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Estratto del documento

FINE DEL PATRIARCATO CLASSICO

la penetrazione dell'economia di mercato e i processi di cambiamenti economici: marginalizzazione e impoverimento delle famiglie estese nelle campagne. Migrazioni interne e lavoro salariato, ma anche le migrazioni all'estero.

Rottura del patriarcato classico: crisi delle relazioni intergenerazionali tra padre e figli ma anche tra suocere e nuore.

Frustrazioni maschili, uomini che non riescono più ad assolvere ai loro ruoli tradizionali di cura e protezione della famiglia (crisi economiche, conflitti...).

Tensione tra i generi: donne che accedono all'istruzione universitaria e al lavoro fuori casa nei contesti urbani.

I contesti urbani dell'area, comunque, hanno in genere caratteristiche un po' diverse rispetto alla forma di famiglia/unità domestica prevalente, che è quella nucleare.

Le studiose femministe dell'area avevano implicitamente rinunciato a osservare il

NUOVE NARRAZIONI -->

contesto familiare come luogo di formazione delle relazioni di potere e di oppressione, in particolare per le donne. Gli studi di genere e gli studi sulla famiglia e sulla parentela hanno contribuito a rinnovare lo studio della famiglia nel contesto mediorientale, come ad esempio nel libro "Sentimenti Velati. Onore e poesia in una società beduina" di L. Abu-Lughod. Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1986 e successivamente tradotto in italiano nel 2007, è considerato un classico dell'antropologia del Medio Oriente. "Sentimenti velati" segna una svolta e un cambiamento di prospettiva teorica da diversi punti di vista: - Abbandono dell'approccio dominante allo studio delle tribù, che si basava sul modello segmentario e sul paradigma struttural-funzionalista. Invece, si pone l'attenzione sull'attore sociale, sulla complessità delle esperienze individuali e sui meccanismi di identificazione collettiva. - Focalizzazione sul contesto familiare come luogo centrale per comprendere le dinamiche di potere e oppressione, in particolare per le donne. Utilizzando i tag html, il testo formattato sarebbe il seguente:

Contesto principale di formazione delle relazioni di potere, la famiglia, visto solo ed esclusivamente come contesto di oppressione.

LEGAME STUDI DI GENERE / STUDI SULLA FAMIGLIA E SULLA PARENTELA

Studi sulle donne (in contesto familiare) - ripensamento antropologico del concetto di parentela rinnovano lo studio della famiglia nel contesto mediorientale L. Abu-Lughod

Sentimenti Velati. Onore e poesia in una società beduina

Prima edizione 1986

Prima edizione italiana 2007

Può essere annoverato tra i classici dell'antropologia del Medio Oriente

Sentimenti velati perché segna una svolta e un cambiamento di prospettiva teorica da più punti di vista:

  • Abbandono dell'approccio dominante allo studio delle tribù: via dal modello segmentario e dal paradigma struttural-funzionalista a favore di un approccio centrato sull'attore sociale, la complessità delle esperienze individuali, i meccanismi di identificazione collettiva
  • Focalizzazione sul contesto familiare come luogo di formazione delle relazioni di potere e di oppressione, in particolare per le donne

punto di vista delle donne in una società patrilineare e patriarcale

➢ Attenzione alla poesia orale come linguaggio per esprimere le emozioni e gestire le relazioni.

Tribù beduine --> pastori nomadi, allevatori di cammelli ma anche di pecore e capre, che abitano/abitavano le aree desertiche/incolte del Medio Oriente e Nordafrica

• Oggetto principale delle indagini etnografiche in Medio Oriente tra gli anni ’50 e ‘70 del Novecento.

• Sono organizzati in tribù, hanno cioè un sistema sociale e politico fondato sui legami di discendenza patrilineare, la tribù prende il nome dal gruppo di discendenza più grande e importante.

• La loro rilevanza sul piano politico è cambiata nel tempo e in relazione al contesto, in modo particolare dopo la creazione degli stati post-coloniali.

Le politiche di modernizzazione degli stati postcoloniali: i gruppi beduini, considerati arretrati in quanto nomadi, sono stati interessati da piani

di sedentarizzazione e di integrazione nella società agricolo/industriale. I cambiamenti economici li hanno inseriti in molteplici ambiti e occupazioni: agricoltura, trasporti, commercio, turismo. Le tribù si sono variamente confrontate con le istituzioni dello stato, in alcuni casi promuovendone la formazione, in altri contrastandone le politiche.

L'ideologia tribale degli Awlad 'Ali è stata oggetto di ricerca etnografica condotta tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 nel deserto occidentale egiziano, in un gruppo beduino da poco sedentarizzato sulla costa mediterranea. L'ideologia tribale è la base dell'identità degli Awlad 'Ali: il sangue, nel senso della genealogia, è 'Ali. Coloro che possono collegarsi genealogicamente a una qualsiasi tribù del deserto occidentale sono 'arab (arabi), non egiziani [...] il sangue [...] è cruciale per la loro differenziazione dagli egiziani.

ritenuti privi di radici o nobili origini. La consanguineità e i legami patrilineari sono il fondamento dell'organizzazione della tribù come "unità ambiguamente segmentata", che è un altro elemento di distinzione dei beduini. Ine relazioni delle persone all'interno, ma anche in questo modo si definiscono le identità, posizioni e le differenze con gli altri gruppi della società egiziana: i contadini e gli abitanti di città. Il "sangue" è il concetto centrale nella definizione sia dell'identità culturale beduina sia dell'identità individuale, e viene considerato un elemento strettamente collegato alla dimensione morale. Gli Awlad 'Ali ritengono che la moralità sia ciò che soprattutto li distingue e li rende superiori alle altre persone (non beduine). Al cuore loro sistema morale vi sono i valori dell'onore.

