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Apparato del Golgi
Localizzato abitualmente in prossimità del nucleo nelle cellule eucariotiche,
l'apparato del Golgi è considerato come una struttura di transizione tra il reticolo
endoplasmatico e lo spazio extracellulare.
Formato da grosse sacche appiattite parallele e da vescicole tondeggianti più piccole,
questo apparato è sede di transito e di elaborazione di molte sostanze che vengono
modificate, concentrate o smistate in altre parti della cellula. Nelle cellule animali,
l'apparato del Golgi ha il compito fondamentale di modificare la struttura di proteine
che riceve dal reticolo endoplasmatico liscio.
Invece, quello vegetale è diffuso in tutta la cellula, ed è composto da diversi insiemi di
cisterne appiattite rivestite da una membrana e disposte a formare una struttura che
assomiglia a una pila di piatti. complessi del Golgi dittiosomi
Questi insiemi vengono chiamati o . Il loro numero e
le loro dimensioni all'interno delle cellule sono variabili: nella stessa cellula se ne
possono trovare alcune centinaia di minuscole dimensioni.
Alcuni dittiosomi sono liberi; altri si associano al RE, attraverso delle proteine che li
interconnettono. Ancora, altri dittiosomi, sono così strettamente associati al RE che
domini funzionali del RE
vengono considerati come stesso.
Questo sistema di cisterne appiattite, con estremità che presentano dei rigonfiamenti,
può suddividersi in tre parti:
cisterne cis : sono quelle più vicine al RE;
cisterne medial ;
cisterne trans .
Molto spesso dalle estremità di queste cisterne, soprattutto nelle cellule vegetali, si
anastomosati.
dipartono una serie di tubuli estremamente interconnessi fra di loro,
Vicino a questi sono presenti delle vescicole.
Questa organizzazione di cisterne è comune sia alle cellule animali sia a quelle
vegetali. Tuttavia, durante l’evoluzione, la morfologia
dell’apparato del Golgi è cambiata notevolmente. Per esempio, nel lievito
Saccharomices cerevisiae
di birra l’apparato del Golgi è formato da singole
cisterne, o tubuli isolati, che si associano temporaneamente al RE nel momento in cui
si effettua uno scambio di materiale.
Pichia pastoris
In un altro lievito, , ciascun dittiosoma sarà costituito da cisterne
impilate. Anche in questo caso, i dittiosomi potranno essere liberi o associarsi
stabilmente al RE. Nelle piante questo
sistema è molto diffuso, formato da numerosi dittiosomi indipendenti.
Nella cellula di mammifero, l’ apparato del Golgi è unico e perinucleare.
Quali sono le funzioni dell’apparato del Golgi?
Ancora una volta, alcune funzioni sono comuni sia alle piante sia agli animali, altre
sono caratteristiche solo delle piante.
La principale funzione dell’apparato del Golgi è quella di smistare il materiale
proveniente dal RE, cioè proteine, glicoproteine e lipidi, verso i diversi compartimenti
della via di secrezione. Però, nelle piante, oltre a questa
funzione, se ne aggiungono altre perché l’apparato del Golgi è il sito di sintesi di alcuni
polisaccaridi che costituiranno la parete cellulare, in particolare quelli di matrice.
La parete cellulare sarà costituita da due tipologie di polisaccaridi:
polisaccaridi fibrillari : comprendono esclusivamente la cellulosa;
polisaccaridi di matrice( come emicellulose e pectine) : costituiscono una
sostanza gelatinosa, cioè la matrice, in cui le fibrille di cellulosa sono immerse.
La sintesi dei polisaccaridi di matrice avviene nel RE.
Un'altra funzione dell’apparato del Golgi, comune anche alle cellule animali, è la
sintesi di glicolipidi catene
per il plasmalemma, con l’aggiunta quindi di
oligosaccaridiche ai lipidi. Oltre all’aggiunta di
anche deputato all’assemblaggio e al
queste catene, l’apparato del Golgi è
processing della porzione oligosaccaridica di glicoproteine di parete,
membrana e di riserva . In poche
parole, via via che le proteine passano attraverso l’apparato del Golgi possono o
ossidoglicosilazione
essere ulteriormente glicosilate( ) oppure le proteine che erano
state già glicosilate, con una N-glicosilazione al livello del RE, possono subire ulteriori
trimming
processi di della catena oligosaccaridica.
Il materiale che arriva dal RE fino all’apparato del Golgi viene trasferito attraverso un
anterogrado
traffico vescicolare , in cui le vescicole sono avvolte da rivestimenti di
COPII*.
tipo Queste vescicole gemmano da subdomini del RE , i quali prendono il
ERES Endoplasmic Reticulum
nome di ( Exit Sites). In
corrispondenza degli ERES gemmano delle vescicole che vengono immediatamente
catturate dai dittiosomi, i quali si possono ancorare in corrispondenza proprio degli
ERES. *Le proteine COP si associano fra loro per
formare delle proteine di rivestimento che permettono il trasporto delle vescicole.
Alcune di queste proteine COP possono associarsi stabilmente ai dittiosomi e ,nel
momento in cui si assembla il rivestimento COP ,che porta alla formazione delle
vescicole, i dittiosomi sono in grado di raccogliere quella vescicola. A volte, il legame
fra dittiosomi e RE, nelle cellule vegetali, è
talmente stretto che la vescicola non fa neanche in tempo a gemmare completamente
dal RE che già si fonde con il dittiosoma.
