvolti nel mutamento (o «miglioramento») della loro collocazione nella scala sociale, per cui tendono anche ad essere i gruppi il cui modo di parlare diverge in modo più marcato dalle norme dei gruppi sociali che si trovano più in basso di
loro nella scala. Posti in rapporto alla media borghesia e al medio proletariato, manifestano una varietà molto maggiore, avvicinandosi ai modelli della media borghesia nel linguaggio accurato e a quelli del proletariato in quello spontaneo. Ciò il loro comportamento linguistico rispecchia in modo diretto la loro maggiore mobilità all'interno della società. Le situazioni sensibilmente diverse da questa sono in genere il risultato di uno specifico cetosociale che si impone, prendendo la testa di un'innovazione. In un caso classico, Labov ha scoperto che i pescatori dell'isola di Martha's Vineyard guidavano un'innovazione concernente la centralizzazione dei dittonghi e che il resto della popolazione stabile dell'isola aveva progressivamente adottato questo tratto linguistico per differenziarsi dalla grande massa di turisti che si riversa nell'isola ogni estate. La ricerca su due variabili a Ballymacarrett, un'enclave
proletaria del Belfast orientale protestante, nell'Irlanda del nord, è un caso interessante di comportamento linguistico differente in base al sesso. La variabile "th" misura la percentuale media di cancellazione di [ð] in parole come "mother", "brother", "other" e "bother"; la variabile "ʌ" misura la percentuale delle [ʌ] non arrotondate in un insieme di voci lessicali che include "pull", "push", "took", "shook", "would" e "stood" (ma mai in "cook", "book", "wood", "soot" e "wool"). Si è osservato che gli uomini più giovani e quelli più anziani hanno significativamente, per entrambe le variabili, sempre valori più alti delle donne (e tutti i parlanti appartengono alla classe operaia). In modo ancor più sorprendente, le variabili sono chiaramente in aumento nella popolazione maschile, dal momento che gli uomini più giovani hanno valori più alti.alti, rispetto agli uomini più anziani. Entrambe le variabili sono ben noti marcatori del modo di parlare della classe operaia a Belfast e (ʌ) è apertamente stigmatizzata e costituisce motivo di impaccio quando se ne parla. Gli uomini a Ballymacarretty rimangono trincerati nel proletariato mentre le donne tendono a innovare il modo di parlare in direzione dello standard, e le circostanze sociali a Belfast rafforzano questa interpretazione. Ballymacarrett è un'area autosufficiente, nel senso che ha la sua zona industriale dove lavora la maggior parte degli uomini, a non più di due minuti di cammino dalle loro abitazioni. Essi lavorano in attività simili e interagiscono socialmente all'interno del quartiere. Quando i giovani lasciano la scuola, in genere entrano nelle fabbriche del quartiere e frequentano le stesse osterie e circoli dei loro padri. L'isolamento di questo stile di vita è stato accentuato in epoca recente dalle violenze tra
cattolici e protestanti della città, così che dal 1969 gli uomini hanno raramente attraversato il ponte sul fiume Lagan, che separa Belfast orientale dal resto della città. D'altro canto le donne vivono delle esistenze assai meno limitate. Molte donne anziane lavorano come addette alle pulizie degli uffici fuori della città.