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• ATTI CON I QUALI IL PDR PROMUOVE IL CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE TRA POTERI ALLA CC >
rischio che il gov impedisca un conflitto nei suoi confronti. As es con Ciampi venne sollevato un
conflitto di attribuzione nel confronti del ministro della Giustizia davanti alla CC
• ATTI CHE IL PDR COMPIE IN QUALITA' DI PRESIDENTE DI ORGANI COLLEGIALI > presiede infatti il
consiglio superiore della magistratura e il consiglio superiore di difesa. Gli atti in qualità di pres di
questi organi non devono essere controfirmati.
• ESTERNAZIONI > quando il pdr parla, alcuni sostengono che anche quelle esternazioni devo
passare per il gov perchè se è irresponsabile e se ne assume il gov la sua responsabilità, il gov deve
poter intervenire.
TRIPARTIZIONE che guarda alla prassi e che stride con l'art 89, ci sono
• ATTI FORMALMENTE E SOSTANZIALMENTE PRESIDENZIALI
• ATTI FORMALMENTE PRESIDENZIALI MA SOSTANZIALMENTE GOVERNATIVI
• ATTI COMPLESSI > FORMALMENTE PRESIDENZIALI MA SOSTANZIALMENTE FRUTTO DI UNA
DECISIONE CONDIVISA TRA PDR E GOV
C'è questa tripartizione perchè la controfirma ha funzionato in modo diverso.
ATTO FORMALMENTE E SOSTANZIALMENTE PRESIDENZIALE > es potere di rinvio di una legge deve
essere controfirmato dal gov > ATTO DOVUTO = il gov non può non metterla, serve per convalidare l'atto
ma non può intervenire. Il controllo del gov è un mero controllo formale. Se il gov non firmasse per una
di queste nomine il pdr potrebbe sollevare il conflitto di attribuzione davanti alla CC.
es. nomina dei giudici della CC e dei senatori a vita e il potere di grazia (in particolare dopo la sentenza
della CC ai tempi di Ciampi) = istituto di clemenza individuale dato per eminenti motivi di umanità della
detenzione. E' un istituto eccezionale e umanitario e il pdr è più propenso a giudicare senza influenza
politica. Prima della sentenza era considerato un atto complesso.
ATTI FORMALMENTE PRESIDENZIALI MA SOSTANZIALMENTE GOVERNATIVI > ossia la maggior parte dei
poteri del capo dello stato. Es indire referendum o elezioni sono decreti del pdr ma decisi dal gov, in
particolare dal ministro dell'interno.
ATTI COMPLESSI > è difficile dire a chi spetta il vero potere. Il più importante atto complesso è il potere
di scioglimento delle camere, il potere più importante del pdr. E' il potere più importarnte perchè una sola
persona cancella il voto di 50 milioni di persone, significa che termina la legittimità di chi è in parlamente
per via di precedenti elezioni. Sembra problematico perchè un organo non eletto direttamente dal popolo
può sciogliere quello eletto direttamente dal popolo.
La cost prevede due limiti espliciti al potere di sciogliemento
• procedurale > può sciogliere il parl con un proprio atto solo dopo aver consultato il parere del
pres della camera e del senato, che sono pareri obbligatori ma non vincolanti
• temporale > semestre bianco > non può sciogliere il parl negli ultimi sei mesi del proprio mandato,
perchè un pres che avesse mire per la rielezione potrebbe tentare la rielezione grazie alle nuove
camere. Questo va di pari passo con la convenzione costituzionale del divieto di rielezione.
Tuttavia può sciogliere le camere negli ultimi sei mesi del suo mandato se corrispondono agli
ultimi sei mesi della legislatura.
La cost non dice esattamente quando può sciogliere le camere, ma di base il potere di scioglimento si
esercita quando non c'è più la maggioranza in grado di sostenere il gov.
Il pdr detiene molta auctoritas > secondo a Freud, capo a cui si è istintivamente portati a rispondere.
Il pdr presiede il CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA > organo costituito da pdr, pres del cons, pres degli
Esteri e Interni e capi di stato maggiori dell'esercito. Si occupa di mettere in risalto i principali problemi in
materia di difesa che caratterizzano il nostro paese. Il pdr non ha una funzione rilevante, perchè non ha
poteri nè di guerra nè di difesa, ma ha la presidenza.
Fino a Napolitano tutti i pdr hanno interpretato il loro ruolo di pres del CSD sapendo bene dove fermarsi
(è la maggioranza parlamentare che deve acconsentire ad una guerra). Con Napolitano però ai tempi della
crisi del gov Berlusconi e della guerra in Libia. IL GOVERNO
E' al terzo posto nella cost perchè i costituenti avevano molta paura nel disciplinare ruoli, poteri,
attribuzioni del gov, dato che il fascismo era una dittatura di gov. Dunque i costituenti sono stati molto
cauti nel dare poteri al pres del cons dei ministri per una motivazione esclusivamente storica.
Il ruolo del gov nello stato è estremamente importante, non può esistere uno stato senza governo >
dimostrato da tutte le dittature: viene chiuso il parlamento e resta in vita solo il governo, lo stato esiste
ancora ed è dittatoriale.
Il gov è un organo
• costituzionale > previsto in cost
• indispensabile > non esiste stato senza governo
• complesso > organo formato da più organi individuali = Consiglio dei Ministri, fomato da tanti
organi uguali cioè Pres del con e ministri (il pdr è invece un organo monocratico).
!! All'interno del gov non c'è rapporto gerarchico tra i componenti del gov > non è vero che il pres del cons
è il superiore gerarchico dei ministri. Addirittura il pres del cons ha pochissimi poteri da un punto di vista
giuridico, ma ne ha tanti da un punto di vista politico.
