vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Nell'epoca del positivismo c'era una sorta di eccletismo, per cui le scienze umane nascenti si scambiavano punti di vista.
Quando adottano un metodo scientifico la fotografia viene molto utilizzata. Anche Darwin la usò in The expression of emotion in Man and Animals (1872). Quest'opera studiava le espressioni del volto comparandole tra umani e primati utilizzando la fotografia.
All'inizio Darwin acquistò delle cartoline già pronte, poi decise di far realizzare delle foto da un professionista (realizzate in un teatro di posa). Ad esempio, per ritrarre il terrore venne immortalato un paziente di un ospedale psichiatrico a cui erano stati applicati degli elettrodi sul viso, in modo da avere una contrazione muscolare che si prestasse per questa espressione con la contrazione muscolare.
L'obiettivo di Darwin era produrre una documentazione scientifica, delle prove, ma questo tipo di raccolta per noi oggi non è affatto scientifico (sono).
provocate o volute). Un altro uso della fotografia nell'epoca positivista era nei rilevamenti antropometrici: si fotografavano i tipi umani per poterli classificare come dicevano allora in razze. Queste foto che ritraevano spesso persone in nudità, erano quasi forme di "violenza" giustificata dalla scienza. In Italia l'antropologia supportò il fascismo, ad esempio Lidio Cipriani organizzò una spedizione in Africa per acquisire oggetti e fare ricerca antropometrica. La fotografia sul campo riguardò anche la documentazione delle tecnologie. Tra illustri esempi di antropologi-fotografi abbiamo Malinovskj (isole Trobriand): egli riflette sul metodo antropologico e ne elabora uno basato sull'osservazione per acquisire la visione del mondo dei soggetti: metodo dell'osservazione partecipante. Il primo a ragionare sulla fotografia fu Gregosy Bateson, allievo di Haddon, cui è dedicato Naven (1936). All'inizio di Naven si pone un
interrogativo: tutto quello che è dimensione estetica e emotiva della vita culturale non è stata colta dall'antropologia culturale. Quegli aspetti, che sono colti meglio impressionisticamente dagli artisti, sono definibili come ETHOS, il retroterra emotivo, l'organizzazione e il controllo delle emozioni. Le emozioni sono un costrutto culturale sviluppato con linguaggi legati all'estetica, dunque alla percezione culturale. Insieme alla moglie Margareth Mead, Bateson svilupperà un metodo di analisi dell'ethos attraverso la fotografia, attuato in Balinese Character (1942), un volume corredato di tavole fotografiche. L'idea di Margareth è che la cultura dell'ethos si trasmetta quando il bambino è molto piccolo, attraverso il rapporto del bimbo con gli adulti di riferimento. Pertanto, si concentrano sul rapporto madre-figlio. Realizzarono anche dei film, montati successivamente in una serie di cortometraggi: Character formation inDifferent cultures. Da qui inizia l'uso della fotografia nella ricerca antropologica. Aiuta anche la comunicazione con le popolazioni studiate (sapere il nome di cosa viene rappresentato ad esempio).
ESERCIZIO: Nanook of the North (1922)
La nascita del cinema
Il cinema nasce a fine Ottocento. La fotografia era statica, cristallizzava un frammento della realtà che è sempre in movimento, la nascita e lo sviluppo di alcune attrezzature in grado di fissare il movimento rappresenta una grande innovazione: il cronofotografo (scatti ma non proiezione).
Il movimento poteva essere ricreato come un'illusione ottica, attraverso la presa di più di 16 fotogrammi al secondo. Il cinematografo scatta 10 o più fotogrammi al secondo, il proiettore le proietta:
- cinema muto: 16 al secondo
- cinema sonoro: 24 al secondo
I fratelli Lumiere sono i primi a organizzare delle proiezioni pubbliche, prima di loro i materiali non venivano proiettati in sala ma in un visore, per cui
Potevano essere fruibili per una persona sola. Il cinema è un fatto sociale rivoluzionario. La prima proiezione dei fratelli Lumière avviene a Parigi, il 28 dicembre 1895.
Cinepresa: usa la pellicola
Videocamera: funziona elettronicamente
Alle origini si utilizzava il 35 mm (dalla diagonale del fotogramma) e non si poteva sonorizzare la pellicola, anche se esisteva la registrazione del suono. Il primo film sonoro è del 1927.
Negli anni '20 viene introdotto il 16 mm come formato amatoriale, usato molto nel documentario perché è più agevole da portare e usare.
I fratelli Lumière realizzarono anche brevi sequenze con attori → distinzione tra:
- Documentario
- Fiction: attori, teatro di posa o ambienti ricostruiti
Il linguaggio cinematografico si distingue dal linguaggio della comunicazione verbale. I segni verbali sono arbitrari, le immagini hanno una relazione più stretta tra oggetto e segno.
Il documentario ha un significato indicale
dei segni visivi fondamentale. Il documentario è girato in presenza (nonostante poi le scelte operate per la rappresentazione).- UNITÀ MINIMA: INQUADRATURA (NB: osservare quante inquadrature ci sono nelle scene, sono costruite appositamente)
- campo lunghissimo/lungo/medio/totale
- figura intera/piano americano (da ginocchia in su)/mezza figura/primo piano/primissimo piano
- Molte inquadrature costituiscono una SEQUENZA. Come si identifica?
luogo. Nel cinema muto si introducevano delle didascalie, spesso esse separavano le sequenze.
