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ANTROPOLOGIA MEDICA
Come un ramo specialistico dell'antropologia culturale che si occupa delle pratiche di cura, medicina non tradizionale e stabilisce connessioni tra aspetti di cura e terapeutiche, dimensioni religiose, culturali e territoriali. Individua gli aspetti culturali e tradizionali collegati alla salute e malattia.
Questa prima fase della disciplina viene definita da Tullio Seppilli, fondatore dell'antropologia medica italiana, come tre snodi:
Primo snodo:
- Il confluire, nella nascita della moderna antropologia medica italiana, di filoni di ricerca di diversa matrice culturale. Da un lato la tradizione degli studi sulle medicine popolari, affermate con un clima positivistico verso la fine dell'800, dall'altro lato solo dopo gli anni '50 il costruirsi di un ambito di ricerche e progettualità operative concernenti le strategie e le pratiche delle istituzioni sanitarie ufficiali, i loro...
fondamentiteorici e i loro rapporti con le popolazioniSecondo snodo2. il superamento di una attenzione rivolta ai sistemi medici indicatigenericamente come tradizionali, aver incluso anche la nostra medicina ufficiale aoggetto della ricerca antropologica e della nostra interpretazione storico-critica e la suaorganizzazione istituzionale. Critica però ai suoi fondamentalismi esclusivamente biologici, al suo sostanziale biologismo con tutte le implicazioni, i limiti e icondizionamenti che ciò comporta sul terreno conoscitivo, formativo e terapeutico. Lacritica alla medicina ufficiale non è di essere troppo scientifica ma anzi di esserla troppopoco perché limita il suo approccio conoscitivo e operativo quasi solo alla lorocomponente naturalistico-biologica ignorando di fatto l’immensa area dei determinantie dei processi sociali > è scientifica solo a metà. Dove trova il suo appiglio teorico? Nelcorpo, l’antropologia del corpo,
è un concetto fondamentale, è un prodotto storico e culturale, non esiste una reale distinzione tra corpo e mente, processo di incorporazione. Il corpo è il luogo della cultura, luogo dei processi di inculturazione = processo di incorporazione culturale, trasmissione culturale che avviene con la mimesi, con l'imitazione, corporea nei movimenti e gestualità.
Terzo snodo3. medicina occidentale non è e non può essere per noi solo un oggetto, ovvero un oggetto di indagine, condivisione di elementi con il mondo antropologico.
La seconda fase dell'antropologia medica è quella più ampia che è ancora in auge: spostamento di focus > iniziano ad occuparsi di questioni inerenti la tradizione occidentale biomedica. In questa fase vi è anche un'attenzione quasi esclusivamente alla dimensione culturale.
Domanda frequente che si pone chi si ammala: perché a me? Perché ora? Sboroswki e studio sul
Dolore in un ospedale a NY su superstiti della 2GM tra italiani ed ebrei: mira a stabilire la percezione del dolore con la cultura > differenziazione tra differenza del dolore tra italiani che erano più lamentoni rispetto agli ebrei. Tecniche del corpo + habitus elaborati da Mosse e ripresi da Bordieu. Corpo > prodotto storico e culturale > non esiste reale distinzione tra corpo e mente. Alcune qualità corporee e di genere sono naturalizzate, ovvero non sono naturali ma frutto del processo di incorporazione. Il corpo è luogo di cultura → corpo come luogo dei processi di inculturazione, ovvero processo di trasmissione culturale > spesso avviene una mimesi basata sull'imitazione e sul passaggio implicito dei saperi corporei. Tre concetti base che la ricerca antropologica utilizza per definire il corpo come un unicum con la mente: definizione di Mauss di Tecniche del corpo > modo in cui l'uomo utilizza e impara ad utilizzare il proprio corpo.
uniformandosi alla tradizione del luogo in cui vivono e si formano, tecniche apprese attraverso la mimesi e inculturazione trasmesse alle generazioni successive che costituiscono un habitus, abitudine ovvero naturalizzazione di questi comportamenti corporei a carattere culturale < apprendimento e abitudine < corpo inteso come colui che assorbe. La camminata oinoi (?) delle donne maori che rappresentava uno strumento di seduzione < corpo assume una funzione di naturalizzazione del comportamento. Anni '70 Bordieu < riprende il concetto di habitus nella sua etnografia in Algeria sulla differenza postura corpo tra uomini e donne: uomo testa dritta mentre donna sguardo traversale che individuavano le posizione corporee. Riposiziona il concetto di habitus come sapere strutturato e strutturante < tensione tra io guardo e vengo guardato. SALUTE E MALATTIA Biomedicina occidentale < approccio terapeutico fondato su presupposti scientifici occidentali che nella fase della diagnosi eIn quella del trattamento dei problemi di salute del corpo favorisce l'impiego della tecnologia.
