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ALLE ORIGINI DEI MODERNI ESECUTIVI

Se il parlamento rappresenta il potere legislativo, il governo rappresenta il potere esecutivo. La funzione esecutiva di un governo si chiama così perché consiste nell'effettuare attività concrete. Infatti la legge del Parlamento ha come primo destinatario il Governo.

Potere esecutivo vuol dire anche amministrazione, infatti il governo è al vertice dell'amministrazione statale. Inoltre il governo promuove, elabora e realizza le politiche pubbliche.

In Italia dopo la 2° guerra mondiale il potere del governo non venne rafforzato ma si confidò nella capacità del parlamento di fargli da supporto. Ad oggi il governo è legato alle camere tramite un rapporto fiduciario.

Inoltre, il rapporto governo-partiti rappresenta uno dei punti deboli del nostro paese. Oltre al potere esecutivo, il Governo detiene anche il potere legislativo in funzione privilegiata dato che la maggior parte delle

leggi che vengono approvate vengonopresentate nelle camere direttamente dallo stesso governo.

COM'È ORGANIZZATO IL GOVERNO ITALIANO

Il governo è un organo complesso, talvolta costituito da altri organi. Esso è compostodal Presidente del consiglio, dai ministri e dal consiglio dei ministri.

Il Preidente del consiglio:

  • Ha il compito di mantenere l'unità dell'indirizzo politico e amministrativo.
  • Promuove e coordina l'attività dei ministri.
  • Propone al Presidente della Repubblica i nomi dei ministri da nominare.
  • Controfirma ogni atto deliberato dal cosniglio e presenta alla camere i disegni di legge.
  • Promuove e coordina l'azione del governo nei rapporti con le autonomie regionali e locali.
  • Promuove e coordina l'azione del governo nell'Unione Europea ed è responsabile degli impegni assunti in tale ambito.
  • Ha la direzione e la responsabilità della politca dell'informazione e della sicurezza.
per esempio nomina i direttori del servizio di intelligence La sede del Presidente del consiglio si trova a Palazzo Chigi. E’ dotato di una struttura composta da molti dipartimenti e uffici e migliaia di dipendenti. La struttura gode di autonomia contabile, di bilancio e organizzativa. Il consiglio dei ministri:
  • Coordina indirizzi di politica internazionale ed europea
  • Decide sulla presentazione di disegni di legge e atti normativi (decreti legge/legislativi)
  • Decide sulle nomine al vertice degli enti o aziende di amministrazione statale
  • Può ricorrere alla corte costituzionale contro una legge regionale e sui conflitti di potere tra stato e regione
  • Può annullare atti amministrativi illegittimi
I singoli ministri costituiscono il vertice delle amministrazioni a cui sono preposti. Nel caso di atti del Consiglio dei ministri rispondono tutti assieme, mentre rispondono singolarmente per gli atti del singolo ministero. Possono essere nominati anche ministri che non sono.capo di nessun ministero, ma esercitano funzioni attribuite alla presidenza del consiglio. (ministri senza portafoglio). Esistono altri organi non costituzionalmente necessari ma che integrano il governo: - 1 o più vicepresidenti del consiglio dei ministri: sono ministri ai quali, su proposta del Presidente del consiglio, il consiglio attribuisce la funzione di supplenza in caso di assenza del presidente stesso. - Sottosegretari di stato: Hanno la funzione di aiutare il presidente o il ministro su determinati compiti. Uno dei sottosegretari è il segretario del consiglio dei ministri ed è l'unico segretario che partecipa alle sedute del consiglio. Il consiglio, su proposta del presidente, può nominare massimo 10 sottosegretari che prendono il nome di "vice ministri". - Comitati interministeriali: vengono istituiti in determinati settori (per esempio il comitato interministeriale per la programmazione economica). - Commissari straordinari: nominati suproposta del Presidente del consiglio per la realizzazione di certi obiettivi 3. COME SI FORMA IL GOVERNO Il governo si costituisce per nomina del presidente della Repubblica, il quale nomina il Presidente del consiglio, e su nomina del Presidente del Consiglio il Presidente della Repubblica nomina anche i ministri. Il governo, per essere in carica, ha bisogno della fiducia di entrambe le camere. Prima della formazione del governo, il Presidente della Repubblica consulta i leader dei partiti per capire l'orientamento politico generale. In seguito alle nomine, il Presidente del Consiglio e i ministri giurano davanti al capo di Stato. Il governo entra ufficialmente in carica dopo la fiducia del parlamento e dopo il giuramento. Se il governo viene nominato ma non ha ancora la fiducia del parlamento, allora l'attività si limita solo all'ordinaria amministrazione. La nomina di sottosegretari e viceministri può avvenire anche dopo la fiducia del parlamento. N.B. (per ottenere la fiducia)Basta la maggioranza semplice dei parlamentari, e la votazione avviene a scrutinio palese (scrutinio palese = voto pubblico).

4. LA RESPONSABILITÀ DEL GOVERNO
Il governo è legato da un rapporto fiduciario con il governo e ne risponde politicamente davanti a esso. Come già visto, le camere possono sfiduciare l'intero governo o anche un singolo ministro.
Per la responsabilità penale bisogna distinguere i reati connessi all'esercizio delle loro funzioni dai reati commessi fuori dalle loro funzioni.
Reati commessi durante l'esercizio delle funzioni: Le indagini vengono affidate al tribunale dei ministri e successivamente gli atti vengono affidati alle 2 camere per l'autorizzazione a procedere.
Se le camere votano a maggioranza assoluta che il colpevole abbia agito nell'interesse pubblico, allora l'autorizzazione a procedere le indagini viene negata.
Dopo che è stata concessa l'autorizzazione, l'imputato viene

condannato al Tribunale dei ministri.

