Estratto del documento

La controversia del caso Rainbow Warrior

A questo proposito viene riportato come caso esemplificativo (anche nel manuale) il caso della controversia che era sorta tra Francia e Nuova Zelanda tra gli anni '80 e '90; è il caso noto come Rainbow Warrior. Siamo in Nuova Zelanda, in un porto in cui una nave di attivisti di Green Peace (che per l'appunto era denominata Rainbow Warrior) stava mettendo in atto delle azioni di protesta contro il governo francese, perché in quel periodo la Francia stava conducendo degli esperimenti nucleari. Il governo francese aveva inviato degli agenti segreti che avevano provocato l'affondamento della Rainbow Warrior, quindi un'azione di disturbo condotta nel territorio di uno Stato (Nuova Zelanda) da parte dei servizi segreti di un altro stato (Francia), e questa azione aveva comportato la distruzione della nave Rainbow Warrior e anche un morto. La Nuova Zelanda solleva la questione dell'illiceità della condotta delle autorità.

francesi, lamentando la lesione della sua sovranità territoriale e le Nazioni Unite intervengono per tentare una mediazione. La mediazione riesce, e quindi i due Stati si mettono d'accordo: i due agenti segreti francesi che avevano materialmente distrutto la nave provocando la morte di un individuo avrebbero dovuto risiedere per diversi anni in una base militare francese in Asia.

In sostanza, quindi, la Francia e la Nuova Zelanda avevano posto in essere un accordo per trovare una soluzione pacifica alla controversia, e l'accordo prevedeva l'allontanamento dalla Francia e dalla Nuova Zelanda di quei due agenti segreti francesi.

- Cosa c'entra lo stato di necessità? C'entra perché dopo un anno circa, il governo francese, senza avvisare preventivamente né la Nuova Zelanda né le Nazioni Unite, fa evacuare i due agenti segreti della base militare sperduta in qualche atollo asiatico e li riporta a Parigi, ed ecco che sorge una nuova

controversia internazionale, perché la Nuova Zelanda accusa la Francia di aver violato l'accordo, viola una norma internazionale, e quindi la questione viene sottoposta al tribunale arbitrale (organo giudiziale a cui viene affidato spontaneamente dai due stati che sono in lite fra di loro la risoluzione di quella lite, ma lo vedremo meglio più avanti). La Francia si giustificava per la violazione di quella norma e quell'accordo internazionale affermando di averlo dovuto fare per distress, cioè per gravi ragioni di salute dei due agenti segreti suoi: uno aveva una patologia di una certa gravità e l'altra, che era una donna, era incinta, e quindi per salvare la vita dei due, lo stato francese aveva intenzionalmente violato la norma dell'accordo secondo cui quei due avrebbero dovuto rimanere nella base militare per anni, e li ha riportati a casa. - È stata accolta questa tesi francese? No, perché il tribunale arbitrale ha affermatoche lo stato di necessità deve intendersi come "forza irresistibile" o avvenimento esterno imprevedibile, fuori dal controllo dello Stato, contro il quale non vi è rimedio, che ha reso materialmente impossibile allo Stato di agire in conformità all'obbligo internazionale, una costrizione alla quale lo Stato non era in grado di sottrarsi o di opporsi con i propri mezzi, un'impossibilità sopravvenuta... in circostanze eccezionali di estrema urgenza...". (estratto della pronuncia, per capire che i giudici internazionali applicano in termini estremamente ristretti il concetto di Stato di necessità).- La controversia è stata risolta non accogliendo la giustificazione francese, quindi la Francia ha dovuto poi riparare alla violazione dei diritti internazionali nei confronti della Nuova Zelanda. Questo esempio ci fa capire come lo stato di necessità sia riconosciuto in vie del tutto.

eccezionalio urgenti.

Passiamo a un'altra causa di esclusione dell'illiceità:

Contromisura: lo stato leso dall'illecito pone in essere una condotta che di per sé sarebbe illecita, ma diventa lecita perché costituisce una reazione all'illecito altrui; in sostanza, lo stato A viola una norma di diritto internazionale ledendo un diritto dello Stato B, che reagisce realizzando a sua volta una condotta illecita nei confronti dello Stato A: la contromisura rende lecita questa risposta dello Stato B. La contromisura deve essere realizzata secondo certi criteri e certi parametri che analizzeremo più avanti.

DOMANDA

Nel caso di contromisura, come viene risolto l'illecito? Lo stato leso pone in essere, a sua volta, un atto teoricamente illecito, che non è considerato tale;

Come già detto, le cause di esclusione dell'illiceità non operano se viene violata una norma di ius cogens. Ad esempio, uno Stato non può

Quindi, in conclusione, un atto illecito diventa lecito se sussiste uno di questi fattori: consenso, stato di necessità, contromisura. Ma se ad essere violata è una norma di Jus cogens, tali fattori non contano, non ha effetto di esclusione dell'illiceità. Una volta appurato che una data condotta di uno Stato viola una norma di diritto internazionale, e quindi costituisce un illecito internazionale, e una volta verificato che non sussiste una causa di esclusione dell'illiceità, dobbiamo fare un ultimo passaggio: capire se quella condotta è attribuibile a uno Stato, inteso come soggetto di diritto internazionale. In quali circostanze un illecito, attivo od omissivo, è attribuibile allo Stato? - Commissione di Diritto Internazionale, art. 4 del Progetto afferma che "1.