Di fronte alla molteplicità di esperienze individuali, di significati e di pratiche sociali, politiche e culturali connesse alla malattia e alla sua interpretazione, l'antropologia medica ricorre alla tripartizione semantica della parola malattia offerta dalla lingua anglosassone:
- illness: esperienza soggettiva del malessere, il vissuto del disagio, lo stato di sofferenza così come è percepito dal sofferente stesso
- disease: definizione biomedica della malattia, la condizione patologica oggettivata come alterazione dell'organismo identificabile nella diagnosi > classificazione del malessere attraverso i parametri della biomedicina che è una prospettiva a cui aderisce anche l'antropologia culturale che nella sua prima fase si occupa della medicina perché legge esperienze di malessere attraverso la lente di ingranimento della biomedicina
- sickness:
Il significato sociale dello star male, la malattia, dal punto di vista della società è la prospettiva sociale e la legittimità sociale data ad un certo tipo di malattia.
La somatizzazione è il processo in cui il corpo assorbe lo stress sociale e manifesta sintomi di sofferenza.
L'etnoeziologia si riferisce alle spiegazioni causali attribuite ai problemi di salute e alla sofferenza presso le diverse culture.
Due domande a cui la biomedicina non riesce a rispondere sono: perché a me e perché ora.
La sofferenza strutturale indica i problemi di salute scatenati da povertà, guerra, carestia e migrazione forzata.
Storicizzare significa considerare che salute e malattia non sono sempre la stessa cosa. Ad esempio, la salute può essere definita quando un soggetto può essere produttivo (antropologia economica).
Franco Basaglia, psichiatra, è noto in Italia per la legge in suo nome e per essere stato promotore della chiusura dei manicomi e dell'apertura alla conoscenza pubblica della salute mentale.
quello che avveniva in queste strutture. Storicizzare rapporto salute- malattia: cosa in una dato periodo storico era considerato salute e cosa malattia. Negli anni '60 in cui aveva operato lui, ha fatto emergere l'esistenza di una determinante causale tra le condizioni materiali, l'esistenza di alcune persone e l'emergere di alcuni problemi di salute mentale. D'altro lato ha messo in evidenza su come fossero le istituzioni psichiatriche a fabbricare la malattia attraverso pratiche. Non in tutti i momenti storici salute e malattia sono la stessa cosa. Ora la salute è identificata con la capacità di produrre dell'individuo. Il suo lavoro è orientato verso la cura della comunità più che del singolo individuo riguardo alla salute mentale. Ernesto de Martino: salute e malattia come doppia menzogna => salute e malattia sono categorie interpretative che si possano connettere esclusivamente alla dimensione elaborata dalle scienze egemoni della fase storica.terra del rimorso: testo esito di una ricerca d'equipe transdisciplinare, fine anni '50 in Salento => partendo da una consapevolezza a priori del fenomeno del tarantismo lo studio come un fatto sociale totale. Medicina di comunità => sistema di assistenza sanitaria che si realizza in ambito pubblico e in cui il contesto sociale è la chiave come ad esempio la danza. Il tarantismo si indica un rituale melo terapeutico nell'area salentina. Rito di guarigione che attraverso la musica, la tarantella, e la danza si supponeva risolvesse disturbi che nelle rappresentazioni popolari venivano attribuiti al morso della taranta fatto alle donne durante la raccolta di tabacco che mordendo la vittima le iniettava nel corpo un veleno responsabile di causarle uno stato di apatia e forte alterazione che solo il particolare ritmo della musica poteva fare uscire dal corpo della donna. Nel rituale il tarantato si identifica con il ragno simulandone i movimenti attraverso una.La danza ha la funzione di indirizzare il disagio. Fu Ernesto De Martino a studiarne le forme che riporta nel libro "La terra del rimorso". Lui, oltre che a ricollegare il fenomeno ad analoghi riti che venivano praticati nell'area mediterranea, ha interpretato il tarantismo come una risposta storica e culturale a momenti di crisi esistenziale provocati dalla condizione di marginalità sociale, economica e culturale vissuta nel meridione.
Il rituale viene letto e interpretato da De Martino con un doppio simbolico: il ragno rappresenta l'eros recluso e l'impossibilità di realizzare il sogno d'amore, sottolineando la subalternità sia per genere (mondo contadino) che per la condizione sociale subalterna al mondo borghese.
La presenza viene intesa come la capacità di ogni essere umano di richiamare a sé memorie storiche e culturali per affrontare un momento di crisi organica (povertà, perdita congiunta, amore che finisce, perdita del lavoro...). La presenza e la crisi della presenza si trovano nel tarantismo.
ma anche in altri rituali (morte e pianto rituale dide martino). Sacralità viene meno quando l'industria (ilva). L'antropologia medica critica analizza il modo in cui fattori strumentali quali l'economia politica globale, i media transnazionali e la disuguaglianza sociale incidono sui sistemi terapeutici in uso. Criticano la biomedicina occidentale perché spesso sostiene le istituzioni mediche piuttosto che i pazienti privi di potere e hanno messo in evidenza il processo di medicalizzazione ovvero l'attribuzione dei connotati medici ad un determinato problema per cui si raccomanda un trattamento. Ritengono che la medicina occidentale potrebbe essere migliorata riducendo il ricorso alla tecnologia, approfondendo la conoscenza delle connessioni esistenti tra problemi di salute e condizioni strutturali e lo scorso ricorso a metodi alternativi come la chiropratica. Molti studi in antropologia medica si sono dedicati al tema della comunicazione in ambito sanitario.Dicendo che gli antropologi possono aiutare gli