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AUTORIZZAZIONE

L'atto pubblico con cui si permette di costruire è un' .

Nel 1977 si decide di riformare il regime dei suoli: la facoltà di costruire è attribuita dall'amministrazione

alla proprietà → il sistema è rimasto inalterato, viene però cambiato il nome dell'atto, chiamandolo prima

permesso di costruire

concessione edilizia

“licenza edilizia” poi “ ”. Attualmente si chiama “ ”.

L'autorizzazione è subordinata al possesso di requisiti di cui l'atto accerta la sussistenza. A volte le

autorizzazioni assumono altri nomi, ma restano tali nella sostanza: abilitazione (es. alla professione, per

l'iscrizione a un albo), licenza (es. di pesca, di caccia...), dispensa (esenzione dal dover fare qualche cosa),

approvazione (di determinati atti di cui si cerca di ottenere il rilascio).

N.B. la DIA sostituisce proprio tale genere di provvedimenti!

Concessione

L'interesse prioritario è l'interesse pubblico. Vengono attribuiti beni o prerogative prima estranei al privato

e che provengono dalla PA. Dalla PA Privato. La concessione può essere:

• Costitutiva : crea un diritto che prima non c'è.

• Traslativa

: trasferisce qualcosa (un bene, un diritto) che appartiene alla PA o a un terzo.

carattere della demanialità

Si parla di concessione se il bene ha il : è necessariamente di proprietà

pubblica, non può diventare di proprietà privata. Ciò è legato alla funzione giuridica di questo bene: lo

porta ad assumere finalità di interesse pubblico.

La concessione amministrativa, se subentra una particolare ragione di interesse pubblico, può essere

revocata

, degradando il diritto soggettivo del privato ad interesse legittimo.

Autotutela

Atti di secondo grado Autotutela

Si assume che costituiscano un potere in capo alla PA detto Potere di : potere di riesaminare

spontaneamente atti che ha già emanato. L'autotutela è un potere di riesame autonomo, senza istanze di

parte. Si cerca innanzitutto di correggere ove possibile, oppure si annulla, eventualmente se ne emana uno

diverso. Abbiamo:

• atti di RIESAME (annullamento, convalida, conferma, ratifica)

• atti di REVISIONE (revoca, recesso, proroga, sospensione);

• atti ad esito CONSERVATIVO ed

• atti ad esito ELIMINATORIO.

Annullamento d'ufficio

➢ art. 21-nonies

( ): presupposto è che esista già un provvedimento che ha

illegittimo

emanato effetti giuridici; la PA si rende conto che è . Se questa scoperta fosse fatta dal giudice

amministrativo nel corso di una causa, è obbligato ad annullarlo: l'annullamento su ricorso è un atto

dovuto, sussistendone i requisiti. L'annullamento d'ufficio, invece, è altamente discrezionale: la legalità

amministrativa non è un valore così assoluto da giustificare la sua prevalenza su tutti gli altri interessi.

Revoca

➢ art. 21-quinquies inopportunità dell'atto

del provvedimento ( ): presupposto è la . L'atto è

legittimo, ma considerato non coerente con regole di buona amministrazione, in base alle quali sono

mutate le valutazioni della PA. È ammessa in tre casi:

a) sopravvenuti motivi di interesse pubblico.

b) fattori nuovi sopravvenuti che mutano l'interesse originario,

c) diversa valutazione dell'interesse originario. indennizzo

Coloro che si trovano a subire la revoca di un atto, hanno diritto al riconoscimento di un ,

perché confidavano sulla decisione della PA e che questa emanasse i suoi effetti per un certo tempo.

➢ Recesso dai contratti da parte della PA art. 21-sexies

( ): non si tratta degli accordi pubblicisti ex

art.11, ma di contratti di diritto privato. Non potrà indicare un interesse pubblico a supporto del suo

recesso, dovrà attenersi alla disciplina privatistica, come i cittadini.

Decadenza

➢ la concessione perde i propri effetti

: . Essendo una misura sanzionatoria, non prevede

nessun ristoro per il privato, che non ha rispettato una qualche regola che gli era imposta.

Ritiro

➢ ancora non produce nessun effetto e la PA ci

: quando vi è un atto amministrativo che

ripensa . La PA può ritirarlo senza il dovere di invocare particolari ragioni di interesse pubblico.

Casi in cui la PA ritorna sui propri atti per CONSOLIDARLI, MIGLIORARLI, CONSERVARLI (c.d.

Drafting)

È un intervento sempre di secondo grado, attraverso un atto che incide su un altro atto. Rispondono al

principio di economicità.

Convalida

a) (art. 21-nonies): rimuovere l'irregolarità che probabilmente consisterà in un vizio di forma.

Ha effetto ex tunc: regolarizza l'atto fin dal suo momento originario. Diversa dalla rettifica, che è una

mera correzione di un atto irregolare ma non invalido

Ratifica

b) : un atto viene emanato da un organo che non è competente a emanarlo. Si può superare il

difetto di quella decisione, facendo intervenire l'organo competente che fa propria la decisione già presa

dall'organo incompetente e superando il vizio di incompetenza.

Sanatoria

c) : si prende atto di un'irregolarità dell'atto e la si sana a posteriori, facendo retroagire l'effetto

di regolarizzazione.