Il comportamento di un organo dello Stato sarà considerato come un atto dello Stato ai sensi del diritto internazionale, sia che tale organo eserciti funzioni legislative, esecutive, giudiziarie o altre, qualsiasi posizione abbia nell'organizzazione dello Stato e quale che sia la sua natura come organo del governo centrale o di un'unità territoriale dello Stato.

Un organo comprende qualsiasi persona o ente che rivesta tale posizione secondo il diritto interno dello Stato. È una definizione molto ampia di "organo dello Stato"; una condotta illecita verrà attribuita allo stato che ne sarà responsabile se posta in essere da un organo dello Stato, che è una "persona, qualsiasi ente che esercita funzioni legislative, esecutive e giudiziarie o altre".

Questa definizione così ampia corrisponde a quello che abbiamo detto negli scorsi incontri in merito agli enti che agiscono come organi dello Stato in materia.

di diritto internazionale, quello relativo alla responsabilità degli Stati per gli atti dei loro organi. Come abbiamo appena visto, un organo che agisce in violazione degli obblighi internazionali può far sì che lo Stato sia ritenuto responsabile per tale illecito. Tuttavia, la determinazione di quali organi siano considerati emanazioni dello Stato può essere complessa. Non sempre è facile stabilire se un organo agisce come rappresentante dello Stato o se agisce in modo indipendente. In alcuni casi, potrebbe essere necessario valutare la struttura e il funzionamento dello Stato per determinare se un organo è effettivamente un'emanazione dello Stato. Un esempio interessante è quello del caso La Grande, in cui gli Stati Uniti d'America sono stati ritenuti responsabili per un illecito commesso dal governatore dell'Arizona. Nonostante il governatore fosse un ente territoriale interno agli Stati Uniti, è stato riconosciuto che agiva come organo dello Stato e quindi ha comportato la responsabilità internazionale degli Stati Uniti. In conclusione, la responsabilità degli Stati per gli atti dei loro organi è un argomento complesso e stimolante nel diritto internazionale. La determinazione di quali organi siano considerati emanazioni dello Stato può richiedere un'analisi approfondita della struttura e del funzionamento dello Stato.

Perché ricco di casi giurisprudenziali, diplomatici, alcuni purtroppo anche tragici. Atti commessi ultra vires ossia commessi da funzionari od organi dello Stato in violazione del diritto interno o delle istituzioni ricevute. Significa che uno Stato A accusa lo Stato B di aver torturato dei propri cittadini, quindi cittadini dello Stato A che risiedevano nello Stato B vengono torturati dalle autorità dello Stato B. Sorge quindi una controversia internazionale: lo stato B si giustifica dicendo che può anche essere vero che questi individui siano stati torturati, ma non è responsabilità dello Stato, la responsabilità è di quei poliziotti, di quei militari che hanno posto in essere le torture, lo hanno fatto di loro spontanea volontà; anzi, non hanno rispettato le istruzioni che il governo dello Stato ha più volte impartito loro, dicendo di dover svolgere le loro funzioni e rispettare i diritti umani, guardandoli bene.

daatti di tortura o di violenza non ammissibili. Molto spesso lo Stato si giustifica senza negare l’esistenza di questa regola internazionale fondamentale che impedisce i genocidi, le torture e altri crimini; nel caso degli ultra vires quindi ammettono che ci sia stata la tortura, ma la responsabilità è soltanto dei suoi sottoposti che hanno violato le leggi. Ma questa giustificazione non tiene, infatti Commissione di Diritto Internazionale, art.7 del Progetto stabilisce che: “Eccesso di potere o comportamento contrario ad istruzioni - Il comportamento di un organo di uno Stato o di una persona o di un ente abilitati ad esercitare prerogative dell’autorità di governo sarà considerato come un atto dello Stato ai sensi del diritto internazionale, se quell’organo, persona o ente agisce in tale qualità, anche se eccede la propria competenza o contravviene ad istruzioni”. Quindi, un atto illecito commesso di propria spontanea

volontà da un soggetto che rientra nella definizione di "organo dello Stato", è illecito anche se commesso oltre le istruzioni ricevute dal governo dello Stato, o comunque in violazione di una norma interna: rende comunque responsabile dell'illecito lo Stato. ESEMPIO: caso Regeni; nessuno di noi sa se mai avrà una soluzione questo caso, ma una volta accertato -se sarà accertato- che le torture e la morte di Regini sono state conseguenza dei servizi segreti (fossero anche considerati deviati dello Stato egiziano), e lo Stato egiziano sostenesse che i responsabili della morte di Regeni erano andati contro le istruzioni e le direttive del governo egiziano, lo Stato non potrebbe comunque liberarsi in questo modo della propria responsabilità internazionale nei confronti dell'Italia. I servizi segreti, come le forze di polizia militare, sono organi riconducibili direttamente allo Stato, al quale spetta la responsabilità di verificarne il comportamento.onsabile degli atti commessi da privati, a meno che non sia dimostrata la sua complicità o responsabilità diretta. Tuttavia, in alcuni casi, gli Stati possono essere ritenuti responsabili per non aver adottato misure adeguate per prevenire o reprimere tali abusi. Inoltre, gli Stati possono essere chiamati a rispondere di abusi commessi da privati se violano i loro obblighi internazionali di proteggere i diritti umani o se partecipano attivamente a tali abusi. In generale, la responsabilità degli Stati per gli abusi commessi da privati dipende dalle circostanze specifiche del caso e dalle norme del diritto internazionale applicabili.
Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 131
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 1 Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 131.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti completi di Diritto internazionale Pag. 91
1 su 131
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silviab16 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Mandrino Claudio.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community