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DIPEPTIDE—>POLIPEPTIDE
STRUTTURE PROTEINE
Primaria—>Linea di amminoacidi ,dipende dalle molecole di Dna. La proteina riflette una parte
della sequenza di basi del Dna.Il messaggere intermedio è l’RNA.Talvolta alcune mutazioni di
aminoacidi possono alterare la funzione di proteine ,se il messaggio non viene veicolato in
maniera corretta.La mutazione può essersi generata nel tempo e la proteina viene riprodotta
con l’errore intrinseco al DNA
Secondaria—>E’ il primo grado di ripiegamento,in cui è implicato il gruppo R Pagina 9 di 34
alfa- elica=Interazione dei ponti idrogeno
Beta-foglietto=interazione dei ponti idrogeno
-Se voglio una proteina SOLUBILE in acqua(come la MIOGLOBINA) devo avere struttura
alfa-elica
-Se voglio una proteina molto RESISTENTE (come il COLLAGENE) devo avere una struttura
beta-fogliettO
Terziaria—>Ulteriore grado di ripiegamenti tridimensionali
interazioni ioniche che permette alle due catene di avvicinarsi tramite gli ioni.
Interazioni idrogeno(legami tra molecole) + covalenti(a causa di residui di zolfo) + Interazione
tra sequenze idrofobiche(legami tra molecole)
Fino a qui arrivano tutte le proteine
Ma alcune sono formate da più di una catena polipeptidi e raggiungono la struttura quaternaria
Quaternaria—>Ad esempio l’emoglobina,formata da 4 catene in cui ognuna trasporta una
molecola di Ossigeno.E’ tipica delle proteine che lavorano in gruppo,formate da più catene
Non funzionano se non quando raggiungo tale struttura
Se non vengono piegate bene,le proteine funzionano male
Una proteina si piega facendo una piega per volta(nel reticolo endo-plasmatico ruvido)
Deve essere ripiegata in maniera corretta per almeno 3 motivi:
-la funzione è strettamente legata alla sua struttura(come negli enzimi,in cui il sito catalitico
è specifico )
-Determina la sua localizzazione;se la proteina è destinata al nucleo c’è una sequenza esposta
(segnali responsabili di localizzazione) che la trasporta dove deve andare
-Capacità di interagire con altre proteine
PATOLOGIE DA ERRATO RIPIEGAMENTO
La PrP —> prodotta dai neuroni del cervello;una volta ripiegata male rimane lì ed è resistente
alla degradazione.Se l’accumulo è eccessivo ,causa la morte dei neuroni.
Il morbo della mucca pazza (epidemia in Inghilterra)—> le mucca avevano scatti irrazionali a
causa dell’ENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA.Il cervello diventa una spugna con
cellule morte.La malattia si era propagata dai polli alle mucche poiché si alimentavano con le
carcasse di altri animali.
L’epidemia sui bovini si è trasferita sull’uomo (MALATTIA DI JACOB)
Il problema è che il Prione era ripiegato male ma il secondo ripiegamento era in grado di
convincere le altre proteine in forma normale a ripiegarsi nel modo scorretto.
ALZEIMER E PARKINSON:
Parkinson —>Si depone nei neuroni, DOPAMINERGICI ,una proteina che non funziona più e
induce tossicità
Le proteine possono funzionare anche insieme ad altre molecole—> Emoglobina(con il gruppo
Eme),Lipoproteine,Glicoproteine ENZIMI SLIDE VI
zimo=lievito
Enzima=“ nel lievito “ Pagina 10 di 34
Pasteur credeva che le trasformazioni chimiche avvenissero solo in presenza di questi
microrganismi,sostenendo che all’interno vi fossero fermenti.
Gli enzimi sono proteine che si trovano all’interno del lievito(cellula eucariotica)
La fermentaizone è ad opera di enzimi.
Gli enzimi = sono catalizzatori biologici che velocizzano,catalizzano le reazioni chimiche
per renderle compatibili con la vita.Sono proteine eterogenee
Caratteristiche degli enzimi
-Migliaia di enzimi diversi
-Attività catalitica dipende dall’integrità della loro STRUTTURA(struttura-funzione)
-alta efficenza ,specificità(ogni substrato ha un enzima specifico) e regolabilità
-Aumentano la velocità di reazione (non influiscono sull’equilibrio chimico che rimane costante)
-Efficaci anche in piccole quantità e funziona anche alla fine della reazione(non è modificato
in modo permanente quindi è riciclabile)
Ogni reazione chimica catalizzata da un enzima avviene tramite la preliminare formazione del
complesso ENZIMA-SUBSTRATO:
Ogni enzima ha un SITO ATTIVO che si lega al SUBSTRATO(molecola su cui l’enzima agisce)
—> Interazione specifica che crea il complesso enzima-substrato—> CATALISI—> complesso
ENZIMA-PRODOTTO—> il prodotto viene rilasciato e l’enzima può essere riutilizzato
All’interno della reazione si ha la trasformazione dei reagenti in prodotti e il catalizzatore
NON SI MODIFICA
L’enzima è specifico,ossia è SPECIFICO grazie ad una fessura della proteina(SITO ATTIVO)
che si può suddividere in SITO DI LEGAME (che permette il legame con il substrato) e SITO
CATALITICO(piccolissima zona in cui i gruppi R degli amminoacidi catalizzano la reazione)
MODELLI D’INTERAZIONE ENZIMA-SUBSTRATO
Modello di Hermann Emil Fisher:CHIAVE-SERRATURA
Fischer era famoso per le proiezioni ,in particolare del Glucosio.Fischer ha preso una molecola
e l’ha schiacciata su un foglio
Modello CHIAVE-SERRATURA=legato alla perfetta complementarietà del substrato con
l’enzima. Conseguentemente si ha la formazione del complesso,la catalisi e il rilascio del
prodotto .Questo modello ha retto più di 60 anni.