Conversione

d) : un atto illegittimo ha in sé i contenuti di un altro atto, che magari ha un effetto più

limitato, e la PA vuole mantenerne gli effetti.

Conferma

e) : atto con cui la PA conferma una decisione che ha già preso.

Proroga

f) : atto che sposta i termini di scadenza. Dev'essere chiesta e riconosciuta.

Rinnovazione

g) : atto nuovo, identico ad un altro atto precedente che ha esaurito i suoi effetti.

Riforma

h) : efficacia ex nunc, modifica di un atto.

Invalidita dei provvedimenti

Invalidità

a) : il difetto più frequente, un vizio che riguarda il rispetto di norme. Sotto qualche profilo l'atto

invalido (o non valido) contrasta con delle norme. Questa invalidità determina una condizione di

annullabilità. Le ragioni che possono portare all'annullabilità si individuano in 3 vizi, elencati dall'art. 21-

octies e dal D. Lgs 104/2010:

Incompetenza

1) : violazione delle norme che disciplinano le attribuzioni della PA e dei suoi

funzionari. Le alterazioni del principio di competenza determinano un vizio.

• Incompetenza relativa: determina l'invalidità e annullabilità dell'atto. L'atto viziato da

incompetenza relativa può essere convalidato (art. 21-nonies).

• Incompetenza assoluta: si verifica in ipotesi più macroscopiche, quando una funzione di un

potere dello Stato viene esercitata da un organo appartenente a un altro potere dello stato →

invasione di un potere in un altro potere. Si sanziona con la nullità dell'atto.

Eccesso di potere

2) : vizio che nasce da un'elaborazione giurisprudenziale e che si pone nel

controllo dell'attività della PA come strumento che consente al giudice un giudizio particolarmente

intenso e profondo delle modalità con cui le decisioni vengono assunte. È un vizio che riguarda la

discrezionalità della PA. Questo può sostanziarsi in:

➢ Sviamento di potere (ipotesi primaria): è lo scostamento del potere esercitato dall'interesse pubblico

che quel potere dovrebbe perseguire. Il perseguimento di un fine diverso.

➢ Figure sintomatiche, sono indicatori da cui nasce un'indagine che può condurre all'individuazione

dell'illegittimità, ma non necessariamente si arriva a ciò. Vi rientrano numerose figure:

carenza/mancanza della motivazione; Motivazione intrinsecamente insufficiente; Travisamento dei

fatti o carenza dei presupposti; Carenza di istruttoria; Contraddittorietà dell'atto intrinseca o estrinseca;

Disparità di trattamento, Ingiustizia grave e manifesta; Violazione di un auto-limite.

Violazione di legge

3) : un certo atto amministrativo, per i suoi più diversi aspetti (di natura

procedimentale o sostanziale), contrasta con una disposizione di legge. Resta fermo il principio

tempus regit actum: l'atto deve attenersi alla disciplina in vigore al tempo in cui è stato approvato.

Art. 21-octies. Non è annullabile il provvedimento adottato in violazione di norme sul

procedimento o sulla forma degli atti qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese

non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto

che il suo contenuto dispositivo

adottato .

Nullità

b) : vizio più grave dell'invalidità, per cui manca uno degli elementi costitutivi dell'atto. La

differenza con l'annullabilità, che deve essere invocata dall'interessato entro un termine, è una

condizione insuperabile, una condizione patologica che può essere rilevata da chiunque in qualsiasi

momento.

Art. 21-septies È nullo il provvedimento amministrativo che manca degli elementi essenziali, che è

viziato da difetto assoluto di attribuzione, che è stato adottato in violazione o elusione del giudicato,

nonché negli altri casi espressamente previsti dalla legge.

Un atto nullo può essere dichiarato tale in ogni tempo , senza termini, dalla PA anche se scaduto il

termine di 180 gg per impugnarlo.

Casi di nullità

• mancanza di elementi essenziali (soggetto, oggetto, contenuto, causa, forma): possono essere

anche viziati ma devono esserci.

• difetto assoluto di attribuzione : incompetenza assoluta del soggetto che lo adotta.

• violazione elusione del giudicato

o .

• altri casi espressamente previsti dalla legge.

Vizio di merito

c) : l'atto è legittimo, conforme alle leggi, ma è inopportuno, oggettivamente sbagliato,

non applica i principi di buona amministrazione. Investe l'opportunità della decisione presa. La revoca è

il mezzo di autotutela che ha come presupposto il vizio di merito dell'atto, la sua inopportunità.

Irregolarità

d) : mancanza di alcuni elementi o non rispondenti ad alcuni aspetti, ma non di gravità tale

da determinare invalidità o nullità. Sono anomalie rispetto allo schema della norma di legge. È

l'inosservanza di una norma sostanzialmente innocua. L'elemento erroneo non è invalidante, ma

suscettibile di essere corretto. Le irregolarità non determinano annullabilità per ragioni di economicità

amministrativa.

Beni e Servizi Pubblici

Servizi pubblici servizio reso alla collettività oggettivamente non economica

Un servizio pubblico è una tipologia di , ,

ma suscettibile di essere organizzata in forma d'impresa, secondo la disciplina dei vari o

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A.A. 2016-2017
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SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher acca46 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Acquarone Giovanni.