COME IL GOVERNO CESSA LE SUE FUNZIONI

Il governo non ha una durata prestabilita e dura in carica fino alle dimissioni (di solito le dimissioni si danno al rinnovo del Parlamento).

Ufficialmente il governo cessa le funzioni nel momento in cui il nuovo governo fa il giuramento.

Il governo entra in crisi quando ottiene la sfiducia del Parlamento o quando il governo si dimette, e dal momento in cui entra in crisi fino alla formazione del nuovo governo si deve attenere solo all'ordinaria amministrazione.

Il rimpasto è la sostituzione di 1 o più ministri senza crisi di governo.

Le camere se votano a maggioranza semplice la mozione di sfiducia nei confronti del governo, esso è obbligato a dimettersi.

Il Governo quando presenta la questione di fiducia, se ottiene un voto contrario allora la questione di fiducia si trasforma in mozione di sfiducia e determina l'obbligo di dimissioni.

6. IL GOVERNO E I SUOI RAPPORTI CON ALTRI

ORGANI E SOGGETTI

PARLAMENTO

Il governo è legato al parlamento grazie al rapporto di fiducia. Il governo rappresenta l'organo destinatario degli indirizzi politici delle camere.

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Il governo viene ufficialmente nominato dal capo di stato e tutte le iniziative del governo devono essere firmate sia dal governo che dal Presidente della Repubblica.

CORTE COSTITUZIONALE

La corte agisce su richiesta del Presidente del consiglio, ad esempio riguardo alla legittimità di una legge, ammissibilità di un referendum o legittimità di una regionale che va contro la legge dello stato.

MAGISTRATURA

Il governo non ha alcun potere sulla magistratura ad eccezione del ministro della giustizia, infatti il governo promuove al ministro della giustizia l'azione disciplinare nei confronti dei singoli magistrati.

REGIONI ED ENTI LOCALI

Il governo ha poteri sostitutivi sulle regioni o sugli enti locali che non adempiono in

UNIONE EUROPEA Il governo influisce anche nelle decisione dell'UE.

Capitolo 12 - I Governi Regionali

  1. LE ORIGINI ACCENTRATE DELLO STATO ITALIANO

Alle origini l'ordinamento italiano era fortemente accentrato. Con l'arrivo del fascismo l'accentramento statle ebbe il massimo sviluppo. In seguito alla sseconda guerra mondiale furono riconosciute regioni a statutospeciale: trentino alto adige, Friuli Venezia Giulia, Valle d'Aosta, Sicilia e Sardegna). Tutte queste regioni hanno particolaari forme di autonomia. Le altre regioni sono a statuto ordinario.

  1. LA SCELTA DEL COSTITUENTE E L'ATTUAZIONE DELL'ORDINAMENTO REGIONALE

All'assemblea costituente ci fu anche una discusione sui confini territoriali delleregioni. La Repubblica venne ripartita così in Regioni, Province e comuni. REGIONI sono enti autonomi con propri poteri e principi fissati dalla costituzione. Le regioni ordinarie hanno una competenza legislativa limitata,

Cioè hanno il potere di fare leggi ma queste leggi devono attenersi alle leggi dello stato. Quando un consiglio regionale approva una legge, deve mandarla al governo che può anche rinviarla. Se la stessa legge viene riapprovata dal consiglio regionale il governo può anche porre la questione di legittimità alla corte. La costituzione detta altre disposizioni riguardo le regioni:

Alle regioni è stata riconosciuta l'autonomia finanziaria ma nelle forme e nei limiti stabiliti dalla Repubblica. Le regioni hanno il divieto di ostacolare la libera circolazione di persone, merci... Al governo venne istituito un commissario per coordinare l'amministrazione statale e regionale. Gli atti amministrativi delle regioni furono sottoposti a controlli di legittimità. In alcuni casi il consiglio regionale può essere sciolto dal Presidente della Repubblica.

3. LE TRASFORMAZIONI DEL SISTEMA DELLE AUTONOMIE

A partire dagli anni '90 il...

Il sistema delle autonomie regionali ha subito un radicale processo di trasformazione. La LEGGE BASSANINI ha trasferito molte funzioni amministrative dallo stato alle regioni, ad eccezione delle materie di interesse pubblico. Negli anni successivi il parlamento ha approvato due leggi che hanno modificato quasi tutti gli articoli del titolo V della costituzione: 1. La prima legge ha rafforzato l'autonomia delle regioni e ha introdotto l'elezione diretta del Presidente della Regione. 2. Con la seconda legge sono state aumentate le competenze legislative delle regioni e sono state poste le basi dell'autonomia finanziaria regionale. I CARATTERI DEL VIGENTE ORDINAMENTO INTERNAZIONALE: UNA PREMESSA Ogni regione costituisce un ordinamento a sé. Le regioni sono enti autonomi con propri statuti e propri poteri.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
73 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AleBene002 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Toti Musumeci Salvatore.