Il pres del cons non può nemmeno nominare e revocare ministri, altrimenti ci sarebbe potere gerarchico!
In base alla cost, da un punto di vista giuridico, c'è solo una cosa che può sancire la sua forza
predominante sul consiglio dei ministri (che è nella sua interezza l'organo più importante)
• LE PROPRIE DIMISSIONI > se si dimette il pdc si dimette l'intero gov
• IL PDC PONE IL SEGRETO DI STATO > è lui organo individuale presidente del consiglio (non l'intero
consiglio) che pone il segreto di stato
NOMINA DEI MINISTRI > il pdc può fare delle proposte al pdr, ma spetta a lui la nomina nei ministri,
dunque spesso il pdr ha avuto l'ultima parola.
Un'arma spesso utilizzata dai pdc è la QUESTIONE DI FIDUCIA (spesso abusata), ma anche in questo caso
non è il pdc a decidere di porla, la decisione spetta all'intero Consiglio dei ministri.
L'unico potere che la cost dà è di DIRIGERE LA POLITICA GENERALE DEL GOVERNO E DI ESSERNE
RESPONSABILE, tuttavia non può fare nulla di più, se non dimettersi. Inoltre MANTIENE L'UNITA' DI
INDIRIZZO POLITICO E AMMINISTRATIVO PROMUOVENDO E COORDINANDO L'ATTIVITA' DEI MINISTRI.
Ruoli del consiglio dei ministri
• DECIDE LA QUESTIONE DI FIDUCIA
• DECIDE LA PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO DI LEGGE DI INIZIATIVA GOVERNATIVA >
l'autorizzazione per la presentazione da parte di un ministro deve essere data dall'intero consiglio
• DECIDE LE PIU' IMPORTANTI NOMINE > capo dell'esercito, capo di stato maggiore...
• SOLLEVA IL CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE TRA POTERI DELLO STATO ALLA CC
Ruoli dei ministri > giuridicamente nel governo non hanno praticamente potere, ma hanno un importante
potere gerarchico nei confronti delle amministrazioni che sono chiamati a dirigere, ossia i ministeri. Il
ministro è il capo gerarchico dei ministeri.
I ministeri hanno una base ampia: l'amministrazione vera e propria, a cui si accede tramite pubblico
concorso. Poi vi è una fascia intermedia: il segretariato generale, gli organi di coordinamente. Infine sulla
cima della piramide: il ministro, che decide la linea politica di tutto il ministero. Il potere dei ministri nel
consiglio dei ministri a livello giuridico è scarso, a livello politico varia dalla situazione politica del paese.
MINISTERI SENZA PORTAFOGLIO > esiste il ministro ma non il ministero. Infatti il numero massimo di
ministeri è determinato per legge.
La costituzione non prevede un vicepresidente del consiglio, nè un viceministro nè un segretario di stato,
ma possono essere stabiliti dalla legge. Dunque non sono delle figure necessaria, ma possono essere delle
figure utili, soprattutto nei ministeri molto grandi, come quello degli esteri o del bilancio. I sottosegretari
hanno senso nei ministeri particolarmente ampi.
PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEL GOVERNO
Quando si parla di formazione del governo non ci si può limitare alla lettura delle costituzioni, ma bisogna
integrare le norme esplicitamente previste, ad esempio con le CONVENZIONI COSTITUZIONALI.
QUANDO INIZIA LA PROCEDURA DI FORMAZIONE DEL GOVERNO? INIZIA QUANDO IL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO IN CARICA PRESENTA LE DIMISSIONI (non con le elezioni, perchè è possibile che un governo
rassegni le proprie dimissioni e senza alcuna elezioni il pdr scelga quello successivo). Le dimissioni
vengono date a parola, non sono un atto scritto.
1. CONSULTAZIONI PRESIDENZIALI > il pdr convoca al tribunale le persone che ritiene
maggiormente in grado di aiutarlo a capire il da farsi. (con Napolitano invece si erano tenute delle
pre-consultazioni, ossia consultazioni prima delle dimissioni di Berlusconi). E' prassi ma non
obbligo che si consultino anche gli ex pdr, ma non c'è una lista di persone che deve consultare, di
norma i capigruppo parlamentari. Servono a capire come comportarsi.
Se il pdr accetta le dimissioni (se non le accetta da un punto di vista giuridico non succede niente), le
consultazioni gli hanno permesso di capire meglio come muoversi e questa seconda fase inizia con il
CONFERIMENTO DELL'INCARICO AD UNA PERSONA QUALUNQUE DI FORMARE UN NUOVO GOVERNO >
questo implica che il pdr abbia optato per la formazione di un nuovo gov e non per lo scioglimento delle
camere (successo solo 17 volte su 63). La persona a cui viene conferito il governo è scelta grazie alle
consultazioni. In base alle consultazioni viene dato l'incarico alla persona che ha maggiori possibilità di
diventare pdc e di ottenere la fiducia dal parl.
La persona scelta per costituzione non ha limiti di età e non deve nemmeno obbligatoriamente essere
cittadino italiano > unico limiti è che sappia leggere e scrivere.
2. IL GOVERNO ACCETTA L'INCARICO CON RISERVA > la riserva verrà sciolta dopo che la persona
incaricata svolgerà delle consultazioni per capire se potrà avere la maggioranza parlamentare. Se
pensa che ce l'avrà torna al Quirinale e scioglie la riserva, accettando l'incarico. Queste due fasi
non sono presenti in costituzione, sono delle parti orali
3. LA NOMINA > quando il prescelto pdc va in quirinale per sciogliere la riserva ha già una lista di
ministri, che però verrà probabi