Modello di Daniel Koshland : ADATTAMENTO INDOTTO
E’ un modello del 1958 ancora valido sempre legato alla complementarietà .L’enzima si adatta
in seguito al legame,all’interazione con il substrato.
L’enzima è dotato di flessibilità e ciò permette ,in seguito all’interazione con il substrato ,di
attuare un CAMBIAMENTO CONFORMAZIONALE per rendere i legame più stabile.
L’Esochinasi —>enzima nella sua forma aperta non reagisce con il substrato,quando arriva il
glucosio l’enzima interagisce e il sito attivo si richiude sul substrato.
VELOCITÀ DI REAZIONE
REAZIONE ESOERGONICA—> Reagenti e prodotti hanno energia diversa.
I reagenti hanno energia MAGGIORE rispetto ai prodotti. Pagina 11 di 34
ENERGIA DI ATTIVAZIONE=Barriera energetica che i reagenti devono superare per
rompere i legami chimici e formarne dei nuovi.Maggiore è l’energia di attivazione ,minore sarà
il numero di molecole in grado di superarla e più lenta sarà la reazione
I reagenti devono superare l’energia di attivazione(data dalla collisione di atomi provocata
dalla loro energia cinetica),ma questo superamento può avvenire in tempi troppo lunghi quindi
l’enzima abbassa l’energia di attivazione—>i reagenti sono più pronti ad arrivare più in fretta
ai prodotti superando più facilmente la soglia energetica di attivazione
Esempio:ESOCHINASI(sposta un fosfato dall’ATP al Glucosio)
L’esochinasi presenta un sito attivo + Abbiamo il Glucosio e l’ATP—>avvicinamneto e
orientamento dei reagenti che aumenta la probabilità di formare complessi + esclusione
dell’acqua+ distorsione e stiramento dei legami
ATTIVITÀ ENZIMATICA SLIDE VI/VII
1-POTERE CATALITICO
Il substrato ha la conformazione adatta per alloggiare nel siti attivo dell’enzima;si forma un
LEGAME REVERSIBILE SUBSTRATO-ENZIMA
Il substrato viene riconosciuto quando è vicino e orientato correttamente aumentando la
probabilità di creare complessi.
La specificità della reazione consiste nella COMPLEMENTARIETÀ tra sito attivo e substrato
L’enzima non subisce modificazioni permanente ed è dunque riciclabile.
2-MECCANISMI REGOLATORI
La cellula è un sistema dinamico quindi ha necessità diverse in tempi diversi.Le attività
enzimatiche vengono regolate da meccanismi di:
-Regolazione lenta:(ore-giorni)
Controllo genico della concentrazione di enzimi
chiama in causa il dna,che è colui che produce le proteine dunque gli enzimi tramite la
traduzione e trascrizione.Al dna arriva lo stimolo di srotolare quella sequenza di Dna che
codifica per quella specifica proteina e interviene il messaggero.Ci vuole tempo però per
produrre e mandarlo nel sito.
-Regolazione veloce:(secondo-minuti)
Andare in contro alle richieste della cellula in tempi brevissimi,Tramite—>
-La variazione della concentrazione del substrato determina un cambiamento nella velocità di
reazione
-Temperatura
-Ph
-Inibitori/attivatori
-Ormoni REGOLAZIONE VELOCE
Concentrazione del substrato—>EQUAZIONE MICHAELS-MENTEN
Biochimici importanti:
Maud Menten(1879-1960)
Leonor Michaels(1875-1949) Pagina 12 di 34
Tra i due nasce un sodalizio scientifico;lavorano e determinano valori,schemi,grafici e
l’equazione Michaels-Menten —>la velocità di reazione dipende dalla concentrazione del
substrato e dell’enzima
]x[S]
v=[E
Quando l’aggiunta di substrato è tale da superare la quantità di enzima disponibile
—>fase di stagnazione (prevalenza del substrato)
La velocità massima viene a coincidere con la SATURAZIONE dell’enzima.
Temperatura e Ph—>
Temperatura—>La velocità di reazione più alta=37°—> temperatura ideale affinché gli
enzimi funzionino ottimalmente.
La velocità di reazione tende ad aumentare con l’aumento della temperatura
Le proteine sono sensibili alla temperatura ,se modifico la temperatura cambiamo la sua
struttura con conseguente DENATURAZIONE + riduzione velocità di reazione.
PH—>
Si può individuare un pH ottimale e un intervallo di valori di pH entro cui l’enzima mostra la
L’amilasi è un enzima della saliva che funziona bene a PH neutro;se mi
massima efficienza.
sposto da 7 a 5 o da 7 a 9 l’amilasi non funziona più;a PH acido funziona invece la
Pepsina (a pH 1,5 )nello stomaco.
L’amilasi se la sposto in un ambiente acido,si carica positivamente e cambia la sua
attività (si carica di ioni H+).Se la sposto in un ambiente basico,si carica
negativamente . Inibitori—>
Sono sostanze che possono ridurre o bloccare l’attività enzimatica
Alcuni sono farmaci,altri veleni utilizzati per le distruzioni di massa
1)Attività reversibile—>Sono quelli che inibiscono temporaneamente l’attività di un
enzima che è ripristinata dopo un certo tempo.Si suddividono in:
-competitivi—>competono con il substrato per lo STESSO SITO ATTIVO .L’ inibitore
ha anch’esso la possibilità di legarsi al sito attivo (50%) ;visto che il sito è specifico se
è riempito dall’inib