(sharaf) e della modestia (ḥasham)». Questi sono gli ideali morali alla base della mascolinità e della femminilità, che definiscono la persona (uomo e donna) nella cornice del gruppo patrilineare e allo stesso tempo la gerarchia sociale.

Donne beduine e adesione all’ideologia tribale --> Nuova prospettiva di ricerca: capire che cosa significa far parte di una tribù e vivere in una società patrilineare con un’attenzione alle dimensioni di genere, a partire quindi da come le persone (le donne in particolare ma non solo) vivono l’appartenenza al gruppo, la propria identità e le relazioni parentali nella vita quotidiana.

Sharaf, l’onore, la mascolinità

Sharaf è il cardine del codice dell’onore ed è collegato alle molte virtù che qualificano l’uomo adulto socialmente stimato e degno della deferenza altrui. Ancora più importante, è il complesso di valori associato all’indipendenza.

Essere libero comporta numerose qualità, comprese la forza di stare da soli e la libertà dal dominio. Questa libertà nei confronti delle altre persone si ottiene attraverso una ferma capacità di farsi valere, attraverso la temerarietà e l'orgoglio, mentre nei confronti dei bisogni e delle passioni si ottiene attraverso l'autocontrollo.

La gerarchia sociale

La gerarchia sociale tra uomini che strutturalmente, come membri del gruppo di discendenza, sono sullo stesso piano, si legittima in termini morali, attraverso la capacità/responsabilità di mettere in atto gli ideali morali dell'onore e di acquisire così il rispetto degli altri. Esempi di relazioni gerarchiche: padre-figlio, fratello maggiore-fratello minore, anziani-giovani.

La gerarchia sociale è in primo luogo una gerarchia di genere, che stabilisce una differenza di posizione tra uomini e donne. Le donne non hanno alcuna possibilità di incarnare gli

Ideali dell'onore perché nell'ideologia comune per definizione sono "sotto la protezione di", incapaci di autonomia e autocontrollo per la loro vicinanza alla natura (la sessualità e la riproduzione, il ciclo mestruale e la gravidanza sono fatti naturali ritenuti fuori dal loro controllo). Per questa ragione la femminilità - e la giovane età maschile per la mancanza di ragionevolezza sociale che si consegue solo con l'età adulta - costituiscono uno svantaggio.

Di fatto donne e giovani uomini non controllano le risorse che consentono di rimanere indipendenti, essere generosi verso gli altri e avere persone subordinate di cui prendersi cura, realizzando così gli ideali morali. Si ritrovano così in una condizione di dipendenza dagli altri e hanno un unico modo per essere onorevolmente dipendenti, che è quello di mostrarsi volontariamente deferenti nei confronti di chi ha una posizione di superiorità morale.

Hasham -> codice della modestia

Ḥasham implica sia i sentimenti di pudore in compagnia di persone più potenti sia gli atti di deferenza che nascono da questi sentimenti. Il codice della modestia implica un linguaggio di formale autocontrollo e negazione di sé in presenza di persone moralmente superiori. Il repertorio culturale di tali comportamenti include per le donne l'atto più estremo e visibile del velarsi e vestirsi modestamente, così come gesti più personali quali occhi bassi, postura dimessa ma formale, moderazione nel mangiare, parlare, ridere e scherzare (questi condivisi anche dai giovani).

Le donne sono più strettamente associate alla sessualità, che minaccia l'ordine sociale fondato sui legami e la solidarietà tra gli agnati perché unisce le persone al di fuori di questa struttura concettuale. Negare la sessualità, celandola sotto il velo, diventa quindi un'incumbenza femminile.

finalizzata ad asserire la propria moralità (espressa infatti dai valori della verginità e castità) e a mostrare così deferenza nei confronti di chi è superiore nella scala gerarchica, in particolare nei confronti degli anziani che incarnano il sistema patrilineare. La forza del codice dell'onore e della modestia come strumento di riproduzione delle relazioni di potere dipende proprio dal fatto di esprimere gli ideali di comportamento di uomini e donne in termini di valori morali, in modo che le persone desiderando di essere virtuose e perbene garantiscano la riproduzione del sistema gerarchico. La Ghinnawa - Un breve componimento poetico o canto recitato in occasioni rituali ma anche nelle situazioni della vita quotidiana, nelle cerchie intime femminili soprattutto. - Una modalità di espressione creativa e autonoma delle donne che stava scomparendo già ai tempi della ricerca sul campo di Abu-Lughod. - Una forma culturale specificamente.

organizzata per esprimere quei sentimenti di vulnerabilità, debolezza e attaccamento che violano il codice dell'onore e della modestia.

Una poesia costruita con formule standardizzate garantisce una protezione e consente di esprimere sentimenti devianti rispetto al codice morale dominante, nei termini di esperienze universali, proprie della condizione umana e depersonalizzate. Di fatto, nelle relazioni di intimità in cui vengono recitate e rielaborate, esprimono significati, affetti e sentimenti molto personali. Sono considerate un'espressione di grande valore della tradizione culturale beduina.

AMBIVALENZA

  • Rivela una tensione interna del sistema
  • Se da un lato è un discorso di sfida nei confronti del sistema sociale fondato su onore e pudore perché esprime ciò che è immorale e contrario ai principi strutturali
  • Dall'altro è sancito culturalmente, viene considerata un'espressione artistica distintiva

della tradizione beduina

Le poesie e i canti:

Dettagli
A.A. 2021-2022
39 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher serena.palumbo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia del Medio Oriente e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Ferrero Laura.