3) il FILM, testo finale che organizza le sequenze per creare significato
I principali codici del cinema usati per produrre significato
Sono abitudini, come la dissolvenza che indica un passaggio di tempo.
Sono molti, per cui possiamo dire che il cinema è pluricodicale, cioè utilizza insieme codici diversi, alcuni specifici altri aspecifici (possono ispirarsi ad altro, come la pittura, la musica…).
Tra i codici specifici ci sono:
- tecnologici di base: che tipo di pellicola? Bianco e nero o colore? Formato? Velocità di scorrimento? Schermo? Il primo film a colori è Biancaneve e i 7 nani.
- visivi: scelte fotografiche operate per riprendere
- iconografici: come è composta l'immaginazione?
- fotografici: scelta di campo e angolatura
- illuminazione: luci
- mobilità: movimento dei personaggi o della macchina (punto di vista); nel muto si usavano quasi
sempre inquadrature fisse. Quelle in movimento sono realizzate come:
- Panoramica orizzontale/verticale: con spostamento della macchina su cavalletto (possibilmente con testa idraulica)
- Carrello: si realizza con binari su cui scorre il treppiedi o elettronica (zoom → cambia la focale → l'immagine si deforma)
- Dolly: braccio meccanico per movimenti sulla tridimensionalità
- Macchina a mano: cinepresa in mano o sulla spalla → produce un risultato particolare, significato percepito: "sguardo soggettivo". Di norma però, il cinema cerca di cancellare la presenza dell'operatore, mirando alla trasparenza.
grafici: titoli, didascalie, sottotitoli per nomi intervistati e traduzioni
suoni: voci, rumori, musica; fonte dall'inquadratura (si vede la produzione in campo) o aggiuntiva (la costruzione della colonna sonora)
sintattici: come si associano gli elementi (il MONTAGGIO, l'operazione più complessa del cinema)
Il rapporto tra
Il girato e montaggio in documentario è intorno a 1:10. La costruzione di sequenze, montando le inquadrature, avviene su una base di regole. Lo spazio filmico è costruito visivamente, deve essere ripreso in un modo. Non è detto che questa ricostruzione coincida con la realtà. Sono dimensioni diverse di cui tener conto:
- Diegesi: narrazione
- Film: resa
Per esempio il tempo diegetico può essere anni, ma il film può durare 1 ora e venti. In genere il tempo filmico è molto più breve, per cui possiamo dire che il linguaggio cinematografico è ellittico.
Il cinema etnografico inizia a giugno 1895, quando un medico e antropologo Felix Louis Regnault realizza con un cronofotografo una serie di foto che riprende all'Esposizione Universale dove era stato allestito un villaggio senegalese (con tanto di persone vere dal Senegal) → 1° filmato etnografico. Regnault era interessato a studiare il movimento del corpo e come cambia nelle culture.
Siamo nel pieno della prospettiva evoluzionistica, in cui si cerca di catalogare le razze. Anche Marcel Mauss compara le tecniche del corpo nelle diverse parti del mondo. Le riprese di Regnault sono immagini prese da una certa distanza, anche con una certa messinscena. Di lì a poco, Alfred Cort Haddon, organizza un'equipe per la spedizione alle isole Torres, finanziata dal museo antropologico di Cambridge, che voleva acquisire della documentazione. Haddon realizza delle riprese sul campo, molto brevi e a distanza. Da allora molti ricercatori realizzarono filmati di questo tipo, tra loro Baldwin Spencer, il quale realizzò le primissime riprese etnografiche degli Aborigeni (1901-1902). Non ci si avvicina mai molto ai soggetti filmati. C'è distanza, si ignora la lingua, si osserva un gruppo per un periodo di tempo limitato, senza interagire. Rudolf Poch documenta i nativi che parlano in uno dei primi esempi di immagine e suono presi insieme. Si tratta dei Boscimani, nativi.divenne famoso come pioniere del genere documentario. Il suo approccio realistico e autentico alla narrazione cinematografica influenzò molti registi successivi. Nanook of the North è un film affascinante che ci porta in un viaggio nella vita degli Inuit, mostrandoci le loro abilità di caccia, le loro tradizioni e la loro lotta per sopravvivere in un ambiente estremo. Il film ci fa immergere completamente nella loro cultura, facendoci sentire come se fossimo lì con loro. È interessante notare che il film è stato girato in modo molto spontaneo e senza una sceneggiatura precisa. Flaherty ha lavorato a stretto contatto con gli Inuit, osservando e registrando la loro vita quotidiana senza interferire. Questo approccio ha contribuito a creare un senso di autenticità e realismo nel film. Nanook of the North è un esempio straordinario di come il cinema possa essere utilizzato per documentare e preservare culture e tradizioni uniche. È un'opera che ci permette di conoscere e apprezzare un popolo e un modo di vivere diverso dal nostro. In conclusione, il film documentario Nanook of the North di Robert Flaherty è un capolavoro che ci offre uno sguardo autentico e coinvolgente nella vita degli Inuit. È un film che ha aperto la strada a un nuovo genere cinematografico e ha influenzato molti registi successivi.realizzò altri documentari.Che tipo di rappresentazione utilizzerà?