In alcune piante, a ciascun dittiosoma si associa un altro compartimento che prende il
Trans Golgi Network (TGN) o Reticolo Parzialmente Rivestito (PCR)
nome di .
TGN
Il un compartimento costituito da tubuli , in alcune piante è assocciato a ciascun
dittiosoma, racchiuso insieme alle altre cisterne all’interno della matrice del Golgi; in
altre piante può essere comune a più dittiosomi, quindi non è racchiuso all’interno
della matrice. La sua funzione principale è quella di smistare il materiale agli altri
compartimenti della via di secrezione. Produce tre tipologie di vescicole, due sono
clatrina
rivestite ed una no. Quindi, dal TGN possono gemmare vescicole ,rivestite da ,
vacuoli litici;
che portano materiale ai possono gemmare vescicole prive di
rivestimeno, che portano materiale ai vacuoli di riserva o possono gemmare delle
lace like
vescicole, ricoperte da proteine , portano materiale al plasmalemma e alla
parete.
Le diverse cisterne di ciascun dittiosoma sono circondate e tenute insieme da una
sostanza proteica che costituisce la matrice del Golgi. Ciascun dittiosoma è
mobile factories stacks on tracks
estremamente mobile( detti anche “ ” o “ ” )
grazie alle correnti citoplasmatiche e all’interazione con il citoscheletro . protoplaso
Questa immagine rappresenta un ,
cellula vegetale a cui è stata eliminata la parete
Alcune proteine residenti nel RE si
cellulare attraverso enzimi che la degradano e
mannosidasi
chiamano , sono proteine che
isoosmotico
che sono immersi in un mezzo ,
vanno a rimuovere il mannosio o dagli
che ne impedisce l’esplosione. Nel momento in
oligosaccaridi o da polissacaridi contenenti
cui togliamo la parete, il protoplasto assume,
mannosio.
all’interno di questo mezzo isoosmotico, una
Le mannosidasi sono proteine
forma perfettamente tondeggiante.
transmembrana e hanno il sito attivo nel
macchie
Questo protoplasto presenta delle
lume del RE.
verdi macchie rosse
e delle . Le macchie
In questa immagine , quindi, abbiamo preso
rosse sono i plastidi, in particolare cloroplasti. La
il DNA delle mannosidasi e della GFP e lo
autofluorescente
clorofilla è una molecola , se
abbiamo fuso insieme ottenendo così una
irradiata con una luce laser emette una
proteina chimerica GFP-
chiamata
radiazione nel rosso.
mannosidasi . Con questo costrutto
Le macchie verdi sono dei dittiosomi, resi
abbiamo trasformato un protoplasto , il
GFP(Green Fluorescent
evidenti grazie alla
quale ha iniziato a produrre la GFP-mannosidasi . La GFP è una proteina piccola e
Protein, proteina fluorescente
in italiano
fluorescente; mentre la mannosidasi guida la localizzazione della proteina e fa sì che la
GFP-mannosidasi vada a localizzarsi nel Golgi.
Ciascun dittiosoma ha uno spessore di circa 0.5 mm, una larghezza compresa tra 1.0 e
3.0 mm ed un numero di cisterne (cis, medial e trans) variabile tra 4 e 8.
A seconda delle funzionalità della cellula e del tessuto, i dittiosomi possono avere un
differenziamento funzionale: poiché nelle cellule della cuffia della radice , viene
prodotto tantissimo materiale mucillaginoso, per poi espellerlo nel terreno per
favorirne lo scivolamento della radice, è ovvio che i dittiosomi saranno specializzati
nella produzione di questo materiale mucillaginoso , costituito sia da proteine sia da
polisaccaridi.
In cellule che stanno andando quasi incontro ad una forte crescita per distensione ,
l’apparato del Golgi andrà a sintetizzare prevalentemente polisaccaridi di matrice.
A seconda dello stadio di differenziamento cellulare ma anche della tipologia e della
funzionalità di ciascun tessuto , I dittiosomi possono presentare una specializzazione
funzionale. Il numero di dittiosomi di una
cellula e il numero di cisterne in ciascun dittiosoma variano con la specie, ma riflettono
anche le condizioni fisiologiche, lo stadio di sviluppo e la funzione di ciascuna cellula.
Fotografie al microscopio elettronico a trasmissione di dittiosomi di radici di tabacco
(A) e mais (B).
Le frecce nere mostrano che fra una cisterna e l’altra vi sono delle zone più scure
elettrondense , costituite da proteine che tengono insieme le cisterne e servono
anche ad ancorare nelle membrane gli enzimi , le proteine residenti che hanno una
funzionionalità ,all’interno dell’apparato del Golgi. Questi
elementi intercisterne
accumuli di materiale proteico vengono chiamati , sono
evidenti fra le cisterne trans. La funzione di questi elementi non è ancora molto chiara,
però si pensa che essi funzionino per ancorare fra di loro le cisterne e soprattuto per
ancorare le glicosiltransferasi coinvolte nella sintesi di slime o le glicosiltransferasi in
generale nella loro corretta posizione.
La mobilità dei dittiosomi è garantita da connessioni con elementi citoscheletrici :
microtubuli microfilamenti
e .
Oltre alla mobilità dei dittiosomi e alla diffusione del RE, vi è un’altra importante
apparato del Golgi animale apparato del Golgi vegetale
differenza fra e . Questa
differenza è collegata alle modalità di divisione delle cellule animale e delle cellule
vegetali. N N N
N
N
N N N
V
N N
Cellula animale
Cellula vegetale
N